Mi è stato chiesto di scrivere qualcosa sul calcio per non vedenti, quindi eccovi qui alcune veloci informazioni!
Ebbene sì ragazzi e ragazze, esiste anche il calcio per non vedenti! Come primo pensiero verrebbe da dire “Veramente? Ma come cavolo fanno a giocare?” (però non ridere, saresti una brutta persona!); le regole sono queste:
Il campo è quello del calcetto (a cinque) modificato con protezioni sulle linee laterali per evitare le rimesse. Il pallone non rimbalza molto e presenta al suo interno dei sonagli, in modo che i calciatori possano riconoscere acusticamente la sua posizione in ogni momento; i giocatori sono tutti non vedenti, tranne il portiere, ma vengono comunque bendati per non avvantaggiare quelli che hanno maggiore grado di visibilità (ad esempio alcuni riescono a distinguere la ombre). A bordo campo c’è l’allenatore (vedente) che detta istruzioni su come muoversi. Le partite sono formate da due tempi regolamentari da 25 minuti ciscuno.
Il primo campionato venne organizzato negli anni Ottanta in Brasile, e nel 2004 il calcio per non vedenti ufficialmente entrò a far parte delle discipline Para Olimpiche. Il brasile ha già vinto 3 mondiali di Calcio per Ciechi; anche chi perde, però, è già vincitore di una grande impresa.
Gabriele Bertoli
Accidenti che figata!!!
Ciò mi rincuora; significa che non in tutto il mondo regnano il cinismo e l’indifferenza. Esistono anche persone che pensano a un modo per non condannare i ciechi a una vita di solo buio…
Sarebbe proprio interessante vederli!!! 🙂
Sì, è sempre un grande esempio di civiltà quando si fa qualcosa per migliorare la qualità della vita dei disabili.
Molto potrebbero fare anche le pubbliche amministrazioni se offrissero, per esempio, pagine web pienamente accessibili. Purtroppo non è sempre così. Anche la nostra scuola, ahimè, da più di un anno ha fatto grossi passi indietro.