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COSA PENSEREBBE UNO DEI TANTI TERREMOTATI SE VEDESSE QUESTO?

L’edizione di oggi, 7/4/09, del TG1 delle ore 13:30 viene aperta così.

http://www.youtube.com/watch?v=C9kD0DRdxRA

Per carità, magari la cosa è stata fatta in buonafede, per dimostrare quanto tutti gli italiani siano stati colpiti da questa tragedia. Ma bastava un “Secondo l’auditel, milioni di italiani hanno manifestato la loro vicinanza alle vittime di questa catastrofe.” Bastavano 4 secondi. Invece no. 1 minuto e 20 secondi di dati auditel sui vari collegamenti della giornata precedente, con aggiunta di annunciatrice sorridente.

Delicata come un elefante in una cristalleria, raffinata come una vangata di sterco. Questa è l’informazione italiana della televisione pubblica. Complimenti.
A questo punto preferisco le tette e i culi di Studio Aperto ed Emilio Fede che fa propaganda politica nel suo telegiornale, in entrambi i casi provo meno schifo. Anzi, nel caso di tette e culi, la cosa mi fa inevitabilmente un po’ di piacere, nonostante non sia materia da telegiornale.

PUBBLICHE SCUSE

Ciao a tutti
Mi chiamo Joaquin R. Ponce de Leon scrivo questo post per chiedere scusa a tutti e per puntualizzare ai visitatori esterni che purtroppo soffro di una malattia anzi in realtà più di una.

Purtroppo soffro di :

  • D.D.A (DEFICIT D’ATENZIONE)
  • D.D.A.S (DEFICIT DEL APRENDIMENTO SCOLASTICO)
  • DISLESSIA GRAVE
  • DISGRAFIA DI V LIVELLO

Quindi per tutti coloro che magari pensano male della nostra scuola perche scrivo in modo scorretto vi dico che non è colpa della scuola ma ben si di un problema con lo spermatozoo di mio padre o pure del ovulo di mia madre, insomma un problema genetico.

Vi assicuro che la scuola da un ottima preparazione in materia di lingua italiana ma purtroppo in qualita di malato ed straniero mi prendo la liberta di dire che non sono in grado di scrivere correttamente.

Le malattie sopraelencate non sono guaribili compensabili anche a un buon livello ma non guaribili.

Provvederò ad allegare certificati medici di 3 nazioni diverse e passaporto cosi che tutti possano vedere e constatare che dico la verità.

Vi saluto e mi scuso ancora
Joaquin Rodrigo Ponce De Leon

CLAMOROSO!!!

è due giorni che le cose che avvengono a scuola non mi vanno del tutto giù…

ieri l’argomento di discussione riguardava l’assemblea d’istituto (vi invito se avete voglia, a condividere il vostro parere a riguardo nel messaggio che trovate nella home del blog immediatamente sotto questo)

ma quello che è avvenuto oggi è ancora più clamoroso (ed assurdo, oserei dire…)

a fine febbraio per il giornalino della scuola -il resto del calvino- ho realizzato un’intervista doppia tra il nostro preside, marco parma, e il sindaco di rozzano, massimo d’avolio.

domenica 22 febbraio ho spedito -in 3 documenti separati- domande, risposte di uno e risposte dell’altro, alla mail che la “redazione” del giornalino ha spesso indicato in giro per il blog (ilrestodelcalvino@gmail.it)

l’intervista è stata pubblicata sul numero del giornalino che in questi giorni si sta distribuendo per le classi… tutto bene direte voi.. dov’è il problema?

IL PROBLEMA E’ CHE SONO STATE INVERTITE LE RISPOSTE DI UNO CON QUELLE DELL’ALTRO!

ECCO IL PROBLEMA!

chi è un minimo pratico degli avvenimenti politici che stanno avvenendo sul nostro territorio, sa benissimo che il preside parma ha fondato una lista civica chiamata “aria pulita” che si presenterà alle prossime elezioni comunali proprio con l’obiettivo dichiarato di mandare a casa il signor massimo d’avolio con tutta la sua schiera di assessori, per cambiare determinate cose che, evidentemente, secondo “aria pulita” non vanno bene a rozzano (come il continuo sfruttamento del territorio per la costruzione di palazzi ovunque a discapito delle aree verdi, ecc ecc -non voglio toccare i temi della campagna elettorale del preside.. questo non è lo spazio più adatto-)

massimo d’avolio è invece, lo saprete tutti, sindaco di rozzano da ormai quasi 5 anni, e per le elezioni comunali di giugno si è riproposto come sindaco. anche qui, senza entrare nel pieno della campagna elettorale, è abbastanza ovvio che d’avolio si definisce soddisfatto di quello fatto a e per rozzano negli ultimi anni sotto la sua aministrazione…

è proprio in vista delle elezioni che ho realizzato quest’intervista..

utile, perchè può servire ai ragazzi che voteranno a inquadrare meglio i due principali candidati..

particolare, perchè riguarda da vicino la figura del preside (che prima di essere politico è soprattutto preside del nostro istituto)

semplice, perchè le domande poste non trattavano di crisi, riforme o economia, bensì di temi alla portata di tutti, specialmente dei più giovani (guarda un pò, proprio noi studenti.. l’avrò fatto apposta??), dato che ho chiesto un parere sulla gelmini, sui mezzi di trasporto del territorio e sui luoghi frequentabili dai ragazzi a rozzano.

arriviamo al punto: invertendo le risposte dei due intervistati, si è creata semplicemente una grande cazzata, degna di striscia o del chiambretti night.

leggendo 5 delle 7 domande poste a entrambi.. perchè anche questo mio articolo è stato tagliato, senza preavviso alcuno, a differenza di quanto si era deciso di fare in seguito alle polemiche sorte e mosse sempre da me dopo la pubblicazione dell’articolo “tutti facebook” nello scorso numero del giornalino.. ma se per quell’articolo si poteva trovare un senso anche dopo i tagli -anche se il nuovo articolo non filava come l’originale- dal clamoroso pasticcio di questa intervista se ne trae ben poco di positivo.

si legge infatti, che alla domanda “cos’è stato fatto negli ultimi anni per il territorio di rozzano?

il preside risponde: “sono stati avviati progetti di riqualificazione della città, è iniziato il progetto di rifacimento del quartiere aler, è stata sistemata la viabilità e sono stati aperti nuovi spazi verdi”

e il sindaco afferma: “ne è stato fatto un consumo continuo, forsennato ed indiscriminato, ed è proprio questo uno dei miei principali punti di dissenso verso l’amministrazione attuale di d’avolio”

cioè vi rendete conto??? IL PRESIDE TESSE LE LODI DEI LAVORI FATTI A ROZZANO -QUANDO IN REALTA’ NE E’ TOTALTE CONTRARIO- E D’AVOLIO CRITICA LA SUA STESSA AMMINISTRAZIONE???

e il bello è che non sono improvvisamente impazziti i due candidati, che al contrario sono più lucidi che mai e restano fermi sulle loro posizioni, che chiaramente non sono quelle pubblicate nell’intervista del giornalino, ma esattamente l’opposto!

preciso che nella mail mandata il 22 febbraio, più di un mese fa, i 3 documenti erano esatti: nel primo c’erano le domande (nome del documento: domande.doc), nel secondo le risposte del sindaco (nome del documento: sindaco.doc) e nel terzo le risposte del preside (nome del documento: preside.doc)

PIU’ CHIARO DI COSI’!!!! E DUBITO CHE NEL TRASFERIMENTO DELLA MAIL SI SIANO MAGICAMENTE INVERTITI I TESTI!

certo, potrete dire che si è trattato di un semplice errore di impaginazione..

semplice sto cazzo, vi rispondo io, e scusate per la franchezza.

SE DUE O TRE PERSONE SI PRENDONO L’INCARICO DI GESTIRE IL GIORNALINO, CHE LO FACCIANO ALMENO DECENTEMENTE! QUELLO CHE E’ SUCCESSO EVIDENZIA CHIARAMENTE IL CONTRARIO, CIOE’ CHE DOPO AVER IMPAGINATO GLI ARTICOLI, NON SI PERDE UN MINUTO DI PIU’ PER RILEGGERLI E PER VEDERE SE C’E’ QUALCOSA DI SBAGLIATO! E C’E’ STATO UN MESE DI TEMPO A DISPOSIZIONE!

RISPONDI CHE DEVI STUDIARE ANCHE TU? ALLORA NON TI PRENDI L’IMPEGNO DEL GIORNALINO!

e l’intervista, non è “a cura di marco paolini” come scritto in fondo alla pagina. io ho realizzato l’intervista, se fosse stata a mia cura non avrei fatto questa cazzata.

pensate infine se avessi intervistato anche la malinverno, 3? candidata x le elezioni di rozzano… non oso immaginare cosa ne sarebbe uscito!!!

a voi i commenti……….

ASSEMBLEA 30 MARZO

oggi, prima ora: convocazione dei rappresentanti di classe di liceo e itc per un’assemblea. ordine del giorno (dalla circolare passata per le classi):

1-annuario scolastico

2-varie ed eventuali

inizio assemblea ore 8.35

fine assemblea ore 8.42

7 minuti d’assemblea veramente intensi… e se non fosse stato per un paio di domande rivolte ai nostri rappresentanti da qualche ragazzo, avremmo finito tutto anche prima.

dunque si doveva parlare dell’annuario. bello, cista, per carità…

ma siamo sicuri di voler spendere 4000 ? per la stampa di tutti questi libretti??? il tutto, per evitare di far sborsare 4 o 5 ? come l’anno scorso…

insomma… 4000 ? sono un macello di soldi!

non potremmo impiegarli in un altro modo?

una nuova macchinetta al 3? piano? un baretto alla luini? tende per coprire le finestrone della palestra che quando c’è il sole e si gioca a pallavolo in 6? ora non si vede ‘na mazza? quella famosa storia della linea wi-fi nella scuola? qualche pc nuovo nell’aula informatica?

altrimenti facciamo così: li convertiamo in buoni da utilizzare come premio per i voti degli studenti.

mi spiego: per ogni 6, si riceve un buono per prendere un caffè alla macchinetta.

per ogni 7, un buono per un pacchetto di patatine

per ogni 8, un buono per un panino

per ogni 9, un buono per panino e coca cola

per ogni 10, panino con coca e caffè!

non è una buona idea???

Gita a Vicenza

25 Marzo 2009
4A – 4B
Prof. Colavolpe, Prof. Paganini, Prof.ssa Glorioso

Ritrovo alle 6.50 davanti al Calvino e partenza alle ore 7. Destinazione: Vicenza.

Dopo la partenza e dopo tre ore di pullman dove alcuni hanno dormito,

c'è chi dorme

altri hanno cantato

c'è chi canta

e altri ancora hanno fatto ginnastica,

e c'è chi fa ginnastica

siamo arrivati alla nostra prima tappa: Villa Capra detta “La Rotonda”.

Villa Capra
La Rotonda

Nonostante il prezzo del biglietto non proprio economico, la maggior parte di noi ragazzi è entrata a visitarla…ce la aspettavamo più grande e dentro faceva freddissimo a causa di un “impianto” di circolazione dell’aria ideato sempre da Palladio, ma era molto bella. Abbiamo visitato tre sale e la guida ci ha spiegato molte cose (anche se eravamo già preparati grazie alle lezioni del Prof. Colavolpe).

Simbolo della famiglia Capra

In seguito, dopo aver mangiato, siamo andati nel centro storico di Vicenza a vedere la Basilica, coperta in alcuni punti a causa di un restauro in corso.

Basilica Palladiana

Dopo aver lasciato la Basilica ci siamo avviati verso il Teatro Olimpico, che ha lasciato tutti senza parole… fantastico!! In realtà quello che oggi è il Teatro Olimpico, prima era una vecchia fortezza di impianto medioevale, più volte rimaneggiata ed utilizzata nel tempo anche come prigione e polveriera.

Teatro Olimpico
Cavea

Dopo il Teatro abbiamo visitato la pinacoteca civica nel palazzo Chiericati

Pinacoteca civica

e girando per Vicenza abbiamo visto molti palazzi progettati da Palladio.

Palazzo Palladiano
Palazzo

Grazie mille alla guida, ai proff. Paganini e Glorioso

Glorioso & Paganini

e al prof. Colavolpe, che in pullman durante il ritorno è stato il protagonista del nostro coro “Nello uno di noi!”.

Colavolpe

Morettina*

una lezione di educazione incivile

24 Marzo 2009, Noverasco, durante la cogestione si tiene una lezione di educazione civica.
Unico relatore il Sindaco di Opera, il quale precisa subito che, oltre ad essere Sindaco, è anche esponente di un partito politico. Gli studenti fanno domande, dal federalismo fiscale ad Obama. Ad un certo punto del dialogo-soliloquio, il tono della comunicazione si fa appassionato, siamo al passaggio cruciale del contributo educativo di questo incontro. Il Sig. Fusco, dopo aver ricordato la sua recente assoluzione (il gup di Milano lo ha assolto dall’accusa di istigazione a delinquere) racconta l’impresa eroica che ha aperto la sua corsa alla carica di Sindaco: la cacciata degli zingari da Opera citata come “momento nel quale i cittadini di Opera hanno iniziato a riprendere fiducia in sé stessi”. Di fronte ad una platea di studenti, prevalentemente minorenni, molti dei quali ai tempi dei fatti citati (inverno 2006) avevano tra i 12 e i 14 anni, viene rivendicata in termini accalorati e accattivanti quell’azione politica, come esperienza che ha innescato nei cittadini la fiducia nella possibilità di incidere sulla realtà e di produrre cambiamenti. Una fiducia accesa grazie ad un gesto di teppismo (avere dato fuoco alle tende della protezione civile allestite per ospitare provvisoriamente circa 70 persone, di cui 35 bambini, sgomberati da un campo abusivo della zona sud di Milano), una fiducia alimentata da una ripetuta azione di bullismo (le minacce e gli insulti quotidiani rivolti da parte di un gruppo di cittadini ai bambini e alle loro famiglie ospitate nel campo alla periferia di Opera), una fiducia fomentata grazie ad una campagna di razzismo e odio quotidiano che portò le famiglie rom, collocate ad Opera, a trasferirsi anticipatamente presso la Casa della carità di Milano, per sottrarre i propri figli ad un clima di intolleranza molto più insostenibile del freddo di quell’inverno.
Una lezione di fiducia nella politica, esposta da un uomo solo, con semplicità, senza contraddittorio e senza ricorrere a quella noiosa pratica del pluralismo.
Una lezione di educazione civica, incivile. Obiettivo formativo: saper fare, come riacquistare la fiducia in sé stessi attraverso un’azione violenta e organizzata ai danni di soggetti emarginati. Applausi, fine dello spot, domani è un altro giorno.

Con grande amarezza.
Francesca Castelli

Collettivo

Ragazzi, questo venerdì (il 20) ci incontriamo per il Collettivo del Liceo.
TASSATIVA la presenza di chi vuole fare il capogruppo. Inutile dire che se questa volta non ci sarà nessuno, la cogestione salterà anche per il liceo.

Solito orario, dalle 14.30 fino a quando potete..

Scusate il tono minaccioso, ma non voglio che salti, vi avevamo promesso di farla, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto. Appenderemo qualche foglio in giro per il liceo per avvertire anche chi non frequenta il Blog. Voi iniziate a spargere la voce comunque..

Ragazzo del 2009

Ciao a tutti 🙂

Mi è appena arrivata la solita mail dal Blog di Beppe Grillo con scritto il post del giorno.. E quello di oggi mi ha colpito molto! Mi sembrava carino incollarlo qua sul blog della Scuola, in modo tale che lo possano leggere tutti quelli interessati. Eccolo a voi:

“Caro ragazzo, cara ragazza del 2009,
sono un ex ragazzo degli anni ’60, mi chiamo Beppe Grillo, ho sessant’anni. Faccio parte della generazione che ti ha fottuto. Il tuo futuro è senza pensione, senza TFR, senza lavoro. Il tuo presente è nelle mani di vecchi incartapecoriti, imbellettati, finti giovani. Quando ero bambino l’aria e l’acqua erano pulite, il traffico era limitato, la mia famiglia non faceva debiti e tornavo a scuola da solo a piedi. Non c’erano scorte padane e neppure criminali stranieri in libertà. I condannati per mafia non diventavano senatori.
Le stragi di Stato non erano iniziate, Piazza Fontana a Milano era solo un posto in cui passavano i tram. Le imprese erano gestite da imprenditori. E’ strano dirlo ora, ma c’erano persone che investivano il loro denaro per sviluppare le aziende. E manager che vedevano lontano. Enrico Mattei dell’ENI, ucciso in un attentato, Adriano Olivetti, Mondadori, Ferrari, Borghi e cento altri che non ricordo. Intorno alle città c’erano i prati e non i cimiteri di cemento che chiamano unità residenziali. La bottiglia di latte la riportavo al lattaio e non costruivano inceneritori. La televisione era un servizio pubblico in cui lavoravano anche veri giornalisti come Enzo Biagi, e con solo un quarto d’ora di pubblicità al giorno. Quando si parlava si usava il tempo futuro. Il presente e soprattutto il passato erano verbi di complemento. I giardini pubblici erano puliti e sui marciapiedi si camminava senza doversi destreggiare tra le macchine parcheggiate. Le persone erano più gentili, spesso sorridevano. Sul Corriere della Sera scrivevano Montanelli, Buzzati e Pasolini.
I genitori sapevano che i loro figli avrebbero avuto un futuro migliore. Solo dal punto di vista economico, ma questo non potevano prevederlo. I fiumi erano puliti e si poteva fare il bagno nel fine settimana che non si chiamava ancora week end. L’unico problema era rappresentato dagli imprendibili tafani. Le spiagge erano libere e il mare quasi sempre verde azzurro. La P2 era una variabile al quadrato e non ancora l’antistato progettato da Cefis. Gelli non aveva arruolato il novizio Berlusconi con la tessera 1816. L’Italia era una e indivisibile e Bossi studiava alla scuola per corrispondenza Radio Elettra. Si lavorava duro, ma si poteva risparmiare e la pensione era un approdo sicuro. Era un piccolo Eden, ora perduto. Non sapevamo di averlo. Molti lo disprezzavano. Negli ultimi sessant’anni abbiamo avuto uno sviluppo senza progresso. E ora non ci resta neppure lo sviluppo.
Le generazioni che ti hanno preceduto meriterebbero un processo da parte tua, caro ragazzo e cara ragazza. Sono colpevoli di averti rubato il futuro. Loro vivono nel presente con la seconda casa, le pensioni senza base contributiva. Loro ti governano. L’Italia ha la coppia di cariche dello Stato Presidente/Primo ministro più vecchia del mondo. Loro usano la Polizia contro gli studenti e i precari. Loro hanno ucciso la democrazia e le aziende come Tronchetti e Geronzi, i brizzolati di successo.
Caro ragazzo e cara ragazza, non potete più stare a guardare, la vita vi scivola tra le mani. Voi, invece di lasciarla scivolare, trattenetela. Io non sono in grado di dare lezioni a nessuno. Ho fatto troppi sbagli e sono troppo vecchio (anche se non dimostro i miei anni, belin). Ma ho vissuto un tempo più bello, più vero, più colorato, più umano. E so che è possibile anche per voi.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.” Beppe Grillo