Il 10 Maggio noi due, studentesse del liceo di Opera, Nada Mansour e Letizia Repizzi, abbiamo partecipato ad un convegno internazionale a Roma, dal titolo “Italian GENDER IN PHYSICS DAY”, presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in quanto selezionate con menzione speciale per il loro prodotto dal titolo: “l’altra metà del cielo”.
Abbiamo ricevuto una targa, per il progetto da noi presentato per il concorso “Donne nella Fisica: stereotipi e pregiudizi di genere”.
Lo scopo del concorso e quindi poi del convegno è di aprire un dibattito e di avviare una riflessione sulle differenze di genere in campo STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Alla giornata hanno partecipato molte persone con molte competenze in campo scientifico, provenienti da tutta Europa. I loro interventi sono stati molto importanti e utili, tuttavia la presenza più importante secondo me è stata quella dei giovani, degli studenti che hanno partecipato al concorso. I lavori presentati erano ricchi di significato, di studio e soprattutto di speranza. Interessante è stato l’intervento di una ragazza, la seconda classificata, che in seguito alla consegna del premio ha detto: “dedico questo premio alla speranza”. Una speranza che non muore da quando le donne si sono rese conto di far parte della società quanto gli uomini e una speranza che ancora combatte per sopravvivere. Perché, malgrado tutti i progressi, l’obiettivo finale ancora non è stato raggiunto ed è rassicurante vedere tanti giovani, non solo donne, impegnati a mantenere viva la speranza nel traguardo, la speranza che un giorno saremo tutti uguali, in ogni campo. “La fisica è natura e la natura è per tutti” con questa frase si è chiuso il progetto della prima classificata; non c’è frase più bella e più giusta per combattere la disuguaglianza, non solo nella fisica. Tutto ciò che succede è natura e natura siamo anche noi, non c’è cosa adatta o non adatta a qualcuno, c’è solo passione e la passione va coltivata, sempre.
Nada Mansour e Letizia Repizzi