Tutti gli articoli di Maria Grazia Gualazzini

Geni a Bordo, la scienza è social e viaggia in camper

Sergio Pistoi e Andrea Vico sono gli ideatori dei progetto Geni a Bordo, un’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori, che porta l’aspetto più social della scienza non nelle piazze, non nelle aule universitarie fatte di banchi e di cattedre rialzate, ma nei parcheggi delle scuole.
Se volete saperne di più:
http://oggiscienza.wordpress.com/2014/10/10/geni-a-bordo-la-scienza-e-social-e-viaggia-in-camper/

 

Maryam Mirzakhani, la prima donna a vincere il “Nobel” della matematica

Una carissima amica mi ha inviato questo interessante articolo, che vorrei condividere con voi: …

È iraniana ed è una donna: due novità assolute. Maryam Mirzakhani è infatti non solo il primo cittadino iraniano ad aggiudicarsi la Medaglia Fields (il premio che viene chiamato il Nobel dei matematici) ma, e forse più importante, è la prima donna a vincere questo importantissimo riconoscimento. Ci sono voluti 78 anni (o 54, se si considera che la Medaglia viene assegnata in modo fisso solo dal 1950)…

Se volete saperne di più

http://www.wired.it/scienza/2014/08/13/medaglia-fields-mirzakhani-donna-nobel-matematica/

Buona lettura e buon Ferragosto a tutti!

La scuola è inutile

La scuola è inutile, la cultura è inutile, tutto ciò che non è produttivo è inutile. Ne siamo proprio sicuri? La nostra odierna società sembra confermarcelo spesso: la nostra vita dilaniata dalla crisi economica, dall’ansia di prestazione per conservare un precario posto di lavoro, dai fallimenti, che spesso ci colpiscono, ci porta a pensare che la lettura dei classici e l’insegnamento, che non rappresentano altro che il superfluo, siano solo inutili, perché improduttivi. Ma, come osserva giustamente Rob Riemen, “La cultura, come l’amore, non ha il potere di costringere. Non offre garanzie. Ciò nonostante, l’unica possibilità di conquistare e difendere la nostra dignità di uomini ce la offrono proprio la cultura e un’educazione libera. “ Allora non vale forse la pena coltivare questo “superfluo”, per tenere accesa la speranza, per poter percorrere un dignitoso cammino di libere scelte?

Il paradosso del gatto di Erwin Schrödinger, fisico austriaco

Oggi è il 126° anniversario della nascita del fisico e matematico austriaco Erwin Schrödinger, vincitore del Nobel nel 1933. Viene anche ricordato per il paradosso del gatto, un esperimento mentale da lui ideato e pubblicato nel 1935.
Egli affermava: “Si possono anche costruire casi del tutto burleschi. Si rinchiuda un gatto in una scatola d’acciaio insieme alla seguente macchina infernale (che occorre proteggere dalla possibilità d’essere afferrata direttamente dal gatto): in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un’ora forse uno dei suoi atomi si disintegrerà, ma anche, in modo parimenti probabile, nessuno; se l’evento si verifica il contatore lo segnala e aziona un relais di un martelletto che rompe una fiala con del cianuro. Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un’ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si fosse disintegrato, mentre la prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato. La funzione dell’intero sistema porta ad affermare che in essa il gatto vivo e il gatto morto non sono degli stati puri, ma miscelati con uguale peso”.

Calano spese per istruzione. OCSE bacchetta Italia

Leggo su OrizzonteScuola.it e vi trascrivo (ogni mio commento sarebbe superfluo):

red – In Europa aumenta la spesa per studente, in Italia cala. Un esempio? In Francia e Germania si investono 304 euro per studente universitario, in Norvegia addirittura 731, in Italia appena 104. Stessa tendenza anche per scuola primaria e secondarie.

Se da un lato lo Stato risparmia in finanziamenti diretti al sistema scuola, dall’altro aumenta continuamente la quota privata delle famiglie. Scuola ed Università rischiano di diventare un investimento rivolto alle sole famiglie agiate.

BUON ANNO

Buon Anno a tutto il “Mondo del Calvino” con una bella poesia di Rodari.

L’anno nuovo

Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì. Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno”

Gianni Rodari

Un secondo di troppo

“FUTURO – 23:59:60. Così, alla fine della giornata del 30 giugno, apparivano i quadranti degli orologi atomici che misurano il tempo UTC (Tempo coordinato universale). Non si è trattato di un malfunzionamento, tutt’altro: quel secondo in più è stato aggiunto per avvicinare il tempo universale al tempo solare.
…”
se vuoi saperne di più

http://ulisse.sissa.it/scienza7/notizia/2012/lug/Uesp120706n002/

Scienza 7 – la newsletter di Ulisse
Copyright SISSA – Trieste (Italia) – 2000-2012
Pubblicata da Sissa Medialab

Curiosità matematica legata alla data di oggi 21022012

La data di oggi é una delle curiosità matematiche che più affascinano : è un numero palindromo, cioè un numero che può essere letto indifferentemente da sinistra verso destra (come di solito facciamo) oppure da destra verso sinistra.
Lo sapevate che il simpatico numero palindromo di 52 cifre
4.211.672.540.455.378.958.718.869.999.688.178.598.735.540.452.761.124
è un quadrato perfetto?
Lo sapevate che sommando tutti i numeri naturali da 1 a 3.654.345.456.545.434.563 (palindromo), si ottiene ancora un numero palindromo: 6.677.120.357.887.130.286.820.317.887.530.217.766?

Quante e quali altre curiosità si possono riscontrare nel mondo dei numeri palindromi?

La primavera dei matematici

Molto interessante l’articolo che segue ( Scienza 7 – la newsletter di Ulisse
Copyright SISSA – Trieste (Italia) – 2000-2012 Pubblicata da Sissa Medialab):

http://ulisse.sissa.it/scienza7/notizia/2012/feb/Uesp120210n007/

Eccone solo un “assaggio”:

Direttamente e indirettamente, tutti noi paghiamo le pubblicazioni scientifiche. L’appello per boicottare un editore che pratica prezzi esagerati ha già raccolto più di tremila adesioni. In Italia pochissime.
Le riviste scientifiche sono oltre 100 mila, per lo più di nicchia e pubblicate da università, società e accademie scientifiche. Quelle che “contano” sono le 14 mila censite dall’Institute for Scientific Information e circa metà appartengono a tre editori: Elsevier, Springer e Wiley che si dividono il 42% del mercato e hanno margini di profitto del 36%.
(…) Le pratiche commerciali del trio Elsevier, Springer & Wiley – per dirla con George Monbiot – fanno sembrare Rupert Murdoch un socialista: alle biblioteche universitarie impongono abbonamenti a “pacchetti” di riviste. Alcune confidenziali nonché trimestrali costano 18.710 euro all’anno. Copyright dell’editore per vent’anni e guai a infrangerlo (a meno che il paper non rientri fra quelli ospitabili da arxiv.org).
Da due anni l’Istituto americano di Sanità, l’ente di ricerca più ricco del mondo, finanzia solo ricercatori che entro 12 mesi da una pubblicazione la mettono in un archivio aperto al pubblico. Il trio protesta, ma Elsevier (1) fa di più: finanzia invece una lobby (2) che vuol far approvare dal Congresso americano una legge che, se passa, per leggere i risultati di una ricerca pagata dai cittadini (3), pubblicazione compresa, i cittadini dovranno pagare dai 16 ai 30 dollari.

La situazione non è piaciuta al matematico Timothy Gowers dell’università di Cambridge. che l’ha descritta con altri particolari sul proprio blog: (…)

… come finisce? Buona lettura.