“Fatti il nome vai a rubare”

11/12 “toc toc” “chi è?”

– “FBI apra la porta”

Così inizia la lunga mattina di Bernard Madoff, un imprenditore statunitense, un simpatico settantenne che è riuscito a truffare banche e investitori istituzionali per circa 50 miliardi di dollari.

Madoff nasce a New York il 29 aprile 1938, lavora come bagnino a Long Island (spiaggia dei facoltosi statunitensi) e, incontrando le persone giuste, inizia negli anni sessanta un attività come broker. Crea una sua società la Bernard Madoff Investement Securities che cresce molto velocemente, l’ex bagnino ci sa fare… convince proprio tutti, inizia a essere conosciuto e stimato da tutta la comunità finanziaria, assume cariche nelle più importanti istituzioni culturali della città alla Sy Syms School of Business della Yeshiva University, al New York City Center e diventa membro del Cultural Institutions Group. Bernard ci sa fare con tutti, è spigliato, non sbaglia un investimento, riesce a diventare presidente del Nasdaq, listino dei titoli tecnologici statunitensi negli anni del “boom dei tecnologici”. La capacità di Bernard è proprio questa convincere tutti a fidarsi di lui, crea un hedge funds che rende il 10% l’anno indipendentemente da quello che fa la borsa, cosa alquanto difficile e rara perchè mediamente i rendimenti di un fondo sono la metà del suo; Inizia a prendere soldi dalle banche statunitense, londinesi, italiane, da investitori istituzionali, tutti vogliono il 10% l’anno fisso e nessuno si preoccupa come sia possibile, perchè il fondo lo gestisce Madoff vuoi che non ce la fa?

Testate giornalistiche esordiscono con “LA TRUFFA DEL SECOLO”

È incredibile quest’uomo riesce a rubare 50 miliardi di dollari con una catena di Sant’Antonio ideata per truffare i clienti con un sistema di piramidi finanziarie. Tale sistema è detto anche schema Ponzi, dal nome del suo ideatore Charles Ponzi; il signor Madoff prometteva il 10% l’anno d’ interesse, che riusciva a dare fino a che c’erano nuovi clienti che investivano e con i loro soldi pagava l’interesse dei vecchi clienti. Una semplicissima catena i nuovi arrivati finanziano i vecchi, quando i nuovi e i vecchi richiedono i soldi perchè c’è crisi di liquidità si verifica il CRAC. Era così difficile capire per i massimi sistemi di sicurezza della SEC che Madoff stava facendo una truffa? Visto che tutti i suoi concorrenti e gli analisti degli alti palazzoni di wall street continuavano a dire che i suoi risultati erano alquanto sospetti e a dir poco impossibili. Visto che dicono che in Italia facciamo i furbi e in America i controlli finanziari funzionano, guardate che bello scherzetto vi ha preparato Madoff.

E’ propio vero: una volta che ti sei fatto il nome puoi fare qualsiasi cosa, la cosa “divertente” è che non truffa il vecchietto facendogli fare investimenti rischiosi o gli vende le obbligazioni argentine facendogli perdere i suoi soldi, Madoff riesce a prendersi i soldoni dalle banche leggete qui:

Le società coinvolte nel crack di Madoff
società importo in fonte
Fairfield Greenwich Group 7,5 miliardi Comunicato sociale
Banco Santander 3,1 miliardi El Pais
Kingate Management 2,5 miliardi Bloomerg News
Access international Advisors 1,8 miliardi Bloomberg
Ascot Partners 1,8 miliardi Wsj/Bloomberg
Fortis 1,4 miliardi Comunicato sociale
Hsbc Holding 1 miliardo Financial Times
Tremont CapitaI Management 1 miliardo Wsj
Benhassat & Cie 935 milioni Le Temps/Reuters
Union Bancaire Privée 850 milioni Le Temps
Natixis 600 milioni Comunicato sociale
Royal Bank of Scotland 600 milioni Variety
Bnp Paribas 470 milioni Wsj
Fix Asset Management 400 milioni Comunicato sociale
Man Group 360 milioni Comunicato sociale
Reichmuth Matterhorn 327 milioni Le Temps
Nomura 303 milioni Wsj
Pioneer Alternative Investments 280 milioni Bloomberg
Maxam Capitai Management 280 milioni Wsj
Eim Group 230 milioni Le Temps/Wsj
Carland Ruth Shapiro Family 145 milioni Boston Globe
M&B CapitaI Partners 137,4 milioni El Mundo
Dexia 116,3 milioni Comunicato sociale
UniCredit 75 milioni MarketWatch

Parliamo di 50 miliardi di dollari, sarà pure uno dei più grandi truffatori del mondo, ma resta il fatto che è un GENIO.

32 commenti su ““Fatti il nome vai a rubare””

  1. C’è una piccola differenza tra gli USA e l’Italia.
    Mentre in America la rovinosa amministrazione Bush a comunque avuto il buon senso di aumentare a 25 gli anni di detenzione per i falsi in bilancio, qui, colui che aveva profetizzato per Bush panegirici sui libri di storia, ha depenalizzato questo reato, autoassolvendosi due volte.
    Negli USA i cittadini sono consapevoli, vanno in piazza a chiedere sicurezza contro gli speculatori finanziari, qui agli speculatori si regalano i pochi utili di Alitalia, mentre le persone sono indotte a chiedere sicurezza contro i rom

  2. Milza penso che il fine dell’articolo sia quello di sottolineare come anche negli Stati Uniti si possa rubare allo Stato, senza che nessuno ti becchi. Come dire non pensiamo che gli States siano il paese dei balocchi.

  3. Veramente un sistema geniale, una logica che lo ha portato a fare miliardi di dollari, non a caso. Mi viene da dire che è stato sfortunato perchè senza una crisi, il suo sistema finanziario sarebbe andato avanti ancora a lungo.
    tanto per cambiare mi trovo a scrivere: @ Milza

    1)Io non sono “indotto” a chiedere sicurezza contro i rom, io la chiedo perchè ne sento il bisogno, e sarebbe utopico (per non dire che negherebbe l’evidenza) dire il contrario.

    2)E’ evidente che gli States non siano paesi soggetti a immigrazione di massa da tanti paesi disagiati e da ogni punto cardinale, come lo è l’Italia; il loro UNICO problema è la questione messicana:

    3)Gli States hanno avuto (e probabilmente hanno) grossi problemi con l’immigrazione proveniente dal Messico, e nel 20° secolo sono arrivati a costruire un muro d’acciaio lungo 30 Km per evitare l’immigrazione dei messicani nei loro territori; per non parlare dei decenni in cui gli americani sparavano letteralmente ai disgraziati che cercavano di nuotare nei fiumi al confine, per raggiungere gli Stati uniti. Nonostante ciò i messicani negli States non sono i maggiori protagonisti di cronache e reati minori come possono esserlo rom o zingari (e extracomunitari in generale) in Italia.

  4. @ marco

    tra gli extracomunitari in generale includi anche gli svizzeri, gli islandesi e gli stessi statunitensi? 🙂

    hai ragione nel dire che qua in italia l’immigrazione e la criminalità spesso sono correlate.
    ma ragioniamo un po’ su una cosa.

    tipico servizio di telegiornale: pirata della strada investe un pedone.
    bene, ho sentito dire più volte al telegiornale “un marocchino alla guida”, “un albanese alla guida”, “un romeno alla guida”. non ho mai sentito dire “un bergamasco alla guida” o “un umbro alla guida”. e non credo che non esistano bergamaschi, umbri, o chi altro, che investono un pedone. devo però ammettere che a volta sento “un napoletano” o “un calabrese”.

    cioè, si è impiantata negli italiani, attraverso un abile uso dei mezzi di informazione da diversi anni, una morale secondo la quale il provenire da certi posti del mondo costituisce un’aggravante al reato commesso. una frase oggettiva come “hai commesso un reato e sei extracomunitario” si è trasformata in “hai commesso un reato e PER DI PIU’ sei extracomunitario”…fino a sfociare, alle volte, nei peggiori casi, in “sei extracomunitario, QUINDI hai commesso un reato”.

    non dimentichiamoci inoltre che nel mondo gli italiani vengono associati alla mafia per il fatto che tanti nostri emigrati in america a inizio XX secolo hanno sporcato la loro fedina penale.

    detto questo, non intendo negare che esista il problema dell’immigrazione in italia, ma sono convinto che sia esasperato ogni giorno dai mezzi di informazione.

  5. Prima cosa è inutile che andiate sempre a smontare ciò che ritenete che io prenda a modello. Mi spiego: gli States, la sinistra, i comunisti non centrano niente con le mie critiche, io ho questo brutto vizio di occuparmi dei problemi del mio paese ma non mi rifaccio ad alcun tipo di modello. Non cado certo in contraddizione con questa affermazione se ogni tanto mi capita di fare qualche parallelismo.

    1)Io non sono “indotto” a chiedere sicurezza contro i rom

    Posso anche prendere atto di quello in cui ti senti indotto o meno, ma cerco di valutare ciò che pensa l’opinione pubblica da una serie di considerazioni…la tua presa singolarmente non ha molto valore

    2)io la chiedo perché ne sento il bisogno, e sarebbe utopico (per non dire che negherebbe l’evidenza) dire il contrario

    Già parti dal presupposto che sarebbe assurdo dire il contrario. Cosa ti rende così sicuro? hai avuto esperienze dirette? se anche le avessi avute potremmo ricondurci al punto uno dicendo che un solo caso è irrilevante.
    In tutti gli altri casi la percezione della realtà te la danno solo i mezzi d’informazione di cui ti servi. Le mie ricostruzioni dei fatti il più delle volte vengono dall’ analisi incrociata di molteplici fonti differenti(politicamente), eppure tu ti ritieni GIUSTAMENTE in diritto di contestarle. Quando invece giornalisti tutt’altro che indipendenti accendono i riflettori per giorni su un singolare fatto con particolari risvolti politici tu ti senti di affermare che le altre ipotesi sono assurde.
    Spero che tu intuisca, riconosca, e vada autonomamente a verificare chi sono i referenti dei giornalisti di cui parlo e in quanti casi questi si siano comportati come ti ho descritto….non vorrei dovermi dilungare ancora una volta su questa questione

    sarebbe interessante andare a vedere quanti presidenti americani (dei tempi recenti) abbiano impostato un’intera campagna elettorale sull’immigrazione clandestina e siano poi stati premiati dalla storia.
    Ti invito a seguire gli sviluppi politici di giorno in giorno e da fonti diversificate….noterai che il sistema politco Italiano si basa sul semplice presupposto che ogni reato della classe dirigente ( che danneggia milioni di persone) venga occultato mentre l’informazione televisiva indirizza l’opinione pubblica verso il terrore degli immigrati. Con questo non ho alcun desidero di perorare la causa della microcriminalità, semplicemente ritengo logico perseguire con più attenzione chi truffa a livello milionario rispetto a chi scippa.
    Quando una persona che vive nei campi rom afferma che alcuni rom sono laureati e di contro la Mussolini racconta delitti atroci, probabilmente nessuna delle due testimonianze è falsa. Semplicemente si riconduce al discorso sulla casistica che ti ho fatto prima.
    E’ per questo motivo che le persecuzioni razziali o etniche oltre ad essere immorali non hanno alcun senso e sono soltanto il frutto del populismo ( reso possibile da un’informazione compiacente come ho spiegato prima)
    l’unico modo per essere più tutelati contro la microcriminalità è far funzionare il sistema giudiziario, di conseguenza,
    l’unico modo per farlo funzionare è eliminare quella classe politica, la stessa che porta avanti queste campagne vergognose e che ha sfasciato il sistema processuale durante la seconda repubblica……anche qui potrei coprirti di esempi, ma non vorrei dilungarmi, anche perché mi ritieni fazioso e le indagini personali fruttano sempre di più

    Stiamo diventando un’Italia incanaglita. Che produce diffidenza. Produce paranoia. Ingigantisce la risonanza dei pericoli, propaga allarme, allestisce difese. Siamo uno dei Paesi europei con meno omicidi, meno rapine, meno violenza. Ma il flusso emotivo dei media e il tornaconto della politica disegnano trincee contro la convivenza

  6. detto questo….presupponendo anche che l’immigrazione sia di qualche rilevanza rispetto ai maggiori problemi del paese chiariamo che questo fenomeno è quasi incontrastabile, e i risultati concreti saranno sempre minimi
    – l’immigrazione non diminuisce mai sia che governi la destra che la sinistra: solo che quando governa la destra i tg non fanno servizi su Lampedusa
    – il reato di immigrazione clandestina non esiste, se esistesse davvero ci servirebbero carceri che contengano milioni di persone mentre i nostri ne contengono solo 45.000 ( e poi chi li mantiene?)
    – il reato di “ingresso” clandestino in Italia è ridicolo: riguarda solo chi viene colto in flagrante su un barcone, a questo punto sarebbe molto più utile avviare le procedure per il rimpatrio invece che avviare processi che intasano inutilmente il sistema giudiziario ( tra l’altro la prova del reato è quasi impossibile)
    – Procedere con il rimpatrio non è un gioco. Spesso non si sa nemmeno da dove arrivino, o i loro paesi non li rivogliono, e poi chi paga il rimpatrio i mezzi per il rimpatrio a milioni di persone?
    – Molti neofascisti che pensano di salvare l’Italia eliminando i clandestini vorrebbero sparargli. Mettiamo anche si oscurasse la civiltà e decidessimo di farlo,quante ritorsioni internazionali subiremmo?
    contengono solo 70.000 ( e poi chi li mantiene)
    – il reato di “ingresso” clandestino in Italia è ridicolo: riguarda solo chi viene colto in flagrante su un barcone, a questo punto sarebbe molto più utile avviare le procedure per il rimpatrio invece che avviare processi che intasano inutilmente il sistem,a giudiziario ( tra l’altro la prova del reato è quasi impossibile)
    – Procedere con il rimpatrio non è un gioco. Spesso non si sa nemmeno da dove arrivino, o i loro paesi non li rivogliono, e poi chi paga i mezzi per il rimpatrio a milioni di persone?
    – Molti neofascisti che pensano di salvare l’Italia eliminando i clandestini vorrebbero sparargli. Mettiamo anche si oscurasse la civiltà e decidessimo di farlo,quante ritorsioni internazionali subiremmo?

  7. La questione mi sembra molto più attuale quando governa la destra visto che nella coalizione del PDL c’è anche la Lega, che da sempre basa gran parte dei suoi programmi contro l’immigrazione in Italia (e meno male che qualcuno ci pensa).
    Ritenendo difficili da attuare i reati di clandestinità e ingresso clandestino, la soluzione ideale sarebbe “girare le barchette” e rispedirli da dove provengono, perchè è evidente che tutti non possiamo accoglierli; ma non potendo dire arbitrariamente tu si e tu no, dobbiamo dire o tutti o nessuno (ovviamente nessuno).

  8. Marco mi lasci sconcertato. Poi io sarei il fazioso permaloso e tu quello che avvia dibattiti costruttivi. Ma cosa vuol dire rispondermi in due righe che bisogna girare le barchette?
    Ti ho già spiegato che girare le barchette (con spese enormi) significa che lasci crepare la gente in mare oppure gli paghi il viaggio di ritorno accertandoti che non tornino sulla costa.
    Di conseguenza ti ho anche già spiegato che:
    1)Se sputassi sulla costituzione e sui diritti umani le ritorsioni internazionali che ne deriverebbero sarebbero ben altro che il problema dell’immigrazione
    2)Per accertarti che tornino a casa devi pagargli il viaggio(milioni di persone) e seguirli per accertarti che facciano la rotta che desideri. Poi una volta alla frontiera magari ci riprovano il giorno dopo

    La lega è meglio non tirarla in ballo, perché oltre a giochi di potere non fa, e va avanti anch’essa a forza di populismo. Come ho spiegato per l’immigrazione ci sarebbe poco da fare, mentre è meglio lasciar stare la questione federalista: ha fatto più la Lega per l’affermazione di Roma Caput Mundi e dell’unità nazionale che ogni altro partito apparso in Italia, a parte il fascismo. Da quando la Lega è al Governo, in meno di un anno, ha ottenuto risultati strepitosi per il centralismo:
    ha eliminato l’Ici, unica vera tassa federale, per i Comuni
    – ha privatizzato l’acqua, che passa in gestione dai Comuni alle concessionarie e alle multinazionali
    – ha tolto alle Regioni il potere di decidere in materia di politica ambientale
    – ha permesso la creazione di una nuova base militare statunitense a Vicenza (“Padroni a casa nostra”) con la proibizione di un referendum indetto dal Comune
    – ha tolto alle Università del Nord, ad esempio 40 milioni di euro al Politecnico di Milano, per dare 150 milioni al Comune di Catania e 500 milioni al Comune di Roma, per evitare il fallimento
    – ha ignorato la presenza di 90 testate atomiche statunitensi a Ghedi Torre nel Bresciano e a Aviano in Friuli
    – ha aumentato i costi della politica
    – ha lasciato che 8/9 miliardi di euro di fondi europei OGNI ANNO (soldi interamente versati con le nostre tasse) vadano a Calabria, Campania e Sicilia senza nessun controllo.
    E’ il federalismo che traccia il solco, ma è la poltrona che lo difende!

  9. Poi….
    ” meno male che qualcuno ci pensa”
    A dire il vero quando sento persone che cercano di motivare il loro voto a partiti della destra italiana sento quasi unicamente ripondere “perchè tutti sti immigrati dobbiamo prenderli a calci in culo”

  10. Marco con quel “girare le barchette e rispedirli da dove provengono” hai dimostrato di capire davvero poco della realtà che ti circonda. A volte mi chiedo se viviamo tutti nello stesso mondo. Un’affermazione del genere me la sarei aspettata da una persona ignorante (nel senso che “ignora” alla Aldo, Giovanni e Giacomo… se no mi dicono che insulto le persone) e non mi sembra il tuo caso.
    Come pensi sia possibile rimandare indietro dei disperati che spesso ci lasciano le penne nel viaggio di andata?? Figuriamoci il ritorno!

  11. Il problema dell’immigrazione non si risolve o mandando tutti indietro o facendo entrare tutti, bisogna prima di tutto aiutare i paesi da cui vengono. Ciò vuol dire finanziare le deboli economie africane o asiatiche. Le persone che vivono in questi paesi, con un miglior stile di vita, non scapperebbero da propri paesi. Secondo si creano altri mercati stranieri in cui l’Italia, paesi di esportazione, potrebbe investire. DUE PICCIONI CON UNA FAVA.

    Poi Milza capisco il tuo astio verso gli States perchè hanno sul nostro territorio qualche testata nucleare, ma sai rendere nemico la più grande potenza militare della Terra non mi sembra una grande idea.

  12. perchè secondo te Storico se avessimo scelto di non allargare la base di Vicenza ci avrebbero bombardato senza pietà???
    E se gli facessimo notare che non ci conforta avere testate nucleari sotto casa credi che le farebbero esplodere per ripicca?

  13. No, Milza, ma sai come sono gli americani: un po’ permalosi. Non si sa mai, Obama si sveglia male e decide di attaccare l’Italia, perchè Berlusconi è un dittatore, amico di bush, e perchè abbiamo le armi di distruzione di massa. Le nascondiamo ad Ancore.

  14. Ho sostituito l’immagine della tabella con una vera tabella. Il nostro vuole essere un sito accessibile.

    Simpatico il lapsus finale. Vorresti essere al posto di Madoff?

    Non sciupare la parola “genio”.

    @Marco
    Che cosa hai fatto per meritarti di essere dalla parte di quelli che vorrebbero “girare le barchette” anziché dall’altra?
    Ti sei solo dato la pena di nascere. Hai avuto una gran fortuna, ma è un po’ poco per sputare sulla vita degli altri.

  15. Io non mi sento (cristianamente) in diritto di privare nessuno della sua vita.

    “Il problema dell’immigrazione non si risolve o mandando tutti indietro o facendo entrare tutti, bisogna prima di tutto aiutare i paesi da cui vengono. Ciò vuol dire finanziare le deboli economie africane o asiatiche. Le persone che vivono in questi paesi, con un miglior stile di vita, non scapperebbero da propri paesi. Secondo si creano altri mercati stranieri in cui l’Italia, paesi di esportazione, potrebbe investire.”

    E’ ovvio che la soluzione definitiva sarebbe questa; peccato che non troveremo mai nessun imprenditore, multinazionale o Stato, che metta risorse e la propria faccia nel sostenere i suddetti stati nella creazione di una economia loro.
    Il punto su cui faccio leva io è che l’Italia, per la sua locazione geografica, non deve e non può diventare il “ventre molle” dell’Europa industrializzata, che accoglie tutti e non può dire niente se non: venite, c’è posto per tutti.
    Provate a immaginare se gli immigrati che arrivano a Lampedusa, cominciassero a sbarcare a Nizza, o arrivassero in Svizzera. Ovviamente è impensabile, perchè sappiamo tutti che quei governi non accetterebbero mai un immigrazione di massa tacendo.
    In conclusione dell’OT:

    Mi sembra che possiamo essere tutti d’accordo con il fatto che non possiamo riempirci di extracomunitari che non intendono integrarsi (anzi provano a imporci la loro cultura se possono), lavavetri al semafori, africani che (a momenti) ci mettono le mani addosso per venderci un braccialetto, mendicanti che trovano più comodo stare seduti e ricevere monetine in un cappello (per carità non sono tutti così) piuttosto che impugnare un badile, e potrei andare avanti per un po’…
    Una volta che riconosciamo (chi più, chi meno) questo, ognuno trovi o proponga la soluzione che crede migliore.

    p.s: Fine dell’OT!

  16. marco se quello che ti da fastidio degli extracomunitari sono le ultime cose che hai elencato, allora esiliamo i testimoni di geova che ci citofonano a casa e diamo la pena di morte agli operatori telefonici che ogni giorno ci chiamano per convincerci a abbonarci alla loro linea telefonica.
    a me danno molto più fastidio di un lavavetri al semaforo o di un africano che, se non altro, tenta almeno di vendermi dei libri o, visto che sono un fumatore, un accendino. quando trovo chiusi i tabaccai, se devo essere sincero, gli extracomunitari li apprezzo molto.

    hai elencato una serie di stereotipi demagogici e un po’ ipocriti, perchè non ci credo che la questione degli extracomunitari sia un problema per quei motivi.

    l’unica cosa su cui esprimo una preoccupazione è la delinquenza. ma, dato che anche gli italiani delinquono (e lo sanno fare molto meglio e in modo meno inquietante e più bastardo, vedi parmalat), la criminalità mi preoccupa in generale, non solo per gli extracomunitari. è una questione di bene e male, non di “italia” e “resto del mondo”.

  17. Cirio quoto in toto il tuo ultimo post. Se avessimo tutti questa mentalità da cittadino del mondo, si vivrebbe mooolto meglio.

  18. Marco, allora se non inizi ad aiutare i paesi da cui vengono avrai sempre il problema dell’immigrazione. Poi non si curano le conseguenze della malattia, ma la causa. Niente causa, niente conseguenze (con questo non voglio dire che l’immigrazione sia una malattia,era solo per fare un paragone). La causa è la povertà dei loro paesi, le conseguenze l’immigrazione verso il nostro paese.

  19. Storico ripeto che siamo d’accordo! Sono semplicemente realista-pessimista nel dire che, almeno per ora, è molto difficile (impossibile) che qualche azienda o imprenditore, abbracci questa causa (ribadisco il PURTROPPO).

  20. Condivido l’idea di ciccio…..per un semplice motivo….chi sfrutta l’ingoranza altrui per un interesse proprio è un furbo…..un furbo che trova il modo di vivere con un conto in banca a tanti zeri è un GENIO!!!!

  21. fermo restando che un GENIO degno di questa nomea non si sarebbe fatto scoprire, non credo che in generale sfruttare l’ignoranza altrui sia furbizia, credo significhi più che altro sparare sulla croce rossa.
    per esempio, i vari ciarlatani in giro per l’italia sfruttano l’ignoranza e la sofferenza altrui per guadagnarci e io non ci trovo nulla di positivo.
    in questo caso specifico madoff è stato senz’altro furbo, ma, se voi aveste avuto dei risparmi nelle banche coinvolte, dubito che esaltereste le sue doti in questo modo.

    è la prima volta che, andando fuori argomento, nei commenti si tratta qualcosa di molto più serio e interessante dell’articolo in questione.
    complimenti.

  22. @CIRIO
    “è la prima volta che, andando fuori argomento, nei commenti si tratta qualcosa di molto più serio e interessante dell’articolo in questione”
    Se a te sembra molto più serio e interessante in un periodo vicino alla recessione parlare degli immigrati… Cerchiamo di risolvere il problema degli immigrati, quando in Italia una famiglia su tre non arriva a fine mese complimenti!!!!!

  23. Ok una famiglia su tre non arriva a fine mese (ma poi tutti vanno in vacanza, che strana crisi), ma in Africa neanche ci arrivano alla terza settimna, combattono ogni giorno per non morire di fame. Poi scusate ho parlato con alcune persona e questi hanno detto che sentono parlare crisi da quando sono nati (hanno almeno 50 anni), certo questa è più grave ma non allarmiamoci.

  24. Storico, la crisi non la sentono tutti. Secondo te chi la vive maggiormente ? Un calciatore, un notaio, un libero professionista o un operaio?
    Secondo me c’è chi può dire ” non c’è bisogno di allarmarsi”, ma dato che queste persone sono in numero infinitamente ridotto rispetto a coloro che stanno vivendo la crisi, bisogna SI allarmarsi.

  25. @ ciccio

    non mi pare che il tuo articolo parlasse della crisi. anzi, mi è parso di leggere un omaggio a un truffatore. argomento che, se mi permetti, ritengo molto meno serio di una discussione sugli immigrati.

  26. comunque sia caro ciccio, ti auguro di cuore un natale pieno di soldi.
    a tutti gli altri (persino a storico! ahahah) auguro un natale sereno e felice.

  27. Io non sto dicendo che non siamo in crisi, sto dicendo che è una crisi strana. Diciamo che non mi sembra una crisi come quella del 1929. E poi non mi sembra una giustificazione per non donare al prossimo, il fatto di aver perso qualcosa.

  28. Allora caro il mio cirio ti auguro un natale ricco di povertà. ahahahahah
    Scherzi a parte ringrazio tutti per i commenti e auguro a tutti un buon natale di cuore anche ai comunisti.

    Un abbraccio speciale al mio caro prof Paganini e che questo natale mi porti un po’ di buona ortografia.

    Baci e abbracci

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