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Elezioni a Paperopoli

Anche quest’anno sono in un seggio di Paperopoli per le elezioni regionali. Rappresento il partito verde. Al mio fianco ci sono Gastone, rappresentante del partito azzurro e Pippo, militante del partito rosso. Tra di noi scorre buon sangue: siamo persone oneste e abbiamo adottato un metodo molto oggettivo per l’interpretazione delle schede ambigue. Ci si presenta un caso non presente sul “manuale”: tizio ha posto una croce sul partito verde, sul partito grigio ( la lista regionale) e ha espresso la preferenza “Gambadilegno” vicino al simbolo del partito azzurro, in coalizione con il partito verde. Sorgono subito i dubbi: dare la preferenza a Gambadilegno o il voto alla lista del partito verde? Le due soluzioni insieme ahimè non si possono accettare. Molto civilmente decidiamo di contestare la scheda per far decidere al tribunale, organo sicuramente più competente di noi. Quando tutto sembrava andare per il verso giusto ecco che Gambadilegno, senza alcuna autorizzazione, irrompe nel seggio rivendicando la propria preferenza. Minaccia il “suo” rappresentante: ” Vuoi restare nel partito azzurro? Allora muoviti e fatti dare il voto, non devi contestare un bel niente!”. Il povero Gastone, scosso, mantiene una calma degna di nota e scaccia qualsiasi provocazione: contesta la scheda. Il candidato Gambadilegno continua le minacce: chiama a suo sostegno rappresentanti molto amiche. Dopo mezz’ora di show, sotto gli occhi scandalizzati di Pippo, del sottoscritto e di tutti coloro che hanno visto questa figura meschina, Gambadilegno se ne va infuriato. Viva l’onestá.
P.s. Ora Gambadilegno é consigliere e dal mese prossimo guadagnerà 13000€ al mese. Sono sempre più convinto che nella vita vincano i furbi, non i migliori.

Liceo, caro liceo.

Ebbene si. Dopo 5 anni di liceo scientifico mi sono iscritto alla Facoltà di Economia. La cosa che mi sono sentito dire più spesso è stata : ” Beh, a questo punto potevi fare benissimo l’istituto tecnico perchè ora parti da zero!”. Devo dire che le prime volte davo pienamente ragione a chi mi diceva questo ma, dopo 7 mesi, mi sono pienamente ricreduto. Non mi sono trovato in difficoltà infatti quando in microeconomia il professore ha parlato dello stato di natura di Hobbes per introdurre la scelta razionale ed il diritto di proprietà ( mentre alcuni “colleghi” si chiedevano molto incuriositi cosa fosse il Leviatano..); per metà semestre posso dire di “aver vissuto di rendita” per quanto riguarda la matematica: l’80 % del programma d’esame era il programma di quinta liceo. Anche il latino fa la sua parte: molte citazioni fatte in diritto, anche se non le conosco, le colgo grazie a cinque anni passati a far noiosissime versioni. E poi ci sono inglese e storia economica: altre due materie fatte molto bene al liceo. C’è poi anche qualche materia in cui effettivamente parto da zero, ma non si può pretendere tutto dalla vita! 🙂 . Resto quindi dell’idea di essere orgoglioso di aver fatto il Liceo rispetto ad altre scuole: mi ha dato una solida base culturale e mi ha fornito le competenze necessarie per affrontare qualsiasi situazione!

Questa la chiamiamo integrazione?

13 Febbraio 2010:
Milano, scontri fra gang: egiziani contro sudamericani.

14 febbraio 2010:
Far West in autogrill ad Anagni. Maxi rissa tra stranieri.

Per l’ennesima volta nell’ultimo periodo tornano a far parlare di sè gli immigrati. Siamo davvero sicuri che costoro vogliano semplicemente integrarsi nella società? A me sembra proprio di no. Colui che vuole integrarsi nella nostra società rispetta la nostra cultura, lavora legalmente per garantire istruzione ai propri figli e per poter vivere una vita serena. Non spaccia, non si unisce in gang criminali e non risolve le questioni uccidendo, distruggendo macchine, ribaltando motorini e sfondando vetrine. Non è così che funziona. Grazie al cielo non sono tutti così.

I conti non tornano.

La legge Finanziaria 2010, appena approvata, ha cambiato le regole sul contributo unificato per i ricorsi al giudice di pace. Da oggi bisognerà pagare 30 euro anche per i ricorsi che finora erano stati gratuiti. Quindi anche quelli contro le infrazioni al codice stradale. La cifra sale a 70 euro se la multa supera i 1.500 euro. Più 8 euro di marca da bollo.

L’anno è cominciato benissimo! Per togliere una dose massiccia di lavoro ai “poveri” giudici di pace, la finanziaria 2010 impone il pagamento minimo di 38 euro per poter fare ricorso contro le infrazioni del codice della strada. Ovviamente, nel caso si dovesse vincere il ricorso, i soldi non verrebbero rimborsati. Ma come la mettiamo se per caso ci venisse attribuita ingiustamente una multa? Una svista di un vigile potrebbe costarci cara: una contravvenzione per divieto di sosta è pari a 36 euro, 2 euro in meno della cifra necessaria per poter presentare ricorso! Siamo quindi costretti a pagare la multa per risparmiare? ASSURDO.

Situazione paradossale.

Giornata di riposo all’università. Ultimo giorno di lezione al Calvino. Quale migliore occasione per andare a salutare gli ex professori? Peccato che all’entrata vengo bloccato da 3 collaboratrici scolastiche che mi impediscono l’accesso all’istituto. ” Sei un esterno, non puoi entrare. E’ una norma di sicurezza.” Spiego il fatto di essere un ex studente e di essere li esclusivamente per salutare i miei ex professori ma niente, impassibili mi invitano ad allontanarmi dall’istituto. Un pò turbato e dispiaciuto mi allontano quando noto che le porte esterne della scuola sono semi-aperte. Vedo la mia ex professoressa di arte e ci scambio volentieri due chiacchere. Intanto non posso fare a meno di notare ragazzi che fanno pupazzi di neve in giardino durante l’ora di lezione. Se fossi stato un esterno volenteroso di combinare qualche danno, l’avrei potuto fare entrando tranquillamente dalle porte aperte ai lati. C’è ben poca coerenza.. Invece di stare col mitra puntato su un ex studente che vuole salutare gli ex professori, forse farebbero meglio a controllare ben altro..

Colgo l’occasione per fare gli auguri di Natale al Preside, ai docenti e a tutti gli studenti del Calvino.

Rispettare le leggi? No, grazie.

Sono tornato oggi da una vacanza in Calabria. Da un lato sono rimasto colpito dai bellissimi paesi e dalle bellissime spiagge, dall’altro sono rimasto scandalizzato dal mancato rispetto della legge.
Credo, in due settimane, di aver visto FORSE un paio di persone utilizzare il casco su scooter e moto (anche di cilindrata molto alta). Mi è capitato spesso di vedere addirittura un padre portare DUE figlioletti piccolini in moto ( pure loro ovviamente senza casco).
Ma un minimo di responsabilità?
Per non parlare poi del mancato uso della cintura di sicurezza e del continuo uso del cellulare. Mi viene in mente una scena vista pochi giorni fa: un ragazzo passa ,senza cintura e parlando al telefono, davanti a due vigili urbani; si ferma, li saluta e riparte tranquillamente.
Vi è mai capitato di vedere parcheggiare un suv DENTRO un passaggio a livello? Che c’è di male, non c’è posto!
Mi viene in mente un’altra scena clamorosa. Una notte, alle 6 del mattino, chiamo i carabinieri perché il locale davanti alla mia locazione continua a tenere la musica molto alta. Dopo 1 ora e mezza i carabinieri arrivano e cosa fanno? Passano davanti al locale con il braccio fuori dal finestrino e se ne vanno!
Per non parlare della cosa più scandalosa: un uomo si sente male in spiaggia verso l’ora di pranzo, si chiama l’ambulanza e.. udite udite.. il 118 NON RISPONDE alla chiamata!! Saranno stati in pausa pranzo? Mah.. Per fortuna l’uomo si è ripreso per i fatti suoi..
Qualcuno mi sa spiegare perchè qui è tutto un altro mondo? Abbiamo mille controlli, posti di blocco ovunque, autovelox. La nulla di tutto ciò. E in più, se ti senti male, occhio ad andare all’ospedale: forse conviene curarsi da soli! ( Vedi bambina morta ieri a Locri..)