Cinque anni fa iniziò tutto ciò, solo per provare perché forse sì mi poteva servire… E mi ricordo ancora ogni attimo del mio primo debutto, mi ricordo che ero emozionata e molto agitata perché in fondo ero una ragazzina di 15 anni abbastanza timida su un palco davanti a tutti… Anno dopo anno e debutto dopo debutto eccomi qui alla fine di questa magnifica esperienza che non poteva finire in modo migliore se non con questo straordinario festival a Novellara…. In questi anni sono cambiata e cresciuta e per parte di ciò devo ringraziare il teatro e in particolare il gruppo. Sì il gruppo, perché alla base del laboratorio di teatro c’è il gruppo questa cosa strana che se non si prova non si può capire, si fa parte di qualcosa dove si viene accettati per come si è davvero e per ogni cosa e per ogni problema si ha la certezza che ci sarà sempre qualcuno pronto ad aiutarti e a sostenerti. Tutto ciò mi mancherà perché in fondo mi mancherà avere due ore alla settimana solo per me come mancheranno le sclerate, le telefonate e i messaggi la sera prima dello spettacolo e soprattutto le emozioni che si provano su quel palcoscenico che spero di non dimenticare mai… Io personalmente di questi anni e di questi tre giorni di festival mi porto a casa tutto ciò e in particolare la certezza di fare parte di un qualcosa di autentico e di molto emozionante!!
Veronica
I tre giorni più belli che abbia mai passato, purtroppo sono passati velocemente, anche troppo per me. Un festival magnifico che ha unito il nostro gruppo nei momenti migliori e peggiori di questi giorni. Fare lo spettacolo, correre per tutta la città come pazzi, giocare a woosh, piangere insieme, stare svegli fino a tardi a parlare, ridere, scherzare, mangiare, giocare a carte come vecchietti e dormire sul treno. Tutte queste cose sono state magnifiche perché le abbiamo fatte tutti insieme come un gruppo. Questo festival ha unito il gruppo come mai ha fatto. Ringrazio la professoressa Glorioso, Marco, Elisa e tutto il gruppo per avermi regalato un’esperienza così bella. Non solo l’esperienza del festival, ma soprattutto quella del laboratorio teatrale.
Matilde
Questa esperienza non è stata una delle tante esperienze che si fanno nella vita , è una cosa che ti stravolge davvero la vita.
Il teatro è il nostro immaginario, la propria testa crea delle immagini tue personali che dopo condividi con il tuo gruppo.
Il gruppo, in questo percorso è cresciuto e si è unito in un legame speciale, siamo riusciti a condividere ogni minuto anche quando la tensione era così forte che ti bloccava.
Quest’anno è stato un anno duro e io stessa dicevo che era pensate, non arriveremo dove vogliamo arrivare ma alla fine siamo arrivati con il sorriso e la concertazione per il nostro meraviglioso spettacolo.
Siamo arrivati in questo modo anche al festival del teatro a Novellara, è stato tutto perfetto. Ci siamo divertiti, aperti tra di noi e soprattutto abbiamo pianto per l’emozione che abbiamo provato.
Mi sono chiesta come ho fatto a trovare la strada per convincermi che dovevo farcela e la risposta è venuta da se: ho delle bellissime persone con me in gruppo, i “grandi” e i “piccoli” come li chiamiamo noi, che sono riusciti dopo 6 ore di scuola a farmi sorridere e farmi capire che non sono sola ma che oltre il gruppo ho tutto ciò che sta dietro a quello che costruiamo o meglio immaginiamo.
Il prossimo anno rimaniamo in pochi tra i “grandi” ma sono felice da una parte perché approfondirò i rapporti dei “piccoli” e capirò il modo di immaginare di altre persone nuove e spero siano tante perché più bella cosa non c’è.
Alessia U.