E’ una posizione sconcertante quella sostenuta dal capogruppo del pdl al senato Maurizio Gasparri, “con Obama alla casa bianca Al-Qaida forse è più contenta”. Un’asserzione chiaramente fondata su elementi sommari, che accompagnandosi agli sproloqui leghisti sul terrorismo, concorrerà a fomentare negli Italiani un approccio superficiale alla politica ea produrre in loro un’ottica distorta sul tema sicurezza, ormai centrale nelle nostre campagne elettorali. L’affermazione del senatore si pone infatti in conformità con uno dei più logori atteggiamenti politici di facciata di questi anni; una corrente che ancora oggi pretende di associare la sicurezza dei cittadini occidentali con la presenza di un cospicuo contingente militare in afghanistan e in Iraq. Un ragionamento prettamente infantile, considerando che ci si propone di occupare militarmente nazioni straniere con l’obbiettivo di colpire pochi esponenti di segretissimi gruppi terroristici (che pertanto sono spesso tuttora latitanti). In secondo luogo sarebbe forse interessante notare come le rivendicazioni stesse dei terroristi riguardino il più delle volte il ritiro delle truppe occidentali stanziate in medio oriente. In effetti, considerando la recente politica interna adottata dal governo, si può facilmente cogliere come i fraintendimenti in materia di sicurezza da parte della maggioranza del senatore siano abituali. Il buon proposito di tutelare i diritti del cittadino ha finora prodotto leggi inconsistenti e reati a prova impossibile: un caso emblematico è stato il ” reato di immigrazione clandestina” . Pur ipotizzando un’efficienza minima nell’applicazione di una simile legge in materia si creerebbero almeno un milione di nuovi detenuti da stipare nelle sovraffollate carceri italiane, (capienza 45.000 persone). Poiché evidentemente nulla di simile poteva essere messo in atto, è nato un dibattito privo di fondamento su un articolo completamente differente dal punto di vista giuridico il “reato di ingresso clandestino in Italia”. Questo provvedimento è applicabile solo nel momento in cui la guardia costiera intercetta le barche dei profughi e riguarda quindi un’esigua minoranza di casi rispetto ai quali sarebbe opportuna una seconda riflessione: perché invece di rimandare i profughi direttamente indietro si procede intasando ancora una volta il nostro lentissimo sistema giudiziario con nuovi processi?
Quanto alle disposizioni concrete il capogruppo Gasparri è stato tuttavia molto più incisivo. In passato votò con la sua coalizione la legge ex Cirielli che dimezzava i tempi di prescrizione (ai reati veri), uno degli esempi più calzanti a riguardo è lo stupro: ricorrendo ai tre gradi di giudizio oggi si è quasi certi di non venir reclusi per questo crimine. Nell’attuale legislatura possiamo invece constatare come la maggioranza del senatore abbia già proposto per ben due volte una norma in grado di salvare dal carcere i responsabili dei più famosi latrocini finanziari a danno dei piccoli azionisti Italiani: Cirio e Parmalat. Non è inoltre possibile omettere una delle più grandi battaglie condotte in televisone dal Senatore : quella per l’abolizione di un ottimo strumento di indagine come le itercettazioni telefoniche.
In base a questi fatti, e a fronte delle calunnie immotivate mosse da questo politico sul futuro presidente degli Stati Uniti, potremmo di contro immaginare che i più contenti nel vedere Gasparri a Palazzo Madama sembrerebbero proprio i criminali.
Non dimentichiamoci le performance linguistiche da campione del mondo di arrampicate sugli specchi che ci propone ogni sera nelle interviste al Tg.
Posto un link divertente, l’imitazione di Gasparri di un genio: Neri Marcorè.
http://it.youtube.com/watch?v=GH-z9XlTNd4