Molti sono i progetti che ci si è proposti di realizzare con questa grande esposizione, programmi dapprima molto promettenti ma che si stanno rivelando sempre più incerti e scoraggianti dal punto di vista ambientale.
La presentazione iniziale EXPO 2015, prometteva infatti una Milano più verde con un lago circondato da prati e un nuovo naviglio fiancheggiato da piste ciclabili.
“NUTRIRE IL PIANETA-ENERGIA PER LA VITA”: questo era il motto caratteristico, ispirato al fatto che il pianeta è ormai dominato da grandi multinazionali impegnate nell’industria agro-alimentare e ciò di cui ha più bisogno è che queste diminuiscano il loro consumi.
Poco a poco però, non si sa di preciso per quale motivo, l’EXPO ha presentato un programma innovativo che mostra una netta contraddizione con i suoi precedenti progetti.
In pubblicazioni più recenti risulta infatti che verrà realizzata una grande quantità di padiglioni, capannoni, grattacieli e parcheggi, col risultato che molte aree agricole verranno ricoperte di cemento.
L’EXPO sembra essere diventata quasi una minaccia per l’ambiente ed ora si presenta come una vera e propria speculazione edilizia sulle aree dismesse, con grandi centri commerciali e sempre più strade e auto. Tutto ciò comporta un notevole peggioramento per l’inquinamento e un aumento di costi e disagi economici e sociali.
Ecco il progetto EXPO 2015:
>>?1’700 000mq di superficie per il sito EXPO;
>> 2’100 000mq di superficie per strutture di servizio e supporto all’Expo sull’area ex Alfa Romeo di Arese;
>> opere ricettive per un fabbisogno stimato di 124 000 posti letto al giorno;
>> opere per la mobilità per far viaggiare i 160 000 visitatori previsti al giorno;
>> realizzazione della terza pista a Malpensa e collegamento diretto Malpensa-Fiera;
>> parcheggi presso il sito EXPO e in corrispondenza di nuovi centri di interscambio;
>> realizzazione stazione TAV tratta Lione-Torino-Milano presso la Fiera;
>> realizzazione quarta linea metro da Linate a Giambellino;
>> nuove tangenziali per Milano;
>> realizzazione delle autostrade Pedemontana e BreBeMi;
>> nuovo raccordo A4 Boffalora-Malpensa.
Insomma, come possiamo notare dai dati, questa grande esposizione comporterà molto probabilmente una gigantesca cementificazione che colpirà l’intero NordItalia: autostrade, tangenziali, parcheggi, alberghi, grattacieli, la TAV, camion e ruspe per anni e grande traffico durante tutti i sei mesi della manifestazione. Finito l’evento tutto verrà raso al suolo e ci sarà un’intensa urbanizzazione.
Viste le continue modifiche al programma che ci sono state comunicate nel corso di questi mesi, noi continuiamo a sperare che non venga completamente tradito il progetto originario.
Una Milano tecnologicamente più progredita si presenta senza dubbio splendente e maestosa; tuttavia ciò che dà fascino ad una città è sicuramente il modo in cui essa riesca a convivere in un rapporto armonioso con la natura, nel rispetto e nella tutela di questo bene preziosissimo, ENERGIA PER LA VITA.