Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. [Primo Levi]

Oggi, 28 gennaio 2010, le classi quinte e la classe 3A del liceo, accompagnate dai proff. Cappellini, Colavolpe, Pocchia, Paganini, Pigni e Acciavatti, si sono recate al Conservatorio “G. Verdi” per assistere ad un concerto in memoria della Shoah e al racconto di Goti Bauer riguardo la sua esperienza nei campi di sterminio nazisti, dai quali è sopravvissuta.

Inizialmente l’orchestra e il coro del Conservatorio ci hanno fatto ascoltare “A Survivor from Warsaw” di Arnold Schoenberg.

Orchestra e Coro del Conservatorio

I sopravvissuti, quando sono riusciti a trovarne la forza, hanno raccontato strazianti scene di persecuzione e di morte. Questo è il tema centrale del testo utilizzato da Schoenberg per la sua composizione.
“You had been separated from your children, from your wife, from your parents;
you don’t know what happened to them – how could you sleep?”
[Eravate stati separati dai vostri bambini, da vostra moglie, dai vostri genitori; non si sapeva che cosa era accaduto a loro – come si poteva dormire?]
“I must have been unconscious. The next thing I heard was a soldier saying: “They are all dead”, whereupon the sergeant ordered to do away with us.
There I lay aside half-conscious.
It had become very still – fear and pain.”
[Devo essere rimasto privo di conoscenza. La prima cosa che udii fu un soldato che diceva: “Sono tutti morti” , al che il sergente ordinò di sbarazzarsi di noi. Io giacevo da una parte mezzo svenuto. Era diventato tutto tranquillo – paura e dolore.]

In seguito Goti Bauer ha raccontato la sua esperienza terribile e la prima cosa che ha detto è stata: “Una delle angosce di noi sopravvissuti è che non rimanga la memoria” ed è proprio per evitare che questo accada, che riesce a trovare la forza d’animo necessaria per ricordare, raccontare e quindi rivivere quei tragici momenti.

Goti Bauer

Il suo racconto ha colpito tutti in modo profondo, soprattutto la parte dove descriveva ciò che si vedeva dalle finestre della sua baracca, cioè forni dai cui camini usciva costantemente fumo e quando alcuni chiesero a cosa servissero, fu risposto loro: “Lì dentro ci sono i vostri cari”.
Dopo aver condiviso con noi i suoi ricordi, le sono state poste molte domande dai ragazzi presenti; una delle domande era: “Ha perdonato i responsabili di quanto le è accaduto?” e la sua risposta è stata: “Prima di tutto si perdona chi chiede scusa. Il perdono è un sentimento di grande importanza e se si perdona una cosa del genere il perdono stesso perde valore”.
Goti Bauer ha anche affermato che ognuno di loro aveva un motivo per non arrendersi e per non cedere alle circostanze che li stavano sopraffacendo. Ciò che spingeva lei ogni giorno ad andare avanti e a superare tutte le difficoltà e le disgrazie, era il fratello di due anni più giovane; pensava sempre che, nel caso si fossero salvati, lui avrebbe avuto bisogno di lei e questo le dava ogni giorno la forza di continuare a vivere, a sopravvivere.
Isabella

11 commenti su “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. [Primo Levi]”

  1. Io sinceramente queste giornate della memoria non le capisco: c’è bisogno di fissare una data sul calendario per ricordare? Non si dovrebbe farlo tutti i giorni? Ogni anno quando si avvicina questo periodo saltano tutti fuori con la “memoria”: telegiornali, film, tavole rotonde, conferenze, ospiti illustri, discorsi pubblici. Ma se davvero la paura che queste cose vadano dimenticate ci grava così tanto, perchè parlarne sempre e solo in una sola giornata? A me dà ogni anno l’impressione di una cosa organizzata a forza, perchè oggettivamente, nessuno negli altri mesi dell’anno pensa a questo….

    Poi una mia convinzione personale che forse susciterà dei dubbi: ma perchè dobbiamo ricordarci solo degli ebrei caduti nella seconda guerra mondiale? Mi spiego: sono d’accordissimo che hanno subito delle pene atroci, ma pensiamoci un attimo, non sono morti solo loro! milioni e milioni di morti nel corso della storia e nessuna giornata particolare: nessuna dedicata ai caduti della prima guerra mondiale, nessuna alle vittime di Stalingrado, nessuna alle vittime del comunismo, nessuna alle segregazioni razziali in Sud Africa: cosa ha fatto sì che invece il 27 gennaio fosse proclamato giornata della memoria?

  2. Caro Andry, perché un ricordo particolare per gli ebrei?
    Le risposte potrebbero eessere tante.
    Ti do quelle per me più importanti. Ci sono stati altri grandi massacri della storia: http://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio. però

    • soltanto per gli ebrei fu progettata una soluzione finale
    • il nostro paese adottò leggi antisemite ed aiuto la Germania nazista a catturare e deportare gli ebrei.
  3. caro ANDRY, il 27 gennaio, per quanto mi riguarda, non è un giorno per ricordare gli ebrei che sono morti. come giustamente dici tu, poi si vengono a creare dei morti di serie B.
    il 27 gennaio serve a ricordarci tutta la merda che abbiamo combinato noi occidentali, popolo ipercivilizzato, solo 70 anni fa. serve a ricordarci che l’uomo sa essere malvagio e che dobbiamo sapere quando va fermato.

    i morti che hai citato tu sono vittime di guerre, squilibri sociali e dittature che, per quanto brutte, inutili e aberranti, nella storia sono state inevitabili.

    6 milioni di ebrei invece sono morti in nome di un’ideologia folle partorita dalla personificazione di satana.

  4. La prima guerra mondiale è stata inevitabile?!? le segregazioni razziali pure?!? ma per favore… poi non conta nulla cosa sia PER TE, Cirio, il 27 gennaio, conta cosa rappresenti per il mondo, ovvero ricordare lo sterminio degli ebrei: per quanto questa giornata possa essere stata creata con buona volontà e per certi scopi (la tua valutazione mi trova d’accordo) a mio parere essa si è trasformata in qualcos’altro: come ho già detto nessuno parla di queste cose gli altri giorni dell’anno, si deve sempre e solo aspettare fine gennaio, perchè?

    Professore, 5 milioni di morti per me sono 5 milioni di morti comunque. Nella seconda guerra mondiale non sono morti solo ebrei: a questo punto perchè non creare invece una giornata dedicata alla memoria dello scempio e della crudeltà di questa guerra al posto di ricordarne solo una parte? perchè si parla solo di certi genocidi e non di altri, perchè? Tutti parlano della Shoah, nessuno di piazza Tienanmen, nessuno di ciò che avviene in Cambogia, nessuno del Darfour, nessuno sa da dove siano spuntati fuori i talebani.

    perchè focalizzare così tanto l’attenzione solo su questo problema, che non è più attuale, invece di mostrare alla gente le atrocità che attualmente si stanno compiendo per il mondo?

  5. andry, le cose che vengono più studiate nei libri di storia sono le battaglie, le guerre, le rivolte e le reprssioni, vuol dire che, per quanto ingiuste e inutili, accadono spesso. dunque la risposta è SI, la prima guerra mondiale è stata inevitabile.

    da quel che sembra, neanche tu che ci tieni tanto parli del DARFUR (non si scrive come carrefour), non mi pare di aver mai visto un tuo post a riguardo su questo blog.

    vuoi che siano ricordate le morti ingiuste tutti i giorni? è un nobile proposito, e hai pienamente ragione.
    ma comincia a farlo tu stesso. scrivi. parla. urla. non pretendere che gli altri facciano il lavoro che non stai facendo tu.

    giorgio gaber, mica un pirla, diceva
    LA LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE

  6. Sicuramente la Shoah andrebbe ricordata tutti i giorni; tuttavia un discorso di “o sempre o mai” non mi sembra affatto corretto.

    Comunque sia l’Africa, l’Asia, l’America Latina, sono luoghi lontani dall’immaginario comune di un italiano, di un francese, di un tedesco o d’un inglese; al contrario, Auschwitz, la Bosnia, sono vicini a noi; in particolar modo, lo sterminio degli ebrei, perpetrato dai tedeschi nazisti, e non da un popolo di una terra remota, ha colpito al cuore la Vecchia Europa.

  7. Ciao a tutti… scusate x il lieve ritardo… ma era da un pò che non entravo nel blog e, oggi, ho deciso di farlo dopo svariate sollecitazioni del Paga! 🙂 In classe (5^B) abbiamo discusso proprio di questo. Io sono ovviamente d’accordo con il fatto che non possano esistere morti di prima o seconda classe, ma è bene che uno sterminio a SFONDO RAZZIALE come quello di Ebrei, Omosessuali, Zingari, ecc. non venga MAI dimenticato nel corso della storia del mondo! Ovviamente per tenere vivo il ricordo di ciò che è stato, per far sì che non potrà mai più essere è utile ricordare quelle persecuzioni e uccisioni atroci. Ciò che permette a noi di farlo è il GIORNO DELLA MEMORIA! Questo c’è e questo dobbiamo rispettare, almeno una volta all’anno!
    Andry chiede: “perchè c’è solo un Giorno Della Memoria che ricordi solo questo sterminio?”
    Io rispondo:
    – Queste uccisioni tanto barbare quanto ingiuste sono state dettate dalla folle convinzione nazista che possa esistere una razza più PURA di un’altra!
    – Nei campi di concentramento chiunque veniva umiliato, privato di una diginità, annullato in tutto e per tutto: non è quindi una “semplice” uccisione di massa, ma è un mirare a eliminare, cancellare dalla faccia della terra una precisa etnia, una cultura, degli usi e dei costumi… chi ha il diritto di fare questo?
    Indistintamente donne, donne INCINTE, anziani, BAMBINI, DISABILI venivano trattati come fossero le peggiori bestie feroci (basti guardare alcuni film-documentario a riguardo) e tutto questo sconfina in qualcosa di ben diverso, come ho già detto, dai puri stermini di guerra!
    Scusate la prolissità (è giusto prolissità perchè ho controllato sul dizionario), ma è servita a esprimere buona parte del mio pensiero!

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