Un po’ in ritardo, ma vorrei piangere la morte di Richard Wright, avvenuta ieri – 15 Settembre 2008 – all’età di 65 anni a causa di un cancro incurabile. Per chi non lo conosce, egli è uno dei fondatori dei Pink Floyd, nonché solista armato di tastiera e piano di discreto successo. A mo’ di coccodrillo, qualche informazione su di lui e sulla sua vita.
Nato a Londra da famiglia benestante, fin da adolescente frequenta il London College of Music, ove coltiva la sua grande passione per la musica, finché abbandona le lezioni di piano per proseguire come auto-didatta. In questo periodo continua gli studi in una facoltà di architettura, dove conosce Roger Waters, Nick Mason e Syd Barrett, con i quali, nel 1965, abbandonati gli studi, fonda i Pink Floyd. Fin da subito avvengono dei cambiamenti, come l’abbandono di Syd e l’entrata di David Gilmour. Ed è in questo periodo che i Pink Floyd producono canzoni che sono rimaste nella storia, come Echoes, Keep Talking e Shine On You Crazy Diamond. Per non parlare di album epici, come Wish You Were Here, nel quale “l’impronta” di Rick è nettamente presente e da quella spinta in più.
Ma dopo altri successi, la cocaina si impossessa di lui – sembra una maledizione! – e lo porta a farsi cacciare dai Pink Floyd. Rick non si perde d’animo e porta avanti qualche side-project, come gli Zee, che furono però dei grossi insuccessi. Finalmente, nel 1987 è Gilmour a proporgli di tornare nel gruppo, inizialmente come un semplice “assistente”, poi come un membro ufficiale. Inutile dire che seguirono altri successi ed è proprio in questo periodo che Richard comincia la sua carriera da solista con i primi album, tra cui Broken China.?Ormai i Pink Floyd sono giunti alla fine, quando Rick entra per l’ultima volta in studio nel 2006 a supportare un album da solista di Gilmour.
E così si arriva alla fine di un grande della musica, morto lottando contro il cancro, dopo averci regalato la sua arte per più di 40 anni. Riposa in pace, Rick.
amen
sospettavo la tua identità…
bel post!
Beh che dire? Grande artista di uno dei più grandi gruppi rock di sempre.. inutile citare i dischi che hanno fatto grande questa band ( sono davvero tanti..) semplicemente ognuno di noi dovrebbe ascoltarli almeno una volta nella vita… questa è grande musica…
R.I.P
palla
è un gran sollievo trovare questo tuo intervento nel blog…sapere che un liceale di rozzano nel 2008, a 14 anni di distanza dall’ultimo album, piange la morte del tastierista dei pink floyd mi fa sperare in un mondo migliore…
Ci spero anch’io in un mondo migliore. =)