Recentemente in parlamento c’è stato un dibattito riguardo all’introduzoine o meno della pillola abortivaa RU-486.
Volevo sapere cosa ne pensate. Quando vale la pena di vivere una vita. Quando si può considerare o meno vita un feto. Dal punto di vista scientifico dal momento che lo spermatozoo entra nella cellula uovo, avviene la divisione cellulare e dal DNA sappiamo lo stato di vita del feto è vita.
Paolo
Tu lo sai che con questi dibattito si apriranno nuove discussioni infinite (tipo Panco contro Davide o tutti contro Davide), vero?
Se c’è un cosa che ho imparato dalle poche autogestioni organizzate al liceo è che ci sono alcuni temi che non si possono toccare: non si arriva mai ad una conclusione e si riduce tutto alla volgarità o alla politica (nel senso negativo di oggi del termine).
E questi sono: aborto, coppie omosessuali, eutanasia, berlusconi. Per quale motivo quell’ometto sia tra quei temi non lo so (anzi lo sappiamo tutti ma così aprirei un dibattito…) però vi sfido a trovarvi di comune accordo con quelli sopracitati. E’ impossibile!!! Vi assicuro! 🙂
Se evitiamo di discutere per paura di discutere la cosa non ha senso 🙂
Per quanto riguarda la pillola, a mio parere dobbiamo dare la possibilità ad ognuno di confrontarsi con la propria coscienza e di decidere di conseguenza.
A mio parere vieterei l’utilizzo di qualsiasi forma di aborto. La propria coscienza non può andare a decidere sulla vita di un altro.
“La vita di un altro”.
Non stiamo parlando di un essere con una personalità, o dei sentimenti; niente dolore, niente paura.
Ma dobbiamo prima aver compreso cosa potrebbe gravare sulla nostra coscienza.
Bè si, sono d’accordo con Panco (tra l’altro invidio la tua capacità di esporre le tue motivazioni in modo così incisivo).. Il problema fondamentale sono i risvolti sulla coscienza di chi decide di abortire, ma, a mio avviso, non si può parlare di vita nel caso di un ovulo fecondato.. Ovviamente la cosa è diversa dopo alcuni mesi dopo il concepimento, ma io sono pienamente a favore dell’aborto. Se una coppia non può permettersi un figlio/a per motivi svariati (ad esempio successivamente ad un rapporto occasionale o in condizioni di via sfavorevoli o, purtroppo, per motivi meramente economici)trovo “meno ingiusto” non far proprio nascere il bambino in una vita che può essere compromessa, piuttosto che il contrario. No?
Ehm.. Mi scuso per i vari errori grammaticali contenuti nel mio commento ma stavo contemporaneante scrivendo, bevendo un cafè e fumando una sigaretta! 🙂
Sorry!
Dico solo una cosa a Paolo: dicendo così, decidi della vita di una donna. Una donna che vive, che prova sentimenti, che soffre.
Non un agglomerato di cellule, che ancora non possono essere definite una “persona”.
Noi non siamo un contenitore, o un utero. La cosa è un po’ più complessa di così.
Invito chi si pronuncerà su questo argomento a riflettere sul fatto che un bambino ha anche una MADRE, una donna che deve affrontare una situazione del genere.
Ben venga la possibilità di ridurre i rischi, il dolore (almeno quello fisico) e l’invasione fisica per le donne che abortiscono.
Credo che ognugno abbia diritto di scelta sul proprio corpo e sulla propria vita, che nessuno possa metterci becco, e che imporre una gravidanza non voluta ad una donna sia una violenza delle più turpi che ci possano essere…
Si rovina l’esperienza più bella dell’essere donna.
Non tirare in ballo l’adozione come un’alternativa, per favore. Dev’essere straziante separarsi dal proprio figlio, e sostenere una gravidanza non è mica una passeggiata.
Se una donna non si sente pronta ad una gravidanza, nessuno, NESSUNO può permettersi di impedirle di non portarla a termine.
ora lo so che spiazzerò tutti…
io sono favorevole alla possibilità di abortire, ma sono contrario all’aborto. al momento dell’aborto un feto non è di certo una persona in grado di pensare, ma abortire significa togliergli la possibilità di potersi esprimere in futuro.
un conto è un aborto con motivazioni fondate…esistono casi lmite di bambini che potrebbero nascere con malformazioni gravissime e che forse se venissero alla luce soffrirebbero e basta. in queste condizioni un aborto lo trovo accettabile.
in altre no, mi dispiace. odio vedere usato l’aborto come un mezzo contraccettivo, e se si permette l’uso di questa pillola abortiva finirà di sicuro così. io sono dell’idea che quando finisci a letto con una persona è come se automaticamente a livello inconscio accetti il rischio di trovarti un bambino. facendo sesso ti assumi una responsabilità.
cara greta, mi dispiace contraddirti ma penso che se una donna non si sente pronta per una gravidanza, non dovrebbe fare sesso.
non datemi del bigotto, non penso che il sesso vada usato solo per procreare.
sono solo convinto che una vita, anche se al momento solo in potenza, vada difesa. e lo dico con tutta la laicità che ho in corpo.
per capirci meglio…
ho scritto:
“io sono favorevole alla possibilità di abortire, ma sono contrario all’aborto”
non intendo contraddirmi. semplicemente so che diverse persone non la pensano come me, o magari anche pensandola come me avrebbero comunque grossi problemi avendo il figlio in questione.
non vieterei l’aborto… consiglierei solo di non farne uso. al contrario degli ecclesiastici, non penso che quelllo che ritengo giusto sia giusto a priori.
Beh, per lo meno non pretendi di imporre, appunto ^^
Per quanto riguarda la pillola usata come contraccettivo, ti cito indirettamente un articolo di ieri del Fatto Quotidiano, intervista al Dottor Spinelli, ginecologo e direttore sanitario dei Consultori Aied di Roma.
L’ Ru486 è utilizzabile, in Italia, entro le sette settimane, cioè 49 giorni.
Il tempo medio prima che vengo il dubbio di gravidanza è di 30 giorni. Poi di solito si aspetta di vedere se è solo un ritardo, prima di fare il test e passa in media un’altra settimana. Poi si fa il test, si va in consultorio e bisogna aspettare per legge un’altra settimana perchè si possa abortire. Si è già al quarantacinquesimo giorno.
Insomma, è previsto che non sarà usata più di tanto, questa pillola. Tanto più che l’aborto come crontraccettivo pare sia un po’ un’esagerazione…non credo siano molte le cretine (e passatemi questo termine, usare l’aborto come anticoncezionale è da cretine) che affrontino a cuor leggero un intervento chirurgico. Ce ne sono, indubbio, ma per colpa di una minoranza le donne dovrebbero essere considerate come idiote senza cervello e capacità decisionale sul PROPRIO corpo?
Comunque il punto qui non è “aborto o non aborto”. L’aborto è legale, ed è stato confermato come tale dal 68% degli italiani.
Il punto è: perchè fare tanta polemica sulla nuova possibilità di abortire senza un invasivo e doloroso intervento chirurgico?
NESSUNO abortisce in allegria e spensieratezza, credo.
Qui si vuole semplicemente far valere la propria opinione sulla pelle delle donne sotto i ferri, e a me non piace. Io personalmente non so se abortirei, ma di sicuro farei di tutto per avere la possibilità di farlo.
Non è bello, nessuno dice questo, ma non si può mettere una “forse vita” davanti a quella di una donna.
Per me fin quando non si ha davanti un feto, non si può parlare di vita. Ho studiato la crescita di un embrione solo l’anno scorso e ricordo bene quanto il bambino cambi in pochissimo tempo: all’inizio non è una persona, è una possibilità.
Solo una possibilità, che potrebbe cancellarsi anche senza intervento umano (gli aborti spontanei sono numerosissimi…).
Una cosa che mi irrita è il fatto che la gravidanza è sempre tutta sulle spalle delle donne, così come l’aborto.
Noi dobbiamo essere prone ad affrontare una gravidanza se facciamo sesso, noi “ci facciamo mettere incinta”, noi siamo delle assassine che mettono davanti a tutto il proprio egoismo.
Ma gli uomini in tutto questo dove sono? Ho parlato con ragazze che hanno abortito (molte) e che non l’avrebbero fatto se il loro uomo non fosse scappato a gambe levate.
E’ tutta “roba nostra”? Beh, allora non metteteci becco, dico io.
cara greta, tu dici:
“Il punto è: perchè fare tanta polemica sulla nuova possibilità di abortire senza un invasivo e doloroso intervento chirurgico?”
è proprio questo che mi fa paura! secondo me la scelta di abortire deve essere collegata anche a qualcosa di doloroso, stai segliendo di fermare una vita, diamine! fidati, calcolando la ormai precoce vita sessuale di un gran numero di ragazzine, grazie a questa pillola gli aborti “contraccettivi” aumenteranno in gran numero. per un medico poco onesto è più facile prescrivere a sgamo un farmaco piuttosto che un intervento chirurgico, non credi?
tu dici anche:
“non si può mettere una “forse vita” davanti a quella di una donna.”
io non la metto davanti. io metto entrambe le cose sullo stesso piano. la donna sacrificherebbe 9 mesi del suo tempo, il feto sacrificherebbe la sua vita. credo che il bisogno più urgente in questo caso sia quello del feto.
un altro conto è se la donna rischiasse la vita durante il concepimento: in quel caso un aborto lo trovo moralmente possibile.
infine dici:
“Solo una possibilità, che potrebbe cancellarsi anche senza intervento umano”
come tutti noi possiamo ammalarci e morire.
Se la mettiamo sul valore della vita… io penso che una vita valga sempre la pena di essere vissuta. Se il valore di una vita viene definito in base a: “Non stiamo parlando di un essere con una personalità, o dei sentimenti; niente dolore, niente paura.” allora anche le persone con malattie mentali non avrebbe senso farle vivere. La vita è fatta comunque di sofferenza e non sta decidere alla madre se vale la pena per il figlio vivere o meno. Quando una donna abortisce per “responsabilità” riguardo alla vita del figlio, va a decidere la sua esistenza, quando uno stato condanna a morte una persona va a decidere sulla sua esistenza. A chi è dato il permesso di giudicare l’idoneità o meno della qualità della vita?: tutti soffriamo.. non è detto che una persona down sia infelice anche se soffre. A questo punto tutte le povere donne africane dovrebbero abortire per non far cadere in disgrazia successivamente il loro figlio.
Comunque quand’è che potremmo giudicare vita o meno: dal terzo mese, le prime 7 settimane? In biologia dal momento che avviene la fecondazione e si forma il DNA si considera un nuovo organismo, perchè dalle informazioni genetiche si può capire lo stato di salute. Non c’è differenza tra la prima settimana e il sesto mese.
Credo allora che mi state dando delle buone motivazioni per uccidere?
La vita è comunque difficile, faticosa e dolorosa: ma bisogna stare davanti alla realtà e giudicare il reale da un punto di vista razionale che va al di là della infelicità di una persona o dal dolore fisico che essa prova. Prima o poi dovremo morire tutti: che infilicità se non mi do una risposta osservando la realtà! Tanto vale allora farla finita in principio con l’aborto o suicidandoci: perchè ciò che è temporaneo, è destinato a finire nel nulla: il piacere, l’amore per lei/lui, i soldi, la macchina, la casa.
Voi non vi ponete il quesito: se io fosti stato abortito???
Mi piacerebbe continuare il discorso faccia a faccia a scuola, per confrontarci riguardo le nostre diverse opinioni. Che ne dite? Se qualcuno vuole parlarmi sono Paolo di 3D
Se io fossi stata abortita, non sarei esistita. Non avrei sofferto, perchè non ne avrei avuto coscienza.
“è proprio questo che mi fa paura! secondo me la scelta di abortire deve essere collegata anche a qualcosa di doloroso, stai segliendo di fermare una vita, diamine! fidati, calcolando la ormai precoce vita sessuale di un gran numero di ragazzine, grazie a questa pillola gli aborti “contraccettivi” aumenteranno in gran numero. per un medico poco onesto è più facile prescrivere a sgamo un farmaco piuttosto che un intervento chirurgico, non credi?”
E’ la stessa cosa che si diceva quando avevano legalizzato l’aborto. C’è stato un picco di aborti l’anno stesso, poi sempre più in diminuzione.
Obiezione vecchia.
Ti assicuro comunque che i medici che non sono obiettori di coscienza sono troppo pochi, tanto che moltissime donne devono passare attraverso un calvario per abortire, come se non fossse abbastanza già la loro sofferenza psicologica, o anche solo per avere la pillola del giorno dopo (che, se non prescritta e presa in tempo, potrebbe portare ad un aborto, sottolineo)
Comunque l’Ru 486 può essere somministrata SOLO in ospedale e previo ricovero. Non può certo dartela il medico generico, eh.
Senza voler far polemica, ma spesso sono proprio la disinformazione e il pregiudizio a far assumere queste idee.
E perchè è proprio la vita sessuale precoce “delle ragazzine” il problema? Con qualcuno faranno pur sesso, no? Ti rendi conto anche tu che si parla sempre e solo di donne, senza mai tirare in ballo un uomo, almeno per attribuirgli parte del “fattaccio”, sì?
“la donna sacrificherebbe 9 mesi del suo tempo,”
Queste sono le cose che mi fanno incazzare, scusa il termine. Avere un figlio, tenerlo dentro nove mesi del proprio tempo, non è una passeggiata.
Ci sono implicazioni fisiche e psicologiche. Una gravidanza non è mai una passeggiata, si trasforma il tuo corpo e la tua mente.
Non posso capirlo io, che sono donna, non voglio immaginare quanto possa capirlo un uomo. Non ne faccio un caso di sessimo, è una constatazione.
Non perdi “nove mesi di tempo”, hai un’esperienza che cambia tutto, TUTTO. perchè c’è la depressione post parto, che a volte porta anche al suicidio?
Spesso succede perchè la gravidanza non è davvero voluta.
“come tutti noi possiamo ammalarci e morire.”
Ma un embrione non è un essere umano. Sono cellule, non vita umana. Ho detto questo per mettere l’accento sul fatto che abortire non significa che quel bambino non sarebbe abortito da solo in seguito.
E’ una possibilità non troppo remota, altrimenti sarebbe stupido dirlo.
Comunque io certo non dico che l’aborto debba essere usato per “selezionare” i nuovi nati, eh.
Solo una cosa, molto semplice: l’uomo, se non vuole un figlio (che sia “normale” o meno), può scappare. La donnaa che fa?
Non ha possibilità di scelta.
”
Comunque quand’è che potremmo giudicare vita o meno: dal terzo mese, le prime 7 settimane? In biologia dal momento che avviene la fecondazione e si forma il DNA si considera un nuovo organismo, perchè dalle informazioni genetiche si può capire lo stato di salute. Non c’è differenza tra la prima settimana e il sesto mese.
Credo allora che mi state dando delle buone motivazioni per uccidere?”
Il confine del terzo mese non è certo scelto a caso. Gli organi principali si formano completamente e ci sono movimenti al quarto mese.
Cerca da qualche parte gli stadi di sviluppo della gravidanza, studiali e torna a dirmi che un embrione alla prima settimana e un feto della settima sono uguali.
va bene.. ti ho detto che mi piacerebbe parlare faccia a faccia a scola. sono sempre disponibile
greta, ancora non hai capito che non sono un maschilista che se ne fotte delle donne. anzi, essendo cresciuto in mezzo a voi femminucce, tendo sempre a difendervi, tranne che per la patente di guida, ma quello è un altro discorso, sto divagando 🙂 .
la madre che ricorre all’aborto per motivi che non siano di salute sua o del bimbo SECONDO ME sbaglia. il padre che scappa è OGGETTIVAMENTE da pigliare a calci nei denti.
probabilmente se avessimo uno Stato serio anzichè la repubblica delle banane, si potrebbe anche agevolare la gravidanza di donne e famiglie che non possono permettersi un bambino.
– E perchè è proprio la vita sessuale precoce “delle ragazzine” il problema? –
non so se sia un problema e non l’ho mai detto. è solo un dato di fatto. e ripeto, non intendevo puntare il dito contro “la femmina”. ho notato solo, avendo fatto l’educatore, che ultimamente le preadolescenti, mentre i maschietti da 20 anni a questa parte sono arrapati uguali, si prendono certe libertà che sol fino a qualche anno fa si prndevano dopo qualche anno. stop.
poi,
scusa se ho usato termini un po’ ingenui a livello medico. è ovvio che non te la prescrive il medico della mutua sta pillola, ma indubbiamente è più facile
organizzare un ricovero “losco” così che non con un intervento chirurgico.
infine, se ci dovesse essere un picco di aborti per un solo anno…se permetti, dal mio punto di vista è grave!
non ho scelto a caso la parola “sacrificherebbe” quando ho parlato dei 9 mesi. quel verbo è molto forte, mi sembra.
non posso neanche immaginare cosa voglia dire tenere un figlio in grembo, ma sono sicuro che per dargli la possibilità di vivere valga la pena di farlo.
non ho mai detto che avere un figlio sia una passeggiata.
c’è una sola differenza tra me e te, che poi fa saltare fuori tutte le altre. tu non dai la stessa importanza che io do a un feto. probabilmente siamo entrambi un po’ estremisti.
Non credo di essere estremista, perchè al FETO dò importanza. E’ l’embrione che non mi sembra sensato considerare vita.
Quella non è ancora una persona, per me.
Scusa se ti sono sembrata aggressiva, non dico che sia maschilista, è che spesso mi fa rabbia che nonostante si tenda sempre a “sbolognare” tutta la sfera “famiglia-figli-gravidanza” alla donna, nel bene e nel male, poi ci si senta anche in diritto di dirci cosa fare del nostro corpo.
Il punto è che facendo un po’ di educazione sessuale seria, magari non ci sarebbero tanti aborti. Anche se, francamente, non credo che la maggior parte di quelle che abortiscono siano ragazzine cretine…Non sono poi molti gli aborti in Italia, se si pensa alla popolazione complessiva
Comunque, scusa, a questo punto non sarebbe “omicidio” anche impedire la fecondazione? Non è polemica, è una domanda, sto portando all’estremo la tua linea di pensiero.
Se fin dal primo momento l’embrione è “vita umana” perchè la contraccezione è “ammessa”?
Ribadisco comunque: qui non è in discussione l’aborto, ma un mezzo che potrebbe aiutare chi sceglie di ricorrere a questo mezzo. So che queste parole non mi metteranno in buona luce, ma secondo me è spregevole, egoista e insensibile pretendere che una donna che deve abortire debba sottoporsi ad un intervento pur di ricordarle che quello che sta facendo è “sbagliato” (tra virgolette perchè per me non lo è, nei limiti del buon senso).
Si cerca di insegnarle col dolore fisico quello che porterà per sempre inciso nell’anima. Non credo sia una passeggiata anche abortire, lo ribadisco.
Io credo che avrei sensi di colpa fino alla fine dellan mia vita…chi sei tu (generico) per venirmi a dire che io sto sbagliando e quindi è giusto che rischi la pelle e che soffra per ricordarmelo?
sono sempre clinicamente impreciso, perdonami. con la parola “feto” mi riferivo anche all’embrione.
hai ragione quando dici che gli aborti in italia non sono molti: se fossero tanti forse qualcuno (chiesa in primis) si chiederebbe se sia giusto mantenerli nella legaltà. secondo me, ma non ho dati alla mano, è una mia pura opinione, almeno il 40% di questi aborti siano usati come “rimedio al danno”.
la tua domanda sulla contraccezione non è affatto stupida.
la differenza è che l’aborto sopprime qualcosa che, seppur minuscolo, esiste. la ccntraccezione no.
ma ti ringrazio per avermici fatto ragionare.
io dico potere di scelta alle donne.
Non diciamo cose palesemente senza senso.
Dire che secondo il mio ragionamento anche le persone con disturbi mentali o affette dalla sindrome di Down non dovrebbero vivere è una distorsione arbitraria.
Una persona con i suddetti disturbi mentali o con la sindrome di Down, prova dolore? Sì.
Può provare paure? Sì.
Può provare sentimenti? Certo che sì.
Un agglomerato di cellule può fare tutto questo? No, che io sappia.
Indipendentemente dal fatto che abortire sia giusto o sbagliato (quoto Mande sul fatto che parlando di aborto “non si arriva mai ad una conclusione”) secondo me la pillola RU-486 va vista come un diritto e quindi va approvata ed introdotta. Sta poi alla donna decidere in base alla proprio coscienza se adottarla o meno; nessuno può dire in assoluto se l’aborto sia giusto o sbagliato ma ognuno può avere la propria opinione in accordo con la propria moralità e la propria idea di “bene” e “male”. Quindi non vedo perché una donna, che per motivi propri preferisce abortire, non possa, visto che poi è solo lei a prendersi le responsabilità di tale atto.
Inoltre appoggio Greta quando applica il termine “cretine” alle ragazze che vedono l’aborto come metodo contraccettivo!!