Ieri anche l’ultima corte ha autorizzato il padre di Eluana a far morire sua figlia. In questo artiolo non voglio fare un discorso politico, perchè su questo argomeno la politica dovrebbe farsi un po’ da parte. Io non voglio assolutamente giudicare il padre o i giudici che hanno preso questa decisione, volevo solo sapere come la pensano persone della mia stessa età, un età in cui la morte viene vista come una cosa lontana.
Riguardo a questo caso volevo fare solo qualche appunto:
1) Siamo certamente sicuri che non ritornerà mai più cosciente? (mi faccio e vi faccio questa domanda perchè ci sono stati casi di persone che sono ritornate da coma irreversibile)
2) Siamo certi che il suo corpo, soprattutto la sua mente, non provi più nulla? (mi faccio e vi faccio questa domanda perchè ci sono stati casi di persone, che risvegliatosi, hanno raccontato di aver sentito tutto)
3) Più che una decisione della persona, non è quella di un padre che vuole smettere di soffrire per quella figlia?
4) Se adesso si pùò dargli la “dolce morte”, bisogna darla attraverso la morte per sete o per fame, una morte orribile?
Io mi sono posto queste domande, vorrei sentire i vostri sentimenti su questa vicenda.
Secondo me l’eutanasia è una cosa inaccettabile: una persona per quanto legata ad un’altra non può decidere per lei.
Molti si giustificano dicendo che la persona in coma soffre, che non vorrebbe vivere essa stessa, che essendo sempre stata in movimento ormai la sua vita non ha più senso… Ebbene chi può sapere con certezza che la volontà dell’ammalato sia quella di morire?, chi può dire che soffre?, chi può permenttersi di avere il giudizio di vita o di morte su una persona? Badate bene che la persona è viva perchè il suo corpo continua a vivere (in senso biologico).
Purtuttavia bisogna riconoscere che se una persona nel suo testamento o in qualche modo prima di entrare in coma (ad esempio prima di un intervento pericoloso) esprima la sua volontà affermando che in caso entrasse in coma “irreversibile” vorrebbe essere lasciata morire, ebbene secondo me questa volontà andrebbe rispettata, ma solo in questo caso.
Vi rivolgo un’ultima domanda: ma se ciò capitasse a voi, vi fareste “staccare la spina”(che per altro vorrebbe dire morire di fame e non spegnersi come una lampadina in modo indolore) o vorreste continuare a vivere, sebbene in stato vegetativo? Io semplicemente non vorrei morire se può anche esserci lo 0.0001% delle possibilità di potermi un giorno “svegliare”
secondo me morire di fame o di sete è una morte orribile in ogni caso senza eccezione…
Quindi si: l’eutanasia è una soluzione alla sofferenza che non può essere curata.
Nel caso particolare di Eluana io ho riflettuto che è dal 1991 in coma…io in quell’anno sono nato e lei è per così dire quasi morta…
credo che dovrebbero non toglierle il nutrimento bensì ucciderla nel più vero senso della parola.
Federico Montanaro 4°F
P.S.storico so chi sei
Io sono favorevolissimo alla eutanasia.. Poi certamente dipende sempre dalle persone e dai modi.
però in linea generale sono favorevole e in questo caso mi verrebbe anche da dire “finalmente”.
P.s. Poi però quando queste situazioni ti si presentano dal vivo puoi perdere la cognizione di quale sia la scelta giusta e quale sia la scelta sbagliata..
Anche se solitamente prediligo risposte il cui contenuto esponga un’ idea attiva, non posso far niente se non affermare che la ment di noi uomini è sempre troppo avanti rispetto alle sue capacità fisiche.
* ment= mente.
(scusate la metatesi)
ma scusate come si può decidere della vita altrui?
un conto è se esiste un testamento biologico (o non so come si chiami) nel quale la persona esprime la sua volontà, altrimenti come possiamo decidere se far morire o lasciare vivere una persona?
Per noi è facile parlare, ma per quelle persone che devono eseguire credete che sia così semplice?
Monta so che sai chi sono, ma per questo non è che non uso più il mio nome o non scrivo più ciò che penso.
Scusate ma in questo caso non si tratta di morte per quella che si chiama “morte con dignità”. Su Eluana non si ha un accanimento terapeutico. Lei respira, mangia, apre e chiude gli occhi , dorme, il suo cuore batte automaticamente. L’unica cosa utile è il sondino che serve per nutrirla. Se dobbiamo uccidere tutti coloro che non sanno mangiare da soli anche molte persone menomate dovrebbero essere uccise.
Inoltre vorrei dire una cosa sull’eutanasia. La cosidetta morte dolce o dignitosa e solo una morte di solitudine. Di solito queste persone vogliono morire solo perchè non vengono accudite per bene e perchè non c’è nessuno lì vicino a loro e perchè non hanno un motivo per vivere. Per me Eluana se potesse parlare chiederebbe di poter vivere perchè è accudita e curata giorno e notte (e ripeto giorno e notte) da delle suore. Per esperienza personale posso dire che quando sei curato da persone che lo fanno bene e continuamente come le suore ad una persona ritorna la voglia di vivere.
Rispondo alla tua domanda Mr. Plutonio:
Si! Se capitasse a me vorrei che mi staccassero la spina.
Tu dici che ci vorrebbe un testamento in cui la persona disabile esprima la sua volontà.
Ma tu a questa età scriveresti un testamento?
Non credo. E non lo farei neanch’io proprio perchè,come afferma lo storico,noi siamo in un’età “in cui la morte viene vista come una cosa lontana”.
Inoltre se entrassi in uno stato vegetativo e non sarei capace di dire la mia volontà cosa succederebbe?
Io preferirei morire. Ma chi mi aiuterebbe a morire? I miei genitori! Loro conoscono la mia volontà ma siccome non ho lasciato un testamento, non ho lasciato delle prove scritte succederebbe quello che sta succedendo ora.
Se mi facessero morire io sarei felice ma ci sarebbero tantissime persone che direbbero:
“Ma scusate come si può decidere della vita altrui?”
Se invece non mi staccassero la spina non verrebbe rispettata la mia volontà.
In conclusione sono d’accordo con la decisione che è stata presa.
eis
scusi prof paganini
“perché” non “perchè”
Penso che questa sentenza sia il primo passo verso la legittimazione dell’eutanasia e, mi spiace dirlo per chi è credente, l’indipendenza dello Stato dalla Chiesa. Fa parte del naturale corso del progresso, indipendentemente che sia giusto oppure no.
Ciò che ha esposto Eis mi trova pienamente d’accordo. Sicuramente sarà una tematica da cogestione: speriamo di non sentire le solite banalità…
Prima di tutto secondo me non è una questione di essere credenti o no. Io sono credente ma trovo che l’eutanasia sia in certi casi giusti e non la condanno.
Tuttavia Eis tu parli semplicemente di staccare la spina, ma spero tu sappia che non si stacca nessuna spina, ma smettono di nutrirti, che è leggermente diverso. Inoltre come puoi sapere che i tuoi genitori conoscano la tua volontà, con un collegamento telepatico? Se tu, in stato vegetativo, sentissi la vita in te, saresti “felice” di morire? se si hai un coraggio al di là “dell’umane posse”!! Poi dici che la tua volontà sarebbe quella di morire: in questo caso come ho già detto sono d’accordo con te e rispetterei la tua decisione, ma non puoi essere certo che la volontà di tutti gli sfortunati in questo caso sia uguale alla tua.
La vita di molte di queste persone è legata al fatto che un giorno i genitori o i parenti si svegliano e dicono “sta soffrendo, è meglio che muoia”. Non c’è un medoto di criterio e non si può legittimare una cosa senza prima pensarci bene su.
In questo caso non si parla di staccare la spina, perchè Eluana non è attaccata a nessuna macchina. Quindi questo è un tipico caso di eutanasia. Secondo (soprattutto per Mandelli) la Chiesa condanna anche quello che si chiama accanimento terapeutico, cioè l’attaccare alle macchine delle persone già morte, cioè che non riescono a respirare, a mangiare e a far battere il cuore da solo. Un esempio nel quale la Chiesa è andata contro l’accanimento terapeutico è stato quando il papa Giovanni Paolo II non è stato intubato ed è morto naturalmente durante la notte.
E poi le frasi del tipo ” il primo passo verso[…], mi spiace dirlo per chi è credente, l’indipendenza dello Stato dalla Chiesa” a me non sono mai piacite. Anche se io sono credente credo in uno Stato indipendente dalla Chiesa. Non pensiamo che chi è credente penda sempre dalle labbra del Papa.
Poi non ho capito perchè non dobbiamo giudicare se l’eutanasia sia una cosa giusta o sbagliata, parlando di progresso. Anche il razzismo, il nazismo, le armi nucleari, le industrie che inquinano l’aria e altre cose erano il progresso, se questo è il progresso mi tengo il mondo medioevale
purtroppo secondo me la politica in questo avvenimento c’entra molto e credo che la vita di eluana sia stata strumentalizzata.
il caso welby aveva lasciato parecchie domande aperte e penso che questo avvenimento le abbia chiuse.
andrea mandelli ha quasi centrato il punto.
è evidente che con questa sentenza si taglia un altro centimetro di cordone ombelicale che lega lo stato italiano alla chiesa.
però è altrettanto evidente che forse questo non era il caso adatto: un conto è lasciar morire in pace una persona nel giro di qualche minuto staccando delle macchine, un altro conto è far morire una persona di fame.
il fine di questa sentenza è chiaro e mi trova anche d’accordo (sono il primo a dire che se il papa se ne fosse rimasto ad avignone ci avremmo guadagnato tutti), è il mezzo che non è che mi piaccia tanto.
A parte il fatto che non concordo con l’affermazione sul papa, comunque il caso Welby e il caso Eluana sono molto lontani. Il caso di Welby era vero accanimento terapeutico invece quello di Eluana è una morte per assassinio.
Tra l’altro sai che il tuo discorso, che si può riassumere nella frase “il fine giustifica i mezzi”, è uno dei motti dei Gesuiti, che come legge hanno anche quella di servire il papa. Inoltre con quella affermazione si sono giustificati i più grandi eccidi della storia. IL FINE NON GIUSTIFICA MAI I MEZZI. perchè per punire il papa tu sei d’accordo col sacrificare una vita, poi vi vergognate di Hitler!!! MA……
Bravo Cirio! Il mio intervento voleva toccare proprio la questione del ruolo politico che ha la Chiesa solo nel nostro Paese. E tu sei riuscito a spiegarlo meglio di quanto io sia riuscito a farlo ieri sera.
Su Avignone mi trovi d’accordissimo.
Prima di tutto volevo dire che so che a Eluana non staccheranno la spina.
Mi scuso per essermi espresso male.
“Inoltre come puoi sapere che i tuoi genitori conoscano la tua volontà, con un collegamento telepatico?”
I miei genitori conoscono la mia volontà.
Mi è capitato di parlarne con loro quando al telegiornale davano notizie su Eluana.
Quindi senza collegamenti telepatici e senza testamenti scritti conoscono il mio volere.
Purtroppo però molte persone non crederebbero a quello che dicono, come non hanno creduto al padre di Eluana.
Storico non credo che Cirio voglia sacrificare una vita per punire il papa.
Qui non si tratta di sacrificare una persona ma di cercare di rispettare la sua volontà.
Chi siamo noi per sapere quale sia il volere di Eluana?
Credo che il padre sappia quello che sta facendo e non credo sia un assassino.
Comunque, parlando di progresso, credo che con le tecnologie moderne troveranno il modo di non farla soffrire.
eis
Sul fatto del dolore penso che niente possa calmare i dolori della morte di fame, neanche la morfina. Su Cirio penso anche io che non volesse dire questo ma lo ha detto, quindi io ne prendo le conseguenze. Ma posso rifarti EIS una domanda che ho già fatto: ma la morte era quello che voleva Eluana o è quello che vuole il padre perchè non vuole più vedere la sua figlia in queste condizioni? (non sto dicendo che il padre è un insensibile)
continuo ed integro la domanda dello storico –
giacchè se la volontà di eluana fosse stata quella, perché aspettare così tanto per farla finita?
Il padre ha già detto da tempo che questo è ciò che vorrebbe Eluana.
C’è voluto del tempo perché in italia non è facile per una persona che decide di morire farla finita e perché per il padre deve essere stata una scelta molto difficile.
Non è facile per nessun genitore accettare la morte di un proprio figlio.
Ora vi faccio io una domanda:
perché non siete d’accordo con questa decisione e perché non accettate che il padre abbia espresso la volontà di sua figlia?
eis
Lo penso anche io che non sia facile per un genitore lasciar morire la propria figlia. Ed è per questo che non giudico il padre un’ipocrita o un maligno, io sto semplicemente dicendo che questa non è la volontà della figlia, ma è quella del padre. Poi non è detto che la figlia abbia ancora questo pensiero sul voler morire. Non c’è niente di sicuro, perchè non ha lasciato niente di scritto. Faccio un esempio. Domani io vengo investito ed entro in coma (faccio tutti gli scongiuri del caso). I miei genitori, avendo sentito che con un mio amico parlavo di non poter reggere il fatto di non poter camminare, pensano di farrmi morire. Invece nel momento dell’incidente io ho pregato in tutti i modi di rimanere vivo, in qualsiasi modo. Quali delle due volontà sarà ascoltata dal giudice?
@Mr.Plutonio:
Guarda che il padre di Eluana non è da poco che esprime questa volontà della figlia, sono parecchi anni.. Se ricordo bene dal ’99.. Ovviamente tutti i ricorsi sono stati persi a causa della assoluta dipendenza dello Stato dal Vaticano, zero laicità in questo paese.. O almeno, io la vedo così..
Eis e Alegara
Io ho pù volte detto nei miei commenti che se la volontà di una persona è quella di morire io sono d’accordissimo, non è del caso particolare di Eluana che parlavo ma mi riferivo ad una discussione più generale. Se il padre è veramente convinto che la volntà della figlia sia quella io lo rispetto e non mi oppongo. Quello che cerco di dire è che non si può considerare tutti i casi ad una sola maniera. Noi non sappiamo per quanto avanzata sia la nostra tecnologia se il malato può provare qualcosa o no, quindi non è così facile una decisione al riguardo.
Inoltre non confondiamo questi episodi con il fatto che lo Stato Italiano sia influenzato dallo Stato Del Vaticano, perchè non sono questi i casi più gravi che manifestano questo rapporto.
Come sottolineato dall’art. 4 della sentenza n.203 della Corte Costituzionale, per la Costituzione Italiana la laicità è un “principio supremo dello Stato”, che si struttura negli artt. 7, 8 e 20; “il principio di laicità, quale emerge dagli artt. 2, 3, 7, 8, 19 e 20 della Costituzione, implica non indifferenza dello Stato dinanzi alle religioni, ma garanzia dello Stato per la salvaguardia della libertà di religione, in regime di pluralismo confessionale e culturale.” La Costituzione infatti separa gli ambiti di religioni e Stato, garantisce la libertà religiosa ( e quindi, implicitamente, il diritto a non avere alcuna fede) e la libertà di pensiero, negando alla religione maggioritaria(cattolica) lo status di religione di stato.
Scusa non riesco a capire cosa centri questo con il tema iniziale
Scusate ma io sono l’unico che pensa che il potere della Chiesa sia molto diminuito in Italia. Possiamo dire che la religione cattolica non sia la religione di Stato (il che è vero) ma non possiamo non ammettere che sia la religione predominante in questo paese. Tradotto per sapere per siamo arrivati qua non si può elidere la storia d’Italia da quella del cristianesimo cattolico.
TRA L’ALTRO POSSO ANCORA RICORDARVI CHE GRAZIE AL CATTOLICESIMO ED AL PAPA (INSIEME AGLI AMERICANI) CHE NOI NON ERAVAMO DIETRO ALLA CORTINA DI FERRO.
Questo per dire che se ora abbiamo delle libertà lo dobbiamo anche alla Chiesa.
Va bene il mio è un parere di parte ma posso dire come studioso di storia che l’influenza del Vaticano ora è molto meno di 50 anni fa.
Certamente non possiamo paragonarci nemmeno a 50 anni fa, ma la chiesa rimane legata allo stato, anche se così non dovrebbe essere (come sopra citato).
Ma qui è colpa della Chiesa o della politica?
Non condanno certo il fatto che sul blog si discuta di un fatto di così scottante attualità. Ma ascoltatemi!
Su questo caso ha detto parole belle e sagge l’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, qualche settimana fa.
Se la sua voce fosse stata ascoltata, su questa vicenda si sarebbe fatto silenzio. La famiglia Englaro sarebbe stata circondata da affetto, pietà e carità. Ed è di questo che ha bisogno una famiglia che soffre, e che deve decidere soffrendo: sulla vita di una figlia, poi!
Voi, ragazzi, non potete ancora capire quanto faccia soffrire un genitore anche soltanto l’idea, il pensiero della morte di un figlio.
E’ sul piano umano che bisogna considerare questa tragica vicenda, come ha fatto, appunto, il cardinale Tettamanzi.
Se credete, dite una preghiera per questo padre e per questa madre, e soprattutto per Eluana.
Lasciate che gli asini raglino alla luna.
(A scanso di equivoci, gli “asini” non siete certo voi che avete dibattuto sul blog, ma i vari commentatori politici che hanno alimentato un frastuono mediatico allucinante e hanno – in modo vile e spregevole – strumentalizzato il caso per fini di parte)
Mi scusi preside se sono andato a parlare di queste cose come una persona cinica e penso che una preghiera per questa famiglia dovrebbero dirla tutta, anzi una preghiera per tutti coloro che sono nella stessa situazione.
@Storico in classe (riferito al commento precedente nr. 6735):
L’influenza della Chiesa oggi è uguale a quella degli anni passati, sebbene sempre con alti e bassi. L’unica differenza è che oggi questa influenza viaggia ad un profilo molto più basso, nel senso che, a parte certi casi eclatanti, non è così evidente. Tu dici, da studioso di storia, che l’influenza del Vaticano è minore rispetto a quella di 50 fa; io ti dico che ne riparliamo fra altri 50 anni, quando i libri di storia saranno riscritti e includeranno gli avvenimenti presenti, con eventuali episodi tenuti segreti o passati inosservati. Parere mio, ovviamente.
Tornando in argomento, credo che, al di fuori dei pensieri personali sulla vicenda, la cosa fondamentale sia dare la possibilità di “staccare la spina”. Se un tale non vuole che sia lasciata morire una persona ridotta in stato vegetativo cosciente o meno, beh, buon per lui, ma non può impedire ad un’altra persona che ritiene che questa sia una scelta migliore di farlo. Mi viene in mente la storia dell’aborto. Chi non vuole praticare un aborto non può vietare a chi vuole di farlo. Ovviamente questo discorso non vale per ogni cosa, ma in casi come questo, credo si possa applicare.
Per quanto riguarda il caso specifico di Eluana, effettivamente non possiamo sapere se soffrirà o meno quando sarà privata di nutrimento, ma credo che lei, i suoi genitori e le persone che le vogliono del bene, soffrirebbero dieci volte tanto se lei continuasse a “vivere”.
~Alessandro Dall’O’
P.S.: perdonatemi nel caso questi concetti siano già stati espressi, non ho letto tutti i commenti.
però nel caso dell’aborto la consapevolezza della donna è completa, è lei stessa che decide per sè e non qualcun’altro che sceglie al posto suo…
Credo che il mio ultimo periodo “Per quanto riguarda il caso specifico di Eluana, effettivamente non possiamo sapere se soffrirà o meno quando sarà privata di nutrimento, ma credo che lei, i suoi genitori e le persone che le vogliono del bene, soffrirebbero dieci volte tanto se lei continuasse a “vivere”.” possa rispondere al tuo commento. 🙂
si non mi riferivo a quello. Sto solo dicendo che non mi sembra coerente il fatto di paragonare l’eutanasia all’aborto tutto qui.
Non ho paragonato le due cose, al limite le ho messe a confronto, trovando come punto in comune il fatto di non impedire la libertà di scelta. Nient’altro.
Per D’Allò,
speriamo di poter leggere la storia attuale tra 50 anni. Soprattutto perchè io avro 68 anni e spero che quella storia possa essere raccontata anche da me. Invece parlando dell’influenza della Chiesa, penso che la sua influenza sia diminuita non tanto per il cambiamento della Chiesa, che deve almeno contestare un fatto quando le sembra ingiusto (per esempio la “Rerum Novarm”), ma della volonà politica, per intenderci il centro sinistra ha una forte anima non dico anticlericale ma poco ci manca, invece il centro-destro anche se più vicino alla posizioni vaticane non può appoggiarsi ad esso. Possiamo vederlo negli ultimi attacchi fatti al governo da Famiglia Cristiana e dall’Avvenire. Tutto questo per dire che l’influenza è diminuita, anche se per me un’influenza papale nei partiti farebbe bene
Tra l’altro ora che ci penso perchè quando il papa e la Chiesa andavano contro le leggi del ministro Maroni, nessuna accusava il Papa di interferenza politica. O tutte sono interferenze politiche o nessuna!!! Non è che quando ci fa comodo siamo col Papa e quando afferma cose, per noi sbagliate, è interferenza politica.
scusatemi, non ho seguito in questi giorni la discussione. però mi sono viso mettere in bocca parole non mie! preciso il fatto che secondo me IL FINE NON GIUSTIFICA I MEZZI.
io ho appunto detto che condivido il fine (fare in modo che la chiesa abbia meno potere decisionale) ma che il mezzo (lasciar morire una persona, eluana, di fame) non mi piace.
mi sembra che la cosa sia abbastanza chiara, e, caro storico in classe, fai più attenzione perchè se mi critichi per qualcosa che ho scritto sono pronto a discutere. se invece mi critichi per qualcosa che NON ho scritto, se permetti, mi girano un po’ gli zebedei.
@Lo Storico in classe:
A mio parere l’influenza papale non deve esistere in nessun ambito. Per quanto riguarda il discorso del “fine giustifica i mezzi”, beh, è vero, il fine NON giustifica i mezzi, infatti affermi, giustamente, che non è giusto sacrificare una vita per “punire” il Papa. Peccato che, nel corso della storia, la Chiesa abbia ampiamente usufruito del proverbio “il fine giustifica i mezzi”. Inutile tirare in ballo vari genocidi, anche recenti, no?
P.S.: il mio cognome è Dall’O’, non D’Allò. E, al contrario di te, ho un nome, cioè Alessandro. 😉
Per L.Cirio,
comunque hai detto che il fine della sentenza sia quello di laicizzare un po’ di più lo Stato. La sentenza non doveva avere questo fine. Ma avevo deciso di non parlare più di Eluana.
Per Dall’O’
mi scuso per aver sbagliato il tuo cognome. Sul fatto che io non ho un nome, ciò non è vero poichè tutti sapete chi sono (tra l’altro violando la mia privacy). In più Bernardinello è un cognome glorioso, che conta tra i miei avi anche un Doge veneziano.
Poi tu dici che l’influenza del Papa non ci dovrebbe essere, giusto se il Papa non fosse anche un capo di stato, quindi è come se parlasse Bush o Obama o Zapatero. Inoltre tutti possono dire la loro su alcuni fatti. Inoltre è vero che la Chiesa ha ampiamente usato quel proverbio, ma Giovanni Paolo II ha chiesto scusa per tutti i peccati del cattlicesimo. Si può accusare l’attuale Chiesa dei genocidi di quella vecchia, ma non la si può condarre, contando che le persone dell’attuale curia non hanno colpa su quei fatti. perchè se non bisognerebbe accusare lo Stato Italiano delle colpe di Mussolini.
Sono favorevolissima all’eutanasia. perchè se io mi ritrovassi inchiodata ad un letto per diciassette anni, come Eluana, nella consapevolezza (caso ipotetico, non se se lei ce l’abbia) di avere pochissime possibilità di risvegliarmi…vorrei morire.
Questo caso è stato strumentalizzato in una maniera disgustosa, mentre quello che tutti avrebbero dovuto fare sarebbe stato chinare il capo e lascare la famiglia all’ingrato compito che li attende.
per quanto riguarda la chiesa…non prendiamoci in giro.
“per intenderci il centro sinistra ha una forte anima non dico anticlericale ma poco ci manca,” (citato da “Lo storico in classe”)
!!!!!
Il centro sinistra anticlericale! Ma se la maggior parte sono cattolici credenti! Ma quando mai!
Volesse iddio (o quello che è) che fossero anticlericali!
la verità è che l’Italia, lasciando da parte tutte le moine ipocrite e di facciata, è schifosamente influenzata dalla chiesa.
Punto. E’ così.
E, francamente, è una cosa che mi disgusta.
“Si può accusare l’attuale Chiesa dei genocidi di quella vecchia, ma non la si può condarre, contando che le persone dell’attuale curia non hanno colpa su quei fatti. perchè se non bisognerebbe accusare lo Stato Italiano delle colpe di Mussolini.” (idem come sopra)
Io non accuso la Chiesa dell’Inquisizione o dei genocidi (anche se…bastasse chiedere scusa!), io punto il dito contro fatti abominevoli come la sfacciata copertura ai preti pedofili.
E non cominciate con la manfrina sul fatto che non sono tutti, perchè le punizioni “esemplari” della Chiesa sono state il trasferimento (!!!!).
E, tanto per parlare dell’influenza della Chiesa in Italia, perchè il celeberrimo video della…CNN, credo, sui preti pedofili, in Italia è stato reperibile per lungo tempo solo online?
Poniamoci delle domande, e anche seriamente.
Greta,
che posso dire sono tue opinioni. Io ritengo che siano opinioni di persone che non si sono informate abbastanza, io che un po’ ci vivo dentro posso dire che la Chiesa è come ogni altra cosa sulla Terra: dentro a un mare di persone per bene ci sono delle mele marce che fanno più clamore che tutti gli altri buoni.
storico in classe, purtroppo le MELE MARCE di cui parli sono nelle SFERE ALTE! come giustamente ha scritto greta la FACCENDA DELLA PEDOFILIA di, purtroppo, tanti preti è stata schifosamente, aberramente, esecrabilmente NASCOSTA dalle autorità ecclesiastiche. come solo Dio sa quante altre cose non ci sono note. io sono il primo a pensare che NELLA COMUNITA’ CRISTIANA CI SONO TANTE BRAVE PERSONE perchè anche io ne faccio parte…io non ci vivo “un pò dentro”, ci vivo quasi completamente dentro e ci ho a che fare quasi ogni giorno! LA CHIESA NON E’ UN MALE, IL VERO MALE E’ LA SUA CLASSE DIRIGENTE, convinta di essere depositaria di tutte le verità del mondo e che per questo si permette di PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE!
un altro aneddoto sull’incoerenza della chiesa…
qualcuno di voi lo sa che nonostante essa sia contraria al divorzio, una coppia può annullare il proprio matrimonio pagando una barca di soldi alla sacra rota????
ed ecco che informandosi un pò, caro storico, ci si accorge che per esempio una materia come il divorzio per la chiesa non è una questione di etica e morale, ma una questione politica!
ed ecco perchè c’è qualcuno che sostiene che la chiesa abbia potere…semplicemente perchè lo cerca continuamente da sempre. il concetto stesso della religione è nato come strumento alternativo di potere, perchè nella preistoria i villaggi erano comandati dal capovillaggio e un giorno uno si è proclamato sciamano e si è approfittato di tutte le domande che gli uomini si sono sempre fatti sul soprannnaturale per avere un pò di potere decisionale.
è da li che la religione nasce. e non sono io a dirlo, sono tutti i libri di sociologia esistenti sul pianeta terra.
la verità è che chi dà la giusta importanza alla religione sono i fedeli, che hanno bisogno di cercare più in alto qualcuno o qualcosa per alleviare la propria sofferenza. e con questo non intendo dire che la religione è “l’oppio dei popoli”, io sono il primo a credere e sperare che un Dio da qualche parte esista. intendo solo dire che chi non ha contatti col “potere” può mantenere una condotta, se non impeccabile, per lo meno accettabile
spero sia chiaro, dopo tutta questa pappardella, il mio pensiero e il motivo per cui faccio certe affermazioni pesanti sulla chiesa.
Io di certo non sono contro la chiesa intesa come comunità dei fedeli, ecco. E nemmeno contro i bravi preti che fanno il loro mestiere (che io condivida o meno quello che predicano è inifluente).
Io sono contro la Chiesa intesa come gente che copre le malefatte dei loro sottoposti per l’immagine, che considera la donna come una sforna-figli. Sono contro l’istituzione. E non dirmi che non mi sono informata, per cortesia. Sono informata eccome.
Non mi invento niente, io.
Per dire un nome: hai letto “La questua”?
Ecco dove vanno a finire i soldi dell’ottopermille, per esempio. E anche un libro sull’Opus dei di cui non ricordo il nome…raccapricciante.
Il fatto che poi io non condivida buona parte degli insegnamenti della Bibbia (pace e amore un corno…) è un altro discorso.
Giudico i fatti, non le opinioni.
Scusa Cirio probabilmente non ho capito bene il tuo pensiero quando hai tempo può spiegarlo in modo più semplice. Poi anche io ho una vita molto impegnata dentro alla Chiesa (tra l’altro mio zio fa il prete). Poi io continuo ha pensare diversamente da voi. Poi a Greta alcuni tuoi fatti sono veri (se vuoi sapere l’ottopermille di coloro che non scrivere niente va direttamente alla Chiesa cattolica), ma continuo a dire che sbagliamo a mettere le mele marce con quelle buone.
ecco il mio semplicissimo pensiero:
io credo ciecamente in Dio ma non sempre credo nella bontà dell’uomo, ergo diffido delle persone che occupano posti di potere. nel caso delle autorità ecclesiastiche, nutro vero odio perchè non sono uomini di chiesa, sono uomini di potere e si spacciano per brava gente. nel corso dei secoli fino a oggi ne hanno fatte di tutti i colori: papi che fornicavano qua e la come conigli, guerre sante, patti col fascismo, copertura di casi di pedofilia, esortazione a non votare per non far raggiungere il quorum a un referendum, negare un funerale per una questione di eutanasia quando anche gli assassini possono avere un funerale se appena prima di morire si pentono…e ci saranno altre 1000 troiate che sono accadute e di cui io non so nulla.
eppure sono ancora considerati brava gente.
io credo che gli uomini di chiesa sono i preti (come probabilmente tuo zio) che si sbattono ogni giorno per aiutare spiritualmente la gente. ed è a quelle persone che va il mio rispetto.
“io credo che gli uomini di chiesa sono i preti (come probabilmente tuo zio) che si sbattono ogni giorno per aiutare spiritualmente la gente. ed è a quelle persone che va il mio rispetto.”
oltre ai fedeli ovviamente, come ho detto prima
Come dice Cirio, non sono contro la fede cattolica, ma contro chi della fede se ne frega alla grande per fare i propri comodi…
Vorrei anche parlare di un servizio appena visto su rai3regione, appunto su questo caso.
C’è stata una manifestazione a Milano, mi sembra, e un importante membro della Chiesa ha parlato col padre di Eluana.
Ora, io dico…dato che amano tanto il prossimo, perchè non rispettare il volore di quest’uomo, e il suo dolore?
Di certo, dopo tutti questi anni non cambierà idea, e questo clamore intorno al caso gli fa solo male.
Non dico che le persone che manifestano, o i vescovi e i preti in questo caso, siano in cattiva fede…ma come al solito i fedeli cattolici tendono leggermente ad “imporre” le proprie credenze come la sola verità.
Fossi nel padre di Eluana, credo che la cosa mi farebbe soffrire.
E’ un momento difficile, lasciamo alla famiglia un po’ di pace.
Io non so di questo fatto, so solo che il cardinale di Milano Tettamanzi ha detto che adesso c’è bisogno solo di silenzio attorno a questa vicenda (le parole precise le trovi sul sito della diocesi). Poi io come fedele cattolico credo che sia la sola verità, poi dal credere al imporre c’è di mezzo il mare. Poi non capisco in che senso imporre? Se io dico che una certa cosa per me non va bene è imporre?
Io non capisco come mai in questi ultimi tempi ci sia tanta avversione per la Chiesa: avverto che sono il primo a dire che il clero influenza la politica italiana, ma crediamo forse che negli altri paesi cattolici questo fatto non esista? Certo è presente in misura minore, ma non vedo il motivo per cui le carenze del nostro sistema debbano essere attribuite alla Chiesa.
Faccio un esempio: in Italia non si può fare ricerca sulle cellule staminali e molti pensano che sia colpa della Chiesa, ma io domando: chi è che fa le leggi i prelati o i politici? Ora se questi ultimi si fanno influenzare non è certo colpa della Chiesa ma loro. Riflettiamo prima di crearci dei pregiudizi…