Un bacio e un calcio in culo.
Il preside non è una bella donna ma, pazienza, è un bacio. Il calcio fa male.
Mi spiego.
Il bacio sta
Un bacio e un calcio in culo.
Il preside non è una bella donna ma, pazienza, è un bacio. Il calcio fa male.
Mi spiego.
Il bacio sta
La situazione ecologica mondiale è drammatica. Le previsioni sono disastrose già per il prossimo futuro. Quello che vivranno i nostri giovani.
E l’inquinamento ci minaccia anche da vicino.
Gli scienziati atomici ritengono reale e prossimo il rischio della guerra atomica: hanno spostato le lancette dell’orologio dell’apocalisse a 5 minuti dalla mezzanotte.
C’è da aver paura.
«Che cosa ha fatto la tua generazione per lasciare alla mia un mondo migliore?»
Lo chiede mio figlio. Non è mai soddisfatto delle mie risposte. Posso dargli torto?
Comunque, so come rispondere: «Ci ho, ci abbiamo provato. E ci proviamo ancora».
Che cosa risponderanno i nostri studenti alla stessa domanda quando, speriamo (ma non è sicuro), saranno i loro figli a porla?
«Mah, si discuteva se sian meglio i Sepultura o Fabri Fibra»
«Beh, abbiamo trovato una posizione che nel Kamasutra non c’era»
«Ci siamo occupati di cinema d’azione…»
E sarà troppo tardi.
Ammettiamolo, ci sono dei prof che, chiusa la porta della loro classe, si sentono inferiori soltanto a Dio e forse neanche lui perché, dicono, non c’è.
E come Dio vogliono fare: «Plasmiamo l’alunno a nostra immagine e somiglianza».
Vorrebbero riconoscere la loro immagine nel volto di ogni studente. Per fortuna non sempre ci riescono.
Ad altri piace giocare al Giudizio Universale. Sono forse i più pericolosi. Guardano dall’alto gli studenti e sono pronti a dividere le pecore dai capri. Ma anche le pecore non devono sentirsi troppo sicure. A questi, ahimè, il gioco vien bene: riescono persino a far credere di essere bravi.
Grazie al professor Alberto Ardizzone, dell’Ufficio Scolastico Regionale, siamo riusciti ad aggiornare il nostro blog dalla versione 1.5 alla versione 2.3.2 di wordpress.
I vantaggi d’uso e di sicurezza sono notevoli.
Alberto cura con passione il sito della comunità di pratica Porte aperte sul web e il blog Blog aperti sul web. Vi invito a visitarli.
La nuova versione di wordpress incide sugli utenti e ne ridefinisce le possibilità. Chi incontrasse difficoltà può segnalarmelo all’indirizzo webmaster@istitutocalvino.it.
Abbiamo, in via sperimentale, semplificato la modalità di inserimento dei commenti. Non serve più essere registrati. Speriamo di non dover tornare indietro.
Articolo comparso su ViviRozzano: I rozzanesi alle Olimpiadi “Infernali”.
Questo l’articolo comparso su il Giorno domenica 20 gennaio 2008: Ecco gli studenti modello.
Un blog che mi è piaciuto. É una casa editrice nata tra i banchi di scuola, con editori che quando diventano troppo grandi passano la mano ai nuovi arrivati: La Biblioteca che non c’è
Quale ministro? Che cos’è l’antilingua?
Il ministro è ancora una volta Fioroni, ma la mia non è una polemica politica. L’antilingua è quella del decreto di modifica dello statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
Il nostro paese ha un record negativo per l’astrusità del linguaggio legislativo ed amministrativo. Il decreto del presidente della repubblica n. 235 del 21 novembre 2007 è soltanto una conferma, ma è ugualmente un grave errore. Perché?
Attivissimo il ministro Fioroni!
É stato modificato lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. Ma non voglio parlare delle modifiche. Voglio parlare di come è scritto il decreto.
Fosse un compito di italiano, il votaccio sarebbe inevitabile.
Il ministro Fioroni annuncia solennemente che per l’università conteranno la bravura ed il curriculum scolastico. Come farà? Cito dal comunicato stampa.
Per l’accesso ai corsi universitari a numero programmato, nel punteggio massimo di 105 punti, 80 saranno assegnati sulla base del risultato del test d’ingresso e 25 saranno dati agli studenti che avranno conseguito risultati di eccellenza a scuola. A tal fine contribuiranno: la media complessiva, non inferiore a sette decimi, dei voti ottenuti negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni di frequenza della scuola secondaria superiore; la valutazione finale conseguita nell’esame di Stato dal 20% degli studenti con la votazione più alta attribuita dalle singole commissioni, che comunque non deve essere inferiore a 80/100; la lode ottenuta nella valutazione finale dell’esame di Stato; le votazioni, uguali o superiori agli otto decimi, conseguite negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni in discipline, predefinite nel bando di accesso a corsi universitari, che abbiano diretta attinenza o siano comunque significative per il corso di laurea prescelto.
Spero che il provvedimento sia scritto meglio del comunicato stampa. Voi capite che cosa vuol dire « la valutazione finale conseguita nell’esame di Stato dal 20% degli studenti con la votazione più alta attribuita dalle singole commissioni»?
Pazienza. Quel mi preoccupa di più è un’altra cosa: come al solito, sembra pezo el tacon del buso, il rimedio sembra peggiore del male.
Lodevole l’intento di rimediare al problema dei test d’ingresso truccati. Rendendoli meno manipolabili? No, si punta sul curriculum scolastico, sui voti. Ma non è chiaro al ministro che in Italia ci sono tanti tipi di scuola e che i voti vengono assegnati con criteri diversi? Idealmente tutti i titoli di studio dovrebbero avere lo stesso valore, in pratica non è così. E poi ci sono differenze da regione a regione e, soprattutto, ci sono le scuole private. Non sanno tutti gli studenti d’Italia che passando da un liceo classico statale ad uno privato è possibile fare rapidi progressi ed ottenere in breve tempo votazioni altissime? Com’è che i nostri ministri non lo capiscono?