Il 1° settembre 2020 la scuola finalmente riparte, nel difficile contesto che tutti conosciamo, con mille problemi organizzativi che tutti ci auguriamo che possano essere affrontati con successo: colgo l’occasione per un sincero augurio di buon lavoro a tutti gli operatori.
In questo scenario, dominato da ben altre priorità, rischia di passare inosservato un importante “compleanno” (il ventesimo) dell’Istituto Italo Calvino, fondato il 1° settembre del 2000 a norma del D.P.R. n. 233 del 1998, “regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche, a norma dell’articolo 21 della legge n. 59 del 16 luglio 1997”, che aveva impegnato gli Enti Locali competenti (nel nostro caso, la Provincia di Milano) in una complessa operazione di riscrittura della “mappa” delle istituzioni scolastiche, riferendosi a parametri numerici (non meno di 500 e non più di 900 alunni), ma soprattutto al nuovo criterio della “territorialità”, perché si voleva che le neonate scuole “autonome” dialogassero e stringessero rapporti di proficua collaborazione con le altre istituzioni del proprio territorio di riferimento, e a questo scopo prevedeva che si procedesse “alla unificazione di istituti di diverso ordine o tipo che non raggiungono, separatamente, le dimensioni ottimali e insistono sullo stesso bacino d’utenza, ivi comprese le sezioni staccate e le scuole coordinate dipendenti da istituti posti in località distanti e compresi in altri ambiti territoriali di riferimento; tali istituzioni assumono la denominazione di istituto di istruzione secondaria superiore.”
Quindi, le tre sezioni staccate di scuola superiore presenti nel distretto scolastico 94, il Liceo Scientifico e l’Istituto Tecnico Commerciale di Rozzano (già conviventi nell’edificio scolastico di via Guido Rossa) e l’Istituto Tecnico Agrario di Noverasco di Opera vennero unificate nel nuovo “Istituto di Istruzione Superiore “Allende” con sede in Rozzano. La presidenza di nuova istituzione, che contava più di 700 alunni, fu assegnata per incarico al Professor Antonio Arrigoni.
Mi risulta che vi siano state perplessità per questa scelta dell’Amministrazione Provinciale, perché veniva a formarsi un istituto con tre indirizzi di studio assai diversi fra loro; in particolare, si rilevavano la specificità e le peculiarità dell’indirizzo agrario, che (almeno, così si dice) per questo aveva sperato invano di recuperare, in deroga, l’autonomia perduta nel 1993, quando era stato accorpato all’istituto agrario di Villa Cortese; fu meno discusso, essendo peraltro comune a diverse altre realtà nella provincia, l’abbinamento fra liceo scientifico e istituto tecnico commerciale.
Personalmente ritengo che la presenza, sul posto, di una regia organizzativa abbia costituito un importante valore aggiunto e che per Rozzano abbia rappresentato un passaggio importante del processo di sviluppo della città.
Se l’anniversario non fosse caduto nel bel mezzo dell’emergenza sanitaria, mi sarei reso promotore di un’iniziativa “celebrativa”, coinvolgendo le tante persone che in questi vent’anni hanno contribuito al successo dell’impresa: e chissà che “assembramento” ne sarebbe venuto fuori! Dunque è certamente ovvio e necessario rimandarlo a tempi migliori, augurandoci che vengano presto, a beneficio di tutti e soprattutto degli studenti, che per molteplici ragioni non possono assolutamente fare a meno della formazione in presenza.
Nel frattempo, mi limiterò a pubblicare qualcosa sul blog, per ricordare alcune tappe significative della storia del “Calvino”; fatti e, naturalmente, persone.
Arrivederci alla prossima puntata, e grazie al Professor Comini per aver gentilmente ripristinato le mie credenziali.
Di nuovo: buon lavoro e buona fortuna a tutti!
Mi associo a questo augurio virtuale, sperando in tempi che ci consentano di festeggiare tutti insieme. Nel frattempo auguro a tutti un buon inizio e di proseguire in questo anno in maniera serena, nonostante il difficile contesto. Ringrazio il Prof. Parma per questa informazione.