Il Timeo,un dialogo scritto da Platone verso la metà del quarto secolo, ebbe una forte influenza sulla filosofia dei secoli successivi.
Tratta principalmente tre questioni: l’origine dell’universo, la sua struttura e la natura umana. Questi tre argomenti suddividono l’opera in tre parti nelle quali è trattato un problema alla volta. Un prologo introduce la storia. I protagonisti del dialogo sono Socrate, Timeo di Locri (a cui si deve il nome dell’opera), Ermocrate e Crizia. Ci viene spiegato che il dialogo è il proseguimento di una discussione nella quale si era parlato degli argomenti della Repubblica.
Nella prima parte del dialogo parla il solo Timeo. Platone fa raccontare al personaggio l’origine dell’universo, ma poiché questo argomento fa parte della realtà sensibile, che per Platone è qualcosa di intermedio tra l’essere e il non essere, il racconto non può essere del tutto vero ma soltanto verosimile, un mito usato per rappresentare approssimativamente un argomento non spiegabile dalla ragione. Il racconto iniziale di Timeo parla del Demiurgo, una forza ordinatrice, imitatrice, plasmatrice, trasformatrice ma non creatrice, che prende i quattro elementi materiali (acqua, aria, terra e fuoco), i quali si agitavano disordinatamente, e impone loro forma e numeri. In seguito il Demiurgo crea il tempo, immagine dell’eternità, e gli astri. A queste divinità create attribuisce il compito di forgiare quello che resta del mondo, ovvero i corpi delle creature mortali; in questo modo il cosmo è compiuto in maniera completa e bella.
Nella seconda parte del dialogo, Timeo descrive la natura del principio materiale del cosmo, informe e caotico. Successivamente si occupa dello studio dei fenomeni fisici, ed avvisa che le conclusioni a cui arriverà non saranno certe ma solo probabili, poiché appartengono ad un argomento in continuo cambiamento. Platone descrive il cosmo come composto dai quattro elementi: fuoco, terra, aria e acqua. Inoltre afferma che ciascuno di questi elementi ha la forma di un solido geometrico regolare (tetraedro, cubo, ottaedro e icosaedro) e suppone che tutte le cose abbiano una forma riconducibile a questi solidi, che a loro volta sono scomponibili in triangoli. Tutto quindi si riconduce a triangoli, cioè a superfici regolari. Persino gli aspetti sensibili delle cose, colori, sapori e odori sono collegate a strutture e rapporti matematici. Questa parte del dialogo si conclude con altre considerazioni fisiche riguardanti le varie forme che gli elementi assumono e le relazioni tra essi ed i sensi umani.
Nella parte finale del dialogo vengono descritte le caratteristiche fisiche dell’uomo. Si analizzano la funzione e la composizione dei vari organi e si tratta delle parti mortali dell’anima, dell’invecchiamento, della morte e delle malattie che colpiscono corpo e anima. Per finire vengono descritte le sorti dell’anima dopo la morte che, si reincarna in un corpo di donna o di animale se durante la vita si sono commesse azioni malvagie. Così si conclude il discorso di Timeo sul cosmo.
Il Timeo ha rappresentato per molti secoli la base che i filosofi hanno usato per spiegare la realtà. Inoltre molti temi del Timeo sono stati ripresi in età rinascimentale, uno su tutti l’idea dell’anima.
Sarebe la migliore via. Odos. Se potesse seguire tutta la comunita europea i pilastri provenienti dall antico pensiero… dei prosocratici e dei dopo Socrates compiutoin armonia e piena democrazia con… Metro… Una universale umanita…