una lezione di educazione incivile

24 Marzo 2009, Noverasco, durante la cogestione si tiene una lezione di educazione civica.
Unico relatore il Sindaco di Opera, il quale precisa subito che, oltre ad essere Sindaco, è anche esponente di un partito politico. Gli studenti fanno domande, dal federalismo fiscale ad Obama. Ad un certo punto del dialogo-soliloquio, il tono della comunicazione si fa appassionato, siamo al passaggio cruciale del contributo educativo di questo incontro. Il Sig. Fusco, dopo aver ricordato la sua recente assoluzione (il gup di Milano lo ha assolto dall’accusa di istigazione a delinquere) racconta l’impresa eroica che ha aperto la sua corsa alla carica di Sindaco: la cacciata degli zingari da Opera citata come “momento nel quale i cittadini di Opera hanno iniziato a riprendere fiducia in sé stessi”. Di fronte ad una platea di studenti, prevalentemente minorenni, molti dei quali ai tempi dei fatti citati (inverno 2006) avevano tra i 12 e i 14 anni, viene rivendicata in termini accalorati e accattivanti quell’azione politica, come esperienza che ha innescato nei cittadini la fiducia nella possibilità di incidere sulla realtà e di produrre cambiamenti. Una fiducia accesa grazie ad un gesto di teppismo (avere dato fuoco alle tende della protezione civile allestite per ospitare provvisoriamente circa 70 persone, di cui 35 bambini, sgomberati da un campo abusivo della zona sud di Milano), una fiducia alimentata da una ripetuta azione di bullismo (le minacce e gli insulti quotidiani rivolti da parte di un gruppo di cittadini ai bambini e alle loro famiglie ospitate nel campo alla periferia di Opera), una fiducia fomentata grazie ad una campagna di razzismo e odio quotidiano che portò le famiglie rom, collocate ad Opera, a trasferirsi anticipatamente presso la Casa della carità di Milano, per sottrarre i propri figli ad un clima di intolleranza molto più insostenibile del freddo di quell’inverno.
Una lezione di fiducia nella politica, esposta da un uomo solo, con semplicità, senza contraddittorio e senza ricorrere a quella noiosa pratica del pluralismo.
Una lezione di educazione civica, incivile. Obiettivo formativo: saper fare, come riacquistare la fiducia in sé stessi attraverso un’azione violenta e organizzata ai danni di soggetti emarginati. Applausi, fine dello spot, domani è un altro giorno.

Con grande amarezza.
Francesca Castelli

23 commenti su “una lezione di educazione incivile”

  1. Riguardo al fatto del clima di intolleranza e della violenza verso i nomadi presenti a Opera posso solo dire che tu come tanti altri hai strumentalizzato la cosa…vi era solamente una pacifica protesta contro una decisione presa in modo affrettato.Come dicono che se ti rubano in casa e c’è un campo nomadi nei dintorni,allora è colpa dei nomadi,allo stesso modo se vi è una minima protesta pacifica intere famiglie vengono additate come fascisti facinirosi.

  2. Tanto i ragazzi quanto i docenti debbono riflettere attentamente sull’incontro del 24 marzo, su cui Francesca Castelli svolge le sue osservazioni critiche (a proposito: benvenuta sul blog!).
    Da parte mia, osservo in primo luogo che ci vogliono lunga esperienza e grande rigore intellettuale per tener distinte le manifestazioni delle proprie convinzioni politiche dall’esercizio dei ruoli istituzionali, e gli studenti avrebbero dovuto farci sapere se intendevano invitare il sindaco di Opera (nel qual caso non c’è bisogno di alcun contraddittorio) o il militante della Lega Nord Ettore Fusco. In questa seconda ipotesi, un contraddittorio sarebbe stato più che mai necessario per evitare che l’incontro si risolvesse nella pura e semplice promozione delle idee di una sola parte politica.
    Nello specifico, è purtroppo vero che gli “zingari” non hanno mai suscitato sentimenti positivi nella gente, per le ragioni a tutti ben note; ma se muovendo da questa considerazione (o constatazione di fatto) si passa a giustificare l’odio razziale o l’ostilità generalizzata verso lo straniero, propugnando la chiusura delle frontiere nella fiduciosa attesa che ci sia qualche italiano disposto a fare il domestico, il badante o il raccoglitore di pomodori, allora proprio non ci siamo.
    Avrei voluto intervenire e dirlo, ma mi hanno scoraggiato dal farlo i rumorosi consensi e i cori da stadio dei nostri studenti. Non so che accoglienza avrebbero avuto, in quel clima, i miei tentativi di approfondire, distinguere, promuovere una più attenta riflessione e una pacata discussione.
    Concludendo, quel che mi preoccupa non è il fatto che gli studenti pensino bianco o nero. Mi interessa che abbiano, appunto, un pensiero, e non una semplice reazione pavloviana alla sollecitazione degli istinti più elementari: perché la democrazia e la cittadinanza consapevole si nutrono della capacità di approfondire e distinguere. L’adesione a messaggi semplificati e a certezze apodittiche, invece, porta ad altro.

  3. L’assoluzione di Ettore Fusco da quelle accuse era inevitabile. E qui la Lega Nord non c’entra. Gli abitanti erano stanchi: i furti negli appartamenti erano aumentati, così come i tentativi di rubare automobili. La gente non si sentiva più sicura a camminare per le vie della propria città. Cosa bisognava fare? Le manifestazione pacifiche ci sono state. Non si può parlare di “campagna di razzismo” perchè una decina di cretini hanno voluto incendiare il campo.
    Vorrei farti una domanda: saresti scesa a portare il cane a fare i suoi bisogni nel parchetto antistante il campo rom? O avresti avuto paura di essere importunata?

  4. ringrazio Francesca Castelli per il post inviato. Raramente mi è capitato di leggere parole che rendessero così bene indignazione e sconcerto,tra l’altro non urlati. Sono sorpreso dall’autocensura del Preside, a suo dire “scoraggiato dai rumorosi consensi e dai cori da stadio dei nostri studenti”. Sorpreso, perchè ricordo quanto apprezzai un suo intervento di qualche tempo fa a stigmatizzare le “ronde rosse” del sindaco di Rozzano e di un suo assessore. Mi dispiace ancor di più perchè una persona della sua cultura e autorevolezza avrebbe dovuto affrontare il rischio di una presa di posizione impopolare. Credo che anche il Preside sia rammaricato di non aver disinnescato subito la miccia dell’intolleranza accesa dal prode Fusco. Tutto quello che si farà dopo, un post, una lettera aperta, persino un invito a Don Colmegna, non avranno l’efficacia che avrebbe avuto un fermo “non ci sto” durante l’assemblea.

  5. Caro “Over 50”,
    Mi lasci la facoltà di interpretare a mia discrezione le situazioni concrete in modo pragmatico e di scegliere di conseguenza; perché una comunicazione passi ci vuole un determinato contesto, almeno minimamente predisposto all’ascolto e allo scambio di idee. Lì non c’era. “Posizioni impopolari”, nella vita, ne ho assunte parecchie: e senza timori, firmandomi sempre con nome e cognome.

  6. Sono uno studente,
    penso che la questione non sia tanto la presa di posizione,poichè io come altri miei amici che “non ci stavamo” ci siamo alzati e ce ne siamo andati,non sarebbe stato però possibile prendere una posizione “impopolare” poichè avrebbe causato disordini e a mio parere il prode Fusco non merita neanche che ci si metta a discutere quando erapropaganda e non certo un dibattito.Pertanto era inutile provare a discutere con una persona che di certo si sarebbe “arrampicata sugli specchi” senza dare risposte poi soffocate da chi,e non erano pochi,stava dalla sua parte.Sfido chiunque in quel clima a provare ad andargli contro,era stato creato un clima propagandistico,come fossimo in tempo di elezioni,poggiando tra l’altro come dice l’articolo su argomenti di cui non si dovrebbe fare vanto.

  7. Per un attimo ho temuto che il Sg.Fusco si mettesse a prendere adesioni al partito e a distribuire magliette.. Fortuna non è successo.. Penso che l’errore più grave sia stato, da parte nostra, il non avere una contro parte, giusto per evitare che il “sindaco” di Opera dicesse quello che voleva, con molto imprecisioni e infodatezze.. Di certo non sarebbe dispiaciuto a qualcuno di noi, magare dire qualcosa.. Poi vorrei giusto far notare come Fusco abbia sviato quelle poche domande da controparte che gli sono state poste, dimostrando che in Italia i “politici” fanno quello che vogliono.. Senza dilagare ancora molto.. Vorrei solo rispondere a chi accusa gli zingari di essere portatori di un aumento di delinquenza, specie tentati furti.. ecco, per favore portami un dato, una statistica, perchè io non ne trovo.. possibilmente che nn derivi da Mediaset o dai “quotidiani” come Il Giornale, Libero e vari.. Ah infine, per chi parla di strumentalizzazione di un atto di vandalismo in mezzo ad un pacifica manifestazione.. beh gli studenti/giovani (che nn portano il colore della Lega o del NeoFascismo) che manifestano in piazza, per degli atti di vandalismo (sui quali spesso loro non hanno il controllo) di pochi, vengono manganellati e insultati a ruota dalle forze dell’ordine, il loro ordine..

    Saluti
    Lorenzo

    P.S. chiedo scusa per i possibili errori grammaticali, non ho tempo di rileggere..

  8. AHI AHI AHI AHI Fusco, Fusco, Fusco cosa combini????
    non puoi plagiare gli studenti, DAIIIIII NON SI FA.
    poi finisci come socrate……
    anche se paragonare socrate a un leghista mi fa sentire in colpa…..
    e cosi la vergogna cade un altra volta su noi studenti, che ci facciamo convicere da buone parole e dal tricolore e dal nazionalismo.
    cos’è l’Italia se non una pensiola delimitata dalle montagne??????
    un giorno l’uomo capira di essere cittadino del mondo. quando arrivera quel giorno vivremmo in un pianeta migliori senza frontiere ne dogane.
    quando sento parlare di rom che sono portatori di furti e di insicurezza mi sembra tanto di sentire Hitler che parla degli ebrei.
    perche se denigramo un popolo nn facciamo altro che affermare la nostra superiorita su quel altro popolo. proprio come ha fatto Hitler con la “razza ariana”

  9. La lega purtroppo è un partito cha accoglie sempre più aderenze,bisogna farci l’abitudine,e ciò non vuol dire che bisogna lasciarli fare,siamo nella condizione in cui non è possibile ignorare questa realtà,ahimè,ormai molto diffusa.Perciò è ora che qualcuno si opponga a tutto questo ed in questo caso ad un intervento che non oso definire discriminante nei confronti di gente che SE ruba lo fa perchè il nostro è ormai un paese a se.L’italia ormai non è parte dell’Europa e del Mondo,è uno stato a sè.La paura è che si arrivi ad una dittatura e purtroppo la differenza la fanno anche partiti come la lega Nord che qui ad opera ha un esponente.Un esponente che hai il coraggio di dire che secondo lui non era giusto far vivere i nomadi nelle tende al freddo,è per questo che ha deciso di eliminarle quelle tende?
    Menomale che siamo nelle mani di una giustizia che ha avuto il coraggio di assolverlo,si prevedono tempi duri.

  10. Giusto, la lega sta accogliendo sempre più aderenze. Ma ti sei chiesto il perchè? Bisogna smetterla di associare la lega a un partito neo-fascista o addirittura paragonarlo al nazismo di Hitler. La lega nord è L’UNICO partito insieme all’Italia dei Valori ad essersi opposto a quello schifo di indulto fatto dal carissimo Prodi, la lega vuole applicare la tolleranza zero con i pedofili, maniaci e stupratori ( e già questo di voti ne porta molti); la lega è federalismo fiscale, sicurezza ( vedi esercito in alcune città o quartieri), valorizzazione delle proprie terre e dei centri storici di molte città e molto altro ancora. Questo è la Lega Nord, non un branco di fascisti che vogliono cacciare i “terroni” e gli “zingari” dall’Italia. Vi ricordo che il caro Borghezio è stato più volte isolato da Bossi per le sue dichiarazioni razziste. Noi difendiamo le nostre trazioni, i nostri costumi: chi viene ad abitare nel nostro paese è il benvenuto, ma non potrà cambiare l’Italia. Pensate, cosa succede se noi andiamo nelle filippine? I volontari vengono rapiti, altri uccisi, altri malvisti dalla società. E noi di filippini in Italia ne abbiamo oltre 60 mila, nessuno gli dice nulla: lavorano e portano a casa il pane nella propria famiglia. E pensate a cosa succederebbe se andassimo in città musulmane e ci mettessimo a pregare in massa davanti a una moschea. Ci sarebbe la stessa reazione che noi abbiamo avuto quando una massa di musulmani si sono messi a pregare nei nostri “punti” cattolici di maggior importanza?

  11. senti io so soltatn che da quando la legha ha piu potere a mio padre che paga regolarmente le tasse (cosa che una buona parte degli italiani non fa) ottenere il rinnovo di permesso di soggiorno costa 200 euro in piu (che nel caso della mia famiglia che siamo in 4 sono 800 euro in piu ogni 2 anni)
    la proposta del diritto voto ai residenti legali in italia per le ellezioni locali é saltata.
    durante l estate scorsa mi é stato vietato di entrare in un parco solo perche parlavo in spagnolo con un mio amico e avevano a pena arrestato 6 ecuatoreni.
    io ribadisco il mio punto di vista la lega é una vergogna.
    e ci tengo a ricordare che La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

  12. Jo, non attribuire le colpe alla lega. Hai dati certi che testimoniano che sia sia colpa loro? E’ stata una ronda leghista a impedirti di entrare in un parco? Non ci credo assolutamente.

  13. Saranno disposizioni razziste di qualche cretino, non mi risulta che la lega vieti a uno straniero di entrare in un parco. Pensa un pò che ieri davanti all’ingresso di parco Sempione c’era il gazebo della Lega Nord e gli extracomunitari presenti erano la metà degli italiani.. Chissà perchè sono entrati, in teoria non possono!!

  14. in realta nn e proprio vietato agli stranieri di entrare in tutti i parchi ma solo in alcuni parchi di milano detti (hot spot) che sono punto di ritrovo i inmigrati da tutte le parti del mondo e si ubriacano e delle volte sono anche molesti quindi a determinate ore e stato vietato agli stranieri (di etnie ben identificate)di entrare in alcuni hot spot in determinati orari.
    sfiga vuole che io abbia cercato di entrare in un hot spot con un mio amico parlando in spagnolo in una fascia oraria dicciamo ” non adatta agli extra comunitari” e l acceso ci e stato vietato da u n vigile.

  15. io non ero presente ma, leggendo quello che scrivi tu, francesca, penso che qualcuno, in un’occasione come quella descritta, avrebbe dovuto alzarsi e opporsi verbalmente. finchè li si lascia parlare, l’avranno sempre vinta.

    sinceramente, signor preside, io al posto suo sarei intervenuto. se fossi un preside, nella mia scuola non tollererei interventi di propaganda politica, specie se filo-razzisti. se bisogna rinunciare a difendere valori come la tolleranza e la convivenza per colpa di un “clima sfavorevole” fatto di soli cori da stadio (non credo che gli studenti fossero armati di manganelli e olio di ricino), allora è finita. lei ha pure il coltello dalla parte del manico, penso che una prova di inciviltà di uno o più studenti durante una cogestione sia degna di una sospensione, no?
    spero che almeno abbia chiamato il sindaco di opera nel suo ufficio e lo abbia cazziato a dovere.

    francesca, anche tu, secondo me, avresti dovuto alzarti e prendere parola.

    inoltre, se appunto era una cogestione, perchè non è intervenuto nessun professore?

    ricordiamoci che il regime fascista è durato vent’anni non perchè fosse così tanto potente, ma perchè lo si è lasciato fare.

  16. complimenti davvvero…la propaganda dei partiti arriva ora nelle scuole. Quello che mi colpisce è la forte adesione a certe idee che in un primo momento spaventano! E non sto scherzando trovarsi a dire ” gli zingari rubano,i marocchini pure, sbattiamoli fuori dal Paese” significa tanto. Ma a che livelli siamo arrivati? certo a livello umano proprio zero direi….a livello propagandistico fa sempre comodo dare la colpa a qualcuno non credete?
    -una lezione di educazione incivile- cavolo mi sembra proprio un titolo azzeccato! Personalmente sono resistito 10 minuti a sentire parlare il “sindaco” di opera..perchè un conto è uno scambio di opinioni che devono essere accettate da entrambe le parti e un conto sono insulti del tutto Razzisti che non sono sostenuti da niente!
    I ragazzi applaudivano…ecco bisogna soffermarsi parecchio su questo. Tra i giovani circola ormai una convinzione che non ho idea da dove parta ; Comunista di merda….Leghista sei un grande.
    Questo va a dimostrazione di come le generazioni siano influenzate da ciò che le circonda.
    Le televisioni possedute che trasmettono idee leghiste contro razze “impure” ma siamo veramente a livelli pietosi!!
    Qualcuno a questa situazione c pianterebbe un bel sorriso beh io NO.
    Io non ci sto perchè è politicamente scorretto e INCIVILE, giovani non facciamoci abbindolare da un uomo col parrucchino che parla di povertà quando è uno degli uomini pioù ricchi del mondo!
    Non ascoltiamo le idee leghiste del capo del partito che sta con una ” terrona” non lo facciamo.

    il dispiaciuto Lodovico

  17. Sono un genitore che ha iscritto il figlio al Vs. istituto. Sono preoccupato da quanto leggo, a seguito del commento della Sig.ra Castelli e soprattutto dalla risposta del Preside che condivido , ma solo in parte.
    Se si invita una figura istituzionale in una scuola( un Sindaco) si ha il dovere di usare tutti i mezzi per far si che il discorso resti istituzionale, soprattutto di fronte a dei ragazzi in una scuola che dovrebbe insegnare senso civico e senso delle istituzioni.
    Non conosco il Sig. Preside ma la Sua non presa di posizione ed il Suo non intervento ha di fatto approvato Quanto detto dal Sindaco, peraltro confermato dal Sig. Preside.
    Ognuno ha le Sue idee, ben venga , ma pensavo di iscrivere mio figlio in una scuola Vera, dove le Istituzioni siano una cosa seria indipendentemente
    dalle idee di ognuno.

  18. Prendo atto delle critiche che mi sono state rivolte. Il punto è che non è facile interferire in un contesto particolare.
    a) Tutto è stato creato e organizzato autonomamente dagli studenti, che, obiettivamente, con le loro domande hanno “tirato la volata” a Fusco, in quanto lo hanno intervistato più come esponente di partito che come figura istituzionale;
    b) con Fusco ho avuto a che dire già durante la campagna elettorale del 2008, e francamente non ritenevo opportuno replicare perché questo avrebbe compromesso dei rapporti istituzionali che io ho comunque il dovere di salvaguardare;
    c) chi è stato presente (gli studenti che sono intervenuti sul blog) ha descritto bene la situazione riconoscendo che non era il caso di intervenire peggiorando sicuramente la situazione;
    d) al genitore che è intervenuto per ultimo, dico che nella mia testa è molto chiara la distinzione fra rapporti politici e rapporti istituzionali: il problema, come lui del resto rileva, è che la cosa non è chiara a tutti. Grazie degli interventi e saluti a tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *