Visto che nessuno e ripeto…..NESSUNO è riuscito a darmi una risposta….tento col blog!
La mia domanda è semplice….il Wi-Fi della scuola(che è protetto) è a disposizione degli studenti?!
Come faccio ad avere la password?!
Visto che nessuno e ripeto…..NESSUNO è riuscito a darmi una risposta….tento col blog!
La mia domanda è semplice….il Wi-Fi della scuola(che è protetto) è a disposizione degli studenti?!
Come faccio ad avere la password?!
Nessuno??? Sei sicuro di aver interpellato proprio tutti???
Comunque: meno male che almeno gli studenti conoscono l’esistenza del wi-fi nella nostra scuola!
no in effetti preside non ho chiesto a lei!….ma sinceramente mi vergognavo di disturbarla per una cosa del genere…..non è che potrebbe aiutarmi lei nella mia ricerca?!
non conosce la password?!….magari potrebbe mandarmela via e-mail così non la avrebbe mezzo mondo e magari gente che non è della scuola e viene a connettersi
la mia e-mail è silverzap@hotmail.it
grazie mille!
lo conosciamo molto bene visto che era incluso nei 100 euro di tassa scolastica…ma siccome è protetto che utlità ha??
in effetti….va bene ke sia protetto perchè se lo paghiamo noi non vedo perchè debba poter venire gente a connettersi….anche perchè mi pare che il modem wireless sia bello potente e credo arrivi anche fuori dal cancello….però forse sarebbe stato opportuno dire la password in qualche occasione…ma dopotutto il preside ed eventuali visitatori che ne sono a conoscenza potrebbero aiutarci!
spero presto! 😛
E se poi mi passate la giornata (oh liceali che compulsate la sintassi dei casi, notate il dativo etico!) a fare surfing cosa vado a raccontare ai vostri professori? Quelli dopo mi impalano…
Preside, mi sorge spontanea una domanda. A cosa è servito ampliare il raggio di copertura della rete wi-fi ( che comunque non copre ancora tutto l’istituto) se noi studenti non possiamo usufruirne?
mi scusi preside ma a questo punto l’anno prossimo eviterò di versare la quota del Wi-Fi e detrarrò anche quella di quest’anno!….
non credo che si abbia la possibilità di stare tutto il giorno collegati! a meno che i professori non facciano lezione col paraocchi!….
poi a mio parere se una persona frequenta un liceo o comunque una scuola superiore…anche oltre la scuola dell’obbligo vuol dire che vuole seguire….e se non vuole seguire….si fidi preside che se una persona non vuole stare attenta in classe non ha bisogno di internet….i giochi sul cellulare li hanno tutti!!!
Ma guarda che cavolo di domande mi fanno, invece di apprezzare il mio lessico etimologico-arcaizzante! (oh liceali, ricordate Ennio? “Musae, qui pedibus magnum pulsatis Olympum…”).
Non vi siete accorti che i vostri professori vi guidano ad accedere alle risorse disponibili in internet nelle loro lezioni? Che vi conducono a visitare tutti i siti attinenti alle loro discipline? Che la didattica libro-e-moschetto appartiene ormai al passato?
ahah apprezzo il suo tentativo di erudirci ma non vorrei fosse solo una tattica per cambiare discorso!!!
Il mio post 7586 va letto come replica al 7584, solo che non riuscivo a caricarlo perché ero sovrastato da altri studenti che inserivano i loro commenti!
Per quelli che sono intervenuti dopo, due domande:
a)se ci sono zone fuori copertura, quali sono? Perché non me l’avete detto? Fatemi sapere!
b) voi pensate veramente che una rete estesa a un’intera scuola sia stata installata solo per il gusto di renderla inaccessibile agli studenti?
c) ovviamente è vero il contrario: il consiglio di istituto ha deciso di fare questo passo per rendere le risorse di internet universalmente disponibili e utilizzabili nella didattica quotidiana: perché non aprite un dibattito con i vostri professori su questo? Perché non fate assemblee di classe su questo tema?
io ho una domanda….perchè non la risolviamo qua?!….lei dice la parolina magica e noi evitiamo di perderci ore di lezione!!!
comunque di parti scoperte ce ne sono tante….solo che ho paura di diglielo perchè non vorrei dover pagare un modem più potente per poi non poterlo usare!!!
Stai tranquillo, non paghi più nulla: basta sostituire o aggiungere un paio di antennine: e quindi è meglio che parli, se no la parolina magica non l’avrai mai…
E poi non so se utilizzare del tempo a discutere di come fare scuola in modo nuovo e con strumenti nuovi si possa considerare semplicemente un “perdere lezioni”. Chiederò ai docenti di leggersi questi post sul blog, e di rifletterci e di prendere posizione su questa questione.
Non è una roba leggera, credetemi: siamo alla vigilia di una rivoluzione… ma per ora posso dirvi in un orecchio che solo “rarae aves” se ne sono preoccupate… (Condividete il modo in cui ho risolto questo problema di concordanza?)
si am preside il mio non era certo un problema economico! non ho nessun problema a dare la quota annuale…mi domando solo una cosa…
non dovevamo parlarne prima di mettelo?!
e se tutti gli studenti non lo possono usare perche devono pagarlo?!…io in effetti non ho problemi di questo tipo ma c’è gente che le 100 euro annuali le sentono uscire dalle tasche….
e poi non considero il tempo usato per discutere come una perdita di tempo…ma credo che ci siano problemi molto piu grandi e discussioni molto piu interessanti da poter fare!
le parti scoperte che ho trovato io sono l’aula 108 e quella parte del 1° piano….e credo anche la palestra ma non sono sicuro!
il mio telefono è potente e prende quasi ovunque ma ho visto quelli dei miei amici e non prendono in quasi tutto il 1° piano!
Al terzo piano lato macchinette ( dove c’è quella del caffè..) il segnale è scarso. Nell’ultima classe del corridoio non prende nemmeno.
bah….secondo me è abbastanza grave il fatto che un servizio messo a disposizione “dalla scuola” PER gli studenti non possa essere usato!
è come se pagassimo per avere una biblioteca ma fosse inaccessibile!
spero che la mia proposta di avere la linea a disposizione venga accolta e spero che qualche professore legga questo post e dica la sua!
nn ho letto cn attenzione i post precedenti quindi magari dico una cavolata, ma un bel chissenefrega?? (preside, forse anche qualche autore latino la pensava come me…)
cmq nella classe indicata da tocca, 3° piano, ultima in fondo (dove tra l’altro c’è una porta antipanico con un vetro rotto, abbastanza pericolosa..) il segnale arriva bene visto che un mio compagno usa l’iphone abbastanza tranquillamente.. negli intervalli, si intende….
ora però nn so se usa la linea wi-fi della scuola o un’altra che becca da qualche altra parte…
cmq per l’uso che noi liceali facciamo del pc e quindi di internet a scuola… tanto vale aspettare 4 ore e riconnettersi da casa, a scrivere messaggi senza senso sul blog..!!
bene….non serve?!…..allora perchè non lo togliamo e usiamo quei soldi per sistemare altro?!….
per esempio il buco che c’è sul tetto al centro della vetrata del 1° piano….che piove dentro la scuola?!
@ PABLOPARDO
Credo usi un’altra linea, altrimenti sa la parolina magica che nessuno sa. :-p
ma poi scusa pablopardo….a te va bene pagare una rete che solo i professori e il personale non docente(bidelli e assistenti vari)puo usare?!
a me non sta bene…. e visto che l’abbiamo pagata dobbiamo poterne usufruire!
se poi il tuo telefono non puo connettersi e non ti interessa la questione è un altro discorso e avresti fatto meglio ad evitare di dire ke la mia è una perdita di tempo….forse lo è dal tuo punto di vista che sei estraneo alla cosa…
se i professori e gli altri che ora usano la rete vogliono evitare che la password si diffonda tra gli studenti….che coprano loro la spesa del wi-fi che non credo sia così irrisoria! io pagherò per la manutenzione dell’edificio….almeno quello posso usarlo!
pablopardo,dire “chissenefrega” dopo che gli studenti,o meglio i genitori degli studenti, hanno pagato per tale servizio e vorrebbero usufruirne, non penso sia corretto.
c) ovviamente è vero il contrario: il consiglio di istituto ha deciso di fare questo passo per rendere le risorse di internet universalmente disponibili e utilizzabili nella didattica quotidiana
Da questo post,però,mi sembra di capire che questa benedetta linea wi-fi non sarà mai LIBERAMENTE utilizzabile da noi studenti…..correggetemi se sbaglio…Spero anch’io che vi sia qualche docente che intervenga in questa questione, su cui si è accesa una vivissima discussione. Gli ultimi post mi suggeriscono alcune ossevazioni:
a) su internet c’è di tutto. Nel bene e nel male. Per questo, non ritengo che un accesso completamente libero e incontrollato possa rientrare fra gli obiettivi della scuola;
b) viceversa, la scuola deve attrezzarsi per rendere disponibili e accessibili tutte le risorse utili per la didattica: a questi fini, anche un buon utilizzo delle risorse disponibili su internet può essere funzionale; fra qualche anno i libri di testo saranno superati e staranno su internet;
c) ad alcuni blogger sfugge che l’utilizzo di internet da parte degli studenti è sempre stato consentito e agevolato (nei laboratori: ma non sempre i ragazzi ne hanno fatto buon uso!); il wi-fi è semplicemente l’evoluzione di una politica di diffusione delle nuove tecnologie che la nostra scuola ha sempre perseguito (anche prima che io ne diventassi preside);
d) l’illusione che smantellando l’impianto i soldi investiti ritornino magicamente in cassa è talmente ingenua da non richiedere ulteriori commenti;
e) la manutenzione dell’edificio scolastico non c’entra niente in questo ragionamento, perché deve essere effettuata dall’amministrazione provinciale con l’utilizzo delle risorse di bilancio di quell’ente, e non della scuola, che deve investire soltanto per la didattica: quindi non si debbono confondere questi due aspetti, che chiamano in causa fonti di finanziamento ben distinte;
f) nel momento in cui gli studenti accedono alle risorse della cuola (palestre, laboratori, biblioteche, bar, ecc.) viene loro chiesto di rispettare alcune regole di utilizzo; lo stesso deve avvenire per le risorse di internet: pertanto, ben venga questa discussione che ci porterà presto (spero) a definire modalità di utilizzo soddisfacenti per tutti, studenti compresi.
preside sono totalmente daccordo con lei!….infatti esistono dei filtri che si possono facilmente attivare che non permettono l’utilizzo di parole di ricerca per esempio pornografiche(blocco che credo tutti i genitori che permettono ai figli piccoli di usare internet abbaino messo…è un lavoro da 3 minuti scarsi!)
inoltre non ero a conoscenza del fatto che i budget fossero distinti!
comunque ovviamente blocchi del genere sono indispensabili!….inoltre se ci aiuteranno ad avere la rete…ben vengano!
PS: i libri su internet esistono gia!!! io ho tutta la divina commedia e tutte le opere di shakespeare sul telefono….
Come insegnante di fisica trovo che l’introduzione di internet nella didattica quotidiana possa avere risvolti davvero innovativi.
Invece di insegnare la fisica soltanto attraverso gli esempi standard (le molle, le carrucole, i piani inclinati,..) inevitabilmente semplificati e percepiti come “noiosi”, con l’accesso ad internet si potrebbero utilizzare gli applet on line che simulano esperimenti difficile da realizzare in laboratorio, usufruire di video, di lezioni on line, etc.. In classe dovrebbero entrare le immagini,le parole, la musica e per tutto questo occorre della tecnologia, ma come ogni cosa l’utilizzo deve essere sorretto e regolamentato, altrimenti diviene fonte di distrazione. Quanto tempo si perde con un uso non corretto e poco maturo di facebook, forum vari e altre amenità simili?
Proprio la settimana scorsa come applicazione della forza centrifuga ho preso come esempio le stazioni spaziali rotanti, con cui si potrebbe creare nello spazio una gravità artificiale simile a quella terrestre rendendo il soggiorno prolungato nello spazio possibile. I calcoli sono molto semplici ma l’esempio è suggestivo. Come supporto ho caricato su un blog creato apposta uno spezzone del video del film “2001: Odissea nello spazio” di Kubrick dove viene mostrata proprio una stazione spaziale orbitante e alcuni “inconvenienti” derivanti dall’assenza di gravità. però agli studenti ho potuto solo dire di andare a visitare la pagina web a casa. Se avessi cominciato la lezione direttamente con le immagini del film, sono convinto che l’apprendimento sarebbe stato facilitato. L’estratto del video è accessibile qui:
http://universimatematici.blogspot.com/2008/12/meccanica-classica-la-forza-centrifuga.html
Nei link del blog si può vedere un iniziale e parziale esempio di quante risorse utili per la didattica siano disponibili on line.
@ANDREA: nn ho assolutamente detto che la tua è una perdita di tempo..
@ECLIPSE: prima di rispondere con messaggi senza senso leggi bene quello che sta scritto.. il chissenefrega era rivolto al fatto di ripetere anche nel mio post i concetti di quelli precedenti…. leggi bene, e chissenefrega se mi sono ripetuto..
@TOCCA: nn credo che conosca la parolina magica.. probabilmente usa una connessione diversa..
si ma ragazzi i giorni passano e i professori se ne fregano alla grande….e la cosa resta identica a prima….cosa dobbiamo fare?!…..non abbiamo risolto niente…
Meno male che era una domanda semplice: 27 commenti e neanche una risposta chiara!
Voglio credere che prima di attrezzare la scuola di una connessione wi-fi qualcuno si sia posto delle domande sull’utilità e sulle modalità di utilizzo della stessa. Qualche anima pia ne sa qualcosa e ha voglia di spiegare a noi poveri studenti la situazione in modo chiaro?
P.S. In italiano possibilmente :), anche perchè i cambiamenti di lingua, per mantenere un certo livello di accessibilità del sito, andrebbero opportunamente segnalati nel codice XHTML.
Con una veloce ricerca, sperando di non sbagliarmi e di essere corretto in tal caso, ho trovato delle interessanti informazioni.
Il progetto di installazione di un impianto Wi-Fi all’interno dell’istituto è stato proposto a Dicembre del 2007 in un consiglio d’istituto nel quale fu anche deciso di portare il prezzo d’iscrizione alla scuola da €75 a €100, appunto per sostenere la rete senza fili. All’interno del Programma Annuale per l’Esercizio Finanziario, posto sempre che io non mi stia sbagliando, viene citata la cifra di €23.000, ricavata appunto dall’aumento del contributo di iscrizione e dall’avanzo d’amministrazione non vincolato. Questi soldi vengono investiti, oltre che per l’installazione di una rete Wireless, anche per l’implementazione di sistemi automatizzati per la rilevazione delle assenze e per la comunicazione con le famiglie, nonché la creazione di aule multimediali.
In ogni caso, la rete senza fili della scuola è destinata ad un uso didattico e noi studenti ne potremo usufruire solo attraverso i docenti, sempre per scopi didattici. Non penso proprio che ci verrà mai accordato il permesso di navigare bellamente per la grande rete, se non con ferree restrizioni. Per quello abbiamo i nostri computer a casa.
Nessuno dei progetti prima elencati – a parte le aule multimediali -, per quanto ne so io, è attualmente presente o usufruibile. Ciò non vuol dire che l’amministrazione scolastica se ne stia “fregando”: questi sono dei cambiamenti radicali e difficili da apportare a delle istituzioni basate su vecchie meccaniche, quali libri di testo cartacei e lavagne; inoltre, €23.000 per un progetto così ambizioso credo che siano davvero pochi. Perciò penso proprio non resti che attendere ed avere fiducia: tranquilli che nessuno vi ruba i soldi della tassa d’iscrizione. 😉
Spero di aver colto nel segno!
@Preside: se c’è qualcosa di non esatto in ciò che ho scritto, non esiti a correggermi, anzi, la invito a farlo. 🙂
@RikyM: In effetti non sarebbe una brutta idea indicare come linguaggio anche quello usato negli sms, il problema è trovargli un nome! 😛
~Alessandro Dall’O’
Scusi preside io non capisco vermente la storia della rete wire less quindi chiedo splicitamente e mi piacerebbe avere come risposta un semplice si o un semplice no.
la rete wireless è pensta anche per l uso quotidiano degli studenti?
Joaquin R. Ponce De Leon
Wow…
Comunque, faccio notare che consentire il semplice accesso (filtri che bloccano le tag non c’entrano), rende possibile l’utilizzo dell IP appartenente al/ai
router/routers della scuola.
In parole povere, è sufficiente sapere come trovare l’IP di un sito/utente esterno per compiere “lameraggi” vari (non è affatto complicato purtroppo).
In definitiva si corre sempre un rischio.
Esistono anche i blocchi per IP o range di IP. Si possono trovare delle belle blacklist già pronte all’uso.
@Joaquine: penso di aver risposto io. Noi studenti potremo usufruirne solo attraverso i docenti ed in ogni caso solo per scopi didattici. Quindi no, nessun uso quotidiano.
in casi cme questo è difficile vedere la niea sottile che separa il bene dal male…
da una parte gli studenti reclamano l’utilizzo di una linea che effettivamente pagano, dall’altro preside e professori preoccupati dell’uso che questi studenti potrebbero farne.
c’è da dire che però questi studenti in teoria non dovrebbero utilizzare questa linea durante le ore di lezione: dunque la protesta risulterebbe un po’ sterile.
allo stesso ci sono studenti che magari non hanno a casa la linea ADSL e sono quindi limitati nell’uso di internet.
dunque, ho delle proposte:
1) mettere dei filtri alla linea per evitare visite a siti inopportuni, come già suggerito da alcuni
2) istituire una “aula internet” in cui gli studenti, al termine delle lezioni, possano fermarsi coi loro eventuali pc portatili. magari al piano terra, in modo da poter essere facilmente sorvegliabile. in fondo, la scuola rimane comunque aperta fino a sera per le scuole serali.
3) severe punizioni per chi utilizza il proprio cellulare o pc durante le ore di lezione, a meno che non sia a scopo didattico.
diciamo che in questo modo potremmo riuscire ad avere la botte piena e la moglie ubriaca no?
per quanto riguarda gli errori di battitura perdonatemi, con sta tastiera sono dislessico 🙂
volevo aggiungere qualcosa al punto 3 ovvero:
secondo me una punizione severa sarebbe:
ogni volta che uno studente viene “beccato” durante l’orario di lezione a usare internet senza permesso, cambio della “parolina magica” a tempo indeterminato. così se uno fa il pirla, dannegga tutti.
no?
Ahah Cirio! Vorresti applicare il caro vecchio “colpirne uno per educarne cento”?!
Comunque sarebbe molto interessante leggere più commenti su questo tema dei nostri professori..
Ah no, come non detto, te li vuoi proprio punire tutti! xD
purtroppo non è così facile gestire un servizio del genere senza avere la possibilità di ricorrere a sanzioni.
ci vogliono delle regole e, come la sociologia insegna, le regole vanno fatte rispettare utilizzando dei deterrenti al comportamento “deviante”.
infatti se vedi il tipo di punizione che ho proposto non è di tipo personale, ma di tipo sociale.
le regole, secondo me, non servono a punire chi sbaglia, ma a fare in modo che il numero delle persone che sbagliano sia il minore possibile, perchè, come ben sappiamo, “errare humanum est”.
evidentemente, se avvengono troppi casi in cui ci gli studenti si approfittano di un servizio e di un atteggiamento da parte di presidenza e docenti mirato al futuro e alla teconologia, vuol dire che forse non si è ancora pronti per un passo del genere. non credi?
(so benissimo che il tuo commento era ironico 🙂 ho solo voluto dare un motivo a ciò che ho scritto!)
@ CIRIO
Siamo alle superiori, un metodo di punizione così mi sembra da elementari.
L’anno scorso la linea c’era e non era protetta; nonostante questo non ho mai sentito professori lamentarsi degli alunni che durante le ore di lezione andavano su internet. Comunque se uno volesse fare il “pirla” durante le lezioni, lo potrebbe fare benissimo anche senza wireless, dato che ormai le connessioni a internet dal cellulare costano massimo 1 euro a connessione.
Qui il problema secondo me è un altro. Quante volte in classe l’insegnante dice ” andate a vedere questo su internet”, ” cercatemi questo sul seguente sito” “avete letto l’interessante post sul blog?” ? Si farebbero discussioni interessanti, lezioni alternative.
Ecco, a questo servirebbe internet nelle classi. Noi del Calvino abbiamo questa grande risorsa, sfruttiamola!
Ribadisco la mia posizione.
I filtri si aggirano facilmente con qualche stringa per chi sa usare il PC.
Scusami Panco ma mi sembri troppo ansioso sul fatto che qualcuno possa aggirare i filtri e andare su siti “poco raccomandabili”. Bisogna intendersene veramente per scavalcare i suddetti filtri, e se uno se ne intende veramente ci sono ottime probabilità che sia una persona che usa il pc in modo intelligente o in ogni caso se volesse andare su quei siti non avrebbe bisogno di farlo a scuola. Per i 4 stupidi che si divertirebbero a andare su siti “proibiti” come porno o cavolare varie giusto per farsi una risata, un buon filtro mi sembra sufficiente.
@ touch90
bene, allora vuol dire che, anche se vengono istituite regole come quelle che ho proposto, non ci deve essere nessuna paura, se si è tutti abbastanza maturi da poter usufruire intelligentemente di questo tipo di servizio senza fare i “pirla”.
da quello che ho visto e sentito negli ultimi anni riguardo alle autogestioni, forse delle punizioni da elementari servono davvero.
per quanto riguarda il professore che trova qualcosa di interessante su internet e ci tiene a farlo vedere ai ragazzi…io non ho mica proposto di vietare assolutamente l’uso di pc e cellulari a scuola. ho detto che, durante la lezione, vada consentito utilizzarli unicamente a scopo didattico. se poi durante l’intervallo vuoi controllare la tua casella e-mail o andare sul myspace del mio fantastico gruppo 🙂 sei liberissimo di farlo!
Difatti vorrei dire che in realtà il fatto di andare su “siti poco raccomandabili” è una leggenda metropolitana che circola; questi fantomatici siti, sono raggiungibili in un attimo, e un sito di per se non offre grandi svaghi (intendiamoci, se uno vuole solo passare il tempo può anche cazzeggiare navigando), la cosa più pericolosa è proprio l’accesso alla rete.
Ormai una rete Wi-fi si può craccare in poco più di un minuto, e dopo ciò si può fare tutto quel che si vuole.
(Non dico che i siti classificati come MALEVOLI non costituiscono un potenziale danno per persone o apparecchiature)