Facebook

Nell’ultimo periodo sta impazzando la “Facebook-mania”. Studenti, genitori, professori e perfino politici sono stati attratti da questa community,? diventata ormai popolare in tutto il mondo . Pensate un pò che il signor Zuckerberg nel 2004, alla tenera età di 19 anni, decide di creare una community per gli studenti della sua università (Harvard). Il sito venne poi conosciuto da altre importanti università e, in seguito, in tutto il mondo. La rivista Forbes ha nominato Zuckerberg ” il miliardario più giovane del mondo”, con ricavi che si aggirano attorno agli 1.5 miliardi di dollari nei 4 anni di attività del sito. Secondo me è una community molto interessante, poichè permette di ritrovare amici con cui non si aveva più contatti, organizzare “rimpatriate” come “ai vecchi tempi” ( anche se si noterà qualche differenza fisica, purtroppo si invecchia! 🙂 ).
Ho creato un gruppo sul sito: “Italo Calvino Rozzano” . Siamo già in 111 tra studenti ed ex studenti. Invito chiunque avesse un account su Facebook ad iscriversi!

Saluti,
Luca Toccalini

6 commenti su “Facebook”

  1. Tempo fa lessi un articolo interessante: “Metafisica da portatile: Facebook”.
    Ispirava decisamente una riflessione.

  2. Eccolo, tratto dal giornale cittadino di Opera.

    Metafisica da portatile: facebook
    50 gigabyte . Questa la quantità di memoria occupata da un bambino che, appena nato, è già registrato e trasformato
    in una sequenza di 0 e 1 in una banca dati. La tecnologia ci abbraccia da sempre e ci accompagna più o
    meno piacevolmente tutti i giorni. L’ultimo esponente della rivoluzione tecnologica si chiama Facebook ed è un
    social network: molto più di una chat, molto di più di un blog è l’uno e l’altro, insieme ma è prima di tutto una
    filosofia di vita, racchiusa in una semplice pagina web. Facebook è il mondo. É un mondo virtuale, artificiale ed
    innaturale, nega la materia, è astratto, chi l’utilizza nega la propria fisicità e si fa pensiero. In un social network si
    diviene collegamento, link a qualcun altro, l’esperienza umana non si risolve nella sfera personale, il nostro essere
    non si realizza nel nostro vivere, ma negli altri. così si realizza l’idea che sta alla base di un social network: Il
    singolo si sente parte del tutto. In questo mondo ognuno è falsificatore di se stesso: senza corpo si può essere
    chiunque, crollano le barricate della timidezza, si abbattono i muri imposti dal normale vivere sociale e non a caso
    di apre una la porta ad una nuova dimensione del vivere sociale. Facebook è democratico, si può parlare con
    chiunque, è impossibile non incontrarvi conoscenti, è un fenomeno capillare che coinvolge ed appassiona moltissimi
    utenti. Per entrare nel mondo di internet lo scotto da pagare la privazione del corpo e questo, oggi, è più
    una liberazione che una privazione. Ci si immerge in internet come lo si farebbe in mare senza costume: assoluta
    libertà. Le acque sono fredde ma riscaldate dalla corrente del pensiero, i pensieri di milioni di internauti che
    ogni giorno, come onde, lasciano orme sui loro blog di sabbia. Su internet nascono amori, amicizie, vite parallele,
    vissute spesso come più autentiche di quelle reali proprio perché senza corpo, idealizzate. Ci si aliena. Come
    idealisti che elaborano un concetto al punto renderlo inattuabile, così noi siamo insoddisfatti per non poter essere
    nel mondo reale quello che siamo nel mondo virtuale: anonime parti di
    un tutto. La tecnologia che unisce e connette tutto, ci allontana dalla realtà
    al punto che noi, presbiti filosofi infelici, idealisti insoddisfatti di noi
    stessi e del mondo, tentiamo di evaderne ogni giorno per immergerci in
    quel platonico mondo d’idee, quel freddo mare nel quale noi, esseri anfibi,
    vogliamo nuotare liberi e leggeri, incorporei.

    Luca Rossi

  3. Io sn iscritta da poco…e nel giro d una settimana ho trovato un sacco di persone ke neanke immaginavo iscritte…e sprtt ke conosco!!! vi invito a iscrivervi perchè è molto interessante!!! 😉

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