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ED E’ ANCORA SPORT

Dario Passaro


Devo ammettere di essere parecchio spossato ma guardando quella medaglietta che sembra tanto di cioccolato, sorrido un pò. Certo che mi rode essere arrivato terzo per due miseri punti, ma c’è da dire che il secondo se li è pienamente meritati. così si sono concluse le ennesime manifestazioni di sport di noi studenti con le gare di atletica. 1000 metri, i 100, salto in lungo, lancio del peso e, novità, tetrathlon. Ancora piovono soddisfazioni per la componente liceo che si aggiudica molti dei posti disponibili.
Tiriamo le somme allora! Una giornata di fatica, ma lontana dallo studio, un caldo pazzesco, ma con amici con cui soffrirlo e poi molte medaglie al collo dei miei compagni.
La famiglia Peneff spadroneggia nel tetrathlon del biennio femminile (Con Josephine) e di quello del triennio maschile (Con Janko). Irene nel lungo, Fede nel lancio, Annalisa nel tetrathlon triennio femminile, Chiara nei 1000, Lucry nei 1000 triennio e chissà quanti ancora ne ho scordati!
Tutto sommato, proprio niente male! Ma se sono riuscito a raggiungere il mio obiettivo di arrivare primo nel lungo, sono un poco sconsolato perché questa sarà (e da una parte lo spero vivamente) la mia ultima gara. Beh allora non mi resta che ringraziare tutti e il prof. Caldarelli che nonostante tutto almeno un pò ha creduto in me! Chissà mai che rimanga ancora la speranza del torneo di calcio…chissà…
Concludo allora ricordando che l’importante è partecipare, ma vincere è meglio!

DarIO

2007

Dario Passaro


Beh, anche l’anno appena scorso è andato… come ogni anno uno se ne va.
Sono successe cose belle, bellissime, brutte, pessime, ma d’altronde è il grande cerchio della vita e ai fatti comuni si mischiano spesso i bei momenti e purtroppo ancora più spesso quelli brutti.
Certo è che non si può tornare indietro, quindi di tutto quello che accade bisogna fare tesoro ed andare avanti per la propria strada.
Naturalmente mi stavo riferendo anche al grave incidente successo a Simone ed è in virtù di questo che mi auguro che quest’anno sia per tutti decisamente migliore.
Anche a chi già è andato bene….
AUGURI A TUTTI come di convenzione e buon 2007.

DarIO

Dell’Arte, Genio

01-Macchina dietro le sue affabili gesta,
. mentre nel sonno della tua gioventù spiri
. lui nel migliore dei modi li addestra,
04-Non sol è arte come lui spiega,
. bisogna meditare sulle parole
. perché se lo capsci niente si nega
07-E’ così che pian piano l’istruisce
. con imbandite tavole
. che sol coll’intento si capisce
10-Che è opera di un sordido ingegno
. nell’oscura trama della via
. di chi si sostiene nel disegno
13-E’ l’opera di un genio del figuro
. che col suo etereo narrare
. rende l’artistico imperituro.

DarIO

caricatura del prof Colavolpe che manovra un burattino con le fattezze di DarIO Passaro

LA VITA PUO’ ESSERE “SCOMODA”

Dario Passaro


Se posso concordare con buona parte del tuo discorso Leo, c’è qualcosa che non mi permette di appoggiarti pienamente sin dall’inizio.
Proprio tu dicevi che l’uomo ha diverse concezioni della vita, dono divino, barlume tra le oscurità, sequenza meccanicistica di eventi… Beh in effetti è questa molteplice visione della vita che porta a ragionamenti differenti.
Colui che pensa che la vita sia un dono, tenderà a non volerla sprecare ed essere rispettoso delle leggi divine (che spesso si traducono con umane), facendo in modo di essere il migliore se stesso. Per il meccanicista invece, la vita non è altro che un susseguirsi di eventi dettati dalla legge causa-effetto, quindi che ci sia un massacro od un periodo di pace e prosperità, a lui poco importa perché la storia è composta da avvenimenti, belli o brutti che siano.
La fame e la miseria per il religioso (o non) sono segni di disgrazia e un modo per fare della carità, per una persona che vede la vita come un passare di azioni è solamente un tassello dell’infinito mosaico della storia.
E’ questo che differenzia le visioni ed è questo che non ci può permettere di denunciare la concezione anche superflua che l’uomo ha della vita…
Ogni visione è valida e sensata ed il declamarne l’inadeguatezza senza comprendere la sua giustificazione d’essere è come precludere la possibiltà di aprire altre porte perché quasi ci è scomodo pensare che esistano.

DarIO

VISIONI DIFFERENTI

Mmm a parte che non ho ancora ben capito quale significato abbia l’ipocrita che hai scritto a pié d’articolo, Mastha, tralascerò questo dettaglio sempre che tu non voglia rendermelo noto per dedicarmi a quanto hai detto.
Vediamo… questa scuola non è “ecceziunale veramente”… allora i motivi riguardano anche il tuo modo di essere, dunque:
1) Puoi essere il medio studente, simpatico in cerca di amicizie etc. etc. … beh in questo caso da parte mia ti dico che conosco forse più della metà dell’istituto e non può essere questo un problema, perché sono arrivato qui con poche conoscenze alle spalle, basta impegnarsi, quindi forse sarai…
2) Un classico alunno sognatore, che ama la tecnologia e l’innovazione, la scuola “cool” o per dirla tutta alla “americana”… beh, fidati che nessun’altra scuola si adegua come la nostra a questa convenzione occidentale sebbene ne sia allo stesso tempo lontana. Tenendo conto che le altre scuole non sono come quelle americane, siamo in Italia, per fortuna o purtroppo, non potresti trovare di più simile ed accomodante…
3) Quindi può essere che tu sia una persona a cui piace bigiarsela o fregarsene di tutto e di tutti, beh, in questo caso sebbene ti capisca benissimo, so che la fama degli istituti di questo genere ti avrebbe portato ben lontano da qui…
Dunque, giuro che non riesco a trovare il problema… preferirei fossi tu stesso a dirmelo così si potrebbe chiarire.
P.S. anche la Curiera come spazio di sfogo va benissimo!!!!! ( viva viva la Curiera)
DarIO

Le professoresse del Calvino, sotto forma di sirene, attirano l'incauto studente Mastha - disegno di Dario Passaro
 

SIMO

Dario Passaro


Non pregherò per te, non credo possa servire,
non piangerò per te, non credo possa servire,
sto scrivendo per te anche se non penso possa servire.
Torna fra noi, questo l’unico pensiero che ci passa per la testa, la ragionevole speranza di avere uno come te di nuovo tra noi.
Potrei scrivere Simo torna, un’appello che leggerai quando ti rimetterai, perché ti rimetterai, e lo farò, perché più che una richiesta a chi non può sentirla è un desiderio che voglio espresso.

11 settembre

Dario Passaro


Ad un lustro da una data che evoca pochi bei momenti, l’ombra della premonizione si aggirava tra gli animi inquieti degli alunni…
Per chi doveva cominciare l’incubo dell’accettazione e della novità, per chi invece il cammino proseguiva, titubanza su compiti non fatti o terrore di qualche prof.!
Beh invece forse proprio come diceva non tanto in là il Prof. Paganini, il nostro essere talvolta animaleschi penso ci abbia portati a questo giorno tanto atteso e temuto con la felicità di rivedere gli amici e l’irrequietezza tipica giovanile.
Che fosse solo allora una messa alla prova? Un test psicologico dai secondi fini? Un complotto segreto organizzato dai più potenti?
Macché! Solo la pura casualità di ricominciare in una data importante!
E allora sia! Ricomincino il solito tran-tran e le pericolose verifiche, perché il mondo gira, va avanti e ahimé pure noi dobbiamo corrergli dietro!
Welcome back!

Assemblea d’istituto

Dario Passaro

Indubbiamente meritevole. L’assemblea svoltasi oggi Lunedì 5 Dicembre, penso sia stata piuttosto interessante. Molti erano scettici sulla buona riuscita del tutto ma in fondo spero sia stata accolta da tutti molto bene. Per l’occasione, Alessio Bottazzi (rappresentante d’istituto) in primis ha invitato a parlare esponenti politci di fazioni moderate di centro-destra (Canè) e centro-sinistra (Locatelli). Assieme a me, a Stefano e Giacomo ha quindi organizzato il tutto. Si è fatto intervenire i due politici, accompagnati da un moderatore, per le due ore previste. In questo lasso di tempo essi hanno espresso i pensieri su argomenti come la riforma Moratti, o i vari tagli in campo comunale sino a parlare di temi impegnati quali questioni di energia nucleare. Il tutto in vista delle elezioni nella primavera dell’anno venturo, non per fare campagna elettorale ma per diritto all’informazione. Dopo che entrambi gli esponenti avevano esplicitato le loro idee a riguardo degli argomenti trattati, si è lasciato spazio alle domande degli studenti. Con mia personale meraviglia e perché no, un po’ di commozione, ho notato che questi hanno partecipato in maniera molto attiva al confronto. Quando abbiamo organizzato questo evento eravamo indecisi sulla durata che avrebbe dovuto avere, ed effettivamente un’ora in più sarebbe stata opportuna. Numerosi gli interventi e le richieste di spiegazioni ed altrettanto esaurienti le risposte date dai politici. Direi allora bene molto bene! Se siamo stati titubanti all’inizio sull’organizzare o meno assemblee di questo tipo, il riscontrare un così ampio successo tra i ragazzi dell’istituto è stato incoraggiante e solo dunque il primo passo del nostro operato di rappresentanti d’istituto. Abbiamo perciò deciso che tali eventi, come si è già fatto, continueranno ad essere effetuati in compartecipazione tra I.T.C. E Liceo per un miglior scambio di pensiero ed abbattimento di frontiere erette inutilmente. Una buona ed interessante, ma purtroppo corta, assemblea spero abbia chiarito meglio le cose e fugato qualsiasi dubbio. Posso allora dire a presto!

Dario

Il palco con i relatori
Il palco con i relatori
Il pubblico
Il pubblico

ADDIO QUINTE!

Dario Passaro


E così anche loro, i grandiosi studenti di quinta lasciano l’istituto. “Finalmente!” griderà la maggior parte, “In fondo mi dispiace” svelerà la rimanente. Io come neopromosso in quarta ho potuto vivere questi momenti dall’esterno sebbene mi sia interessato di ogni cosa che accadeva agli orali con vivo interesse (chiedete ai prof che mi hanno dovuto sopportare sebbene fosse finita la scuola!), ma di una cosa sono certo ovvero che di loro avrò spero per sempre uno splendido ricordo. Ho passato 3 anni a convivere con questi ragazzi, ad imparare a conoscerli chi più chi meno, ma comunque quasi tutti. Sono cresciuto con loro e grazie a loro, ho visto i loro successi ed ero felice, gli insuccessi ed ero triste ma ho sempre cercato di tirarli su per quanto ragazzino sia, sforzandomi in ogni occasione di fare del mio meglio per dargli forza perché erano, sono e saranno sempre parte di me. Figuratevi agli occhi di quando ero un primino che miti dovevano essere per me, beh, dopo 3 anni non è cambiato nulla. Vivendo la mia vita soprattutto a scuola sono diventati loro la mia famiglia, si intenda, di amici, ma con questo rispetto ed ammirazione che penso non proverò più nell’ambito scolastico perchè per me sono valsi così tanto che so che questo articolo non esprimerà che un millesimo di quello che realmente sento. A loro devo di essere pieno di gratitudine, contento per le loro future carriere e studi ma ancora di più, triste per il vuoto incolmabile che lasceranno nella scuola. In particolare vorrei ringraziare Zotti, Pieri, Gianluca, Seppe, Klaude, Colo, Beno, Spada, Zacca, Gil, Varone, Spiazzi, Schiavone, Pecar, Ivan, Paolo, Eina, Wany, Ogliari, Cirella, Capo, Soldini, Cattaneo, Maca, Cristina, Teo, Borreca, Montanari, Schilli, Fesce, Aronne, Mordini… . So di non averli citati tutti e che sicuramente qualcuno non è stato scritto ma solo perchè sono in tanti e vorrei poter ringraziare ognuno di questi, anche chi mi conosce solo di vista. Voi avete dato tanto alla scuola e a me, statene certi, e questo scritto in realtà rappresenta niente di più che il dolore ed il rammarico di non vedervi più l’anno venturo, siete le migliori quinte e le miglior persone che abbia mai conosciuto, non smettete di esserlo anche per quelli come me: BUONA FORTUNA RAGAZZI!

Come sono andati i Calvino Awards

Dario Passaro

Più che un introduzione potrebbe essere un’esplicita domanda a voi che li avete vissuti da fuori. Infatti l’entusiasmo e la foga dell’organizzazione potrebbero rendere il mio metro di giudizio poco oggettivo. Ci tengo comunque a dirvi la mia. E’ stato per tutti noi organizzatori un evento memorabile per la sua coordinazione interna e per la sua realizzazione. Era già il 7 quando ancora dovevamo fare le prove generali, e che prove! Doveva essere tutto pronto ed invece nessuno sapeva ancora bene come organizzarsi, i materiali non erano ancora arrivati e la gente versava nel panico mentre la tensione saliva, a volte fin troppo! Ancora scossi dalla giornata precedente siamo giunti all’8. Finalmente era arrivato tutto quello che doveva arrivare e nonostante ancora qualche piccolo screzio la voglia di non fare brutte figure era talmente grande da far sì che tutti e dico proprio tutti si mettessero d’impegno per la miglior realizzazione dell’evento. Spero che così sia stato, perché devo ammettere che la sfilata mi è piaciuta molto, il balletto dei ragazzi e ragazze del Liceo diretto da Annalisa Loiodice è stato meraviglioso, lo spettacolo dell’I.T.C. con la drag-queen Membretti era accattivante e strepitosamente ironico e lo spogliarello (beh, modestia a parte) e stata la cigliegina sulla torta! Una torta che vuole esser stata fatta da tante fette che rappresentano voi, perché come ci tengo a ribadire questa prima di essere la festa per gli studenti del Calvino, è la festa degli studenti! Dunque a mio avviso, una splendida festa che spero inizi una lunga tradizione, e per voi?
Dario