Capita di sbagliare.
Dei delitti e delle pene, ne parliamo in quarta. Tanti studenti vorrebbero la pena di morte. Lo dicono chiaro.
E io?
Ribadisco gli argomenti di Beccaria. Per scoraggiare i reati, dico, non servono pene feroci, bastano pene certe.
Ci credo, ma farei bene ad ampliare la discussione. Invece, passo ad altro.
Come rimediare?
Per iniziare, propongo di discuterne qui.
Ahia… Mi aspetto un’altra battaglia campale su questo argomento 🙂
Inizio io dicendo che a mio avviso la pena di morte è incivile e per niente un deterrente.
Non c’è miglior deterrente dell’incessante scorrere dei secondi che ti costringono a meditare sulle tue azioni..fino alla fine dei tuoi giorni..
io propongo a chiunque sia favorevole ala pena di morte di vedere esaudita la sua richiesta in cambio di una cosa: essere lui/lei l’esecutore, il boia di ogni caso da giustiziare. soprattutto se il condannato è una persona a lui/lei cara.
troppo facile condannare a morte finchè è un’altra persona che compe l’esecuzione.
mi sono accorto adesso di che roba sgrammaticata ho scritto…correggo:
troppo facile condannare a morte finchè è un’altra persona a compiere l’esecuzione.
In linea teorica sono d’accordo sulla pena capitale, però condivido pienamente l’osservazione di Luca. Forse – e sottolineo forse – non sarebbe troppo difficile procedere con un serial killer conclamato o un mega-terrorista alla Bin Laden, ma in casi più “normali”???
Davide, posso chiederti il motivo per il quale in linea teorica sei favorevole?
Chissà come mai, appena ho visto 6 commenti per questo post ho pensato “Avrà scritto anche quel Davide…e sarà d’accordo con la pena di morte”.
Mah…sono un indovino?
Comunque anche io sostengo la necessità di una pena certa; ma prima ancora direi che è necessario un sentimento comune e condiviso di legalità.
Sono più pessimista di Cirio. Quando bandiscono concorsi per boia, le domande sono sempre numerose. Anni fa, mi sembra di ricordare nello Swaziland, tra i requisiti richiesti al futuro boia c’era anche la cultura classica (non vi sto suggerendo di cambiare corso di studi).
Davide potrei sapere quanti anni hai? Senza nessuna polemica.
Io sono fermamente contrario in quanto dal momento che uno stato condanna a morte una persona per determinati reati diventa a sua volta assassino. La pena non può andare a decidere sul diritto di vita o di morte di una persona. La pena come definizione dovrebbe avere la funzione di far pentire e meditare un uomo sulle azioni che ha conpiuto, Ognuno ha il diritto di vivere e non sta ad una sentenza giuridica statale o ad una donna incinta negarlo.
Beh, la pena non è per definizione atta a rieducare il condannato.
Ma sono convinto che questo ragionamento spetti ai membri d’una comunità.
La pena di morte è barbarie allo stato puro, secondo me su questo tema non è possibile un dibattito. Mi interesserebbe magari anche discutere, appunto, di certezza ed “effettività” della pena, oltre che di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Oggi in carcere ci sono soltanto gli stranieri, i poveri, gli emarginati. Chi ha i soldi, no: sta tranquillo a casa sua, o addirittura in parlamento…
EEhhhh!!! Straquoto il Preside!!
Innanzitutto chiariamo un equivoco!!!!
Il Davide che ha scritto nel post precedente NON sono io… non sapevo di questo caso di omonimia… e per questo ho cambiato il mio nick!!!!
Non capisco il pregiudizio di Panco nei miei confronti… e colgo l’occasione per comunicagli che non ha delle capacità supernaturali, in quanto questa volta ha cannato in pieno!!!
Mi dissocio totalmente con ciò che ha detto l’altro Davide… da un punto di vista razionale pongo questa domanda: se si vuole punire una persona per un reato che ha commesso, è una sofferenza maggiore uccidero, o chiuderlo in galera per il resto dei suoi giorni??
Concordo con il fatto che ciò che fa diminuire i reati è la certezza della pena… se pensiamo che oggi c’è gente che si fa saltare in aria per ammazzare gli altri….
Inoltro secondo me non tocca a noi decidere sulla morte di una persona!!
Beh, allora mi scuso con “Dave” 🙂
MI COMPIACCIO CON IL PRESIDE.