Rispettare la legge?
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca pensa sia superfluo.
C’è una buona legge, la numero 4 del 9 gennaio 2004. Prevede che i siti pubblici siano navigabili anche per i disabili, anche, ad esempio, per chi non ci vede.
Noi, nel nostro piccolo, ci proviamo. Perché non ci prova chi ha mezzi ben più potenti dei nostri?
Non rispetta la legge neppure il file con le tracce della prima prova dell’esame di Stato. Eccolo: testo completo delle tracce per la prima prova d’esame. Sembra a posto, ma non supera nemmeno il più banale controllo automatico di accessibilità.
Ma lo ha scritto giusto per condividere o perchè è davvero sorpreso?
In effetti c’è poco da essere sorpresi: lo ammettono anche loro che il sito non rispetta la legge.
Nella pagina di dichiarazione di accessibilità del sito MIUR infatti è chiaramente indicato che due dei requisiti individuati dal decreto ministeriale dell’8 luglio 2005 non sono rispettati.
I numerosi errori (55 nella home page secondo il validatore del W3C) nel codice del sito sono imputati al gestore di contenuti Liferay. Poco importa se qualcuno può avere problemi di visualizzazione: ciò che conta è aver trovato a chi dare la colpa.
Eppure non mancano piattaforme capaci di generare codice valido e all’occasione accessibile. Basta visitare questo sito per vedere un esempio. 😉
Ma vogliamo davvero cedere alla noiosità della legge e rinunciare a quell’indispensabile e divertentissimo testo scorrevole per le news?
OT: l’importante pare sia far le cose con nonchalance. Se si fa un sito che non è a norma di legge segnalarlo nel sito stesso, se si sbaglia a scrivere in una citazione di Stephen Hawking farlo in MAIUSCKOLO. 😛
@calmly
Non rassegniamoci.
@RikyM
Grazie.
Io non mi lamentavo tanto per gli errori di codice: possono capitare. Ma i file PDF con una spesa minima e con poco impegno possono essere creati a norma. Noi ci riusciamo quasi sempre. Per il ministero sembra troppo difficile.
Interessante anche il regolamento: http://www.pubbliaccesso.gov.it/normative/regolamento.htm
Quanto al rispetto delle leggi …. argomento troppo serio…non si sa da dove cominciare…. qui ho l’impressione che le conoscenze tecniche siano importanti ma diciamo che, quando le norme e le tecniche si conoscono, la politica (intesa come convincimento personale e come pratica di governo) c’entra molto per decidere se rispettare o no le regole e appllicare le conoscenze. Poi, i livelli di responsabilità dei “ribelli” orientano sull’importanza e gli effetti delle loro trasgressioni; ma andiamoci piano con la ricerca delle responsabilità, sono sempre personali.