Il progetto dualità scuola-lavoro con la società Allianz nasce nell’ottobre del 2016 quando circa trenta ragazzi provenienti da vari licei e istituti tecnici, sono stati coinvolti in tale percorso formativo. Un anno dopo, il progetto è stato riproposto e vede il coinvolgimento, tra gli altri, di undici studenti provenienti dall’istituto Calvino.
In cosa consiste?
Il progetto dualità scuola-lavoro di Allianz Italia è stato suggellato da un protocollo d’intesa tra Allianz e il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. L’iniziativa che ha origini dalla tradizione duale tedesca, ha voluto accompagnare “per mano” sessanta studenti dei licei ed istituti tecnici milanesi per farne dei “giovani lavoratori”.
A giugno dello scorso anno Allianz Italia ha aperto la seconda edizione del progetto. Il percorso ha avuto inizio con la presentazione del progetto agli studenti delle scuole interessate. In seguito ad una selezione interna gli studenti hanno affrontato un colloquio con le referenti dell’iniziativa.
Infine, terminati i colloqui, la nuova generazione di “giovani lavoratori” è stata chiamata a partecipare ad una riunione con le loro famiglie in azienda. L’obiettivo di tale riunione è stato quello di spiegare nei minimi dettagli a cosa gli studenti-lavoratori sarebbero andati incontro.
Trattandosi di “dualità scuola-lavoro” e non di “alternanza scuola-lavoro”, gli studenti sono stati effettivamente assunti come dei veri e propri dipendenti Allianz tramite un contratto di apprendistato della durata di due anni.
I ragazzi sono stati impegnati per 22 giornate durante l’anno scolastico (circa 3 volte al mese) in cui, invece di andare a scuola, si recavano a “lavoro”.
Durante le giornate di formazione in aula, gli studenti hanno approfondito la struttura aziendale tramite le testimonianze dei colleghi “senior” e la somministrazione di casi pratici, chiamati “business games”.
Oltre a conoscere meglio le aree aziendali, i giovani hanno avuto la possibilità di sviluppare delle soft skills, competenze trasversali, come il team working, l’importanza di lavorare in gruppo, l’utilizzo di una comunicazione efficace ed il public speaking.
Tutte queste competenze hanno portato gli studenti ad acquisire maggiore fiducia in loro stessi e maggiore sicurezza nel mettersi in gioco.
Al termine della formazione, i ragazzi hanno affrontato un colloquio con i capi delle aree aziendali a cui sono stati assegnati. Questo perché durante il periodo estivo, appena terminata la scuola, i giovani dipendenti Allianz inizieranno un percorso “on the job” dove metteranno in pratica tutte le competenze acquisite.
“Questo progetto rappresenta una grandissima opportunità per noi ragazzi in quanto la finalità non è semplicemente quella di coprire il monte ore per accedere alla maturità. E’ qualcosa di molto più grande, pensato affinché noi giovani avessimo la possibilità di cominciare a conoscere il mondo del lavoro in maniera più approfondita, al fine di formare una nuova generazione di lavoratori.
Da grandi possibilità derivano anche grandi responsabilità.
Essendo Allianz un’importante multinazionale, sono necessarie una grandissima dose di buona volontà, nonché voglia di imparare e di mettersi in gioco, poiché ricevendo tanto da questa azienda, è giusto e necessario ricambiare con il massimo delle nostre possibilità.
Sappiamo bene che questo percorso ci sta aprendo molte porte per il futuro, ed è per questo che tutte le volte che varchiamo l’ingresso dell’imponente torre Isozaki, ci impegniamo al massimo per imparare il più possibile e allo stesso tempo per dare tutto il nostro contributo.
Questo percorso ci ha permesso di acquisire maggior fiducia in noi stessi e maggior sicurezza nel metterci in gioco, ma anche di migliorare le relazioni con gli altri utilizzando un comportamento assertivo ed empatico. C’è anche chi ha scoperto quali sono i suoi punti deboli ed ora sta lavorando per correggersi e migliorarsi.
Il nostro percorso non è giunto nemmeno a metà ma già ci sentiamo parte del fatidico mondo del lavoro che, a pensarci bene, non ci è nemmeno poi così lontano.
Grazie all’esperienza che stiamo vivendo ci siamo resi conto che noi ragazzi siamo una risorsa ed un arricchimento per l’azienda stessa”.
Raza Niccolò, Vasquez Giulia, Vella Martina
IV B ITE