Forse nessuno sa la vera origine del silenzio.
La storia risale ad un tempo remoto. È ambientata in una terra quieta e desolata, in un punto che su qualsiasi carta d’oggi non si trova.
In questa terra si trovava un piccolo villaggio dove la vita trascorreva tranquillamente sotto l’attenta guida di un vigoroso capo di nome Silente.
Il capovillaggio aveva una figlia di nome Janira. La fanciulla frequentava segretamente un contadino. I due erano innamorati e avrebbero voluto sposarsi. Purtroppo i due innamorati non sapevano che il matrimonio della ragazza era stato concordato già dal tempo della sua nascita con il figlio di un ricco mercante del villaggio.
Quando Janira scoprì di essere stata data in sposa senza che il padre le avesse mai detto niente, in segno di protesta, decise di smettere di rivolgere la parola a chiunque se non al suo amato contadino. Tuttavia il suo amato disapprovava la scelta della ragazza: l’amava davvero e, proprio per questo, pensava che il matrimonio con un ricco fosse il meglio per lei. Così chiuse ogni rapporto con lei.
Il comportamento del contadino spezzò il cuore di Janira che decise come gesto estremo di togliersi la vita impiccandosi. Il padre Silente vedendo a cosa era arrivata la figlia a causa sua decise di imporre al suo villaggio un silenzio eterno, dove ogni rumore, voce o suono erano proibiti. Poi, per punirsi, il capovillaggio si fece tagliare la lingua e l’urlo del suo dolore fu l’ultimo rumore che si udì in quel villaggio.
Emanuele Paolini Luca Carluccio