La Ford, casa automobilistica americana fondata nel 1903 dall’imprenditore Henry Ford, fu la prima ad utilizzare il sistema della catena di montaggio, secondo la teoria di Frederick Taylor. La prima vettura assemblata tramite questo meccanismo fu il Model T. In questo modo si ottenne una riduzione nei tempi di produzione dell’automobile: si passò dalle 12 ore per modello ai soli 90 minuti. Questo fu possibile grazie alla divisione del processo di produzione in più fasi, in ognuna delle quali vi era un certo numero di operai, che svolgevano sempre la stessa mansione. Henry Ford si ispirò al Taylorismo, applicando i 3 principi di tale pensiero nella catena di montaggio:
- Analizzare le caratteristiche della mansione da svolgere
- Creare il modello ideale di lavoratore adatto a svolgere una determinata mansione
- Selezionare il lavoratore ideale, al fine di formarlo e introdurlo nell’azienda
La velocità di produzione permise di abbattere i costi e, conseguentemente, la Ford Model T divenne l’auto più economica nel mercato automobilistico americano (240 $ contro i 1000 $ delle concorrenti). Questi fattori costituirono il successo della vettura: dal 1903, anno in cui iniziò la sua produzione, al 1927 furono, infatti, venduti ben 15 milioni di esemplari. Questo importante fenomeno prese il nome di Fordismo. Di fronte all’imponente guadagno, Henry Ford decise di aumentare i salari dei dipendenti, in modo che anch’essi potessero permettersi di acquistare l’automobile. La Ford Model T diede inizio alla motorizzazione di massa degli Stati Uniti, un processo che causò il cambiamento radicale dei mezzi di trasporto e dell’aspetto globale della nazione dal punto di vista sociale. Si può parlare in questo caso di società di massa, poiché il successo della vettura fu così vasto che il possedere la stessa vettura fu una caratteristica comune della società statunitense della prima metà del ‘900.
Francesco Mastrogiovanni
Federico Minoldo