13 commenti su “Arte”

  1. hai messo “musicista” in grassetto perchè cerchi consigli sulla musica? in questo caso provo a risponderti.
    se invece non è di musica che vuoi parlare, fai finta che io non abbia commentato 🙂

    1)per quanto riguarda le piccole copie…può capitare, nella musica molte volte si tende a essere ripetitivi. però attento: spesso due composizioni simili grazie ad un buon arrangiamento possono sembrare completamente diverse. quindi ti consiglio di ascoltare più musica diversa possibile in modo da ampliare le tue vedute, ma anche cercare di caratterizzare i pezzi che hai già composto, lavorandoci come un certosino.

    2) in che senso complesse? spiegati meglio

  2. Era una domanda per noi musicisti, ma in realtà va bene per qualsiasi altro artista. Complesse nel senso che tecnicamente sono fuori dalla mia portata. Comunque non so bene il motivo, ma questo è un periodo molto buio. I pezzi che scrivo sono tutti uguali, anche se le melodie che poi canticchio durante il giorno sono diverse; il mio stile di suonare non mi appaga più. Che fare? Non parlo dello strumento, ma del mio modo di picchiare sui tamburi. Cambiare è facile da dire, ma difficilissimo da fare. A nessun’altro è mai capitato?

  3. non so quanti anni tu abbia, ma penso che tu sia ancora troppo giovane per farti demoralizzare dal fatto che tecnicamente sei “indietro” rispetto a quello che vorresti fare. sii paziente e nel frattempo esercitati per migliorare…nessuno (a parte mozart, beethoven & co, che sono stati dei geni assoluti fin da bimbi) ha mai scritto un capolavoro durante l’adolescenza.
    da quanto ho capito suoni la batteria…e scrivi canzoni. è già di per sè una grande qualità! la maggior parte dei batteristi “suona i tamburi” senza capire una fava di melodia e di composizione, quindi sei già su una buona strada!

    i periodi bui capitano e anche molto spesso, te lo dice uno che ha fatto della composizione musicale la sua ragione di vita. dunque, armati di buona volontà e vedrai che col tempo le cose miglioreranno.

    comunque, mi hai incuriosito…mi piacerebbe sentire questi tuoi pezzi “tutti uguali” 🙂

  4. te lo dico io cosa sono pezzi tutti uguali: il chitarrista del mio gruppo ha arrangiato le nostre prime 4 canzoni con le stesse quattro note su le due corde più basse…E guai a criticarle…Io ti consiglio di non arrenderti alla difficoltà iniziale di un doppio pedale o allo sconforto quando non riesci trasporre la sinfonia che hai in testa in testo scritto poichè da batterista e artista(forse) quale sono(forse) anch’io ci sono passato.
    hai provato a cambiare bacchette per picchiare sullo strumento? no dai scherzo.
    comunque la cosa più importante è non arrendersi!
    CARRY ON MY WAYWARD SON!
    spero che tu non stia diventando un gezzista (e così che si dice no?)
    Federico Montanaro 4°F

  5. ..non serve sentirli, Luca.. Quando vorresti comporre in tempi dispari ma continui a fare giri di 4 accordi, ti sembrano tutti uguali..

  6. tempi dispari? e allora ha ragione monta, stai diventando un gezzista! eh eh eh 🙂
    a parte gli scherzi…
    da un anno a questa parte lavoro con un produttore, nonchè ottimo bassista e compositore, che mi ha insegnato che la Musica è comunicazione, la tecnica è ginnastica. ovvero non deve essere la tecnica a procurarti problemi, il vero problema è quando non hai più niente da dire, nessuna emozione da far passare.
    per rimanere nel campo dell’arte in generale ti faccio due paragoni. i nirvana e picasso. le opere di entrambi, sottoposte a occhio critico, sono degli orrori. eppure hanno rappresentato qualcosa di immenso.

    bob dylan con 4 accordi ha scritto “knockin’ on heaven’s door”, la canzone più banale della storia della musica. sinceramente la odio, eppure mi è capitato di volerla suonare. è una delle cover più gettonate da tutte le band del pianeta.

    se dietro c’è una testa, ma soprattutto dei sentimenti, non importa quanti accordi metti in una canzone, nè se la fai in 5/4. anzi, se la fai in 5/4 il pubblico non riesce manco a battere le mani a tempo. 🙂

  7. Ciao beppe sono assolutamente d’accordo con Cirio, la tecnica non è tutto! Io parlo da non musicista ma da grande appassionato di musica, ci sono milioni di esempi che possono o devono rassenerarti. Guarda i Dream Theather, forse il gruppo tecnicamente più valido del mondo ma non ha niente da dire e la musica ne risente, canzoni perfette, 1000 mille note al secondo ma sotto la musica è vuota, sono tantissimo fumo ma niente arrosto. Prendi Thelonious Monk, grandissimo pianista jazz che ha rivoluzionato la musica, a livello tecnico non era affatto un mostro ( basti pensare che suonava con le dita completamente dritte ) eppure nessun pianista jazz gli è mai stato superiore, questo perchè Monk aveva qualcosa da esprimere con la sua musica.
    Comunque se vuoi ascoltare qualcosa con un sacco di tempi dispari prova ad ascoltare i Tool che hanno un batterista spaventoso.
    Tutto ciò che ho detto prendilo con le pinze…

  8. la musica viene dal cuore la tecnica dal cervello…
    io non so nemmeno come si faccia il 5/4 però so che prima o poi o qualcuno me lo insegnerà o mi capiterà di impararlo sperimentando sullo strumento quindi non ti abbattere.
    Federico Montanaro 4°F

  9. @Palla: Mhn..non so fino a quanto possa reggere il tuo discorso. Nel senso che un esercizio di tecnica non comunica niente, ma essere artisti significa trasformare quello che si riesce a fare e offrirlo al pubblico in prodotto confezionato il più bene possibile. Se fino ad adesso hai ascoltato gruppi tecnicamente eccellenti ma non messaggeri di emozioni non hai incontrato artisti ma semplicemente dei grandi musicisti.
    Continuando a risponderti, proprio a me i Dream Theater piacciono tanto, come gli Slipknot, i Children Of Bodom, i Cannibal Corpse, i Protest The Hero (Cirio, senti loro per esempio.. Quelli sono il mio sogno). Loro riescono a fare quello che dicevo prima.

    @Cirio: Illuminante discorso. Grazie ^^

  10. ergermi a divinità mi sembra eccessivo! (anche se dev’essere una delle cose più fiche del mondo!!!)

    io sono solo un pesce piccoli in un mare di pesci enormi. ma se per ora vi accontentate sono felice di mettere a vostra disposizione la mia (pochissima) esperienza!

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