Tutti gli articoli di Angelo Paganini

Risolto il problema del precariato…

Da anni ci affannavamo a dirlo: il precariato dei docenti è iniquo. Lo Stato applica ai suoi dipendenti norme che altrove non ammetterebbe. Usa, spreme e sfrutta dei lavoratori, li licenzia a giugno sapendo già che li riassumerà a settembre: risparmia sulla retribuzione estiva come il più cinico degli imprenditori privati.
Uomini e donne, talvolta ad un passo dalla pensione, vengono chiamati, come braccianti a tappare le falle dell’istituzione.

Iniquo.

Ebbene, con la loro grande sensibilità umana, il capo del governo, il ministro della pubblica istruzione e il parlamento hanno deciso di affrontare il problema per risolverlo in maniera chiara. Basta con il precariato intellettuale!

Molto meglio la disoccupazione…

Con-fusione

Correggo i compiti e penso: «Piove, per fortuna».
Non lo dico per me. In quattro righe mi ha riformato la storia e la geografia.
Lo scopro ora: con il patto Molotov-Ribbentrop Stalin voleva la ottenere bassa Arabia e i Balcani.
Hitler, invece, doveva essere un buon patriota polacco: rivendicava alla Polonia Danzica ed il relativo “corridoio”.
Temo l’arrivo dei primi caldi: si potrebbero con-fondere anche altre materie.

Le cinque giornate

Radetzky non c’entra.

Duro colpo all’offerta formativa della scuola primaria della provincia di Milano.

  • Cancellati gli ultimi posti di Specialisti di Lingua Inglese
  • Non sarà più possibile la prosecuzione del tempo pieno in atto
  • Respinte tutte le richieste di nuove istituzioni di classi a tempo pieno
  • Il taglio si applicherà su tutte le classi dalle prime alle quinte

Cinque giornate di presidio.

Ecco il volantino di Cgil, Cisl, Uil.

Ci han presi in parola

Il buon insegnante, si sa e lo abbiamo sempre detto, vorrebbe essere inutile. Il prof ha successo quando non serve più, quando gli studenti possono farne a meno.
Siamo stati davvero bravi, almeno così sembra. Il governo ha tanto apprezzato il nostro lavoro da riconoscergli un grande risultato: non serviamo più.
O mi sbaglio?

La chiamano Riforma

Da venerdì della scorsa settimana l’Ufficio scolastico provinciale sta effettuando i tagli sull’organico della scuola primaria: il triplo rispetto all’anno scorso.

Il Direttore regionale Colosio ha deciso di concentrare il risparmio dei posti a danno del tempo pieno milanese.

L’Ufficio Scolastico Provinciale ha adottato i seguenti criteri:

  • 148 classi prime a tempo pieno, richieste in più rispetto alla quinte uscenti, saranno riconosciute come tempo normale: risparmio di 148 posti
  • nelle scuole totalmente a tempo pieno l’organico viene assegnato per 41 ore (anziché le 44 ore dei 2 docenti per classe): risparmio di 480 posti
  • nelle scuole funzionanti con i due modelli, l’organico del tempo pieno viene assegnato per 41 ore se l’istituto ha più di 30 docenti: risparmio di 92 posti

In molte scuole abbiamo perso fino a quattro posti di lavoro.

E la chiamano riforma…

Leibniz, Leibniz

«Leibniz, Leibniz, vieni, su, da bravo, vieni».
È una graziosa fanciulla cicciotta. Brilla d’allegria nella tiepida giornata. E chiama.
Leibniz si rotola ancora nell’erba, poi arriva festante, fradicio, lingua penzoloni.
Umida musata sui jeans. Puzza come un… cane bagnato, ma guadagna lo stesso qualche coccola.
«Perché lo hai chiamato così?»
«Voglio tanto bene al mio cane, così anche il filosofo diventa meno antipatico».

Non starò a difendere quel buon uomo di Leibniz. I posteri, si sa, son spesso ingrati.
E poi, Diogene avrebbe apprezzato.

calcolatrice di Leibniz
La calcolatrice di Leibniz è stata la prima calcolatrice meccanica della storia in grado di eseguire le quattro operazioni matematiche (addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione)

Wien, Ich liebe dich

acquerello di Marco Pigni - il pullman che ci ha portato a Vienna
24 marzo 2010. Dodici ore in pullman: canti e simpatia.
acquerello di Marco Pigni - Hotel Hillinger
Hotel al di là delle aspettative, ma nostalgia della cucina di mamma.

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acquerello di Marco Pigni - Duomo di Vienna
Quanta vita attorno al duomo (e anche dentro).
acquerello di Marco Pigni - Tipica carrozza viennese
Romantico il giro in carrozza, but too expensive
acquerello di Marco Pigni - caffé viennese
Sacher e caffé: ti senti davvero viennese.
acquerello di Marco Pigni - Rotenturmstrasse, gelateria italiana
Ma i viennesi mangiano gelato italiano.
acquerello di Marco Pigni - il chiosco punto di riferimento per ritrovare il pullman
Wurstel e kebab: incontro di culture.
acquerello di Marco Pigni - il tram vicino alla fermata del pullman
E i tram coi colori austriaci…

 
Wien, Ich liebe dich

La quinta B

Acquerelli di Marco Pigni

Furore guerriero

Dal mio diario di un altro anno scolastico.

Tanta filosofia, tanta storia e… son diventati maestri di origami.
Son lì,compreso e compunto. Parlo di Ben Gurion.
Gran movimento di fogli e foglietti. «Quanti appunti, perbacco!» Mi vien da pensare.
Poi mi alzo. Giro tra i banchi. Nascosto dagli astucci, un vero sistema di artiglieria pesante, missili e contraerea.
Grande talento, grande furore guerriero dei miei alunni.
A questo, dunque, servono i quaderni?
A la guerre comme à la guerre. Interrogherò Baietti.