La professoressa Pendoli

Dal mio diario.

Ieri.
Sbuffa come una locomotiva la prof Pendoli. Catene montuose lungo la fronte, occhio allucinato. Può un computer dare tanto stress?
Le offro un po’ d’aiuto.
Mi abbrustolisce con lo sguardo: «Sei il solito maschio. Pensi che le donne non sappiano cavarsela da sole?»

Oggi
Sibila come una pentola a pressione la prof Pendoli. Smorfia pen(s)osa, occhio sbarrato.
Programma ribelle? Non sono affari miei. Gusto placido il mio libro.
L’invettiva mi tramortisce: «Sei il solito maschio. Lasci tutta la fatica alle donne».

Sono il solito maschio? In fondo, mi sta bene. Non vorrei essere un maschio diverso.

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