Immigrazione

Qualche minuto fa ho sentito al telegiornale una notizia sull’immigrazione: l’UE si lamenta con l’Italia per le decisioni prese riguardo al rimpatrio dei barconi di clandestini intercettati al largo delle coste italiane e parole di dissenso giungono anche dall’ONU e dal Vaticano.Premetto che la recente legge sull’immigrazione non ha il mio consenso, d’altronde essa si è resa necessaria: perché l’onere di questo problema deve essere assolto all’interno della Comunità Europea solo da Italia, Grecia e Spagna??

La mia risposta sarebbe diversa da quella proposta dal nostro governo: non si potrebbero accogliere tutti i clandestini che giungono in Italia e poi “distribuirli” tra le nazioni membre? In tal modo forse capirebbero anch’esse la nostra situazione, che peggiora di giorno in giorno, e potrebbero fornire un aiuto concreto per risolvere o quanto meno ridurre il problema. Per i costi di trasporto non penso ci possano essere problemi dato che comunque mantenere i campi di raccolta ha un certo costo, ma non ho alcuna certezza riguardo quest’ultima mia affermazione.

Vorrei sapere come la pensate sulla questione, perchè sinceramente la posizione di chi critica la scelta italiana mi sembra?alquanto egoista.

Andry

21 commenti su “Immigrazione”

  1. credo che a volte non ci si renda conto che stiamo parlando di esseri umani ma vabbè..
    comunque l’Italia non è l’unico paese colpito dall’immigrazione clandestina anzi…
    La soluzione non può essere quella di ricacciare i barconi diretti verso di noi prima ancora che arrivino..lì dentro c’è gente che scappa dalle guerre e gente disperata..loro vedono l’Italia (ma ripeto non solo l’Italia) come la terra promessa, perchè non c’è sufficiente informazione nel loro paese, non sanno come stanno realmente le cose; partono, spendono i risparmi di una vita, e finiscono per stare peggio di prima…i criminali non sono loro, i criminali sono chi ci fa un business sotto, quelli che si prendono migliaia di euro per questi viaggi infernali: sono loro che dovrebbero essere messi in galera a vita.
    E poi l’Italia così facendo sta ledendo un diritto umano, cioè quello di ottenere asilo politico, ed è per questo che l’UE è in completo disaccordo.

  2. Scusa Andry, ma devo smentirti. Non è il parlamento e il consiglio europeo che si lamentano della politica dei cosidetti “respingimenti”, ma è un’associazione esterna che utilizzata fondi dell’Unione Europea, che si occupa dell’emigrazione. Anzi il Consiglio Europeo ritiene nella norma la nuova politica italiana..

  3. Secondo te l’Olanda è colpita allo stesso modo dell’Italia? la Svezia, il Lussemburgo, la Danimarca? E’ di Unione Europea che parlo.
    Sono consapevole che tra molti di quei clandestini ci siano veramente povere persone, ma non pensare che lo siano tutti quanti. Il diritto d’asilo non può essere concesso a tutti solo perchè sono poveri, c’è bisogno di un motivo valido e di ricerche sulla persona, non può essere concesso sulla fiducia. Inoltre ho premesso che la legge non è di mio gradimento e che non sia questo il modo di risolvere il problema, e in ultima istanza non capisco perchè questi organi internazionali li limitino a parlare e non si impegnino veramente nel fornire qualche tipo di aiuto. La mia proposta mi sembra coerente con il tipo di comunità nel quale viviamo ed uno sforzo in questa direzione non mi sembra impossibile, ma forse avere un campo profughi in una campagna francese o vicino ad un mulino olandese non sarebbe il massimo per questa gente che critica vero? meglio lasciare tutti in un isoletta sperduta del sud Italia…

  4. Grazie Storico, le mie non sono informazioni complete ne sono consapevole, ma volevo solo sollevare la discussione su questo punto e conoscere le opinioni dei miei coetanei. Mi confermi comunque che le dichiarazioni provengono anche dall’ONU e dal Vaticano oltre ad altri organi internazionali?

  5. tu mi citi Svezia, Lussemburgo e Danimarca.
    Partendo dal presupposto che comunque tutti i paesi siano di uguale importanza e debbano essere rispettati come tali, mi hai nominato tre paesi che insomma…tralasciando il Lussemburgo che vabbè, sinceramente non so dove li puoi mettere gli immigrati in Lussemburgo, su Svezia e Danimarca potrei anche essere daccordo…ma perchè dovrebbero prendersi gli immigrati, insomma ogni paese ha i suoi problemi e cerca di risorverli, ma nel rispetto della legalità e senza cadere nella xenofobia e nel razzismo…
    Strano poi che mi nomini Svezia Lussenburgo e Danimarca e ti dimentichi paesini come Germania e Francia..loro non subiscono l’immigrazione vero..?? aggiungi Italia e Spagna e hai fatto almeno mezza UE, sotto ogni punto di vista..

  6. Mi sembra che tu voglia a tutti i costi difendere la tua posizione, senza aver ben chiaro quale sia stata la mia proposta. Innanzi tutto io ho citato paesi anche come la Grecia e Malta ed inoltre non crederai che Germania e Francia subiscano l’immigrazione ai nostri livelli, vero? Non so se ti rendi conto che ogni giorno arrivano barconi di disperati sulle coste italiane ed altrettanti si disperdono in mare. perchè dovrebbero assumersi il problema dici: perchè fanno parte di una Comunità ecco il motivo, se come affermi tu non avrebbero la necessità di prendersi questo onere, perchè tante critiche?
    Il mio intendo comunque non era quello di sottolineare il problema dell’immigrazione, quanto una sua possibile soluzione, dati anche i recenti disaccordi tra Italia e Malta in un recente passato.
    Aggiungo un’ultima cosa: xenofobia e razzismo: non esageriamo adesso, nel mio articolo non assolutamente parlato di ciò ne tanto meno l’ho lasciato intendere. Gli italiani non sono xenofobi (non hanno paura degli stranieri) ne razzisti (discriminano gli stranieri), ma è normale che un senso di diffidenza cominci a nascere nelle loro menti.

    Andry

  7. Bè mi sembra quanto meno azzardata la tua affermazione riguardo l’immigrazione in Germania e Francia…forse tu non lo sai, ma da fonti attendili so di certo che la Germania subisce un’immigrazione maggiore della nostra, ed anche la Francia, se non è superiore, siamo lì…per non parlare della Gran Bretagna, che è il paese più multietnico del mondo…DOCUMENTATI

  8. Innanzi tutto non c’è bisogno di alzare i toni, poi vorrei proprio sapere le tue fonti attendibili che affermano che la Germania subisce un’immigrazione maggiore della nostra. E infine, Tormento, multietnico non vuol dire immigrazione se non lo sai. Cioè è vero che c’è stata in passato ma non vuole assolutamente significare che sia ancora in atto, altrimenti paesi come il Canada, l’Australia andrebbero considerati enormi campi profughi, altro che Gran Bretagna

  9. mmh questa è la più chiara…
    http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_immigrant_population

    spero non mi verrai a dire che sono dati “taroccati” ma se proprio lo pensassi…
    http://books.google.com/books?hl=en&id=YgSsp6S1qnkC&printsec=frontcover&source=web&ots=kXSuhAamCt&sig=nf3BbgP2FUT4tFxHgFC1ZrZO_8A&sa=X&oi=book_result&resnum=7&ct=result#PPP1,M1

    non ci sono i dati relativi a Francia e Germania ma penso ti possa bastare vedere che il dato italiano è lo stesso che è in quello di Wikipedia, e che dunque i dati (come tra l’altro scritto da wikipedia stesso) sono presi da la…e se le nazioni unite non sono fonti autorevoli….

  10. OK ho visto le tue fonti, però voglio solo ricordarti che immigrazione non corrisponde a clandestinità. comunque lo scopo del mio articolo non era quello di sottolineare questo aspetto del problema, come ho già ribadito: la mia voleva essere una proposta per aiutare il nostro paese a risolvere il problema dell’immigrazione, rendendo partecipi anche le altre nazioni, in vista di una collaborazione amichevole e non di critiche verso un provvedimento resosi necessario dato il disinteresse nei nostri confronti, tutto qui. Comunque ti ringraziono tormento per aver espresso la tua opnione su questo tema

  11. Mi permetto di fare alcune osservazioni.
    Innanzitutto, la questione di chi ci deve dire se una cosa è giusta o meno. Ecco, non credo si debba aspettare il Consiglio d’Europa o qualsiasi altra organizzazione a dirci che i respingimenti sono sbagliati, deve essere la nostra coscienza a farci muovere.
    Come è possibile questo? Attraverso l’approfondimento, la voglia di saperne di più e a non fermarmi alle notizie che passano nei tg.
    Se cominciamo veramente a conoscere quali sono le cause che spingono le persone a migrare, a domandarci chi sono quelle persone che troppo facilmente chiamiammo “clandestini”, e qual è la loro storia.
    E quali sono, in particolare, i meccanismi di funzionamento dell’attuale sistema economico, da ciò che ci spinge a produrre e consumare sempre di più ad i meccanismi di sfruttamento delle risorse naturali nel sud del mondo.
    Si capirebbe allora che noi siamo in debito verso quelle persone e che il nostro benessere, il nostro stile di vita è possibile a scapito della loro povertà. Se uno ha chiaro questo, non si pone nemmeno il problema, sa che è un dovere sacrosanto accogliere i migranti.
    E infatti, la storia lo sta dimostrando, arrivano e arriveranno sempre più. E io, sinceramente, visto come è ridotto questo paese, ne sono contento, perchè, penso che da loro, potrà arrivare una nuova conscienza, una nuova sensibilità, una riscoperta dei valori, che forse ci aiuteranno a migliorare.
    Concludo con una citazione, tratta da un articolo di Marco Revelli pubblicato sul manifesto:
    “C’è dentro ognuno di noi, e nella coscienza collettiva, un confine impalpabile ma fondamentale, che distingue il modo di guardare l’Altro come “uno di noi” (diverso ma, almeno in qualcosa simile), o come una “natura estranea”. Appartenente a un altro “regno”: “animale”, “vegetale”, “minerale”. O semplicemente al Nulla. Le “retoriche del disumano” lavorano su quella linea di confine. La spostano “in qua”, riducendo l’area degli inclusi nella dimensione di “uomini” e allargando l’esercito dei “non-uomini”. Dei non-riconosciuti. Non degli “invisibili”, si badi. Bensì di coloro che si vedono ma non hanno importanza. Possono essere indifferentemente usati o abbandonati a se stessi. Accolti (se, e fin quando, servono) o respinti (come cose inutili o dannose). “Salvati” o “sommersi”, a seconda dell’interesse del momento”.

  12. Alessandro,
    concordo con te con il fatto che sia il nostro stato a dover rendersi conto che i respingimenti siano non giusti, ma non volevo andare a finire a parlare dell’immigrazione in generale, solo sentendo questa notizia al tg ho voluto esprimere una mia idea: mi ha molto innervosito infatti sentire queste critiche non accompagnate da una qualche proposta alternativa.
    Inoltre sono sempre dell’opinione che non tutte le persone che arrivano in Italia siano brava gente, ma che bisogni sempre attuare una distinzione: insomma i loro valori possono benissimo convivere con i nostri, lo dimostrano molti paesi del sud o centro Italia (italiani-arabi , italiani-albanesi) ma non con tutti è possibili stabilire dei legami di cooperazione se non sono disposti ad accettare le nostre regole….

  13. “sono sempre dell’opinione che non tutte le persone che arrivano in Italia siano brava gente ma che bisogni sempre attuare una distinzione”.
    Scusa ma questa frase non è ammissibile. Il concetto di “brava gente” non esiste. Una persona può essere giudicata se e nella misura in cui compie dei reati per i quali viene giudicata colpevole. Non esiste il criminale in potenza, altrimenti scadi nel pregiudizio o peggio nel razzismo. E poi quale distinzione faresti? In base a quali criteri? E’ un crinale molto pericoloso..

    “ma non con tutti è possibili stabilire dei legami di cooperazione se non sono disposti ad accettare le nostre regole…”.
    Anche qui, non capisco. Cosa vuol dire le “nostre regole”? Quali “regole”? Chi non le rispetta? Stai parlando della legge? La legge è legge, molto spesso non la rispettiamo neanche noi italiani, è allora cosa fai, espelli l’italiano che non la rispetta?
    Se si parla di leggi, uno è colpevole solo nella misura in cui viene giudicato dopo aver compiuto un crimine e non prima.
    Tra l’altro tieni presente che molto spesso, la condizione di clandestinità, è un elemento che aumenta la precarietà della persona e quindi rende più probabile che la stessa sia portata a compiere dei reati. Ma tu pensi che un ragazzo, che ha speso migliaia di euro per venire in Italia, e riceva un foglio di via, vede la sua vita distrutta, tutti i suoi piani falliti, pensa di tornare indietro? Forse questo è il modo per creare dei potenziali criminali. Oppure dei docili, silenti, lavoratori precari in nero, ricattabili in qualsiasi momento.

  14. Vedi proprio per questa divergenza di idee che è naturale che nasca preferivo non spostare la questione su tal punto, ribadendo ancora una volta che il mio intento non era questo.
    Per quanto riguarda le tue critiche si, io penso che non tutti siano brava gente e questo è innegabile, non puoi non ammettere che tra queste persone ci sia anche gente meno rispettosa degli altri e sinceramente quando vedo in tv queste persone che si mettono a manifestare nei campi di accoglimento, dopo che appunto sono stai accolti, non mi va proprio giù. Prevedo alle critiche dicendo che se mancano i soldi per accoglierli nel modo giusto questo è un problema che andrebbe risolto grazie anche all’aiuto di altri enti, che poi era la mia proposta iniziale e quella sulla quale intendevo indirizzare la discussione.
    Per quanto riguarda le regole non pensi certo che io creda valgano solo per gli extra-comunitari, se un italiano è reo di qualcosa va in carcere non se sta in giro, io non ho mai detto una cosa del genere. però chi emigra in un paese si deve adeguare alle regole di quella nazione, non ne sarà di certo esente. Io per altro non ho mai parlato di espulsione di chi non rispetta le regole….
    Riguardo l’ultima parte del tuo commento, ALessandro, la mia proposta potrebbe accordarsi con il tuo pensiero: se la clandestinità aumenta la precarietà della persona, perchè nessuno fornisce degli aiuti concreti ad evitare che si giunga al punto di promulgare tali leggi? Leggi in oltre che evidentemente sono volute non da me, non da te, ma dalla maggior parte della popolazione che votanto alcuni partiti ha permesso loro di realizzare i loro obbiettivi.
    Non vorrei prolungare la discussione, che ripeto ancora una volta non voleva vertere su tal punto, comunque se non condividi le mie posizioni sono felice di confrontarmi con te

    Andry

  15. Caro Andry,
    il ragionamento sull’accogliere o meno i cosiddetti clandestini non può prescindere dal parlare di immigrazione.
    Del resto, queste persone, non sono dei pacchi che possono essere spostati da un paese all’altro.
    Per questo la tua proposta mi sembrava viziata da un “difetto” etico all’origine.
    Buona serata.

  16. io vi ricordo che gli imigrati scappano dalla loro terra d’origine lasciandosi alle spalle, tutto quello per cui hanno sudato i loro genitori e loro stessi, detto questo si intende che per un imigrato non sia piacevole avandonare tutto per essere poi considerato (a gli occhi di alcuni) un subumano.
    il problema non è l’imigrazione ma le multinazionali e i nostri confort.
    a finche noi possiamo mantenere la vita che abbiamo loro ci servono, ci serve “rubarli” le materie prime, “schiavizarli” per la mano d’opera, inquinare i loro fiumi, i loro stati ci servono per evadere le tasse e non rispetare il trattato di kyoto.
    signori loro non sono altro che quello che la nostra societa ha creato quindi aprite il cuore e accoglieteli che se oggi abbiamo la cocacola e siamo seduti su comodi divani made in chi sa quale stato del 3 mondo e grazie a loro e al sacrificio che loro hanno fatto e tutt’ora fanno, l’unica cosa che chiedono e la possibilita di vivere il sogno di una vita occidentale.

  17. io ho un po’ di domande per tutti coloro che si pongono il “problema immigrazione” coi soliti luoghi comuni:

    siete veramente convinti che il problema ora in italia siano gli sbarchi clandestini di lampedusa & co.?

    credete veramente che un essere umano sia così idiota da rischiare la vita e pagare un sacco di soldi per affrontare un viaggio in barca che manco si sa se si arriva sani e salvi per enire qui a delinquere?

    credete veramente che gli extracomunitari che arrivano coi barconi abbiano il grande obiettivo di distruggere le nostre tradizioni?

    non pensate che anche il cristianesimo partendo dalla palestina e predicando la propria dottrina attraverso tutto il mondo abbia cancellato almeno qualche tradizione dei tanti popoli che ha convertito? aggiungo anche, per non avere polemiche coi credenti, che noi stessi europei abbiamo spazzato via civiltà come aztechi, incas, maya e pellerossa.

    avete la certezza che in italia tutti gli stupri sono commessi da extracomunitari?

    siete davvero convinti che un criminale italiano valga di più di un criminale negro?

    siete davvero convinti che gli extracomunitari ci rubano il lavoro e noi diventiamo tutti poveri? volete tutti fare gli spazzini, i lavacessi, i venditori di libricini, i muratori pagati in nero senza diritti nè sicurezza sul lavoro, i cassieri da merdonalds e i venditori di musica e film piratati???

    non pensate che se alcuni extracomunitari si ritrovano costretti a delinquere per vivere è anche perchè noi italiani li emarginiamo costantemente?

    lo sapete che ci sono un sacco di “persone di alto livello” di nazionalità italiana che hanno rubato tramite affari finanziari 1000 volte quello che può rubare uno scippatore a una vecchia e, al contrario di quest’ultimo, non si sono fatti un giorno di galera?

    IL BENE E’ IL BENE, IL MALE E’ IL MALE.
    L’ONESTA’ NON HA RAZZA, LA CRIMINALITA’ NON E’ NE’ BIANCA, NE’ NERA, NE’ GIALLA.

    p.s.
    per andry: la tua proposta di “spalmare” il numero degli extracomunitari in tutta l’unione europea non è così tanto brutta…ma perchè avvenga dovremmo essere in uno stato di UNIONE EUROPEA e non di ACCORDO TRA PAESI CHE SI FANNO I CAZZI LORO. abbiamo il mito di una federazione come quella degli stati uniti d’america, non tenendo conto del fatto che la loro nazione è nata già come unione di stati e ha dovuto pure affrontare una guerra civile tra nordisti e sudisti (guarda caso su che cosa? laschiavitù dei neri!)

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