Amarcord

Alessandra Alari alla maratona di New York

Ho iniziato il Liceo a Rozzano nel 1992 quando era ancora un distaccamento del Liceo Salvador Allende. Mi sono laureata nel 1999 in Filosofia con indirizzo Logico-Epistemologico all’Università degli Studi di Milano. L’anno dopo, ho vinto una borsa di studio alla Scuola di Direzione Aziendale della Bocconi per un corso post-laurea in Economia e Gestione dei Beni Culturali. Internet era nel pieno del boom e mi affascinava. Terminato il corso, ho fatto uno stage di qualche mese in una piccola web factory e subito dopo ho trovato un’azienda che mi ha assunto. Per circa 7 anni mi sono occupata di marketing online in diverse realtà prima di entrare in Google come Account Manager. Era il 2006.

Nel 2014 ho lasciato l’ufficio di Google Italia per trasferirmi all’ufficio di Google UK a Londra. L’anno scorso mi sono iscritta di nuovo all’Università, qui in Inghilterra, per prendere una seconda laurea in Computer Interaction a City, University of London.

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Il primo giorno in cui ho messo piede al liceo, in realtà, l’ho messo nella scuola sbagliata.
Non mi era stato comunicato o più probabilmente non avevo capito che il distaccamento di Rozzano aveva una sezione bilingue di francese (non avevo fatto inglese alle medie) così andai in Piazzale Abbiategrasso, alla sede centrale. Nessuno mi chiamò all’appello e così tornai a Rozzano, entrando nella classe dove tutti erano già seduti da un pezzo: sono sempre stata molto timida e l’episodio mi fece sentire malissimo.

Non fu un inizio molto promettente ma, fortunatamente, le cose poi andarono meglio.

La sezione in cui mi trovai era l’ultima della scuola: N. Mi dava un senso di enormità pensare a 11 sezioni prima della mia e la succursale ci faceva sentiva un po’ piccoli; lontani da dove succedevano le cose che contavano. Avremmo sofferto di questo vago sentimento di inferiorità per tutti i 5 anni.

Nonostante siano passati quasi 30 anni dai giorni del liceo, ricordo alcune lezioni come fosse ieri. Kant, Leopardi, Manzoni, Popper. Ho fissi nella mia memoria commenti, intuizioni o emozioni nell’imparare quella idea o nel leggere quella poesia. I migliori docenti, allo stesso modo, non li ho dimenticati.

Credo di aver studiato durante il liceo, più che in tutta la mia vita. Non tutte le materie mi piacevano ma ho sempre avuto un grande senso del dovere. Sapere tutto con una discreta qualità mi ha richiesto uno sforzo enorme. Mi è servito? Incredibilmente.
Ho imparato a pianificare il mio carico di lavoro e a organizzarlo: avere un metodo e lavorare sodo mi ha salvato all’Università dove sarebbe stato impossibile laurearsi ed è stata anche una delle cose che mi ha aiutato di più nella mia carriera lavorativa.

Lo so, sembra un elogio della ‘secchioneria’ ma in realtà è un elogio della passione. Della passione per le cose che ci piacciono veramente e della motivazione che ci spinge a perseguirle. Ho sempre scelto di fare quello che mi piaceva e mi appassionava: perché non sentivo la fatica e perché, anche quando poi ho dovuto farne un lavoro, mi ha reso felice e mi ha dato uno scopo.

C’è una frase di Primo Levi, in uno dei suoi libri meno famosi ma non meno belli – La chiave a stella – che mi piace molto: ‘Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicita sulla terra’.

Ecco, questa è anche la mia fortuna.
Amo tantissimo il mio lavoro e penso di esserci arrivata perché ho sempre scelto di inseguire quello che davvero mi piaceva e perché mi sono sempre impegnata al massimo per ottenerlo.

Un grande in bocca al lupo a tutti,
Alessandra Alari

Londra, 7 Febbraio 2017

5 commenti su “Amarcord”

  1. esempio di vita bello ed interessante che dovrebbe essere un messaggio positivo per tutti i giovani che si apprestano ad intraprendere il loro cammino verso il futuro:
    volli fortissimamente volli.

  2. Bellissima narrazione Ale! Grazie per aver ridato luce a ricordi e sensazioni di quegli anni…io c’ero. Molti complimenti anche per essere riuscita a perseguire i tuoi sogni e svolgere oggi un lavoro che ti appaga.

  3. Tanto impegno e tanta passione, gli ingredienti base per realizzare quello in cui si crede. Un grande esempio per tutti gli studenti, non solo del Calvino. Brava Alessandra!!

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