Subacquea: il mondo al di sotto della superficie

Mi guardo attorno, acqua ovunque, sento solo il mio respiro, vedo il mio respiro. Alzo lo sguardo e vedo la cresta delle onde che questa volta non è più scura, ma azzurra, bianca, e brilla come uno specchio; abituato a vedere la scena da sopra la superficie, la situazione mi affascina. Abbasso lo sguardo e compare il fondo, scuro, opaco e quieto, l’opposto della superficie. Compaiono ogni tanto bolle davanti ai miei occhi, quasi ad estraniarmi da questo nuovo mondo, quasi a ricordarmi che sono l’unica fonte di rumore nei paraggi. E allora smetto per un attimo di respirare, per non rovinare quel silenzio, e inizio a muovermi lentamente, per sentire la leggerezza in ogni parte del corpo, per non sentire la gravità, per non sentirmi legato alla terra, ancorato, quasi come nello spazio.

Questa è la sensazione che mi provoca immergermi in quel miliardo e mezzo di km³ di acqua salata.

La consapevolezza di aver varcato il confine tra il mio habitat e quello di altre 25 milioni di specie viventi mi fa sentire infimo. Ma non debole, perché dall’altro lato c’è la voglia di viaggiare in questo nuovo ambiente, di scoprire cosa nasconde l’enigmatica enorme chiazza blu del mio mappamondo. E questo mi fa sentire a mio agio, mi dà forza.

Non è raro essere curiosi e non è raro esserlo parecchio, perché viviamo in un’era predisposta alla curiosità, nella quale ci si aprono strade misteriose in tutte le direzioni, tanto per tenere allenata una delle funzioni portanti dell’evoluzione umana, ovvero quella di scoprire, di conoscere.

Ebbene, nel vastissimo ambito della curiosità dell’uomo, la subacquea è una di quelle esperienze che ti coinvolge quando decidi di mettere in seria pratica la scoperta di nuovi ambienti, e quando non ti importa di dovertici immergere correndo qualche rischio, perché la voglia di scoprire è più forte di te, è lei che ti guida ed è immortale, quindi non può aver paura di correre rischi.

Questi sono i presupposti che devono trovarsi innati dentro chi vuole gettarsi in una simile esperienza. Il resto si impara strada facendo.

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