Il 12 aprile 2013 alle ore 20:30, nel nostro auditorium di Rozzano, è andato in scena lo spettacolo di fine anno del gruppo di teatro, guidato dal regista Marco Pernich e da Stefania Lorusso.
Questi ragazzi offrono sempre interessanti spunti di riflessione. Quest’anno ci hanno proposto una rivisitazione del Mercante di Venezia di Shakespeare.
Perché proprio quest’opera?
A questa domanda i neo-attori hanno risposto cosi: «All’inizio di questa nuova avventura teatrale abbiamo esposto i temi che più ci stavano a cuore. Quelli più sentiti riguardavano la crisi attuale, i pregiudizi, il mondo del lavoro e le difficili scelte che esso comporta e la prima opera che ci è sembrata vicina alle nostre esigenze è stata proprio quella di Shakespeare».
Buona scelta! Se infatti pensiamo ai temi portanti del Mercante di Venezia, troviamo: scontro etico, sociale e culturale, conflitto fra amicizia e amore, potere del denaro, lealtà e giustizia. Questo grande drammaturgo si è distinto tra tutti gli scrittori inglesi dell’epoca per la sua capacità di regalare allo spettatore un formidabile affresco della natura umana: il mondo che sembra così equilibrato, diviso in buoni e malvagi, colpevoli e innocenti, eletti e reietti, mostra le sue crepe e si rivela fragile. Si pensa di aver capito ma ci si rende conto che la realtà è un’altra. È proprio lui che intende farci capire che tutti si preoccupano della propria sopravvivenza e della propria felicità, difendendo con forte determinazione il proprio ideale di vita come l’unico possibile, trascurando la tolleranza e confidando ciecamente nel potere del denaro.
Io da spettatrice mi sento di dire che nonostante il regista ci abbia tenuto a precisare che non vuole formare attori professionisti, loro si sono immedesimati perfettamente nei ruoli e ci hanno fatto capire il messaggio che lo spettacolo intendeva trasmettere.