Il Resto del Calvino n.2 – TUTTI FACEBOOK

Ci tengo a riportare anche qui sul blog della scuola l’articolo “Tutti Facebook” uscito in ultima pagina sul secondo numero del giornalino scolastico e da me scritto. perché? perché non so chi della redazione ha pensato bene di tagliare alcune frasi del testo originale, facendo saltare fuori un articolo che in un paio di punti non fila e dove ci sono due pezzi non collegati tra loro. Dato che nell’originale il discorso fila che è una meraviglia, lo copio tutto, senza inutili modifiche, qui. Se poi quelli della redazione ritengono necessario tagliare delle parti di qualche articolo che si scrive per il giornalino per motivi di spazio non c’è problema. Solo che poi andrebbe riletto tutto il testo e si dovrebbe vedere se ha ancora senso, e se così non è, si può rivedere un attimino l’impaginazione. perchè riservare metà pagina a un quadrato con 5 cerchi per far vedere come è fatto un campo di hockey, e far terminare l’articolo stesso alla pagina successiva magari è un pò troppo. perchè l’idea di scrivere il titolo enorme, lasciare spazi bianchi sopra e sotto questo, mettere in ogni pagina un riquadro che toglie ulteriore spazio magari non è una grandissima idea. Già il formato è piccolo, se poi si fa di tutto per togliere altro spazio…
Comunque dicevo… ecco l’articolo originale, riveduto e corretto anche dalla prof. Longhi (più di così che volete??)…

TUTTI FACEBOOK

Adesso che su Facebook c’è anche il preside, il social network più utilizzato al mondo è veramente completo. Per chi non è pratico del campo, offro solo un rapido identikit dell’argomento: Facebook (letteralmente, faccia-libro, o meglio, il libro delle facce) è uno dei mezzi di comunicazione più utilizzati al mondo. E pensare che nel 2004, l’allora 19enne Mark Zuckerberg (il genio fondatore del network) decise di creare un sistema online per poter rimanere in contatto con i compagni dell’università di Harvard al termine degli studi: evidentemente, la cara mail non gli bastava. Bene, sono passati 5 anni e Facebook conta la bellezza di 175 milioni (leggasi centosettantacinque milioni) di utenti iscritti attivi: dubito che tutta questa bella gente collegata da ogni parte del mondo sia stata compagna di classe di Mark. O almeno, io questo ragazzotto (che è oggi il più ricco under-25 del pianeta Terra) non l’ho mai avuto come vicino di banco. Dicevamo del numero impressionante di iscritti: ben il 15% del totale accede dall’Italia, il 30% dagli Stati Uniti d’America e c’è anche un dignitoso 3% della Groenlandia. Ma come funziona in pratica Facebook? Che cos’ha di così irresistibile da attrarre così tante persone? Sostanzialmente, neanche più di tanto di un comune sito internet, forum o blog, scegliete voi. É la moda del momento, e il caro Mark ci campa su. Che sia popolare l’avrete ormai capito: basta aggiungere solo che Chris Brown, dopo aver picchiato a sangue la fidanzata Rihanna settimana scorsa (chissà se davvero con un “umbrella” come dice qualcuno), ha cambiato il suo “stato sentimentale” da “in una relazione” a “single”, per farvi capire che è anche abbastanza divertente. Se decidete di iscrivervi dovete semplicemente inserire nei classici campi nome, cognome, indirizzo mail, residenza i vostri dati (ormai è quotidiana routine qualunque cosa si faccia), accettare le condizioni scritte in quei minuscoli box su decine e decine di righe che secondo me mai nessuno ha letto, e il gioco è fatto. Facebook è totalmente a vostra disposizione, o meglio, voi siete completamente a disposizione di questo. Mi spiego: se qualcuno avesse letto casualmente le condizioni di cui parlavo poco fa, avrebbe notato che da qualche giorno a questa parte sono sparite alcune semplici parole, che suonavano più o meno così: “Puoi rimuovere i tuoi contenuti dal sito in ogni momento, e se decidi di rimuoverli, la licenza scadrà automaticamente”. In poche parole, se ti stufavi del giochino potevi liberartene quando volevi, una roba usa e getta diciamo. Oggi non è più così: “Facebook d’ora in poi si appropria dei contenuti degli utenti. E ne può fare ciò che vuole. Per sempre. Anche quando le persone volessero rimuoverli”. Non è un nuovo padrone della Terra e non finirà con l’ucciderci tutti, tranquilli. Anche perché le parole minacciose non provengono direttamente dalla bocca o dalle manine fatate di Mark, quindi pericolo scampato. Altrimenti sarebbero scattate subito denunce su denunce e ciao ciao al simpatico passatempo. Semplicemente, esistono delle opzioni che permettono o meno, di condividere i contenuti caricati (foto, video, commenti e “tag”) con determinate persone, che possono essere solo i tuoi amici virtuali, gli amici degli amici, oppure tutti i 175 milioni di cui sopra. Per fare un esempio, se modifico il mio status scrivendo “Marco oggi non ha voglia di studiare per l’interrogazione”, tutti i miei amici possono leggerlo, preside, Veltroni, Paul Baccaglini, Bagatta e Chris Bosh compresi (senza dimenticarci di Mark, che come un narratore onnisciente può sapere tutto di tutti). Se invece carico delle foto private o voglio creare un gruppo intestato a qualcuno (anche a me stesso o a un professore, perché no!) posso decidere a chi mostrare le immagini e chi invitare nel gruppo. In questo caso, l’unico estraneo che può buttarci l’occhio e magari farsi 4 risate è sempre lui, il genio di Facebook.

Marco Paolini

PS: chiedo scusa a tutti i miei compagni di classe se oggi, dopo che ho notato le imprecisioni sull’articolo, ho sfasato per un paio d’ore…

19 commenti su “Il Resto del Calvino n.2 – TUTTI FACEBOOK”

  1. Io ho sfasato perchè manca l’articolo dell’ITC che avevo scritto! Accidenti! però ringraziamo la redazione, che fa comunque un lavoraccio!
    A proposito, mettete sul blog le date dei prossimi incontri, magari ci sarà qualche nuovo adepto alla vostra setta!

  2. bravo Marco,mi piace l’articolo 🙂 e non ti preoccupare è lecito prendersela,
    oramai qua…nessuno fa ciò che dovrebbe…

  3. Arriva arriva 😀 Lo avranno tutti!

    Da notare la copertina, grande Colavolpe! Sarebbe bello anche una copertina del genere con i professori dell’ITC!

  4. Ragazzi da caporedattore,ammetto ci sono delle inesattezze per quanto riguarda l’impaginazione perchè l’impaginatore,rapparesentante d’istituto Dall’ò,non era presente alla riunione del giornalino.
    Inoltre il giornalino è stato stampato all’incirca alle 23.30 di sera prima di andare a scuola e non ho avuto il tempo di riguardare articolo per articolo tutto il giornalino;si aggiunge anche il motivo che l’impaginazione è stata fatta in fretta e furia perchè avevamo il tempo contato per distribuire il giornalino,essendo l’iter burocratico prima della stampa piuttosto lungo.
    Ultimo punto:il termine ultimo di consegna degli articoli era fissato per il 10 febbraio,il suddetto articolo è giunto il giorno 20.
    P.S.=gli ultimi giornalini saranno consegnati domani,io purtroppo non sarò in istituto perchè sono in Luini;mi auguro che Gara e Dall’ò li distribuiscano.

    Buona Inter a tutti!

  5. Visto che sono l’impaginatore, dovrei essere io a risponderti, ed è proprio quello che farò. La motivazione dei tagli è semplice: spazio. Un’articolo, a parte casi eccezionali, può occupare al massimo le due colonne della facciata. Siccome non ho ancora imparato a visualizzare le parole mancanti sotto forma di ologramma allegato al giornalino e non possiamo aggiungere un’altra pagina perché un articolo sfora di tre righe, mi è sembrato strettamente necessario eliminare dei pezzi. Da come parli sembra che abbia tagliato elementi focali dell’articolo, cosa non vera, in quanto l’articolo è perfettamente comprensibile e con gli stessi contenuti. Tra l’altro, vorrei precisare che i frammenti che ho tagliato sono parti in cui ti dilungavi: parti superflue, insomma. Ve le evidenzio.

    “Adesso che su Facebook c’è anche il preside, il social network più utilizzato al mondo è veramente completo. Per chi non è pratico del campo, offro solo un rapido identikit dell’argomento: Facebook (letteralmente, faccia-libro, o meglio, il libro delle facce) è uno dei mezzi di comunicazione più utilizzati al mondo. E pensare che nel 2004, l’allora 19enne Mark Zuckerberg (il genio fondatore del network) decise di creare un sistema online per poter rimanere in contatto con i compagni dell’università di Harvard al termine degli studi: evidentemente, la cara mail non gli bastava. Bene, sono passati 5 anni e Facebook conta la bellezza di 175 milioni (leggasi centosettantacinque milioni) di utenti iscritti attivi: dubito che tutta questa bella gente collegata da ogni parte del mondo sia stata compagna di classe di Mark. O almeno, io questo ragazzotto (che è oggi il più ricco under-25 del pianeta Terra) non l’ho mai avuto come vicino di banco. Dicevamo del numero impressionante di iscritti: ben il 15% del totale accede dall’Italia, il 30% dagli Stati Uniti d’America e c’è anche un dignitoso 3% della Groenlandia. Ma come funziona in pratica Facebook? Che cos’ha di così irresistibile da attrarre così tante persone? Sostanzialmente, neanche più di tanto di un comune sito internet, forum o blog, scegliete voi. É la moda del momento, e il caro Mark ci campa su. Che sia popolare l’avrete ormai capito: basta aggiungere solo che Chris Brown, dopo aver picchiato a sangue la fidanzata Rihanna settimana scorsa (chissà se davvero con un “umbrella” come dice qualcuno), ha cambiato il suo “stato sentimentale” da “in una relazione” a “single”, per farvi capire che è anche abbastanza divertente. Se decidete di iscrivervi dovete semplicemente inserire nei classici campi nome, cognome, indirizzo mail, residenza i vostri dati (ormai è quotidiana routine qualunque cosa si faccia), accettare le condizioni scritte in quei minuscoli box su decine e decine di righe che secondo me mai nessuno ha letto, e il gioco è fatto. Facebook è totalmente a vostra disposizione, o meglio, voi siete completamente a disposizione di questo. Mi spiego: se qualcuno avesse letto casualmente le condizioni di cui parlavo poco fa, avrebbe notato che da qualche giorno a questa parte sono sparite alcune semplici parole, che suonavano più o meno così: “Puoi rimuovere i tuoi contenuti dal sito in ogni momento, e se decidi di rimuoverli, la licenza scadrà automaticamente”. In poche parole, se ti stufavi del giochino potevi liberartene quando volevi, una roba usa e getta diciamo. Oggi non è più così: “Facebook d’ora in poi si appropria dei contenuti degli utenti. E ne può fare ciò che vuole. Per sempre. Anche quando le persone volessero rimuoverli”. Non è un nuovo padrone della Terra e non finirà con l’ucciderci tutti, tranquilli. Anche perché le parole minacciose non provengono direttamente dalla bocca o dalle manine fatate di Mark, quindi pericolo scampato. Altrimenti sarebbero scattate subito denunce su denunce e ciao ciao al simpatico passatempo. Semplicemente, esistono delle opzioni che permettono o meno, di condividere i contenuti caricati (foto, video, commenti e “tag”) con determinate persone, che possono essere solo i tuoi amici virtuali, gli amici degli amici, oppure tutti i 175 milioni di cui sopra. Per fare un esempio, se modifico il mio status scrivendo “Marco oggi non ha voglia di studiare per l’interrogazione”, tutti i miei amici possono leggerlo, preside, Veltroni, Paul Baccaglini, Bagatta e Chris Bosh compresi (senza dimenticarci di Mark, che come un narratore onnisciente può sapere tutto di tutti). Se invece carico delle foto private o voglio creare un gruppo intestato a qualcuno (anche a me stesso o a un professore, perché no!) posso decidere a chi mostrare le immagini e chi invitare nel gruppo. In questo caso, l’unico estraneo che può buttarci l’occhio e magari farsi 4 risate è sempre lui, il genio di Facebook.”

    Credo che l’articolo ne possa tranquillamente fare a meno, senza bisogno di alzare polveroni più grandi dell’articolo stesso.

  6. a) i pezzi che sono stati tagliati per motivi di spazio, mi sembra evidente dal commento di Dall’ò, non sono indispendabili ai fini della comprensione.
    b) sarebbe stato molto più intelligente/educato/civile se avessi fermato uno dei redattori nei corridoi e esposto il tuo problema, anzichè schizzare per due ore e esporre la cosa sul blog come se ti fosse stato fatto un torto enorme volontariamente.
    c) il tuo articolo è stato apprezzato lo stesso e nessuno in questi due giorni che circola l’articolo è venuto a dirci che non aveva senso o aveva frasi sconclusionate: indice che forse ha più ragione l’impaginatore; ma questo si vedrà.
    d) se vuoi discutere su formato, impaginazione, disposizione del titolo, piuttosto che quanto spazio da dare agli articoli sportivi (per la cronaca il campo da hockey era indispensabile visto che veniva citato nell’articolo) ecc, vieni pure alle riunioni e il tuo parere sarà sicuramente preso in considerazione; ma non è che se hai mandato un articolo di cui sono state tagliate 2/3 frasi, hai il diritto di criticare tutto il lavoro che c’è dietro a un giornalino, ed è tanto.

  7. @ knifeinthedark (credo tu sia dall’o).. cmq..
    leggi bene la seconda parte evidenziata nel tuo post. parla dell’accettare le condizioni al momento dell’iscrizione a facebook. giusto? sì, l’ho scritto io…
    bene, parte tagliata. adesso leggi le righe subito sotto che cito: “se qualcuno avesse letto casualmente le condizioni di cui parlavo poco fa, avrebbe notato che da qualche giorno a questa parte sono sparite alcune semplici parole”…
    hai capito?? se tagli il pezzo iniziale dove parlo delle condizioni ma lasci la seconda parte, al discorso non torna qualcosa! semplicemente questo.

    @ marco
    se il pezzo tagliato non ti sembra così indispensabile significa che non hai capito, ma probabilmente leggendo la mia risposta qui sopra adesso capirai. se poi il campo di hockey è così fondamentale allora si poteva anche mettere la foto di facebook del preside o il logo del network, visto che veniva citato nell’articolo.

    @ peppo
    l’articolo te l’ho spedito il 18

    cmq ragazzi per carità. mi rendo conto che tutto il lavoro di creazione e impaginazione di un giornalino è difficile.. lo so perchè gestisco il giornale dell’oratorio di rozzano vecchio da 3 anni.. è per questo che ho fatto considerazioni sul ‘resto del calvino’ e sull’impaginazione.. ieri poi ero un pò più agitato e scrivendo tutto di getto si sono ingigantite le cose. senza problemi, sia chiaro.

  8. Per me no problem!
    Comunque sarebbe meglio se la prossima volta alla riunione saremo tutti presenti..
    Ci si vede il 10 marzo alle 13.30 al bar!

  9. erroraccioooooooooooooo!!!
    Cmq sarebbe meglio se alla prossima riunione fossimo tutti presenti!
    Da caporedattore devo autocorreggermi!!

  10. Eh daje a farle quando non posso esserci! Ammettetelo che vi sto antipatico e non volete un povero iticiese tra voi!
    Mi trovo costretto a creare un giornalino clandestino e sovversivo dell’ITC 🙂

  11. Peppo articoli in mano si intende… giusto? in secondo luogo Dall’o facci sapere quante battiture ( spazzi compresi) possono entrare in una pagina di giornalino e noi ci adegueremo!

  12. Sisi articoli in mano!!
    Dobbiamo ottimizzare i tempi..

    Comunque se qualcuno dell’Itc volesse partecipare basta che lo dica per tempo e noi posticiperemo la riunione di mezz’ora affinchè anche voi del commerciale possiate partecipare.

  13. Apprezzo la tua diplomazia, ma lo sapevate già che avrei partecipato volentieri. Ormai è troppo tardi, il giornale clandestino rovescierà il vostro regime dittatoriale!

  14. Mamma mia! E’ già ora del prossimo articolo!
    Ragazzi io porrei delle condizioni preliminari per scrivere:
    1) Sapere il numero di battute massime.
    2) Non modificare un articolo senza il consenso dell’autore.
    3) Rispettare i tempi di consegna (per questo numero il 10 marzo) in modo da avere alcuni giorni per le relative modifiche.

  15. Ragazzi, non erano ancora pronti tutti i numeri, in segreteria hanno avuto molto da fare..Lunedì dovrebbero esserci tutte le copie.
    Dai, non fate gli scorfani brontoloni..!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *