Copio l’articolo di Mario Furlan apparso su “Il Giorno” di venerdì 19 giugno.
“Giovedì prossimo si svolgerà in Tribunale, a Milano, l’udienza di dibattimento contro una ragazza di 17 anni. L’imputazione: rapina. La colpa: avere avuto compassione di quattro astici vivi, agonizzanti sulla ghiaciaia del supermercato Pam di via Olona. E avere cercato di liberarli. Li ha presi in mano ed è uscita di corsa dal supermercato. Dove una guardia l’ha bloccata. E lei è finita in manette.
Lo dico chiaro e tondo, a costo di attirarmi una valanga di critiche e di insulti: questa ragazza ha tutta la mia solidarietà. Perché con il suo gesto ha dimostrato di provare pietà. Di soffrire per le sofferenze di creature viventi che la maggior parte degli uomini considera oggetti. Amiamo (giustamente) i nostri cani e gatti, ma di quasi tutti gli altri animali, anch’essi esseri che provano sentimenti, ce ne frega meno di zero. A chi importa qualcosa delle sofferenze di mucche, cavalli, maiali da carne che vivono e muoiono tra atroci sofferenze? A chi gliene frega dello strazio di visoni, ermellini, cincillà che vengono uccisi per vanità, per farne pellicce? A nessuno. Invece questa ragazza ha provato pietà. E con l’incoscienza e la generosità dei suoi 17 anni ha cercato di salvare quelle quattro vittime.
Anch’io, quando vedo animali maltrattati per legge, sento voglia di fare qualcosa. Lo facevo, da ragazzo. Ho liberato uccelli dalle gabbie e, una volta, cinghiali da un recinto. Se mi avessero beccato sarei finito nei guai. Ma era un istinto irrefrenabile: se non l’avessi fatto mi sarei sentito fuori posto. Non sarei riuscito a dormire, la notte.
Da molti anni non lo faccio più. Perché sono diventato saggio. E vigliacco. Mi dico che un gesto generoso, ma tutto sommato inutile, servirebbe a poco. E mi caccerebbe in un mare di problemi. così ho paura. E lascio perdere. Ma in questo momento mi viene in mente questo racconto: un ragazzo trova sulla spiaggia un sacco di stelle marine, gettate a riva dalla marea. Le raccoglie e le butta in mare. Un vecchio lo deride: ‘sono tantissime, non potrai salvarle tutte!’. E lui, prendendone una e gettandola in acqua: ‘Lo so. Ma per questa posso fare la differenza’. Ecco: la ragazza degli astici ha cercato di fare la differenza. Per questo la ammiro. Perché il suo è stato un gesto coraggioso. E di amore”.
Giovedì non sarò presente alla prova d’esame di Italiano: ho chiesto alla presidente della mia commissione di maturità il permesso di assentarmi per assistere all’udienza finale del processo che vede mia figlia (adesso ha 19 anni) imputata di rapina. Mi scuso con i miei studenti di 5^A, ma sono sicuro che anche loro sanno bene quale sia il posto giusto in cui io debba stare quel giorno.
In bocca al lupo, ragazzi! (…basta che non mi rispondiate: “crepi”!).
era sua figlia? comunque mi chiedo: cosa ne avrebbe fatto di quegli astici dopo essere uscita dal supermercato?
federico montanaro 4°F
ma non era già uscito un post su questo argomento?
Anch’io mi ricordo un articolo del genere.
Evviva il lupo e onore a Stefania!
il post simile che citate aveva come titolo “lettera di un astice a un giudice”
e direi che l’assenza del prof è più che giustificata..
e grazie per gli auguri..
speriamo in bene.. un pò per tutto, và.. 😉
Tutta, e dico tutta, la mia solidarietà!
Tutta la solidarietà a Stefania, e pieno appoggio alla scelta del padre di essere presente all’udienza finale del processo.
Spero che i giudici usino il buon senso e abbiano la mano leggerissima.
Comprendo lo slancio con cui due anni fa Stefania ha compiuto il gesto di “liberare” gli astici, però ritengo che – fino a quando la legge ritiene commerciabili determinate specie di animali – il massimo “legale” che si possa fare è boicottarne del tutto l’acquisto, e fare campagna di sensibilizzazione affinchè nessuno li compri.
Altrimenti domani ci sarà chi va ad aprire i pollai, gli allevamenti, affondare le barche da pesca…
Quindi, gesto splendido e idealista da parte di Stefania (ne ho fatti di analoghi anch’io in passato): però non è la strada giusta per modificare una cultura etico-alimentare che non si condivide.
bella prof!!!non si preoccupi!!!
è giusto che LEI domani svolga il suo compito di genitore,
ce la caveremo anche senza di lei..
speriamo bene in ogni caso,per noi maturandi e per l’udienza di sua figlia.
Michaela 5^A
ke te frega a te di cosa avrebbe fatto degli astici?!?!?!?!?!??!?!?!?!?!?!??!?!??!?!?!?!?!?!?!?!?!
comunque grandeprof..!grazie x gli auguri!!
spero sia andato tutto bene…
…dura lex, sed lex…