Privatisti: arrivano, qualche volta, dagli istituti con presa d’atto del ministero specializzati in due cose: recupero anni e raccolta quattrini. La prima riesce poco; la seconda, mi dicono, va meglio.
Alcuni si illudono di poter comprare il successo scolastico.
Altri raccontano di quanto sia più seria la scuola privata: «I professori lavorano, non fanno come i fannulloni della pubblica: ci sono corsi anche il pomeriggio».
«Guarda che paghiamo, non vorrai farci buttare i soldi?» dice qualcun altro al figlio lazzarone.
Eppure, a volte funziona. Succede quando lo studente ci tiene davvero. É il caso di Elvio. Alla seconda bocciatura, mamma e papà gli avevano trovato un posto di lavoro. «Ma a settembre torno a scuola: recupero anni» aveva detto lui.
«Non vogliamo buttare i soldi»
«Ci metto tutti i miei risparmi e gli stipendi dell’estate. Se non bastano, pagherò la differenza quando ricomincerò a lavorare».
Elvio il diploma l’ha pagato, eppure se l’è anche meritato.
Ma come lui… ho conosciuto soltanto lui.
Innanzitutto mi fa piacere ritrovare il Blog. Oserei dire che La ringrazio perchè trovo gli “articoli” interessanti e allo stesso tempo ironici e spiritosi; non voglio sembrarLe esagerata ma a me permettono anche di “crescere” (alla mia età…), e ne sento il bisogno. Purtroppo non sempre ne capisco per intero il significato non essendo al dentro della vostra realtà scolastica e, soprattutto, non avendo la giusta preparazione per cui chiedo scusa se i miei commenti possono risultare troppo semplicistici (è detto bene?).
Veniamo al commento in questione.
Mi fa molto piacere che ci siano ogni tanto persone tanto determinare a dare nella vita il meglio di sè a costo di enormi sacrifici. Il dover generalizzare è deprimente e ovviamente poco costruttivo.
Grazie Claudia: avevo bisogno di un commento così.