Mi guardo attorno, acqua ovunque, sento solo il mio respiro, vedo il mio respiro. Alzo lo sguardo e vedo la cresta delle onde che questa volta non è più scura, ma azzurra, bianca, e brilla come uno specchio; abituato a vedere la scena da sopra la superficie, la situazione mi affascina. Abbasso lo sguardo e compare il fondo, scuro, opaco e quieto, l’opposto della superficie. Compaiono ogni tanto bolle davanti ai miei occhi, quasi ad estraniarmi da questo nuovo mondo, quasi a ricordarmi che sono l’unica fonte di rumore nei paraggi. E allora smetto per un attimo di respirare, per non rovinare quel silenzio, e inizio a muovermi lentamente, per sentire la leggerezza in ogni parte del corpo, per non sentire la gravità, per non sentirmi legato alla terra, ancorato, quasi come nello spazio.
Continua la lettura di Subacquea: il mondo al di sotto della superficie