Lezioni di democrazia da un senatore a vita

Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito… Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì… questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio”.

Intervista a Francesco Cossiga. Presidente emerito della Repubblica Italiana e senatore a vita

26 commenti su “Lezioni di democrazia da un senatore a vita”

  1. Se è vero ciò che c’è scritto, mi vengono i brividi al solo pensiero che un senatore ex presidente della repubblica abbia detto certe cose.

  2. Anche io ho letto questo articolo.. Comunque se volete leggere questo e moltre altre cose sconvolgenti andate sul blog di Beppe Grillo.. Lo troverete interessante.

  3. Ma siamo impazziti?!? E quest’ uomo è stato presidente della Repubblia! E pensare che questa è l’ immagine che diamo di noi al mondo…

  4. non me ne meraviglio…in fondo stiamo parlando di cossiga, mica di kofi annan.
    e poi in fondo qualcosa del genere è già avvenuto, no? qualcuno ricorda genova, g8 2001?
    anche stavolta pagheranno i black block per fare casino, così la polizia potrà tranquillamente picchiare i manifestanti pacifici sentendosi paladina della giustizia.

  5. Codice Penale

    LIBRO SECONDO
    DEI DELITTI IN PARTICOLARE

    TITOLO V
    Dei delitti contro l’ordine pubblico

    Art. 414.
    Istigazione a delinquere.

    Chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o più reati è punito, per il solo fatto dell’istigazione:

    1. con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di istigazione a commettere delitti;

    2. con la reclusione fino a un anno, ovvero con la multa fino a euro 206, se trattasi di istigazione a commettere contravvenzioni.

    Se si tratta di istigazione a commettere uno o più delitti e una o più contravvenzioni, si applica la pena stabilita nel n. 1.

    Alla pena stabilita del n. 1 soggiace anche chi pubblicamente fa l’apologia di uno o più delitti.

    Fuori dei casi di cui all’articolo 302, se l’istigazione o l’apologia di cui ai commi precedenti riguarda delitti di terrorismo o crimini contro l’umanità la pena è aumentata della metà.

    sarà questo il caso?

  6. Quindi, prof, Cossiga è punibile? (anche se, essendo senatore, non potrebbe essere processato)
    Perché al governo si ricordano del parere del popolino solo quando è periodo di elezioni???

  7. @alegara
    per quanto riguarda i black block a genova 2001 non so se ho ragione o no…ma giuro che cambierò idea se qualcuno mi farà vedere un filmato in cui la polizia li pesta, perchè da 7 anni a sta parte nei filmati che mi capita di vedere vedo solo manifestanti disarmati che sanguinano.

  8. @L.CIRIO

    Sono assolutamente d’accordo con te sul fatto che a genova le cose non siano andate come le vogliono far sembrare.. Ma io non penso che siano stati i black block ad essere stati pagati per fare casini.. BlackBlock nn significa botte, incendi e quant’altro, li hanno strumentalizzati alla grande..

  9. Andate a vedere cos’è la “strategia della tensione” e come ha funzionato negli anni ’70, da Piazza Fontana in poi. Lo strumento di tale strategia sarebbe stato l’infiltrazione di gruppi terroristici con l’obiettivo di creare il panico nell’opinione pubblica al fine di giustificare l’instaurazione di un sistema autoritario. Niente di nuovo sotto la luce del sole!
    Non cedete alle provocazioni, esprimete il vostro malessere con la forza del ragionamento e della parola e sarete invincibili!

  10. ma perfavore!!! non parliamo di Genova…

    “BlackBlock nn significa botte”nooo!?!?!
    BlackBlock vuol dire pace&amore,stiamo scherzando???

  11. avevo inviato l’intervista a Cossiga nel post sui disordini alla stazione Cadorna, perchè mi sembrava perfetta per spiegare le strategie buone per tutte le stagioni (da Portella delle Ginestre ai giorni nostri) utilizzate per fermare i movimenti sgraditi al Potere. Leggendo il commento del Preside, mi sono ricordato che dalle mie parti lo chiamavano Ciccio ‘o pazzo, la senatrice De Zulueta “lepre marzolina”, il leprotto matto di Alice nel paese delle meraviglie. Questo però quando era Presidente della Repubblica e si atteggiava a picconatore. Prima, quando era ‘solo’ Ministro degli Interni, nessuno gli dava del matto. Per i movimenti antagonisti lui era Kossiga con la K e la doppia s runica. Chi ha vissuto quel periodo sa che tutto quanto raccontato da Cossiga nell’intervista è realmente accaduto, non sono ‘cose ‘e pazz.’ Andando controcorrente, bisognerebbe addirittura essergli grati. perchè adesso queste verità non sono più patrimonio di pochi. Nessuno potrà più liquidarle come frutto di dietrologie di estremisti. Importante è non cadere nella tentazione di buttare il bambino con l’acqua sporca. Il bambino (le istituzioni democratiche) va preservato. E la maniera migliore per farlo è non smettere di lottare per difendere le conquiste del passato (il diritto all’istruzione, alla salute, al lavoro, alla libertà d’opinione…).

  12. per l’over 50…
    Sono d’accordissimo con te: non bisogna smettere di lottare, la vita è una lotta continua. Il mio diritto alla salute, al lavoro, all’istruzione sono sacrosanti… Purtroppo però c’è sempre qualcuno (e questo qualcuno, ahimé è sempre lo stesso burattinaio) che di questo si dimentica.
    Se non ricordo male Erich Fromm diceva che le persone, a differenza dei secoli passati, non hanno più un nemico “fisico” contro cui ribellarsi: se in Francia le cose andavano male ce la si prendeva con il re o con la regina; ma nel 21° secolo con chi ce la prendiamo? Fromm (sempre se non ricordo male) parla di un nemico invisibile…
    E secondo me è questo a cui dall’alto si punta: la demotivazione! E’ un muro contro muro, ma il martello è dalla parte sbagliata…

  13. sono senza parole…ma mi vergogno che un idiota del genere possa essere un senatore a vita…prof Colavolpe ho sempre detto che lei è un figo e non mi stancherò mai di dirlo…

  14. in queste settimane la protesta contro i tagli alla scuola pubblica è cresciuta come un fiume in piena. Per quanti tentativi facessero il governo e i media a libro paga, non erano riusciti a vendere la panzana di una rivolta organizzata da chi aveva perso nelle urne e si voleva rifare in piazza. Certo, il movimento è oggettivamente innervato da donne e uomini il cui cuore batte a sinistra, ma tantissimi sono i non militanti, gente che semplicemente non è disponibile a farsi prendere per i fondelli. Come a Genova, quelli da spaventare, da far tornare a casa, sono i non etichettabili con l’epiteto ‘comunisti’, gli sconfitti dalla storia. Oggi a Roma nei cortei si sono infiltrati studenti o sedicenti tali dichiaratamente nazisti. Non so se gli aderenti al “blocco studentesco” sono nazisti autonomi, mandati o più probabilmente usati. Di sicuro molte famiglie guardando le immagini dei telegiornali saranno indotte a non partecipare alle manifestazioni di domani, preferendo non rischiare di sperimentare sulla propria carne se la tecnica cossighiana è in fase di attuazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *