La trincea, un fossato scavato nel terreno al fine di offrire riparo al fuoco nemico, è un antichissimo sistema difensivo utilizzato nelle guerre di posizione. Durante la prima guerra mondiale raggiunse il massimo utilizzo.
In questo conflitto i militari furono costretti a viverci per quattro lunghissimi anni, in pessime condizioni:
- per la sporcizia, infatti la mancanza di igiene trasformò ben presto le trincee in un rifugio per topi che prolificarono a dismisura
- per le intemperie climatiche, in quanto d’estate il caldo, d’inverno la neve, il gelo, la pioggia erano insopportabili
- ma soprattutto per lo stato di tensione continua che logorava i nervi. Ciò che rendeva le sofferenze inaccettabili era la onnipresente presenza della morte incombente: un soldato dopo colazione non sapeva se sarebbe arrivato a cena… Inoltre aveva davanti a se uno spettacolo agghiacciante: i cadaveri rimanevano tra le opposte trincee, nella zona chiamata terra di nessuno, per giorni, talvolta per sempre.
Questa situazione accomunava gli eserciti di entrambi gli schieramenti. Sicuramente la vera dispensatrice di morte e il vero terrore fu l’artiglieria, che con gli incessanti bombardamenti causò circa il 70% dei morti e dei feriti nel corso del conflitto. Prima di un attacco alle trincee nemiche, queste venivano martellate da bombardamenti lunghi ed incessanti. Ove non vi era l’effetto distruttivo di queste armi, vi era tuttavia il terrore, la confusione e lo stress provocati dalle continue deflagrazioni, che arrivavano a durare anche numerose giornate consecutive. L’obiettivo era quello di stordire e spaventare il nemico trincerato, così che non potesse reagire con determinazione all’imminente assalto. Assalto che era per i soldati il peggiore momento della guerra. Il preannuncio dell’attacco era di pochi minuti o al massimo di un paio d’ore, e proprio l’attesa era il momento più angosciante.
Tutti i soldati sapevano che molti di loro sarebbero rimasti impigliati nel filo spinato e sarebbero diventati obiettivi ideali per i tiratori nemici, ma sopratutto erano consapevoli che era tutta la loro azione sarebbe stata inutile: anche se fossero riusciti a conquistare la prima linea, avrebbero ricevuto la controffensiva della seconda linea e sarebbero stati ricacciati indietro. Ovviamente per tutti questi motivi la resistenza nervosa dei soldati fu messa a dura prova: i più “duri” avevano singhiozzi convulsivi, tremori, conati di vomito, e prostrazioni, i più sensibili arrivavano addirittura alla ribellione, alla diserzione, alla follia e al suicidio. Comunque, quando veniva impartito un ordine, l’attacco veniva sferrato.
Una forza che permetteva ai soldati di continuare a combattere nonostante tutto fu la solidarietà. Essi sapevano che erano tutti sulla stessa barca, nessuno escluso. Lo spirito di corpo e il cameratismo davano un senso di unione e di coesione ai soldati, che diventarono un’unica grande famiglia. Questo concetto è espresso bene della poesia Fratelli di Ungaretti del 1916.
« Di che reggimento siete fratelli?
Parola tremante nella notte
Foglia appena nata
Nell’aria spasimante
involontaria rivolta
dell’uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli»
Comunque anche l’uso della fucilazione, e soprattutto la pressione psicologica subita dai militari e dalle loro famiglie “persuadeva” loro a combattere… Come avrebbero fatto infatti a passare la prima e la seconda linea, a sfuggire ai controlli della polizia e a tornare a casa? E se anche ci fossero riusciti, come avrebbero reagito i parenti? Dopo quanto tempo sarebbero stati denunciati alle autorità? E chi avrebbe offerto loro un lavoro?
Non rimaneva che obbedire agli ordini e combattere.
Francesco Mastrogiovanni
ottimo in poche parole e se vogliamo anche futili ma non trovo obiezioni!
Sto con te…..perfect grazie
ottimo, mi avete aiutato tantissimo, finalmente ho finito la mia ricerca….!
grazie a tutti!!!!!!!!!!!!!! 🙂 🙂 🙂
ciaoooo!
grazie mi avete fatto finire la ricerca di storia finalmente
grazie vecci mi avete stra aiutato
rachele bortot sei di verona vero ? si sente
grazie di cuore finalmente ho finito la ricerca di stori poi le cose sono scritte chiaramente 🙂 : )
Grazie, mi avete aiutata tantissimo con la mia ricerca!!!
finalmente ho finito la mia presentazione di power point! e ci ho preso 9-!!! grazie mille un articolo bellissimo!!!!
ma che oooooooooooooooooooooo
grazie mi avete aiutato per la mia tesina di quest’anno… agitato :/
Ma te hai fatto la prima guerra mondiale dell esame ti posso dare la email e così mi mandi la tua tesina almeno prendo degli appunti DALLA TUA TESINA
Molto utile..mi è servito molto…
Molto utile grazie😊
Grazie mille 💕💋😚
Grazie utile mi hai aiutato a finire la tesina
Anche a me è servito per finire la tesina grazie
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grazie a tutti!
grazie di cuore! ho finito la ricerca di storia dopo 4 ore che ci lavoravo!!!
Oddio….
E stato molto utile sono riuscita a finire la mia ricerca grazie ancora .
Grazie bel sito mi avete aiutata tantissimo :)))
È stato fantastico. Grazie mille. Aspetterò altri articoli!
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