Tutti gli articoli di Angelo Paganini

Genitori

il professor Paganini

Nell’orario di ogni professore è compresa l’ora o le ore di ricevimento settimanale destinate ai colloqui con i genitori. Spesso è piacevole ed è bello poter dire: «Quanto è brava la sua figliola! Com’è in gamba il suo figliolo. Lei è veramente una donna fortunata! Lei è un uomo che molti invidierebbero!». Le mamme o, meno spesso, i papà arrossiscono di piacere, sembra che capelli gli si rizzino in testa per la soddisfazione e se ne vanno confusi e grati per quella semplice gioia.
Non è, purtroppo, sempre così.
Va ancora bene quando si può dire che le cose non vanno per il meglio, ma sì, sicuramente, si può sperare in un positivo cambiamento.
É triste, invece, segnalare difficoltà gravi o, peggio, atteggiamenti di disimpegno ostentato e continuativo. Si vedono i genitori sofferenti ed impacciati che chiedono: «Che cosa devo fare?» e sottintendono: «Dove ho sbagliato? Quali sono i miei difetti? Avrò i cromosomi difettosi?». così ci tocca consolarli, dire che è difficile con ragazzi di questa età, raccomandare che tengano duro e non si scoraggino.
Una volta, poi, sono arrivate anche le lacrime. Anch’io, allora, ho sentito un groppo in gola e una voce che mi ripeteva: «Tat Twan asi, Tat Twan asi – questo vivente sei tu!» e Schopenhauer, dal libro rimasto aperto, suggeriva di stringere in un abbraccio pietoso la creatura sofferente.
Come al solito, mi ha fermato il SuperIo (mai che si faccia gli affari suoi) dicendomi: «Altolà! La creatura sofferente ha una generosa scollatura ed una quinta di seno».
A volte, ancora, i genitori riservano sorprese, come quella madre che dopo avermi ascoltato pazientemente spiegare che Platone presenta qualche difficoltà, ma che ero complessivamente fiducioso, mi aveva salutato con le parole: «Sono proprio contenta che dica così. Sa, a mia figlia ci piace tanto il latino, e mi parla sempre di lei».
Per non dire di quel papà che, dopo avermi stretto con vigore la mano, non mi aveva dato tempo di parlare ed aveva iniziato l’elogio della figlia: «É bbrava, è bbrava, è bbrava la figlia mia!» ed aveva continuato inarrestabile per un quarto d’ora. Che figlia fortunata!

Ma io vi dico…

il professor Paganini

Devo riprendere a spiegare Kierkegaard. É stata una dura fatica far capire come si scriva e come si pronunci. Per farmi intendere ho raccontato aneddoti più o meno inventati, l’importante è che ci si creda, sul viaggio in Danimarca della mia collega Serena Augusta Carmo Felix de’ Doctis: tutto bene. Anche la spiegazione sullo stadio estetico, quello del don Giovanni e lo stadio etico, quello dell’assessore Guglielmo, marito fedele ha avuto successo: Sada vuole annotarsi alcune citazioni; le userà, immagino, per cuccare. Comunque assaporo il successo. Non siamo ancora all’applauso, non capita tutti i giorni, però arriverà, lo sento.

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Servizio di News per gli studenti

Il nostro sito offre già

  • un servizio di news per i docenti con la segnalazione di tutti gli aggiornamenti del sito che possono interessare gli insegnati
  • un servizio di news per il personale Ausiliario, Tecnico ed Amministartivo
  • un servizio di news per i genitori che ne facciano richiesta compilando l’apposito modulo on line

Mancava, sino ad oggi, un servizio di news per gli studenti. Ma abbiamo rimediato. Chiunque lo desideri può, dalla pagina “studenti” del sito, scegliere “servizio di news” e compilare il modulo per la richiesta di adesione.
Spero che l’iniziativa sia gradita e che fiocchino le richieste.

Ricordo estivo

il professor Paganini


Anche quando sono in vacanza gli insegnanti sono sempre insegnanti. così, domenica 21 agosto 2005, mia moglie ha preteso un’uscita culturale: visita alla mostra Arte religione politica al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, acronimo PAC. Solo l’acronimo basterebbe a scoraggiare i meglio intenzionati, ma non certo la mia consorte artista.
Quando entriamo le opere esposte mi fanno un’impressione a metà tra i soprammobili di vimini ed il futurismo di inizio Novecento: «Siamo indietro di un secolo», penso.
Per consolarmi mi siedo su un muretto adattato a panca e guardo il giardino esterno.
Paola, però, mi chiama estatica per vedere i meravigliosi dipinti di Kazuo Shiraga.
«Che belli!» mi dice enfatica.
«E mi parono dipinti co’ piedi» fo io toscaneggiando. così mi becco un «Vergognati! Come al solito mostri il lato grossolano della tua personalità».
Poi leggiamo dal foglio di presentazione: «Shiraga dipinge con i piedi: appeso a una corda oscilla sulla tela stesa a terra e cosparsa di grumi di colore».
Che io sia diventato un grande critico d’arte?

Sul Podio

Grande successo del nostro sito internet al concorso regionale per i siti scolastici di qualità indetto dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia nell’ambito del progetto Porte Aperte sul Web.
La premiazione di oggi, 2 dicembre 2005, ci ha visti sul gradino più alto del podio.
Il gradito successo ci incoraggia a cercar di fare ancora meglio.

La cerimonia di premiazione

Tra Disney e Star Trek

il professor Paganini

In sala prof Sergio Cappellini ha la faccia di chi non sa se ridere o se piangere, se estrarre la scimitarra o cambiare mestiere.
Mi racconta che oggi ha interrogato un’alunna di quarta sulla Rivoluzione Francese e si è sentito dire: «Vennero convocati gli Stati Generali, che non si riunivano più dai tempi del Re Leone».
Vorrei consolarlo, ma anche supporre che la fanciulla abbia distrattamente confuso con il Re Sole non è di grande aiuto, dato che nel 1614 non era ancora nato.
Non resta che pensare ad una rivoluzione storiografica. In realtà Luigi XIII fu cacciato dal trono, Simba fu incoronato e Timon e Pumba governarono il paese meglio di Richelieu.
Intanto, in Inghilterra, Dumbo…
Ma se la fanciulla che non conosco ha voluto dare alla Disney un’alta dignità storiografica, i miei alunni hanno saputo fare di più: nel compito di storia sulla peste del Trecento hanno scritto che i nemici (ed è inquietante non sapere quali né di chi erano nemici) catapultavano i malati di peste al di là delle mura delle città assediate (immagino per far loro provare un’ultima volta l’ebbrezza del Luna Park) e con questo Dario Argento può ben ritirarsi.
Ma anche quanto a fantascienza non si scherza. Dovete sapere che la Crisi del Trecento portò ad abbandonare i tessuti di lusso a favore di quelli sintetici, presumo introdotti dal capitano Kirk durante un viaggio nel tempo.
Saranno tutti registi e sceneggiatori.

musicisti

il prof. Paganini

La quinta X è una classe di musicisti. Quando entro stanno già suonando.
Sada, che somiglia molto a Mick Jagger, dà prova di straordinario virtuosismo ed usa il banco come una batteria. Eccezionale senso del ritmo.
Giulia Ferreri imita con la bocca uno strumento musicale.
Piani suona con un elastico teso tra le sedie, Natoli soffiando con la bocca appoggiata ad un foglio di carta.
La signorina Saldini suona con un fermaglio per i capelli, Cirielli con la cannuccia di una penna.
Blues di alto livello!
Li ascolto commosso, poi, alla prima pausa, comincio a spiegare la concezione schopenhaueriana della musica.

Risultati della corsa campestre di lunedì 14 novembre 2005

Lunedì 14 novembre 2005, presso la sede di Noverasco di Opera, si sono tenute le gare di corsa campestre del nostro Istituto con la partecipazione anche degli studenti della scuola americana di Noverasco.
Diamo qui di seguito i primi dieci classificati di ogni categoria.

Piazzamenti Juniores femminili metri 2000
Piazzamento Cognome e Nome Tempo in minuti Indirizzo scolastico
1 Susanna Villani 8.31 Liceo Scientifico
2 Sabrina Rossi 9.17 Scuola Americana
3 Molly Ray 9.27 Scuola Americana
4 Gemma Marie Pedemonte 9.37 Istituto Tecnico Agrario
5 Ilenia Giovinazzo 10.09 Liceo Scientifico
6 Micol Maffezzini 10.24 Liceo Scientifico
7 Chiara Ardore 11.27

Istituto Tecnico Commerciale

8 Sara Fedeli 11.37 Istituto Tecnico Commerciale
9 Valentina Semprini 12.07 Istituto Tecnico Agrario
10 Roberta Sucameli 12.10 Liceo Scientifico

Piazzamenti Juniores maschili metri 2400
Piazzamento Cognome e Nome Tempo in minuti Indirizzo scolastico
1 Alessio Bottazzi 8.07 Istituto Tecnico Commerciale
2 Marco Milza 8.09 Liceo Scientifico
3 Luigi Zagaria 8.11 Istituto Tecnico Commerciale
4 Ian Falconieri 8.14 Scuola Americana
5 Nicola Loiodice 8.25 Liceo Scientifico
6 Simone Gilardi 8.26 Istituto Tecnico Commerciale
7 Luca Modolo 8.27 Istituto Tecnico Agrario
8 Yari Vezzoni 8.33 Istituto Tecnico Agrario
9 Damiano Ditrani 8.40 Istituto Tecnico Commerciale
10 Giuseppe Areniello 8.48 Liceo Scientifico

Piazzamenti allieve metri 1500
Piazzamento Cognome e Nome Tempo in minuti Indirizzo scolastico
1 Lucrezia Maspero 6.48 Liceo Scientifico
2 Arianna Simpson 7.32 Scuola Americana
3 Sanne Lemmens 7.44 Scuola Americana
4 Annalisa Loiodice 7.59 Liceo Scientifico
5 Aeron O’Connor 8.04 Scuola Americana
6 Giulia Mattosco 8.11 Liceo Scientifico
7 Chiara Briguori 8.12 Liceo Scientifico
8 Jessica Peritore 8.46 Istituto Tecnico Commerciale
9 Emilia Albamonte 8.50 Istituto Tecnico Commerciale
10 Alice Liso 9.00 Istituto Tecnico Agrario

Piazzamenti allievi metri 2000
Piazzamento Cognome e Nome Tempo in minuti Indirizzo scolastico
1 Carlo Arrigoni 7.08 Istituto Tecnico Agrario
2 Colin Chapman 7.25 Scuola Americana
3 Alberto Baglini 7.31 Istituto Tecnico Agrario
4 Simone Porcu 7.35 Istituto Tecnico Commerciale
5 Simone De Santis 7.37 Liceo Scientifico
6 Salvatore Chiarello 7.38 Liceo Scientifico
7 Michael Bonfà 7.40 Istituto Tecnico Commerciale
8 Marco Oriani 7.55 Liceo Scientifico
9

Hirotako Katoyama

7.57 Scuola Americana
10 Luca Dalla Rovere 8.01 Liceo Scientifico

Maledetta pubblicità!

il prof. Paganini

Giornata impegnativa oggi: argomenti di rilievo da spiegare.
Comincio in quinta X dove devo spiegare la differenza tra la concezione kantiana e schopenhaueriana per quanto riguarda fenomeno e noumeno. Cerco gli esempi opportuni, richiamo le conoscenze acquisite, ma dal fondo un ritornello continua ossessivo: «Non c’è mare senza canotto, non c’è 12 senza 88!». Faccio appello alle mie migliori risorse, catturo l’attenzione degli spot-dipendenti e porto a termine la lezione.
Seconda ora in terza K. Devo spiegare la transizione, attraverso Melisso di Samo dal monismo degli eleati al pluralismo di Empedocle ed Anassagora. La lezione inizia bene: interesse e partecipazione, ma dal fondo mi giunge un ritornello martellante: «Non c’è mare senza canotto, non c’è 12 senza 88!». Faccio appello alle mie migliori risorse, improvviso uno show che neanche Beppe Grillo, coinvolgo i recalcitranti e arrivo in fondo, ma un poco cotto.
Terza ora in quarta K: lezione sul pensiero politico di Tommaso d’Aquino. Spiego con passione un argomento che mi piace; illustro la concezione tomista della legge; su richiesta di Zampara, spiego in che senso Tommaso migliori Aristotele. Ma, inesorabile, giunge dal fondo il ben noto motivo: «Non c’è mare senza canotto, non c’è 12 senza 88!». Faccio appello alle mie migliori risorse: risveglio il pathos dell’impegno etico-politico e giungo alla fine della lezione, ma ormai un po’ appannato.
Quarta ora in quinta K, altra lezione su Schopenhauer. Inizio vivace, mi sembra di esser anche più brillante che nell’altra quinta. Quasi quasi mi complimento con me stesso, quando riecco il malefico ritornello: «Non c’è mare senza canotto, non c’è 12 senza 88!». Non resisto ed esplodo cantando a mia volta: «Non c’è mare senza ombrellone, non c’è classe senza un…» Non concludo, lascio che intuiscano. Ridono e la lezione può terminare. Poi Volpini, lo spot-dipendente di turno, mi chiede con l’aria più ingenua di questo mondo: «Non c’è classe senza cosa, prof.?». «Senza un secchione, Volpini, – gli rispondo – ma non sei tu quello!»

4 novembre

il prof. Paganini


Torno a scuola dopo 20 giorni di malattia. Lascio l’automobile nel parcheggio e mi avvio zoppicando verso l’ingresso della scuola. Sorrido e pregusto la calda accoglienza che, solitamente, i colleghi riservano a chi rientra dopo un’assenza per motivi di salute.
Quando, finalmente, varco la porta della sala prof., vengo accolto da un «Oh, no!» detto in coro da colleghe e bidelle.
Al mio sguardo tra l’interrogativo e l’interdetto replicano: «Il tuo supplente era così bello!».
Già! Giovane, bello, Bonazzi di cognome. Che si chiamasse anche Eros di nome?
Mi lecco un po’ la ferita narcisistica parlando con Pigni del 4 novembre (per un asburgico come lui conta soltanto San Carlo) e finalmente raggiungo la classe. Racconto subito l’episodio agli alunni e le belle risate mi riconciliano col mondo.