CHIUDO IL BAR…

… e faccio togliere le macchinette a Rozzano, se non si comincia a dimostrare un livello di educazione adeguato alla media europea.
Nonostante la disponibilità di bidoni e cestini, ci sono troppi maleducati che buttano cartacce, lattine, bottiglie di plastica, fazzoletti di carta nei cortili, nei fossati ai lati dell’edificio, nell’atrio, nei corridoi, sulle scale, nel giardino e addirittura sui pavimenti delle aule, dove – come è noto – non è consentito consumare alimenti e bevande.
Viene la depressione quando si entra in un’aula a fine lezione e si vedono i bidelli costretti a spazzare quintali di spazzatura lasciati un po’ dove capita. C’è gente che lascia sui tavoli perfino fazzoletti di carta sporchi.
Non parliamo poi delle cicche di sigaretta, perché bisognerebbe aprire un’altra discussione: se è lecito tollerare che nelle vicinanze della scuola dei ragazzi minorenni fumino, e se sia corretto che il personale docente e non docente dia il proprio cattivo esempio.
Il personale collaboratore scolastico è pagato per pulire, d’accordo, ma il lavoro degli operatori non deve essere aggravato dalla maleducazione degli studenti e dalla tolleranza degli insegnanti verso comportamenti che dovrebbero essere invece proibiti o – se mantenuti – sanzionati con la dovuta severità: imponendo agli interessati di stare a scuola al pomeriggio per pulire.
Stiamo iniziando un’azione di sensibilizzazione per la raccolta differenziata dei rifiuti, in cui Rozzano ha una delle percentuali più basse dell’intera provincia di Milano, a testimonianza della necessità e dell’urgenza di un’azione educativa in questa direzione: perché se non ci si fa carico del piccolo sacrificio di selezionare i rifiuti e di ridurne l’esagerata quantità, dopo arrivano gli inceneritori, e poi ci si lamenta del loro impatto ambientale.
Io appoggio con piena convinzione i docenti che stanno intraprendendo la loro meritoria azione formativa in questa direzione. Tuttavia, mi pare che, prima ancora della raccolta differenziata, ci sia proprio l’urgenza di cominciare ad esigere comportamenti rispettosi della buona educazione e della civiltà.
Ieri ho inviato la mia adesione all’iniziativa di Legambiente per la pulizia straordinaria delle scuole il prossimo 20 marzo: ma prima di quella data, e anche dopo, certe cattive abitudini devono già essere del tutto abbandonate.
Chi ha visto domenica scorsa su RAI3 le scuole di Stoccolma avrà avuto come me un moto di invidia, ma avrà sicuramente pensato anche che una scuola può essere bella anche se è un po’ più modesta, se chi ci vive la rispetta come si deve.
Se questo mio invito rimarrà inascoltato, non potrò far altro che agire sui principali “luoghi di produzione” dei rifiuti che vengono irresponsabilmente abbandonati in giro. Vi porterete la merendina da casa, come alle elementari e alle medie; e non c’è nessuna norma che imponga alla scuola di avere un bar o degli apparecchi di distribuzione automatica.
Se averli vi piace, adoperatevi per mantenerli. E siccome anche ai docenti e al preside piace bersi un caffè al bar, quando andiamo in classe, per cortesia, non lasciamo che i ragazzi facciano merenda, rifiutiamoci di fare lezione con le cartacce in giro.
Quando insegnavo io avevo una ricetta molto semplice: all’inizio delle lezioni, raccolta rifiuti; a fine lezione, recupero dei minuti persi all’inizio per questa operazione. Certo, era un sacrificio anche per me: ma dopo due-tre volte i ragazzi perdevano il vizio. E soprattutto recuperavano la dignità di vivere la loro giornata in un luogo decente.

15 commenti su “CHIUDO IL BAR…”

  1. analizzato questo discorso del preside, presa in considerazione l’effettiva condizione nella quale si trovano molte classi, visti i mozziconi di sigarette sparsi ovunque, notati i bidoni dell’immondizia pieni, preso atto del fatto che la carta delle merendine e le lattine vengono lasciate in giro, realizzato che la raccolta differenziata dei rifiuti è veramente importante, capito che a stoccolma le scuole sono più pulite, immaginato come sarebbe brutta la scuola senza il baretto, ipotizzato di non fare lezione se le aule sono sporche..

    reputo che l’unica soluzione per debellare questo problema sia chiudere la scuola per un paio di giorni!

  2. letto il comento precedente a quello precedente concordo nel dire che non ho capito…….
    hahahahha
    no vabhe ma seriamente nn capisco i colegamenti spiegazione pleassssse!!!!!!!!

  3. signor preside, non mi mescoli la situazione delle scuole di Stoccolma con l’inciviltà degli studenti, credo che là ci siano ben altre cose positive che andrebbero prese ad esempio.

    però… I nordici danno per scontato quello lei invece sottolinea essere un emergenza, questo è vero: mi riferisco allo sporco.

    Inoltre, io mi asterrei dal citare inceneritori: non stiam facendo un comizio sull’ urbanistica di Rozzano. Avrei Preferito che restasse in argomento… ha scritto un post poco comprensibile, a giudicare dai commenti sopra di me.

  4. Concordo con quello che ritiene il preside…chiudere la scuola è un po’ esagerato…ma forse ”minacciando” gli studenti di togliere macchinette e bar…forse la situazione migliorerebbe..(anke se ne dubito altamente.. :()…solamnte trovandosi di fronte alla realtà si capisce di aver sbagliato…anke se sarà troppo tardi poi…

  5. Di chiudere la scuola io non ho proprio parlato: ci mancherebbe pure che l’inciviltà producesse un aumento dei giorni di vacanza! Ho semplicemente ipotizzato di chiudere il bar e di togliere le macchinette.
    Riguardo alla mia allusione all’inceneritore, non so perché questa debba dar fastidio o essere giudicata “fuori tema”. Secondo me lo studente deve imparare a proiettare i suoi comportamenti su uno sfondo più ampio, perché il ruolo della scuola è principalmente quello di formare buoni cittadini; e i buoni cittadini sono consapevoli delle conseguenze sociali dei loro comportamenti quotidiani.
    Il ragionamento che ho svolto è abbastanza lineare: siccome quando si parla di costruire un impianto di incenerimento tutti si oppongono, è opportuno ricordare che il comportamento quotidiano dei cittadini è un fattore decisivo nell’orientare le scelte politiche.
    Se questo ragionamento debba essere qualificato come “comizio”, lascio che siano i lettori a giudicare.

  6. cucciolam, la cavolata di chiudere la scuola l’ho scritta io, mica il preside..!

    comunque, non si è chiusa la scuola per mezzo metro di neve… non ci fermeranno neanche piccoli mucchietti di carta di merendine! 😉

    ps: ogni riferimento a cose, fatti o persone in ogni post che scrivo è puramente casuale.

  7. beh, signor preside, allora non ho colto il suo collegamento al rapporto tra la microsocietà scolastica e quella urbana quotidiana, e me ne scuso.

  8. Da cultore degli estremi rimedi per estremi mali non posso che dire che questo (nonostante sia un provvedimento che colpisce pure quelli come me che buttano tutto nei cestini) sia un buon metodo adatto ad insegnare a chi sporca con mozziconi e lattine la scuola che i rifiuti si buttano negli appositi contenitori, purchè sia accompagnato da un forte sensibilizzazione sull’ argomento.

  9. Mi scusi Preside…io nn mi riferivo a lei sul fatto di kiudere la scuola….era la mia risposta a Pablopardo…e comunque ciò non toglie il fatto che il Preside ha ragione…Dopo l’articolo del Preside ho sentito tante persone dire”eh si il preside ha ragione…”, e dopo 10 minuti buttare x terra carte e mozziconi…E l’argomento che espone il sig.Preside è solo la punta dell’iceberg di tutto ciò che è presente nella scuola…Porte e muri di bagni e aule ”afrrescati”con ogni tipo di mezzo ke ha la possibilità di scrivere…muri degli spogliatoi che diventano mezzo di comunicazione e di insulti tra le classi…per poi non parlare dei banchi nell’aula di disegno….Io non voglio dare lezioni di vita a nessuno….ma ragazzi,siamo alle superiori!!! Non siamo più bambini delle elementari che hanno bisogno di 300 spiegazioni per capire una cosa!!! Penso che u po’ di rispetto ci voglia…ma questo senza arrivare a rimedi estremi…ci dovremmo arrivare con la nostra testa…non credete??

    Comunque la famosa ”cucciolaM” si chiama ”Monica”…ai tempi dovevo trovare un nick e avevo poca fantasia…:P

  10. maaaaaa io una soluzione per una piccola parte del problema l averi…..
    per quanto riguarda i mozziconi…. se nn ci sono posaccenri…… nn ho altro rimedio che buttare per terra.
    bhe o dio potrei anche mettere il mozzicone in tasca…..

    joaquin r. ponce de leon

  11. Scusatemi la franchezza, ma non è soltanto fra gli studenti che si dice “il preside ha ragione”, e poi invece si avanti come prima. Sto offrendo agli studenti un’ottima occasione per dimostrarsi migliori degli adulti. Suvvia, non ci vuole tanto!

  12. Simpatica la battuta di joako….ma credi che anche se ci fossero i posacenere i ragazzi ne farebbero buon uso?? anzi credo ke finirebbero dritti in pattumiera ridotti in cocci…. -.-”

  13. hahahhaha possibile….. ma io intendevo posaceneri di quelli con la sabbia, grossi che fungono anche da cestini….. per capirci quelli del fiordaliso piu o meno… piu tosto che quelli che ci sono in aeroporto….. pero metto in dubbio che qualcuno li usi

  14. Più che usarli, vista l’ intelligenza di certa gente (MOLTA gente) che frequenta la scuola, si finirebbe col farci i castelli con la sabbia di quei cestini… purtroppo…

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