un inceneritore nel Parco Sud

A Pieve Emanuele si è costituito nelle scorse settimane un Osservatorio Permanente sull’Ambiente (OPA), per stimolare la mobilitazione contro il rischio che nel Parco Agricolo Sud venga costruito un inceneritore. Partendo dalla convinzione che non è possibile delegare alle sole rappresentanze politiche e istituzionali la tutela della salute, dell’ambiente, del futuro, cercherà di rompere il monolitico favore dei media (fatte salve rarissime eccezioni) riguardo gli inceneritori, soluzione ottimale (garantisce redditi enormi) per chi li costruisce e gestisce, devastante per il territorio e la salute di chi ci abita. Le norme vigenti prevedono che sia la Provincia a predisporre il piano rifiuti e la Regione ad approvarlo. E’ stato bocciato 2 volte, a luglio 2007 perchè prevedeva di affrontare il previsto aumento della produzione di rifiuti con il miglioramento della raccolta differenziata, senza costruire nuovi inceneritori; e poi all’inizio di novembre 2008 perchè consentiva la costruzione di nuovi inceneritori ponendo come paletto l’esclusione del Parco Sud come possibile ubicazione. La Provincia è stata quindi commissariata e il presidente Penati, nominato commissario ad acta, ha licenziato il piano rifiuti togliendo il vincolo che preservava il Parco Sud. Salvo poi garantire ai sindaci di Rozzano, Locate, Opera e Pieve che convincerà Comune di Milano e Regione Lombardia a individuare una sede alternativa per la costruzione dell’inceneritore. Ma l’anno prossimo ci saranno le elezioni del Presidente della Provincia e dei Sindaci di Rozzano e Locate, quindi quella che sembra una tranquillizzante unità d’intenti (che certamente durerà per tutta la campagna elettorale) potrebbe disgregarsi fra qualche mese. Ragione per cui è indispensabile uscire dal confortevole meccanismo della delega, dalle contrapposizioni partitiche, e darsi da fare dal basso per informarsi, fare (contro)informazione, tenere alta l’attenzione. Sarebbe bello che l’argomento fosse discusso e approfondito anche sul vostro giornalino. Se volete, potete contattare il coordinatore dell’OPA a questo indirizzo : peppe.ambrosio@gmail.com.  Non è un over 50. Ieri, durante un volantinaggio al mercato di Pieve, è stato accusato di essere uno di quelli che da 30 anni blocca il progresso dell’Italia. E lui: guardi che mi ha scambiato per un altro, io ho 20 anni….  “Ad rivum eundem lupus et agnus venerant, siti compulsi…

57 commenti su “un inceneritore nel Parco Sud”

  1. Io non conosco bene la situazione, ma posso dire due o tre cose sugli inceneritori:

    1) In verità non si chiamano inceneritori ma termovalorizzatori

    2) Serve un nuovo termovalorizzatore per Milano, se no entro il 2010 saremo come a Napoli quest’estate

    3) I termovalorizzatori di nuovo specie (come quello di Brescia, il migliore d’Europa) sono ad impatto inquinante quasi zero.

    4) I termovalorizzatori possono creare energia elettrica per vari isolati (quello di Brescia serve più o meno 5000 case)

    5) I termovalorizzatori creano economia e soldi (per esempio in Germania)

    Tutte queste informazioni sono di prima mano poichè mio padre lavora nell’azienda a2a che ha in dotazione sia il termovalorizzatore di Brescia sia Silla 1 e 2 a Milano.

  2. E’ quello che stavo per scrivere io, non vedo perchè sia un problema: non vogliamo di certo finire nella stessa situazione di Napoli.

  3. 3) I termovalorizzatori di nuovo specie (come quello di Brescia, il migliore d’Europa) sono ad impatto inquinante quasi zero.

    Vorrei tanto sapere da dove hai appreso questa notizia..

  4. Devo ammetterlo: su questo fronte mi trovo d’accordo con lo storico.
    Il problema dei termovalorizzatori secondo me non sono quelli in quanto tali bensì coloro che ci lavorano (storico non fraintendere); coloro che dovrebbero controllare ciò che entra, cosa succede all’ interno, come succede, etc.
    In Germania nessuno si oppone a queste “industrie” perchè lì il rispetto per le regole è molto più valorizzato che qui in Italia.
    Gli inceneritori sono dannosi solo nel caso in cui i controlli vengono a mancare, per cui le varie mafie o persone malvagie prendono il sopravvento andandoci a buttare tutte le peggio schifezze tossiche delle altre industrie, o per avere più soldi per loro fanno finta di lavorare e guadagnano soldi senza fare nulla.(tipo homer simpson):-)
    Federico Montanaro
    P.S. scusate tutti gli errori possibili che ho fatto

  5. Anche io ero convinta di questo, fino a pochissimo tempo fa (ieri) dato che mia madre, tra l’altro, ha parlato col vicesindaco di pieve e lui le ha assicurato che sarebbe stato ad emissione zero…
    Ma dopo aver letto un volantino dell’OPA mi sono ricreduta…
    Preciso, tra l’altro, che da quello che so in Germania i “termovalorizzatori” (perchè non inceneritori? Cos’è, è una brutta parola?) li stanno chiudendo tutti.
    E poi, perchè hanno bocciato la proposta di una raccolta differenziata capillare e meglio organizzata? Basterebbe quello…
    Comunque, come ho sentito dire al sindaco di opera al tg3 giusto ieri: il comune di Milano è sempre pronto a sbolognare le faccende più controverse a noi della periferia…vedi campo nomadi, carcere e termovalorizzatore. Francamente, a me l’idea di avere un inceneritore dietro casa mi schifa un po’.
    Ah, ecco, ho trovato il volantino di cui parlavo.
    Cito testualmente:
    “La Germania ha cominciato a chiuderli (i termovalorizzatori) prevedendo, entro il 2020, di eliminare anche tutte le discariche grazie ai suoi 64 impianti di recupero di rifiuti”
    Parlando dell’inceneritore di Brescia:
    “Nei pressi del più famoso e pubblicizzato inceneritore italiano, quello di Brescia, 18 allevamenti di bovini hanno dovuto sospendere la raccolta del latte perchè contaminato da diossina.
    I gestori dell’inceneritore hanno dato la colpa a “mangimi provenienti da fuori” (“Brescia Oggi” del 10/1/2008), ma appena gli allevatori ganno smesso di alimentare le mucche con vegetali di produzione propria, i valori sono rientrati nella norma.”
    Direi che basta…

  6. La fonte di questa norizia è possibile trovarla sul sito di A2A a cui appartiene il termovalorizzatore. La sezione è quella sull’ambiente e sicurezza. Quello che si trovaè un attestao europero che si può dare solo con misure che si fanno ogni mese o ogni due mesi. In oltre il termovalorizzatore di Brescia è stato nominato il migliore del mondo dal WTERT (Waste to Energy Research and Technology Council), un organismo indipendente formato da scienziati e tecnici di tutto il mondo promosso dalla Columbia University di New York.

  7. Posso dire una cosa sulla Germania: i germania li stanno chiudendo perchè ne hanno troppi e non conviene tenerli aperti.

  8. Storico, so che nn è il post adeguato per chiedertelo, però volevo sapere se Mercoledì verrai al collettivo. In questo blog partecipi a quasi tutte le discussioni e spesso hai pareri contrari alla maggior parte degli altri..Sarebbe bello se tu portassi le tue idee e le tue proposte anche al collettivo..Verrai? 🙂

  9. “In oltre il termovalorizzatore di Brescia è stato nominato il migliore del mondo”
    Se l’inceneritore migliore del mondo fa tutti quei danni, pensa gli altri!
    …comunque in Germania, a quanto pare, non ne hanno proprio bisogno, di inceneritori.
    E manco noi. Se è così supermegaimmaginifico, questo affare, perchè non lo costruiscono in centro come hanno fatto a Monaco? No, devono venire a farlo in casa a noi…

  10. No gli inceneritori sono assolutamente dannosi, tutti li smantellano e noi li costruiamo. I gas emanati dagli inceneritori possono provocare tumori, non lo dico io, basta informarsi un minimo su internet per scoprirlo, sono davvero dannosi!

  11. Salve, sono un newbe della comunity del Calvino. Non per essere in polemica con lo storico, ma credo siano doverose delle precisazioni. Innanzitutto l’iceneritore di Brescia NON è un termvalorizzatore poichè la termovalorizzazione non esiste nel gergo tecnico di nessun paese se non in Italia, fatto per cui siamo anche stati bacchettati dall’UE. Il mostro di Brescia per quanto riguarda l’autopromozione e la propaganda è sicuramente il migliore del mondo: Riprende uno studio del 2004 (tale Dispersione atmosferica di inquinanti emessi da diverse sorgenti sul territorio bresciano)
    prodotto IN CASA dal Comune di Brescia (proprietario di Asm) e finanziato con i soldi della stessa
    Asm (!!!) e poi dà ampio spazio anche al famoso Premio internazionale concesso dalla Wtert della
    Columbia University, agenzia, come è noto, sponsorizzata dalla stessa Martin GmbH, Germany,
    produttrice dell’impianto Asm.

  12. Peppe hai ragione sul fatto che la Martin GmbH ha prodotto l’inceneritore (così sei contento) di Brescia ma è anche vero che ha costruito circa 365 in tutto il mondo (più o meno il 75% degli inceneritori del mondo), anche nella stessa civilizzata Germania. Se il nostro inceneritore è stato il migliore un motivo ci sarà. Secondo l’ASM è si una municipalizzata, cioè una società con capitali pubblici e privati, ma alleata e consorziata con l’AEM, una ex municipalizzata, ormai privatizzata da anni (più o meno dal 1998). Insieme hanno formato l’A2A, il cui CDA è formata per la maggior parte da personale dell’AEM, quindi privato e non dipendente dal comune di Brescia (se vuoi sapere il comune di Brescia era anche contrario alla fusione). In più posso assicurarti che i controlli vengono fatti da ispettori della UE.

  13. Parlando di inceneritore hai fatto felice anche l’Unione Europea che ha inviato una infrazione all’Italia per gli incentivi dati dal governo italiano per produrre energia bruciando rifiuti inorganici e considerandola come “fonte rinnovabile”. Che la Martin GmbH abbia costruito anche la totalità degli inceneritori è irrilevante visto che negli USA la legge vieta di costruirne di nuovi e in Germania vanno a smantellarli o a ridurne il funzionamento. Inoltre un altro colosso degli inceneritori, la VEOLIA è sotto inchiest in Toscana e a Vercelli causa “emissioni truccate”. Ricordo che la Veolia abbandonò la gara per l’inceneritore di Acerra quando Prodi sospese i CIP6 (i finanziamenti per cui siamo contestati dall’UE). Riapparve quando tornarono, questo mi fa pensare che l’inceneritore sia una macchina per fare soldi (a spese della salute aggiungo).
    Pensavo che le rilevazioni le facesse A2A e infatti confrontando i dati trasmessi all’OTU (Osservatorio Termo Utilizzaotre: http://www.comune.brescia.it/NR/rdonlyres/3A8877FB-747B-4BED-BF2C-EA2C93F11CAE/0/RapportoTermoutilizzatore20062007.pdf) e le informazioni sull’impianto di Milano si ricavano parecchi dati come ad esempio che l’inceneritore Asm di Brescia è sempre stato esonerato dalla misurazione in continuo dell’ammoniaca e anche dal
    rispetto del valore limite che la Regione Lombardia ha imposto agli altri inceneritori, come il Silla e da sempre Dalmine e Corteolona (10 mg/Nm3
    ). A Brescia per il 2007, disponiamo solo di 17 sporadiche misurazione effettuate dall’Arpa
    sulla Linea 1 e Linea 2.
    Ma non è la prima volta che l’inceneritore di Brescia è così generoso infatti in passato si erano registrati dei livelli eccezionali di emissioni di PCB (policlorobifenili), anche notevolmente superiori al limite indicativo di fonte europea di 50 ng/Nm3, previsto per impianti analoghi (centrali termoelettriche con combustibili solidi): rispetto ad un valore normalmente oscillante tra 0,3 e 9 ng/Nm3, VENNERO RAGGIUNTI 108,30 ng/Nm3
    nel novembre 2002 e 188,8 ng/Nm3 nel luglio 2003. Anche nel novembre 2006 vengono raggiunti valori anomali: 60,09 ng/Nm3 alla linea 1, 29,71ng/Nm3
    alla linea 2 e 16,22 ng/Nm3 alla linea 3. Nel novembre 2007: 22,64 ng/Nm3 alla linea 1 e 38,47 ng/Nm3 alla linea 3.
    E’ la stessa Asm che nel rapporto Otu 2004-2005 a p. 11 dichiarava che “nel 2005 sono state
    avviate al riciclaggio 44.692 tonnellate di scorie”, mentre dalle schede MUD dell’Ufficio Atti.
    Estratt. Rifiuti, Energia dell’Amministrazione provinciale risulta che nel 2005 le restant i CENERI PESANTI, pari a 85.310 t., sono finite IN DISCARICA Cava Verde di Montichiari, come negli anni
    precedenti e successivi. Ti ripasso la palla visto che hai familairi nell’azienda: Perché l’inceneritore Silla di Milano, sempre di A2A, si è dotato di catalizzatori più o meno efficienti per ridurre gli inquinan ti emessi, mentre quello di Brescia no?
    Ricordo che l’inceneritore è l’unica opera dell’uomo a emettere 270 tipi diversi di agenti inquinanti.

  14. …certo che siamo proprio stupidi a non capire che tutti questi 270 agenti inquinanti non esistono, eh?
    Parti dell’immaginazione di tutti…

  15. Posso essere d’accordo sul fatto che i termovalorizzatori inquinino e di sicuro non giovano alla salute. Ma non credo (è solo un opinione senza prove) che la raccolta differenziata basti a smaltire tutto ciò che produciamo. E per lo smaltimento dell’umido una delle soluzioni più corrette potrebbe essere il termovalorizzatore, ma ripeto che non sono informato e non vorrei dire cose poco corrette.
    @ Greta
    Ti prego non facciamo come nel sud Italia, che hanno discusso e frignato per mesi per decidere dove mettere queste benedette discariche o inceneritori che siano; intendo dire che una volta stabilito che siano il sistema giusto e quello da adottare, la loro collocazione non deve essere discussa e passata come una palla. Un po’ di senso civico e uno sguardo un po’ più lungimirante (che al sud hanno dimostrato di non avere) rispetto a guardare sempre e solo i nostri interessi, ci dovrebbe suggerire che da qualche parte va messo questo inceneritore, e dovunque vada andrà a ledere qualcuno. Quindi la sua collocazione non deve assolutamente dipendere dai cittadini, e la motivazione: che schifo, quella cosa puzza e davanti a casa mia non la voglio!; non è valida per causare una discussione su dove porlo.

  16. Dimostrassero che non è inquinante, me lo terrei dietro casa, guarda.
    Dato che a quanto pare è dannoso per la mia salute, posso avere la facoltà di lamentarmi? Grazie.
    Comuque, a prescindere, per me non dovremmo proprio farlo.
    L’Italia è specializzata nel fossilizzarsi mentre gli altri progrediscono…

  17. Il miglior modo di smaltire l’umido è il compostaggio. In Campania c’erano gli impianti e gli enti pubblici prima e privati poi li hanno lasciati cadere in rovina. Paradossalmente la Campania compra dalla Sicilia l’umido compostato in concime invece di produrlo (verrebbe da dire che ci sia una sorta di scambio di favori ma questo nn posso che supporlo). A Milano e Sesto San Giovanni non si fa la raccolta dell’umido per poter attingere all’umido, usato come abbattitore di potere calorifero (immaginate di usare legna FRESCA per il fuoco invece di quella secca) e quindi per avere la scusa di dover usare Plastiche per auemtare il fuoco dell’inceneritore. Nel caso di Sesto, siccome parliamo di un impianto creato con spazio limitato (da cui deriva la mancanza di vasche di depurazione acque, le quali vanno così come sono nel depuratore di Sesto con tutti i metalli pesanti) e tecnologia superata (vecchio modello fatto per NON resistere alle temperature superiori per troppo tempo), l’umido ha una parte importanteserve per impedire al forno di raggiugere la sua temperatura critica così da farlo lavorare tutto l’anno! non è meraviglioso? La Lombardia da sempre baluardo della modernità e ,a detta di Formigoni, avanti anche nello smaltimento rifiuti non realizza impianti di compostaggio (da cui potrebbe ricavare concimi e biocarburanti, nonchè eliminare il problema dello spengimento del forno e smettere di comprare i concimi). Gli impianti esistenti in Lombardia non bastano a fronteggiare la produzione di organico. perchè non vengono realizzati? Hanno un impatto pari a zero e forse puzzano, ma non ci sono vincoli rispetto alla distanza dalle abitazioni se non gli usuali 50 metri. Servono per gestire l’organico e gravare di meno sugli impainti e le discariche. Nella contea del Lacashire le DICARICHE NON ESISTONO più grazie alla lungimiranza degli amministratori locali che hanno quasi raggiunto l’obbiettivo ZERO WASTE con l’aiuto della Global Renewable.

  18. Io sinceramente non credo che la raccolta differenziata basterebbe a smaltire tutto ciò che produciamo, o almeno basterebbe a smaltire quello che io o voi produciamo, ma pensate proprio che tutti (perché devono essere tutti) metterebbero la buccia della mela in un sacchetto la carta delle bottiglie di plastica in un altro la bottiglia a cui era attacata la carta in altro e così via?
    Non è così semplice come si pensa fare un raccolta differenziata al 100 per cento e per il 100 per cento degli abitanti

  19. Chi tra voi blogger fa veramente e con impegno la raccolta differenziata?
    Io ogni volta che esco di casa per andare a buttare l’ immondizia mi impegno a buttare la plastica dove deve essere cestinata così come la carta e il vetro etc.
    Per quanto riguarda la situazione delle etichette io l’ho risolta bevendo l’acqua del rubinetto di cucina ma un altro modo sarebbe quello di mettere etichette di plastica cosa che alcuni imbottigliatori già fanno.
    Io nella raccolta differenziata ci credo e penso che se fosse fatta con coscienza non ci sarebbero problemi di inceneritori e discariche.
    Federico Montanaro

  20. Ragazzi che discussione infinità… Rimanendo in tema rifiuti, qualcuno ha idea di che fine abbia fatto l’immondizia della Campania? Può sembrare una domanda banale ma io non ho ancora trovato una risposta… sembra sparita nel nulla, volatilizzata. Ovviamente l’emergenza rifiuti è più che mai attuale nelle zone periferiche di Napoli (a differenza di quello che ci vogliono far credere i tg) e sarebbe bello scoprire sotto quale tappeto sia stata nascosta la polvere. In Internet si trovano solo informazioni vaghe che non giungono al punto. Se qualcuno ha notizie in merito mi faccia sapere.

  21. Io sapevo che sarebbe stata trasportata in Germania con dei treni, naturalmente i costi sono a carico dell’Italia. Non ne sono sicuro e se qualcuno è in possesso di informazioni mi piacerebbe saperlo anche a me

  22. Veramente la raccolta differenziata, una volta cominciata, è facilissima da fare.
    Noi a casa utilizziamo le bottiglie per un bel po’, riempiendole dal rubinetto.
    poi, buttandole, si strappa l’etichetta e si butta nel sacchetto della carta, la bottiglia nella plastica e il tappo a parte (sì a quanto pare la plastica del tappo è diversa…noi abbiamo un sacchetto dei tappi XD non so dove mio padre lo butti, però…)
    Poi c’è il cestino dell’umido…si prende tutto, e si butta. Non è così tanto complicato.
    Comunque è vero che la gente se ne frega…ogni volta che vado a buttare la spazzatura, non riesco a non fermarmi per separare io stessa la roba che la gente butta tutto insieme. (Uno magari fa il sacchetto della plastica…e poi butta nei cassonetti normali. Ma vi pare? <.< che cretinaggine…)

  23. E’ quello che dicevo anche io: non tutti hanno voglia di staccare le etichette, i tappi ecc.. me compreso lo ammetto. Quindi non so quanto una raccolta differenziata possa essere efficace su scala nazionale

  24. Basta un po’ di…ecco…”educazione alla raccolta”.
    Io faccio così perchè mio padre è così…
    per esempio se esco dal bagno pubblico e sento rumore di acqua che scorre, chiudo tutti i rubinetti e tutti gli sciacquoni…perchè non posso sopportare l’idea di sprecare acqua. perchè? perchè mio padre mi ha sempre rotto, fin da piccola, ogni volta che sprecavo l’acqua.
    E’ quello, il fatto…

  25. Andrea Mandelli ha scritto:
    Rimanendo in tema rifiuti, qualcuno ha idea di che fine abbia fatto l’immondizia della Campania?

    Nel DL 23 maggio 2008, n°90 e nel DL 6 novembre 2008, n° 172 puoi trovare le disposizioni ordinate dal Governo. Se siano state attuate e come non so dirtelo, ma è già qualcosa.

    Li ho guardati velocemente e sì: si parla anche di termovalorizzatori.

    A proposito di termovalorizzatori (o inceneritori o come volete chiamarli), nel documento a cui fa riferimento peppe dalle considerazioni di pagina 26 e 27 e dai grafici di pagina 32 e 33, relativamente agli agenti inquinanti presi in esame, sembra che inquini molto più il traffico del termovalorizzatore, eppure non ho mai sentito nessuno chiedere che venisse chiusa la strada sotto casa per motivi di salute.

    In ogni caso se ci sono metodi più sicuri sarebbe meglio utilizzare quelli, la pigrizia non è una scusa, ma siamo sicuri che bastino? (A scanso di equivoci: non è una domanda retorica)

  26. A quanto pare bastano…a meno che non abbiano raccontato palle. (e questa non è ironia, è un puro dubbio. Si possono sempre dire castronerie, anche in buona fede…)

  27. Mah, i rifiuti della Campania secondo me li hanno gettati nell’Etna xD
    Comunque stranamente da quando Berlusconi e il suo governo sono al potere non se ne parla più in Tv..mmm.. non capisco come mai..mmm.. che strano..mmm..

  28. Ale non se ne parla più perchè il governo ha risolto (almeno in parte) questo problema. E non è una battuta berlusconiana o stupidate simili… se hanno bruciato la spazzatura, deportata in Germania, messa sotto a uno zerbino, o Dio solo sa come, a Napoli non c’è più lo schifo che c’era mesi fa. Non credo che la Rai o gli esponenti di sinistra che vanno a Ballarò, per esempio, si farebbero problemi a risollevare la questione se fosse ancora così attuale.

  29. Che la Rai sia di sinistra lo dici tu caro Marco!!! Dovrebbe farti riflettere il caso emblematico della Commissione di Vigilanza Rai. Io, di sinistra ci vedo ben poco in televisione.. E poi che senso ha parlare di destra o sinistra oggi? Secondo me non esistono programmi faziosi. Mi spiego: programmi come Ballarò o Annozero si contraddistinguono per il loro “spirito di sinistra” secondo il sentito dire comune solo perchè lasciano spazio all’opposizione, cosa assai rara in Italia. Troppo spesso, soprattutto fra i giovani, coloro che cercano di informarsi sono bollati come “comunisti” (magari solo perchè non credono nella religione che vede come dio il nostro Presidente del Consiglio, per gli amici Psiconano o Cainano) sempre per quel fenomeno di sentito dire che aleggia nel contesto italiano spinto soprattutto dall’ignoranza e dal pregiudizio.
    In ogni caso, tornando ai programmi di attualità, la bravura di un giornalista o di un presentatore dovrebbe essere quella di pungolare un politico valutandone i comportamenti nei momenti di difficoltà (attraverso la famosa “seconda domanda”) ma allo stesso tempo di concedere il dovuto spazio di espressione nei limiti concessi. Quasi sempre prevale la seconda opzione. In questo modo gli onorevoli si sottrarrano sempre alla difficoltà ritagliandosi il proprio momento di propaganda gratuita concessa in piena libertà (programmi come Porta a Porta: ogni riferimento è puramente voluto!).
    Scusa Marco non era riferito totalmente al tuo commento ma mi sono lasciato un po’ prendere la mano!

  30. Marco, ho il fidanzato di mia sorella che abita a Napoli e ti assicuro che il problema è tutt’altro che risolto nella periferia. Anzi..

  31. Da uno studio commissionato dal Dipartimento della Protezione Civile e condotto
    dall’Ufficio Ambientale dell’OMS (Organizzazione Mondiale dellla Sanita’), in collabora-
    zione col CNR (Centro Nazionale per le Ricerche) e l’Istituto Superiore di Sanità, risulta
    che abitare nel raggio di un chilometro dalle numerose discariche delle Province di Napoli
    e Caserta espone a un rischio aumentato di mortalità generale e per tumore al fegato,
    polmone, stomaco e malformazioni congenite del sistema nervoso e dell’apparato
    urogenitale. Risulta inoltre un aumento vertiginoso delle patologie di cancro: pancreas,
    polmoni, dotti biliari più del 12% rispetto alla media nazionale. Le donne sono le più
    colpite. Ma il dato raccapricciante riguarda l’80% delle malformazioni fetali in più rispetto
    alla media nazionale… (L’AUTOMOBILE O IL CAMION NON EMETTONO 270 TIPI DI INQUINANTI DIVERSI, E SIA CHIARO NON STO DICENDO CHE FACCIA BENE ABITARE VICINO L’AUTOSTRADA! :P). Riguardo la monnezza campana vi segnalo che i rifiuti sono arrivati in Lombardia, ebbene si dopo aver vinto le elezioni Silvio ha ordinato che i leghisti e i lumbard mettesssero via le barricate (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/27/bossi-in-lombardia-rifiuti-di-napoli.html) (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/29/rifiuti-giovedi-camion-da-napoli.html). I rifiuti urbani costa di più smaltirli in Italia che in Germania (215 euro/TON compreso il trasporto). La colpa è dei CIP6 perchè siamo noi come comunità a finanziare l’inceneritore mentre in “Tedeschia” l’inceneritore non lo aiuta nessuno e quindi non ci speculano sopra tentando di mega-imbottire il forno. La camorra però facendo 300 euro/TON per i rifuti tossici è imbattibile e anche i crucchi non possono fare un prezzo migliore. Si perchè loro quei rifiuti li recuperano o li bonificano a norma di legge.

  32. Riporto alcuni passi commentati della direttiva europea a cui TUTTI (ascolta governo italiota) devono attenersi.Tecnici e scienziati hanno proposto delle alternative concrete al problema rifiuti, e dico concrete perchè sono realtà che danno i loro frutti (ricordo che gli USA per legge non fanno più inceneritori e nel mondo vanno via via a smantellari).
    ed ecco signori e signori cosa dovrebbe fare l’Italia per risolvere i suoi problemi di monnezza da Milano al piccolo comune.
    LA “NUOVA” DIRETTIVA EUROPEA SUI RIFIUTI
    http://www.europarl.europa.eu/news/expert/infopress_page/064-31746-168-06-25-911-20080616IPR31745-16-06-2008-2008-true/default_it.htm

    Il Parlamento europeo ha adottato definitivamente una direttiva che fissa misure per
    ridurre la produzione di rifiuti e impone il ricorso a regimi di raccolta differenziata entro il
    2015 per aumentare di almeno il 50% il riutilizzo e il riciclaggio nel 2020. Prevede poi la
    definizione di programmi di gestione e prevenzione dei rifiuti e norme in materia di
    autorizzazioni, responsabilità, sanzioni e ispezione degli impianti.
    La direttiva «stabilisce misure volte a proteggere l’ambiente e la salute umana prevenendo
    o riducendo gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti, riducendo gli
    impatti complessivi dell’uso delle risorse e migliorandone l’efficacia».
    Sottolinea inoltre che la politica in materia di rifiuti dovrebbe mirare anche a ridurre l’uso di
    risorse e, ricordando che la prevenzione dei rifiuti dovrebbe essere una priorità, rileva che
    «il riutilizzo e il riciclaggio dovrebbero preferirsi alla valorizzazione energetica dei rifiuti», in
    quanto rappresentano la migliore opzione ecologica.
    Gli Stati membri dovranno attuare le disposizioni legislative, regolamentari ed
    amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva entro 24 mesi dalla sua entrata in
    vigore.

    Gerarchia dei rifiuti: prima di tutto la prevenzione e la riduzione
    La direttiva stabilisce un «ordine di priorità» di ciò che costituisce «la migliore opzione
    ambientale nella normativa e nella politica dei rifiuti», cioè:
    – la prevenzione, ossia misure – prese prima che una sostanza, un materiale o un prodotto
    sia diventato un rifiuto – che riducono la quantità di rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei
    prodotti o l’estensione del loro ciclo di vita, gli impatti negativi dei rifiuti prodotti
    sull’ambiente e la salute umana oppure il contenuto di sostanze pericolose in materiali e
    prodotti;
    – la preparazione per il riutilizzo, ovvero le operazioni di controllo, pulizia e riparazione
    attraverso cui prodotti o componenti di prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da
    poter essere reimpiegati senza altro pretrattamento;
    – il riciclaggio, ossia qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i materiali di rifiuto
    sono ritrattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione
    originaria o per altri fini; esso include il ritrattamento di materiale organico ma non il
    recupero di energia né il ritrattamento per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili
    o in operazioni di riempimento;
    – il recupero diverso dal riciclaggio, come il recupero di energia o altre operazioni il cui
    principale risultato sia di «permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile sostituendo altri
    materiali»; a questo proposito, la direttiva precisa che gli impianti di incenerimento dei
    rifiuti solidi urbani possono essere intesi come attività di recupero unicamente se
    rispondono a determinati requisiti di “efficienza energetica” fissati dalla direttiva stessa;
    – lo smaltimento che consiste in qualsiasi operazione diversa dal recupero anche quando
    l’operazione ha come conseguenza secondaria il recupero di sostanze o di energia; al
    riguardo, la direttiva sottolinea che gli Stati membri «non dovrebbero promuovere, lo
    smaltimento in discarica o l’incenerimento di materiali riciclati».

    NB: Berlino pop 3.415.742 senza hinterland adotta le misure sopracitate e quindi le critiche del tipo “non si può fare nei grandi comuni” non reggono!!!

  33. Ma lo sapete che un paese in Giappone grazie alla raccolta differenziata e’ riuscito a non produrre più rifiuti? Un paese ad emissioni zero…

  34. Ammirevoli questi giapponesi, mi piacerebbe sapere come sistemano le bucce di banana, che sicuramente raccolgono nell’umido; qualcuno sa cosa ne fanno della raccolta dell’umido?

  35. @ ANDREA MANDELLI.
    Nulla da obiettare al tuo commento, ma sia chiaro che io non sono uno di quelli che considera il Presidente un Dio. Ma mi sento di ribatterti che cosi come tu dici che chi si cerca di informare viene additato come comunista, io dico che chi ha pensieri di Destra viene additato come un filo-berlusconiano o che ritiene Berlusconi un Dio. Non difendo nessuno, ma “l’antiberlusconismo a priori” che si sente in giro, non mi sembra intelligente e costruttivo.

  36. L’umido viene trasformato col compostaggio tradizionale in concime. sennò facciamo come in Australia e Israele e costruiamo un impianto che tratta tutti i rifiuti urbani (dal solido all’umido) http://www.arrowbio.com/.
    ovviamente non sto facendo pubblicità e non bisogna costruire per forza quello della arrowbio: semplicemente ho riportato uno degli impianti più funzionali in grado di riciclare anche le ecoballe, ebbene si! ieri sera alla riunione tenutasi a Desio (http://blog.libero.it/NoIncDesio/5904611.html) è emerso che un impianto speciale come quello della arrow bio tratta anche le ecoballe, recupera fino al 95% del totale INDIFFERENZIATO immesso e ti ridà indietro materiali divisi per composizione, concime e biogas con contenuti di metano intono al 75% e può sostenersi (0,5 MW consumati e 3 MW ricavabili dal metano con efficienza della combustione al 40%)…

  37. ieri c’è stato il consiglio comunale a Pieve che, tra le altre cose, discuteva anche della mozione presentata dalle opposizioni contro l’eventualità della costruzione di un inceneritore nel Parco Sud. Ero presente e ho avuto la conferma che i cittadini fanno bene a essere allarmati. Si è iniziato con le schermaglie partitiche. Le opposizioni , vista la folta (e insolita) presenza di pubblico, chiedevano di anticipare la discussione della mozione inceneritore. Richiesta bocciata dalla maggioranza, ritengo infastidita dalla presenza di tanta gente prevedibilmente contaria all’ipotesi inceneritore nel Parco Sud. La conferma del nervosismo che serpeggiava tra i consiglieri di maggioranza la si aveva quando un gruppo di giovani esponeva degli striscioni contro l’inceneritore. Il presidente del consiglio comunale (ci sarebbe voluta la matita di Bonvi per descriverne l’atteggiamento da “cattivo sergenten delle Sturmtruppen”) ha ordinato all’incredula polizia municipale di identificare le persone che avevano esposto gli striscioni. Tanti dei cittadini presenti si sono autodenunciati consegnando le proprie carte d’identità ai tutori dell’ordine, tra cui il comandante della stazione dei carabinieri locale in borghese. Ne avevo sentito parlare bene, e in effetti ha gestito con la giusta serenità una situazione che con sistemi inutilmente coercitivi poteva degenerare. Contribuiva a stemperare la tensione il Sindaco, che proponeva di anticipare sia una mozione sulla riforma Gelmini che quella sull’inceneritore. E sull’inceneritore si è pronunciato così:”Se qualcuno provasse ad imporre il termovalorizzatore a Pieve Emanuele, le mie dimissioni sarebbero sul tavolo del Prefetto 24 ore dopo”. Ma allora perchè sono tornato a casa così preoccupato? perchè dopo il suo intervento, le opposizioni si sono dette disponibili a modificare la mozione togliendo il cappello indigeribilmente polemico verso la maggioranza, purchè se ne votasse la sostanza, cioè l’unanimità del consiglio comunale contro l’inceneritore a Pieve. Ma la maggioranza si è rifiutata comunque di votarlo, per bocca dei soli 2 consiglieri che sembravano avere il dono della parola, con argomentazioni che facevano accendere la luce di allarme rossa nei presenti, tipo ” non lo possono dire in campagna elettorale, ma dopo le elezioni i comuni di Rozzano e Locate si contenderanno la costruzione del termovalorizzatore sul proprio territorio…a che serve votare una mozione contro il termovalorizzatore a Pieve, se poi ce lo costruiscono a 3 centimetri dal nostro territorio?” Sembrava da una parte l’enunciazione della certezza che comunque lo costruiranno nel Parco Sud e dall’altra la rivendicazione di tenersi le mani libere per partecipare alla presunta gara che si scatenerà tra chi mette a disposizione il proprio territorio tra Locate, Rozzano, Pieve e Opera. Mettendo insieme la nettezza della posizione del Sindaco di Pieve, che rivendica di non essere uomo di partito, e le argomentazioni della sua maggioranza, io sento puzza di bruciato. Solo per il momento metaforica.

  38. A me sembra che l’atteggiamento di molti di voi che mal-vedete questo inceneritore sia eccessivo: facciamo un paragone.
    Molti italiani sono contrari alle centrali nucleari per vari motivi: c’è chi pensa che possano causare danni (vedi chernobyl), c’è chi pensa che poi si creerebbe il problema dello smaltimento scorie, c’è chi pensa che si potrebbero utilizzare energie alternative (tra cui mi pongo io stesso). Ma pensiamo un po’: se scoppiasse una di queste centrali in Francia non saremmo forse contaminati anche noi parimenti ai francesi?
    Quindi rapportando il problema all’inceneritore o termovalizzatore, se esso fosse posto a soli 100 metri dal limite del Parco Agricolo Sud Milano, non ne sarebbe comunque influenzata anche la zona circostante?
    Se il bisogno lo richiede è inutile protestare per nulla: é come la crisi finanziaria: se non ci sono soldi da qualche parte bisognerà pur prenderli no? Se ognuno comincia a dire “io no, io no” allora non si potrà mai risolvere il problema.

  39. Certo, infatti non credo che a tutti noi contrari all’inceneritore basti non farlo qui.
    Per quanto mi riguarda, non lo devono proprio costruire. A quanto pare di alternative ce ne sono eccome, eppure costruire l’inceneritore è più conveniente…chissà perchè…
    Intanto a respirare la merda saremo noi, eh, ci tengo a sottolinearlo.

  40. Greta,
    premesso che neanche a me piacerebbe avere un inceneritore nel vicinato, non credi che la “merda” (chiamiamola emissioni, inquinamento, come vuoi) la respiriamo ogni giorno che usciamo di casa?
    E poi ribadisco che se ognuno non vuole la risoluzione del problema allora esso non si risolverà mai!
    Per di più le alternative che tu proponi non sono attuabili su larga scala: possono andare bene per me, per te, per i lettori di questo blog, ma non per tutti. Quindi al momento le soluzioni sono poche e bisogna accettarle.

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