36 commenti su “Anni, secoli, millenni!!! [Cit. Ingegner Cane]”

  1. Beh ricorderai che c’era chi si scannava di continuo e chi compilava trattati anatomici. (Semplificazione che rende il concetto).

  2. questo non giustifica la cosa….ci sono tanti problemi nel mondo che vanno contro l’evoluzione dell’uomo, ma se uno giustifica l’altro si va solo indietro…

  3. no…si può parlare senza massacrarsi…poi fino a prova contraria quelli che stanno facendo la cosa sbagliata sono loro… se sono in pubblico,devono mostrare per lo meno il loro viso, per essere riconosciuti… così non possono dimostrare neanche che il loro documento d’identità corrisponde effettivamente alla loro identità…basterebbe far capire questa semplice cosa che il problema è già risolto…

  4. sono perfettamente d’accordo con panco.
    cmq le persone possono avere delle idee diverse (comè giusto che sia, senò saremmo tutti uguali)che poi siano giuste o sbagliate è un conto.. ma se non le sai argomentare, vuol dire che sei solo uno scemo (scusate il linguaggio) che segue una moda o una corrente di turno, come in questo caso la discriminazione verso chi viene nel nostro paese per vivere una vita migliore.

  5. Questo blog cerca di essere accessibile: anche chi non ci vede deve poterlo utilizzare.
    Le tue immagini, per giunta senza alternativa testuale, non vanno bene: avresti dovuto, almeno, allegare un file di testo leggibile da uno screen reader (anche word può andar bene).

    Quanto al contenuto: l’uomo è un animale razionale, per questo. se rifiuta di ascoltare gli argomenti razionali dei suoi interlocutori, si nega come uomo.
    Posso tener poco conto degli argomenti altrui soltanto quando sono molto chiaramente pretestuosi. Ho detto poco conto, non nessun conto.

  6. sono d’accordo che le persone possono avere idee diverse… nessuno obbliga a pensare in un certo modo… ma stiamo parlando di idee, o di alcune difficoltà pratiche??…poi comunque questo è anche un problema di integrazione degli extracomunitari… come si possono integrare nella nostra società persone che non si fanno neanche vedere in faccia??

  7. *Chiedo scusa al prof. Paganini ed a tutti coloro che possano aver avuto dei disagi, ma la mia è stata un’azione non premeitata, ho visto come s’evolveva la discussione su Facebook e l’ho postata qui.*

    A sentirti parlare sembra che l’integrazione sia esclusivamente un problema di chi si deve integrare.

  8. ma che problema c’è con il velo o burka che sia? chi non si vuole fare riconoscere ricorre a metodi molto più astuti che non ci possiamo nemmeno immaginare.

  9. A mio parere se una donna islamica volesse mettersi il velo dovrebbe poterlo fare tranquillamente.
    Questo non compromette la sicurezza pubblica; compromette l’idea che qualcuno s’è fatto di sicurezza pubblica.

  10. 1. di solito chi non vuole farsi riconoscere, vuol dire che ha qualcosa da nascondere… quindi se non hanno niente da nascondere, perché coprirsi?
    2. qui stiamo parlando del burka, non del velo, un indumento che non per mette il riconoscimento… poi se vogliamo parlare del velo, a me non da fastidio, però ne faccio anche una questione di rispetto nei nostri confronti…

  11. Cioè, se te vedi una ragazza col velo (o burqa)pesni che ci stia mancando di rispetto? E per quale motivo?
    Quindi se tu vai in un paese islamico, chessò, in vacanza, e nel mentre indossi un crocifisso stai mancando di rispetto a loro?
    Non esiste un discorso del genere.
    Tra l’altro è una scusa bella e buona quella del non-riconoscimento, è un argomentazione ampiamente pretestuosa. E se proprio nn se ne può fare a meno, benissimo, qualora sia necessario il riconoscimento si fa semplicemente scoprire il viso per questo controllo (se c’è motivo).

    P.S. Non tiriamo fuori la scusa che se noi andiamo li blabla non rispettano la “nostra” religione blabla, perchè è forse la cagata più enorme che si possa dire in questo caso (scusate il termine). Avete prove certe? E anche se fosse allora è giusto fare le ripicche?

  12. 1.se dico una cosa, vuol dire che ho prove certe…infatti 2 anni fa sono stato in Egitto… una mia amica, italiana!, ha dovuto fare il bagno in piscina vestita!
    Lei senza dire nulla, siccome si trovava in un contesto diverso, ha rispettato la cultura del posto… non è un discorso di ripicche, però perché non avere lo stesso rispetto?
    ripeto, personalmente il velo non mi da fastidio, però perché non essere tutti uguali??
    esempio: se tu entri in classe con il cappello in testa… la prof ti invita a toglierlo, per rispetto… la prof non può fare la stessa osservazione ad una ragazza islamica…
    2. è proprio qui che ti sbagli, perché ne fanno un problema anche quando è necessario un riconoscimento.. secondo loro la donna non deve essere guardata… quindi non è un pretesto, è un problema reale… altrimenti perché ci sarebbe la legge… secondo loro dovrebbero fidarsi del marito, quindi sulla parola, ma chi me lo dice che posso fidarmi di te?

  13. Ma infatti se mi dici che per legge mettiamo l’obbligo di mostare il viso per controlli necessari, sono anche d’accordo.
    Ma non puoi vietare l’uso di un simbolo della loro cultura, anche se in alcuni casi può succedere che vengano limitati i nostri usi nei paesi islamici.
    Se ci definiamo un paese civile e moderno, lo dobbiamo dimostrare, non dobbiamo comportarci come chi critichiamo.
    Comunque tanto per la cronaca, anche io conosco persone andate in egitto e non hanno avuto nessun tipo di problema, tanto meno in piscina. Mi dispiace per la tua amica 🙂

  14. infatti è quello che volevo dire… purtroppo possiamo essere civili quanto vuoi, ma di questi tempi non ci si può fidare di nessuno… pertanto se vengono fatti dei controlli, come noi dimostriamo che siamo la persona raffigurata nella carta d’identità, devono farlo anche loro… comunque la carta d’identità è un esempio dei tanti… in un luogo pubblico, se diffidi di un drogato, per una persona che non si fa vedere diffidi a prescindere, perché non sai chi c’è sotto il burka…potrebbe essere una bravissima donna, oppure un pedofilo… è un indumento che comunque mostra distacco… si ci può integrare così? quindi il problema va al di là anche delle difficoltà pratiche…

    Comunque non so quali persone conosci, che sono andate in Egitto, ma c’è differenza tra: andare in un villaggio turistico dove sono tutti italiani; e andare in luoghi dove si tocca con mano la loro cultura…

  15. Comunque mi son dimenticato di dire che io personalmente, anche se difendo il diritto ad usarlo, odio il burqa.
    Soprattutto quando è imposto dai mariti.
    però vabbè, ammettoche io sono avverso a qualsiasi simbologia religiosa o presunta tale

  16. Vorrei far notare che quando si tratta di fare il bagno vestita, per un europea, non comporta nient’altro che un disagio.
    Mentre chiedere ad un’islamica di non portare il velo (o burqa qualora fosse), significherebbe negarle la possibilità di rispettare la propria religione.
    Le due cose non mi sembrano paragonabili.

  17. il mio esempio voleva sottolineare che noi quando andiamo nel loro paese rispettiamo la legge di una religione che non è la nostra!, mentre loro qui non rispettano una legge dello stato! E comunque non si vuole negare alcuna religione, visto che comunque, pregano per strada, abbiamo costruito delle moschee per permettere di professare la loro religione…credo che stiamo facendo di tutto per farli integrare… perché no, adesso gli facciamo scrivere un altra costituzione! così hanno il permesso di ammazzare le proprie figlie che si innamorano di ragazzi italiani, e non solo infierire anche su questi ultimi!
    Integrazione vuol dire: due culture che cooperano, o una cultura che si impone sull’altra?

  18. caro PANCO, secondo me qui non è questione di portare il velo o meno, secondo le nostre leggi ognuno deve essere identificabile e riconoscibile cosa che non accade. Le culture dovrebbero prima rispettare i diritti umani poi noi le dovremmo rispettare. Non fa parte di una cultura la sottomissione della donna, questo è puro razzismo ed emerge dalla legge islamica.
    Mi accorgo che ormai in Turchia, per esempio, le chiese devono avere davanti un negozio e non possono essere visibili. Mi sorge spontaneo dire no ad alcune affermazioni leghiste: ma dove vogliamo arrivare dando il voto a gente che x tradizione non appartiene alla nostra cultura? perchè non metrtiamo in chiaro certe questioni scottanti senza assumere atteggiamenti discriminatori?
    Non mi ritorna coerente il fatto che nel Corano venga predicata latolleranza verso i personaggi del libro (cristiani ed ebrei) quando poi lo stesso Maometto che ha scritto il corano, difatti “Venne emanato l’ordine di uccisione degli ebrei Banu Nadir, che tentarono di resistere chiudendosi nelle loro fortezze. L’azione era contraria alle tradizioni arabe ma Maometto la giustificò con una rivelazione divina (Corano, LIX, 5)”
    RISPETTIAMO LA CULTURA O I DIRITTI DELLE DONNE E DELLE ALTRE RELIGIONI??

  19. Ma perchè non si chiede ad una donna islamica se vuole o no portare questo benedetto indumento?
    Ho sentito poco fa che la Carfagna (sulla quale risparmio ogni commento) vuole vietare ilvelo integrale e quello che tiene scoperti solo gli occhi; ma cavolo, i problemi non si risolvono vietando, vitando, vietando e ancora vietando.
    Vi ripeto che non abbiamo tutti la stessa mentalità; ognuno di noi vive del suo vissuto e di ciò che gli è stato trasmesso, dell’ambiente in cui vive e delle persone che lo circondano.

    Siamo troppo presuntuosi; giudichiamo, in forza di cosa, non lo capisco. Smebra che siamo i depositari dell’equilibrio e dell’armonia, quando dalla notte dei tempi fino ad ora, mentre scrivo, in occidente succedono le cose più atroci.

  20. Facciamo un po’ di chiarezza: il divieto di portare il burqa è una proposta di legge e non è stata ancora nè approvata, nè bocciata. In particolare è stato proposto di modificare l’articolo 5 della legge 152 del 1975.

    A rigor di logica se qualcuno vuole modificare una legge per vietare l’uso del burqa, quella legge non dovrebbe vietarlo. Altrimenti che senso avrebbe la modifica? Quindi le donne che oggi portano il burqa non dovrebbero infrangere alcuna legge.

    Ma non tiriamo ad indovinare: andiamo a vedere l’articolo in questione (quanti di voi l’hanno fatto?). Secondo una rapida ricerca su internet, la versione più recente dell’articolo recita:

    É vietato l’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. É in ogni caso vietato l’uso predetto in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico, tranne quelle di carattere sportivo che tale uso comportino.
    Il contravventore è punito con l’arresto da uno a due anni e con l’ammenda da 1.000 a 2.000 euro.
    Per la contravvenzione di cui al presente articolo è facoltativo l’arresto in flagranza.

    Non sono un esperto giurista ed è possibile che mi sia fatto trarre in inganno da fonti poco attendibili sul testo appena citato, tuttavia è ciò che di più preciso ho trovato al momento e quindi per ora farò delle riflessioni su questo. Se qualcuno meglio informato può darmi una conferma o una smentita su cosa dice la legge gliene sarei grato.

    Notate che i mezzi atti a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona sono vietati senza giustificato motivo. Ciò vuol dire che si può, per esempio, utilizzare un casco integrale per guidare una moto: la sicurezza personale e l’obbligo di legge sono giustificati motivi. Non lo è forse anche la fede religiosa?

    Preferisco evitare fuorvianti discorsi sull’effettiva applicazione della legge o su come vengono trattati gli italiani all’estero. Qui si parla di una legge italiana, che dovrebbe essere dettata da senso di giustizia, non da ripicche.

    Piuttosto vorrei chiedermi (e chiedervi) quale sia la vera utilità di rendere obbligatorio essere sempre riconoscibile in un luogo pubblico o aperto al pubblico. «Per questioni di sicurezza!» risponderà qualcuno. Vediamo la questione un po’ più in dettaglio.

    Un terrorista a Londra è stato visto scappare con un burqa per non farsi riconoscere, quindi bisogna vietarne l’uso.
    Quel terrorista avrebbe potuto benissimo mettersi un impermeabile, una parrucca e una barba finta. Vietiamo l’uso anche di questi?

    Notate anche che quella persona è stata identificata lo stesso. Non sottovalutiamo la competenza delle forze dell’ordine.

    Chi mi dice che dietro a quel casco o a quel burqa non ci sia un terrorista, un pedofilo o il babau?
    Allo stesso modo chi può assicurarmi che il babau non si nasconda dietro gli occhi di un uomo a volto scoperto? Chi sa dirmi che faccia ha un terrorista?

    Ma se tutti iniziassimo a girare a volto coperto, di chi ci potremmo fidare?
    Di nessuno, ma del resto di chi possiamo fidarci ora? Sareste pronti a scommettere che il tizio seduto accanto a voi sul tram non sia un criminale o comunque non possa rappresentare una minaccia? Lo so: è brutto da pensare, ma è così. Se non vi piace essere paranoici potete dare fiducia ad un perfetto estraneo e sentirvi parte di un mondo migliore. Se questo è a volto scoperto o mascherato cosa cambia? Non potete in ogni caso basarvi su elementi certi.

    però se non hai nulla da nascondere…
    Non vedo perchè chi non ha nulla da nascondere debba per forza essere costretto a mostrare tutto agli altri. Io posso avere qualcosa di privato o confidenziale che non per forza deve essere nocivo per gli altri. Credo che a pochi farebbe piacere se rovistassi in una loro borsa o un loro zaino, anche se non hanno nulla da nascondere, per il semplice fatto che dentro ci sono cose private. Non credo che sotto ad ogni burqa ci sia un terrorista, anzi credo che sotto quasi tutti i burqa ci siano delle donne che non rappresentano una minaccia per la sicurezza pubblica. Che senso avrebbe toglier loro la libertà di professare il loro credo?

    Credete davvero che se vietiamo a tutti, anche a chi non rappresenta una minaccia, la libertà di andare in giro come gli pare, chi ha bisogno di nascondersi non lo faccia comunque? Credete che un rapinatore non si mascheri il volto perchè una legge glielo impone? O che non lo faccia un terrorista?

    E credete che un terrorista per aggirarsi indisturbato e senza destare sospetti debba rendersi irriconoscibile? Mascherandosi con un abito di chiaro stampo islamico per di più?

    Personalmente mi spaventa di più non poter uscire di casa senza essere costantemente sotto l’occhio di una telecamera che vedere una donna col burqa.

    É più importante la nostra libertà di andare in giro come ci pare, senza dover essere sotto incessante controllo, o la nostra sicurezza? C’è una frase di Benjamin Franklin che risponde bene a questa domanda, ma credo sia troppo abusata e sarebbe troppo comodo fornirvi così una risposta ;).

  21. 1. se chiedessi ad una donna islamica se le piace indossare il burqa; non so quante ti risponderebbero ” si tutti i giorni non vedo l’ora di indossarlo!!”… purtroppo queste donne sono obbligate, non dalla loro religione!
    2.un problema si risolve prendendo una decisione… menomale che qualcuno ha perlomeno proposto una soluzione… altrimenti non saremmo qui a parlarne e il problema non si risolverebbe… e comunque se con le buone, le cose non si capiscono, bisogna ricorrere ai divieti! Visto che comunque parliamo di dialogo… se parlo con il muro non ottengo risposta… e non pensare che siamo noi a farlo per ripicca, perché anche loro ci mettono la loro parte, visto che dimostrano la loro religiosità, e poi fanno comunque quello che vogliono, senza rispettare neanche la loro religione.
    3. menomale che non abbiamo tutti la stessa mentalità… se a casa mia sono abituato a saltare sul divano, se vengo a casa tua e salto sul divano non credo che né sarai felice ( o perlomeno la tua mamma non lo sarà di sicuro…)… quindi io non mi faccio problemi ad ospitarli: comunque hanno molte agevolazioni nel nostro paese (l’Italia gli viene più incontro, rispetto agli altri paesi…), ma ripeto non arriviamo al punto di dover scrivere una costituzione solo per loro…
    4.non siamo depositari di equilibrio e armonia… ma non puoi negare che nel formulare delle leggi l’obbiettivo è sicuramente vivere in armonia… per tanto una legge viene promulgata per un motivo preciso!, e il fatto che in occidente accadano cose più atroci non giustifica che si può infrangere la legge…

    5.Se parlo di infrangere una legge, vuol dire che la legge c’è… infatti mi riferisco alla legge che hai riportato… dove viene espresso chiaramente che in un luogo pubblico non è permesso l’uso di un mezzo che impedisca il riconoscimento, a meno che non ci sia un giustificato motivo… in questo caso il giustificato motivo non c’è, visto che il corano non obbliga ad usare il burqa!…per tanto ancora una volta dovremmo modificare una legge per individui non italiani! perché ovviamente (venendo incontro a loro… cercando di vivere in pace…) non ci mettiamo ad arrestare tutte le donne islamiche…
    6. la legge sopracitata vale per tutto… questo non significa che dobbiamo vietare tutti gli oggetti che hai suggerito, ma non significa neanche dare un’ulteriore idea ai crminali,permettendo l’uso dell’indumento ( il burqa però non raggiunge i livelli degli oggetti che hai citato tu…)… non dubito della competenza delle forze dell’ordine, un delinquente può essere riconosciuto anche dopo aver ammazzato una persona…
    ricordo che il divieto del burqa è legato anche a problemi pratici, che non si risolvono facendo mostrare per pochi minuti il viso… perché o ne facciamo una questione religiosa o no, se a quanto dicono loro il burqa lo portano per motivi religiosi, sempre in virtù di questi motivi non dovrebbero mostrare il viso neanche al poliziotto…
    7. come avete più volte precisato, non abbiamo tutti lo stesso carattere e non pensiamo tutti allo stesso modo.. quindi non possiamo fidarci di tutti, volto coperto o non… il mondo migliore lo possiamo avere con le leggi giuste…
    8. se non si ha qualcosa da nascondere…allora perché coprirsi? stiamo parlando del problema in relazione alla loro cultura… non stiamo parlando di altri problemi; se ci fossero dei casi particolari, si valuterà se è necessario coprirsi o meno…
    9.non stiamo vietando alle persone di andare in giro come gli pare… stiamo chiedendo di rispettare un luogo pubblico… quindi una persona può anche andare in giro come le pare, ma nei limiti del possibile (così come è inopportuno girare coperti dalla testa ai piedi, è inopportuno girare nudi!)
    stai parlando inoltre di criminali… persone che di natura non rispettano la legge… ma qui stiamo parlando di persone civili, e una persona civile non si copre dalla testa ai piedi… altrimenti fa una cosa contro la legge…
    10. un terrorista ( come qualsiasi altro criminale) può anche rendersi irriconoscibile attraverso un burqa… l’hai detto prima tu, parlando di un episdio avvenuto a Londra…
    11. Benjamin Franklin dice :”Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza”… non si vuole rinunciare alla libertà per la sicurezza; ma si può essere liberi, se non si è sicuri? (la libertà implica la sicurezza!!)

  22. Davide, sei mai entrato in contatto con dei musulmani osservanti? (Chiedo per curiosità).

    Per vivere bene ed in serenità, a mio parere, è essenziale che ci sia un rapporto di fiducia reciproco tra i membri di una comunità.
    La legge, una qualsiasi legge, infrange di base la suddetta fiducia; infatti se imponi un divieto, ad esempio, è chiaro che non ritieni coloro che devono sottostare alla norma, in grado di regolamentarsi da soli.
    Purtroppo la fiducia incondizionata (perchè è ovvio che così dev’essere)non è mai stata una prerogativa degli uomini; rimane il fatto che imbottire i codici di decine di articoli non sempre è indice di sicurezza, serenità per i cittadini ecc.
    Tra l’altro è verissimo che la sicurezza non è intaccata dal burqa delle donne islamiche, è un comportamento che non tiene conto minimamente di quello che ha detto Rikym, che mi sembra rappresentare il basilare ragionamento quando parliamo della modifica a questa legge, causa donne col burqa.
    Non facciamoci contagiare da questa paura verso tutto quello che è diverso dal nostro triste “appiattimento” quotidiano.

  23. Per quanto riguarda il video postato da Cirio dico solo che Berlusconi ha ragione: le organizzazioni crminali sono tante… 00

  24. 1.si, credo di aver avuto la fortuna! di essere entrato in contatto con la loro cultura… ho vissuto con una famiglia per un mese e mezzo, mi sono trovato benissimo, e ho imparato molte cose… non mi sono trovato d’accordo in alcune, ma da questa esperienza ho concluso che noi dovremmo imparare da loro, l’atteggiamento giusto da assumere verso una religione…

    2.noi stiamo parlando della comunità Italiana, non di quella islamica!, con questo non voglio sottolineare un atteggiamento razzista, ma voglio dire che nessuno li rifiuta ad entrare nella nostra comunità, ma ci sono delle regole da rispettare!
    Infine non si ha paura di ciò che è diverso, ma non credi che andando avanti così perderemo il nostro paese (che già si sta perdendo da solo)???

  25. No no no e ancora no!
    Il “nostro paese” non può essere solo nostro! (nostro di chi poi? Chissà quale discendenza abbiamo alle spalle!).
    Dobbiamo condividere, convivere, imparare, assimilare!

    Cosa vuol dire perdere il nostro paese!?
    Ognuno deve DARE ALL’ALTRO, in una condizione di reciprocità, qualcosa.

    Personalmente, ritengo che in questo momento, persino gli stati sono superflui, abbiamo modo di comunicare da un capo all’altro del pianeta istantaneamente, siamo informati in tempo reale su quello che succede ovunque nel mondo (o dovremmo esserlo, ma questa è un’altra storia), condividiamo spesso gli stessi valori. Mantenere le proprie tradizioni non significa essere eremticamente chiusi dietro una politica posticcia di finta integrazione e di finte “mani tese”.

    Poi permettetemi di sfogarmi un momento: la Lega.
    Quello che non sopporto è che pretende di fare politica! Io proprio non capisco come una mente umana, di medie capacità possa partorire idiozie in numero industriale come fanno i leghisti (non tutti ammetto, ma la maggior parte assolutamente sì).
    I leghisti sono pieni di pregiudizi, non dite che non è vero perchè è assolutamente così.
    Per non parlare della distorta visione della storia, che dire “distorta” è utilizzare un pallido eufemismo.
    Ok…sfogato =)

  26. Caro Panco, piacerebbe anche a me… ma il paese delle meraviglie non esiste… l’uomo nel corso della storia ha cercato di organizzarsi… il fatto che ci siano gli stati, le leggi ecc.. dipende da questo motivo… ma ben vengano… non so quanta liberà si riuscirebbe ad avere se vivessimo in un unico stato, in cui tutti sono liberi di fare ciò che vogliono…

    preciso l’espressione “perdere il nostro paese”… perché dobbiamo rinunciare alla nostra cultura ( di cui fanno parte anche le leggi), per far spazio alla loro?… ed è inutile che continuiamo con questa storia dell’integrazione… sono due culture molto diverse!! (con questo non escludo,che se viene fatto tutto nei limiti del rispetto,ben venga l’integrazione)…e comunque hai detto una cosa giusta! OGNUNO DEVE DARE ALL’ALTRO! non uno solo, che sopporta… (finché non né può più!!)
    per caso è la tua ostilità nei confronti dei leghisti che ti fa prendere questa posizione nei confronti dell’argomento “burqa”??

  27. Eh già…la mia è un’utopia.

    Comunque, il fatto che anche loro possano sentirsi “a casa” qui in italia, o semplicemente che vivano serenamente, non significa necessariamente che noi abbiamo perso la nostra cultura, le nostre tradizioni e tutto il resto.
    Il fatto che loro abbiamo qualcosa non significa che a noi è stato tolto qualcosa d’altro.

    No, la mia feroce avversione per la Lega non condiziona il mio giudizio per quanto riguarda il burqa; piuttosto è ciò che penso del burqa, insieme ad altre cose, a redermi invisa la Lega.

  28. (sono Davide… ho dovuto cambiare nick per un caso di omonimia…)
    no…è proprio questo il problema che quelli che ci smenano siamo proprio noi!!!
    Comunque lasciamo da parte per un attimo la legge…
    1. ripropongo la domanda…si ci può integrare con una persona che non si fa neanche vedre in facia??
    2. Consideriamo e difendiamo anche quelle donne che invece sono obbligate a portare il burqa, e magari vorrebbero liberarsi da quest obbligo… perchè il vero obbligo è per chi lo porta, non l’obbligo di non portarlo….

  29. Invece di vietare qualcosa, cominciamo ad integrare. Con l’integrazione, usanze come il burqa (almeno qui) sparirebbero.
    Gradirei anche che si evitasse sempre di tirare fuori i terribili casi delle ragazze uccise dalla famiglia, perchè è successo che un “civilissimo” italiano quasi sgozzasse la figlia perchè aveva commesso l’affronto di stare con un ragazzo albanese.
    Notiamo quanto siamo “avanti”, eh?
    Non sta in piedi nemmeno il solito, vecchio, stantio ritornello sul “da loro siamo discriminati”.
    Mbè?
    Io abito in Italia, mica in Egitto o in Paraguay. Quindi mi occupo delle leggi italiane, mica di quelle degli altri.
    E, comunque, si può essere mussulmani E cittadini italiani. Che scoperta sconvolgente, eh?
    I leghisti, per me, dovrebbero solo imparare a tenere la boccaccia chiusa.
    Non riconoscono lo Stato Italiano (perchè uno che dice che con il tricolore ci si pulisce il c*** mi fa pensare questo) quindi perchè farsi eleggere al governo?
    Sono separazionisti, eppure pongono il loro celtico deretane sulle sedie del parlamento ITALIANO.
    Sottolineo anche il fatto che difendono strenuamente la cultura italiana e “cattolica” quando i signorini si sono sposati con rito celtico.
    Pagano.
    Possiamo parlare con gente simile? E’ gente coerente, seria e con cui si può avere un discorso sensato.
    NO.

  30. Greta, la domanda rimane sempre quella…come facciamo ad integrare se ci troviamo davanti un paravento!??
    Giustamente hai detto “siamo in Italia” e quindi ci occupiamo delle leggi italiane… la legge italiana dice che non si può coprire il volto in un luogo pubblico!
    Certo che possono esistere cittadini italiani musulmani… ma essere cittadini italiani vuol dire rispettare le leggi italiane!!!… non perché si è musulmani allora non si rispettano le leggi italiane!

  31. Se parlo di infrangere una legge, vuol dire che la legge c’è… infatti mi riferisco alla legge che hai riportato… dove viene espresso chiaramente che in un luogo pubblico non è permesso l’uso di un mezzo che impedisca il riconoscimento, a meno che non ci sia un giustificato motivo… in questo caso il giustificato motivo non c’è, visto che il corano non obbliga ad usare il burqa!

    Giustamente hai detto “siamo in Italia” e quindi ci occupiamo delle leggi italiane… la legge italiana dice che non si può coprire il volto in un luogo pubblico!

    Anche se il corano non obbliga ad usare il burqa, il suo utilizzo è stato riconosciuto come dettato da un giustificato motivo dalla sentenza 3076 del 19 giugno 2008 del Consiglio di Stato ed è quindi legale. La proposta di legge vuole infatti modificare la legge attuale per vietarne l’utilizzo.

    Allo stato attuale delle cose una donna islamica che si trova in un luogo pubblico col volto coperto non infrange alcuna legge.

    Consideriamo e difendiamo anche quelle donne che invece sono obbligate a portare il burqa, e magari vorrebbero liberarsi da quest obbligo… perchè il vero obbligo è per chi lo porta, non l’obbligo di non portarlo….

    Nel caso in cui una donna sia costretta a portare il burqa contro la sua volontà il problema non è il fatto che abbia il volto coperto, bensì che sia stata costretta. Chi andrebbe punito allora, lei o chi la obbliga?

    Tentiamo di risolvere i problemi direttamente, senza minacciare di punire le vittime o negare a chi ci crede la possibilità di portare un indumento tradizionale. Se la libertà di qualcuno è limitata bisognerebbe punire chi la limita, non limitare quella di tutti in senso contrario.

  32. in ogni caso se non è un giustificato motivo, perché comunque il corano non obbliga, togliamo la clausola alla legge…

    Ragioniamo un attimo: se domani arriva in Italia la famiglia di una tribù africana, dove sono tutti abituati ad andare in giro nudi… cosa facciamo? gli permettiamo di andare in giro nudi?

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