Diligente la signorina Tuzzi e scrupolosa, mi chiede indicazioni per la sua tesina: «Devo mettere i numeri di pagina? Devo scrivere qualcosa nell’intestazione?»
Sui numeri di pagina son tutti d’accordo: ci vogliono. E l’intestazione? Forse in un testo breve non è indispensabile, ma la metterei: Nome, Cognome, Titolo.
«E la bibliografia? Devo mettere la bibliografia anche se metto le note a piè di pagina?»
«È un servizio in più offerto al lettore. Per quanto precise siano le tue note, sarà contento di trovare raccolte insieme tutte le indicazioni bibliografiche che possono interessargli».
«E come devo elencare i libri?»
«Segui il buon senso: se ci sono argomenti diversi, suddividili. In ogni raggruppamento segui l’ordine alfabetico per autore. Se di un autore citi più libri, segui l’ordine cronologico. Ovviamente, se in qualche sezione della bibliografia l’ordine cronologico delle pubblicazioni dovesse contare più dell’ordine alfabetico, non esitare».
«E come devo compilare le voci della bibliografia?»
«Ci sono degli standard, ma non si tratta di leggi imperative. Quando adotti un criterio, però, segui sempre quello».
«Un esempio? Mi faccia un esempio».
«Eccolo: Cognome, Nome, Titolo del libro, Luogo di Pubblicazione, Casa editrice, anno di pubblicazione. Molti, però, mettono l’anno di pubblicazione, tra parentesi, subito dopo il nome dell’autore. Se il libro è una traduzione, è meglio indicare prima l’edizione originale».
«E se devo indicare un articolo tratto da una rivista o un contributo tratto da una raccolta?»
«Allora Cognome, Nome, “Titolo dell’articolo”, Nome della rivista o titolo della raccolta, Luogo di pubblicazione, numero della rivista, data di pubblicazione, numeri delle pagine. Anche in questo caso l’anno di pubblicazione può andare subito dopo il nome dell’autore e va messo tra parentesi».
L’anno scorso però la bibliografia non l’ha guardata nessuno….
Sicuro?
Io guardo sempre come è fatta…
Faccio da anni il presidente e confermo che il modo in cui è “presentata” una tesina è una specie di biglietto da visita. Se è ben scritta e con una bibliografia ben fatta, invita di più alla lettura. Poi naturalmente si valuta anche il contenuto..
Ma, credetemi, raramente ho trovato una tesina sciatta nella forma e valida nel contenuto, molto più spesso è successo il contrario.
In bocca al lupo a tutti i diplomandi del Calvino
Adriana Abriani