Piccoli narratori

Avevo accolto con un po’ di disappunto l’assegnazione provvisoria alle elementari.
In giugno il mio maestro aveva gufato: «Bene, se riuscirai a tornare al liceo… meglio, se non ci riuscirai: ci si diverte di più alle elementari!»
«Ma tu adesso insegni all’università» avevo pensato.
Però non aveva torto.
Il liceo dà grandi soddisfazioni, ma alle elementari spesso ci si diverte.
I miei monelli hanno inventato una nuova storia. Ci è voluto un sacco di tempo ed un milione di domande ed ecco la storia. Mi piace e voglio condividerla: Cappuccetto Nero

Un commento su “Piccoli narratori”

  1. Ci si può divertire anche nelle scuole superiori, si tratta di dare un senso al “divertirsi”. Quasi sempre, quando accade,con te si divertono anche i ragazzi.Per esempio, nella quarta dell’istituto tecnico non sono nella pelle quando simuliamo esperienze imprenditoriali,e non perché abbiano mere velleità da “cummenda”,ma perchè sono attivi,devono trovare soluzioni pratiche con un decimo della teoria appresa.

    Leggere “Cappuccetto nero” è stato come vedere un bel film “fantasy”, dopo la fine rimani lì a chiederti quale vita attende ancora i personaggi dopo quelle avventure .

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