Immaginate dei testi scolastici Open Source, in formato .pdf ed ePub; creati dalle scuole stesse e condivisi in rete; letti sugli eBook-reader o dai normali computer. Immaginate il risparmio immenso per le famiglie. Immaginate un progetto comune cui lavorare. Immaginate le case editrici. Rallegratevi. Immaginate, il futuro.
http://www.italiamac.it/ipad/2010/09/liceo-scientifico-lussana-di-bergamo-gli-studenti-della-4%C2%B0l-studiano-su-ipad/
Mi dispiace per i nostri cari alberi ma della carta ne vado matto. Ogni tentativo di introdurre la tecnologica nelle scuole è una buffonata. A volte pubblicità per le aziende, altre volte per le scuole. Che senso avrebbe avere davanti agli occhi un eBook, quando puoi avere fogli dal profumo cartaceo sotto al naso?
Peace.
Il fatto è che in questo periodo si sta tentando una “tecnologizzazione” forzata a mio parere, nel senso che si tenta di introdurre la tecnologia in settori dove ancora non è necessaria o comunque con mezzi non ancora ben sviluppati. Ma in futuro penso che dovremo arrenderci a tutto ciò, così come ormai un cellulare è uno strumento indispensabile e allo stesso modo una connessione internet
Andry
Il calore delle pagine crtacee di un libro na ha eguali.
Non è necessario soppiantare totalmente i cari volumi, ma è innegabile il risparmio e la praticità.
Anche io non avrei dubbi nel scegliere una biblioteca personale ben fornita piuttosto che un eBook-reader zeppo di volumi digitali, ma nel caso della scuola l’innovazione in questo senso non solo è possibile, ma, oserei dire, necessaria.
Con il progredire della tecnica i lettori per libri elettronici miglioreranno di qualità. Avremo il vantaggio di poter avere intere biblioteche in poco spazio.
Soprattutto, poi, glik eBook realizzati nel rispetto della legge sono pienamente utilizzabili anche da parte dei ciechi e degli ipovedenti: una conquista di civiltà.
La tecnologia nella scuola non è una buffonata. Anche le penne a sfera sono tecnologia.
A mio parere l’innovazione non è mai stata solo un problema di tecnologia; infatti l’innovazione è anche capire che un determinato strumento può risultare più o meno utile; e direi che poter ridurre il peso negli zaini, i costi dei testi, l’usura degli stessi, siano grandi passi avanti per tutti. Praticamente una nuova democratizzazione della cultura e dell’informazione.
Tornando alla penna a sfera, sarebbe come paragonare l’elegante tratto di una stilografica e quello di una BIC made in China. E’ indubbia l’eleganza della prima, ma questa sarà sempre battuta dall’economicità e dalla versatilità di utilizzo dell’altra.
Non possiamo permetterci il lusso di non sfruttare strumenti così importanti.
Non credo proprio che ci potrà essere una riduzione dei “costi dei testi”. I libri virtuali sarebbero comunque a pagamento e magari visualizzabili per un certo periodo di tempo (sempre se non ci diamo alla pirateria), come accade con molti programmi già in uso da anni nelle università, per non contare poi la manutenzione degli stessi lettori.
In QUESTA direzione io non vedo molti miglioramenti. Quanto poi al peso ed alla comodità, non ci sono dubbi, sarebbe un grande vantaggio, ma pensiamo anche a possibili effetti negativi: un bambino/ragazzo che si alza, guarda la tv, va a scuola e utilizza per 6 ore uno schermo, torna a casa ed usa il pc, poi riprende il libro elettronico per studiare…non sarà un po’ dannoso per occhi e cervello?
Ma chissà magari si risolverà anche questo problema….
Non dimentichiamo che non ci sarebbero spese di stampa. Un altro conto è quanto le case editrici ci vorranno speculare; dico “vorranno” perchè mi sembra logico cercare di impedirglielo. Ed un modo per impedirglielo è far sì che le scuole elaborino i propri testi, secondo la filosofia Open Source; in un utilissimo “tutti verso tutti”.
Per quanto riguarda la manutenzione, un eBook-reader non credo ne abbia bisogno più di un comune cellulare, al più come un normale computer.
Vorrei schematizzare un momento le principali caratteristiche positive, secondo un interessante lettura che ho fatto in rete qualche giorno fa:
-Immaterialità
“Ogni anno il pianeta perde 14 milioni di ettari di copertura arborea, una superficie che equivale più o meno alla Grecia. L’industria della carta contribuisce alla deforestazione nella misura di circa il 20%, trasformando in pasta di cellulosa il 42% di tutto il legname prelevato a scopi industriali”
-Trasmissibilità
Attraverso l’etere, cavi telefonici, fibre ottiche, un libro elettronico in pochi secondi può esser trasmesso da un capo all’altro del pianeta, a costi sensibilmente inferiori a quelli che si affronterebbero per il trasporto di un libro cartaceo. Considerando che le attività di trasporto tradizionale contribuiscono in modo consistente all’inquinamento ed al consumo energetico, da questo punto di vista il libro elettronico ed eventualmente il Print on Demand, sono sicuramente da prendere in considerazione tra le soluzioni per la creazione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile per l’ambiente.
-Conservazione
I libri tradizionali vengono stoccati in magazzini che hanno dei costi per gli editori, le biblioteche si scontrano spesso con la carenza di spazio e col crescere delle dimensioni della propria collezione libraria sorge il problema dell’ampliamento dei locali. Con i file digitali questo problema è praticamente irrilevante. Ma alla questione della conservazione nello spazio si affianca quello della conservazione attraverso il tempo. Dobbiamo all’attività instancabile dei monaci dei monasteri medievali se il patrimonio testuale dell’antichità è almeno in parte giunto sino a noi. Nel corso dei secoli le biblioteche si sono adoperate per la preservazione e la diffusione della conoscenza, adeguandosi nel tempo alle successive trasformazioni delle tecnologie di produzione e riproduzione dei libri. Al libro, importantissimo strumento per la crescita della nostra civiltà, è stato spesso affidato il compito di custode nel tempo della cultura umana.
-Riproducibilità
Se la riproducibilità è un limite per il mercato è invece una grande opportunità per la diffusione della cultura e per quelle istituzioni, le biblioteche, paladine di questa attività. “In generale, per biblioteca digitale si intende una collezione di documenti digitali (sia prodotti mediante digitalizzazione di originali materiali, sia realizzati ex novo) accessibile mediante canali telematici ed eventualmente affiancata da strumenti informatici per la catalogazione dei documenti stessi, e per la ricerca delle informazioni.
-Duttilità
Un oggetto digitale è molto duttile, i documenti digitali possono essere facilmente combinati, elaborati per mezzo di software. Nel caso dei libri elettronici il grosso vantaggio del digitale è dato dai software per l’information retrival, che nel giro di pochi secondi ci permettono di effettuare complesse interrogazioni anche su consistenti corpus librari, operazioni che invece richiederebbero molto tempo o sarebbero quasi impraticabili coi sistemi tradizionali. Un testo digitale è versatile e riutilizzabile, può esser per esempio combinato con suoni ed immagini per produrre prodotti multimediali. Essendo un oggetto informatico, il testo digitale, può essere trattato con gli strumenti della tecnologia informatica, sono quindi innumerevoli gli usi cui può essere adattato, dai software di sintesi vocale a quelli per edizioni critiche, dai motori di ricerca alle applicazioni per la lettura di testi paralleli, solo per citarne alcuni.
E ancora, più sinteticamente:
1- Una volta acquistato l’ebook, potrete scaricarvi un libro senza muovervi da casa o senza aspettare l’arrivo di un pacco postale, basta una connessione internet.
2- Esistono migliaia e migliaia di titoli disponibili.
3- Un punto di forza è l’hyperlink all’interno del testo, la possibilità di cercare con celerità ciò che vi serve in un dato momento.
4- Se il fine è la lettura, non avrete bisogno di librerie nella vostra casa, sacrificando spazi che magari potreste impegnare in altro modo.
5- Il fatto che si legga in un luogo luminoso o meno non sarà più per voi un problema, dato che potrete scegliere il tipo di contrasto e luminosità dello schermo.
6- Immaginate di essere fuori casa e di portarvi appresso più di cento libri, così da poter leggere nei momenti liberi a seconda dei gusti, potreste avere un centinaio di libri nella borsa o nello zaino?
7- Gli ebook sono ambientalisti rispetto ai libri stampati, i secondi utilizzano una quantità tre volte superiore di materie prime e 78 volte superiore di acqua.
8- Gli scrittori possono autoprodursi un ebook con grande facilità.
9- I costi dei libri scolastici sono nettamente inferiori e in ogni caso i costi sono inferiori rispetto ai libri stampati.
10- Gli ebook permettono annotazioni che potrete cancellare o modificare in qualsiasi momento, senza lasciare traccia delle precedenti.
11- Volete ingrandire il font mentre leggete? Potete farlo.
12- Grazie ai siti degli ebook potrete tradurre qualsivoglia parte d’un testo.
13- Non avete bisogno del segnalibro, inizierete subito nel punto in cui avevate lasciato la lettura.
14- Molti testi sono gratuiti, in particolare quelli datati (pensate a quanti classici della letteratura).
15- C’è la possibilità di rendere un ebook un audiobook. Avete male agli occhi o stanchi di leggere? Risolto il problema. Pensate quali vantaggi potrebbe avere una persona cieca o ipovedente.
16- Avete presente le parole “fuori catalogo” o “esaurito”? Bene, dimenticatele.
17- Un ebook gratuito potrebbe stimolare la vendita di un libro stampato.
18- Ci potrebbe essere la possibilità di rendere una lettura ancor più ricca dal punto di vista culturale, associando a parti del testo immagini e video.
Per gli svantaggi.
1- Serve energia elettrica, una volta “morta” la batteria, è necessario interrompere la lettura.(Vogliamo paragonare l’energia che serve per attivare le rotative e gl’altri strumenti per la stampa?)
2- I malintenzionati rubano con più gaudio un ebook reader che un libro.(Allo stesso modo di un cellulare al posto di un megafono di carta)
3- Sono ancora molti i sospetti delle case editrici, qualsiasi modificazione al software fa precipitare un ebook nella pirateria.(Che si arrendano le case editrici)
4- La tecnologia è tecnologia, se si danneggia l’ebook tutti i “libri” non sono più leggibili.(Esistono espansioni di memoria, microSD.)
5- Al pari dei pc, vi saranno continui aggiornamenti da scaricare dalla rete per i software.(Stai a vedere che proprio in quei momenti avrai un impellente bisogno di andare al bagno)
6- Gli ebook, al contrario di un libro stampato, non è immune dalle onde elettromagnetiche.(Stesso discorso per i cellulari o altri apparati elettronici. Comunque il propgresso è dietro l’angolo)
7- L’ebook non è biodegradabile.(Nemmeno pc, cellulari, automobili, penne e caffettiere sono biodegradabili; ricordiamoci che non ci sarà bisogno di carta.)
8- È irrilevante possedere cento o più libri in un ebook, in ogni caso non si può leggerne più di uno alla volta.(Ehi, mai dire mai, la tecnologia avanza;)
9- I formati di alcuni ebook non sono tutti compatibili al libro scelto.(Quest’obiezione non l’ho capita, comunque sia, anche qui entrano in gioco gli standard, è illogico produrre un ebook in un formato non letto dalla maggioranza degli ebook-reader)
10- I libri durano moltissimo tempo, la tecnologia che avanza di continuo potrà fare riemergere un ebook senza necessità di nuovi software dopo molti anni?(Sì, per questo esistono formati standard, inoltre è come è possibile convertire un VHS in DVD perchè non potrà essere possibile convertire un .ePub in altro formato?)
11- La lettura di un libro è solo lettura o anche estetica e fascino della carta? C’è estetica e fascino nella tecnologia di un ebook?
12- Un libro ha meno necessità, un ebook abbisogna di attenzione, qualsiasi urto o caduta potrebbe provocare danni.(Non più cura di quanta ne serva pe run PC portatile)
13- Un ebook reader ha un costo non indifferente.(Tutto, con il tempo diventa più economico)
14- Per utilizzare l’ebook servono alcune cognizioni minime di informatica.(Non è vero, non più di quanto ne serva per un cellulare)
15- In alcuni casi i diritti di lettura sono limitabili nel tempo. (Qui entra in gioco l’OS)
Interessante, questa discussione sulla “dematerializzazione” del libro.
Da cartaceo nativo, ho difficoltà a leggere a video e spesso stampo, a volte inutilmente; non parliamo poi dei risvolti affettivi o maniaci della bibliofilia.
Condivido l’opinione di chi non crede che abbandonare il libro cartaceo per l’e-book sia di per sé un progresso ma non penso che l’introduzione delle tecnologie possa essere sbrigativamente definita “una buffonata”, perché da che mondo è mondo il possesso del sapere ha a che fare non solo con l’esercizio del potere, ma anche con l’esercizio consapevole della cittadinanza, con la libertà individuale, con l’affrancamento dal bisogno. Quindi, la maggiore (e pressoché illimitata) disponibilità di informazioni attraverso la rete deve in qualche modo “entrare” nella scuola e modificarne le pratiche didattiche: e qui si pone un problema niente affatto trascurabile, perché la tradizionale dissimmetria delle competenze (a favore dell’adulto) si capovolge letteralmente generando nei docenti reazioni emotive irrazionali. Ma penso che alla fine, in qualche modo, fra contraddizioni, fughe in avanti e pause di riflusso, le nuove tecnologie si affermeranno e faranno fare alla scuole dei significativi passi in avanti: finché la scuola esisterà, naturalmente. Non esiste ab aeterno e quindi non durerà per l’eternità.
mi ricordo di averci fatto un tema su questo argomento! ma l’avevo fatto male un po’ svogliato, senza la passione che si può mettere in una discussione sul blog.
Secondo me internet è la seconda rivoluzione culturale mondiale dopo la stampa.. Ricordate cosa ha fatto gutenberg: ha fatto uscire i testi, sacri e non, dalle prigioni benedettine, dalle cantine dei monasteri grazie solo a dei tasselli movibili. Internet fa la stessa cosa, meglio. fa arrivare direttamente davanti agli occhi tutte le informazioni, anzi potrebbe farlo se qualche uomo che ha paura della verità non facesse in modo di censurarla.
Permettetemi ora un utopica visione: un foglio (elettronico ma fatto così bene da sembrare cartaceo) che ti aggiorna grazie a internet, ma che può contenere ahche tutta la divina commedia più tutti i saggi e i temi su di essa. ma per ora ciò è solo un sogno.
federico montanaro
p.p.s. mi sono andato e “sniffare” un libro della mia libreria prima di scrivere questo articolo
pace e amore e cultura|!|
Al momento, è vero, il “foglio” di cui parli non è una realtà concreta, ma credo si arriverà anche a quello; il problema è dimostrare interesse e passione per queste idee, lavorarci, cercare di diffonderle. Non limitandoci a dire “è una bella proposta” o “sarebbe bello” od ancora “sarebbe utile ma”.
Dovremo avere il coraggio di buttarci, prima o poi.
Vorrei portare un esempio; due anni fa, ci impegnammo a stampare due edizioni del giornale di Noverasco (Pigreco), ci incontrammo diverse volte e raccogliemmo tutto sommato una buona partecipazione. Ora, credo che lavorare ad un progetto come un eBook, ad esempio, sia oltre che molto più interessante, molto più coinvolgente. (Potremmo anche parlare del risparmio di inchiostro, carta e tempo di chi dovrà stampare ed impaginare).
E’ il futuro, e sta chiedendo una possibilità, adesso.