Tutti gli articoli di Angelo Paganini

draghi e principesse

Prima riunione delle commissioni. Qualche commissario manca all’appello. Attendiamo fiduciosi la nomina dei sostituti.
Il rito di passaggio si sta preparando ed in nostri eroi dovranno superare le fatidiche prove. Ma sembra che non ci siano draghi in agguato né principesse ad attenderli.
Il mondo non è più quello di una volta.

La pace perpetua

il professor Paganini


Quarta X. Ho appena iniziato a spiegare la Critica della Ragion pratica.
Noto strani movimenti nelle retrovie della classe. De Maria si agita più del solito. Paroli sorride un po’ ebete.
Con l’aria di badare ad altro, li osservo meglio.
Hanno ingaggiato una vera battaglia e si lanciano palline di carta con la cannuccia della biro.
De Maria si è addirittura dotato di una maschera di guerra per proteggersi il viso. Paroli attinge munizioni sminuzzando il compito di fisica.
E Kant sognava la pace perpetua.
Forse non c’è nemmeno l’eterno riposo.

Potere magistrale

Credevo di aver spiegato bene Locke, Montesquieu ed il principio liberale della divisione dei poteri. Ne abbiamo parlato durante le lezioni di storia e anche durante quelle di filosofia. Ho martellato, li ho invitati a riflettere, li ho interpellati.
E se quella di Querci fosse una grande scoperta?
Mi dice che esistono tre poteri e che devono essere divisi: «legislativo, giurico (sic) e magistrale». Mi piace l’idea del potere magistrale. In fondo sarebbe anche giusto: il magister (il più grande tra due) è più importante del minister (il più piccolo tra due).
Mi piace l’idea, ma a Querci darò un’insufficienza ugualmente, tanto più che ha confuso Adamo con Abramo. E non ho detto tutto…

Charles-Louis de Secondat barone de La Brède e de Montesquieu
Charles-Louis de Secondat barone de La Brède e de Montesquieu

Non passa lo straniero

il professor Paganini


La quinta B mi stupisce. Il compito di storia è andato bene, ma hanno storpiato quasi tutti i nomi e le parole straniere.
Non dico nulla degli storici e dei politici, ma il Führer è diventato furher, fürer e molto altro ancora. Fosse almeno stato meno pericoloso!
L’appeasement è diventato peasemant. Il partito tedesco del Zentrum è diventato Zongrum o Zottlung. I Lager sono diventati lagher. L’Anschluss è diventato Ashuluss.
E, infine, i poveri cecoslovacchi si sono trasformati in ciecoslovacchi e oltre alla libertà hanno perso anche la vista.

Una gabbia di matti

Che cosa fa un lavoratore normale se gli riducono l’orario di lavoro senza intaccare la retribuzione?
Si gode l’inaspettato riposo.
Noi prof siamo delle bestie a parte. Guai a toccarci le ore di insegnamento. Quasi tutti viviamo con sofferenza l’ora persa per l’incontro con le associazioni di volontariato piuttosto che con la psicologa della ASL. Qualcuno è disposto anche a far supplenze gratis nelle sue classi pur di racimolare qualche preziosa ora in più.
La professoressa Sposetti arranca faticosamente per il corridoio. Ogni passo le costa una visibile sofferenza, ma non osate proporle di rimanere a casa per qualche giorno: «Ho già perso un sacco di ore per l’autogestione!» sarebbe la risposta.
La professoressa Morbido incoraggia gli alunni perché si esercitino nella scrittura. Corregge tutto quello che le portano e passa notti insonni su sconclusionati testi che richiederebbero un miracolo di santa Rita invece di una correzione.
Mario Signi è caduto nella vasca ed ha picchiato violentemente la schiena contro i rubinetti. É visibilmente sofferente, ma è ugualmente il primo ad arrivare a scuola.
Forse siamo un po’ matti. Forse siamo troppo convinti dell’importanza del nostro lavoro, anche se insegniamo una materia inutile come la filosofia.
Ma, lasciatemelo dire, sono contento di far parte di questo gruppo di matti.

professori in terapia dal dottor Freud - vignetta di Nello Colavolpe

però, francamente, continuo a non capire chi rinuncia all’assemblea sindacale perché ha già perso troppe ore. Non si rischia di perdere anche qualcos’altro?

Era meglio morire da piccoli?

il professor Paganini


Confesso che, per quanto io lo critichi, Nietzsche mi dà sempre da pensare.
Dice, per esempio:

Che i grandi momenti nella lotta degli individui formino una catena, che attraverso essi si formi lungo i millenni la cresta montuosa dell’umanità, che per me le vette di tali momenti da lungo tempo trascorsi siano ancora vive, chiare e grandi – è questo il pensiero fondamentale di una fede nell’umanità che si esprime nell’esigenza di una storia monumentale. (…)
In che giova dunque all’uomo d’oggi la considerazione monumentale del passato (…)?
Egli ne deduce che la grandezza, che un giorno è esistita, è stata comunque una volta possibile, e perciò anche sarà possibile un’altra volta. Egli percorre più coraggiosamente la sua strada, poiché il dubbio che lo assale nelle ore di debolezza di volere forse l’impossibile è spazzato via. (…)

I momenti di debolezza: “so solo fare cazzate”, “non ho mai combinato niente in questa vita”. A chi non sono capitati?
La grandezza è possibile. A te più che a molti altri.

Morte della filosofia?

Temerario come sono, ho fatto con gli studenti di terza un approfondimento su Karl-Otto Apel e l’etica del discorso.
Il compito di verifica è andato oltre le mie più rosee aspettative: la miglior verifica dell’anno. Probabilmente le sfide più impegnative fanno emergere energie insospettate.

Un neo però c’è. La signorina Pirra (il cui motto è avec moi le déluge) suscita in me angosciosi interrogativi dichiarando solenne: «Non è possibile argomentare senza cadere in un suicidio filosofico».
Ora, io ho sempre creduto che non fosse possibile filosofare senza argomentare. Che abbia inconsapevolmente avvicinato la morte della filosofia?

Karl-Otto Apel
 

Il blog sta morendo?

il professor Paganini


Doppio annuncio funebre per il blog: l’intervento di Leo Missi il blog sta morendo ed un commento all’articolo.
Per carità, tutto ha un inizio e una fine. Sono durate poco glorie della letteratura come Il Conciliatore, potrebbe dunque durar poco anche il nostro blog. però non credo che ci sia veramente pericolo.
Mettiamo da parte ogni falsa modestia: il nostro è uno dei blog scolastici più vivi ed è spesso proposto come esempio da seguire.
La partecipazione è aumentata, il numero degli utenti registrati è significativo (205 – però molti di questi non hanno mai scritto né articoli né commenti).

Nessun problema allora? Nulla da migliorare?
Da migliorare c’è moltissimo:

  • sul piano tecnico sto studiando come aggiornare ad una versione migliore di wordpress
  • occorre coinvolgere maggiormente studenti e professori di Noverasco
  • bisogna consolidare la partecipazione di studenti e professori dell’Istituto Tecnico Commerciale

Ringrazio allora Leo Missi per aver posto il problema, lo invito a continuare con i suoi interventi e lo prego, se può, di cercare di coinvolgere amici e compagni. Possiamo fare meglio.

Il Diavolo

Lezione su Lutero in terza. Leggiamo le celebri parole:

così la volontà umana è posta tra i due come un giumento; il quale, se sul dorso abbia Dio, vuole andare e va dove vuole Dio, come dice il Salmo: «Io sono divenuto come un giumento e sono sempre con te»; se invece sul suo dorso si sia assiso Satana, allora vuole andare e va dove Satana vuole, e non è sua facoltà di correre e cercare l’uno o l’altro cavalcatore, ma i due cavalcatori contendono fra loro per averlo e possederlo.

All’improvviso qualcuno si mette a trottare per l’aula e al mio sguardo risponde: «Mi è saltato in groppa il diavolo!»
Che abbia ragione?

uno studente del Liceo con satana in groppa - disegno di DarIO Passaro