Mi permetto di affrontare un tema molto più grande di me: la legalizzazione delle droghe. Mi scuso se userò argomentazioni inappropriate! Partiamo dall’ipotesi che tutte le droghe facciano male.. Allo stato però poco importa della mia salute..o almeno è quello che posso dedurre: l’alcool fa male, ma posso andare lo stesso al supermercato, comprarmi una bottiglia di Bacardi e scolarmela.. Se mi ubriaco sono cazzi miei e se mi fermano mi possono dire qualcosa? No..! Stessa cosa per le sigarette, fanno male..lo scrivono ovunque! però sono legali.. Con i sigari lo stesso..perchè se mi voglio ‘fare’ (di qualsiasi sostanza; discrezione mia) non lo posso fare?..In verità la cosa non mi tocca proprio da vicino però se io vivo in una società libera devo avere la possibilità di vivere la mia vita come voglio, di farla durare 2 minuti, di farla finire quando voglio, di viverla da malato cronico..Non le sopporto queste ‘imposizioni’.Non si può tirare in ballo che la mia libertà finisce quando vado ad invadere quella degli altri, perchè un ubriaco và in giro come un comune cittadino insieme ad uno sobrio e pulito. (?!)Perché lo stato non prende in mano la situazione e fa dell’erba di canapa un monopolio, ponendo fine al cattivo taglio e all’uso di additivi molto più nocivi dell’allucinogeno stesso?E’ una situazione non controllata..A volte mi rendo conto che per governare un intero paese in modo responsabile ci voglia una mente matura e saggia..ma questo ‘qualcuno’ deve anche conoscere il mondo attuale, quello di noi giovani!Se io voglio drogarmi lo faccio punto.. Il fatto che sia illegale è di poca importanza: si è in compagnia e ci si sente forti..Le sostanze esistono e fino a che non finiranno (condizione petrolifera.. eheh) la gente continuerà a farne uso se vorrà. Il governo, specchio dello stato, non deve fare i conti con questa situazione..?
Ciao, intanto complimenti per la classe con cui esponi le tue ragioni, degna del contenuto. Non so che classe tu frequenti ma poco importa visto ciò che tenti di sostenere, avvalendoti di luoghi comuni e banalità dici un mucchio di fesserie. In uno Stato civile e democratico è sacrosanto che vigano leggi che impediscano agli individui di mettere in pericolo la propia vita e quella altrui, nessuno ti può imporre di vivere, ma permettere di alterare i propri sensi alle persone che molte volte già di per se vivono in uno stato di alterazione perenne è molto pericoloso, ad esempio alla guida o in moltissime altre occasioni. La libertà non si conquista facendosi una dose di erba o di sostanze chimiche, la libertà te la offre la cultura, la conoscenza e l’apertura mentale, sono queste le caratteristiche che ti renderanno libero.
Direi che Leo ha pienamente ragione.
Quali luoghi comuni ho tirato in ballo? Di quali fesserie ho parlato? Quì l’argomento era: se lo stato mi offre la possibilità di ubriacarmi (l’alcool altera i sensi o no?) perchè non mi si comporta lo stesso con le droghe? Se poi mi ripeti che la libertà si conquista con la cultura siamo tutti d’accordo, ma non era questo il discorso che stavo facendo.. Guardati in giro, alcuni ambienti sono pieni di droga e c’è il rischio di collasso ogni ‘due per tre’. Al di là di fare controlli efficienti o campagne antidroga, se si potesse acquistare la propria dose al tabaccaio invece che andare da uno spacciatore non sarebbe meglio?
io sono del idea che se si volesse legalizare le droghe leggere la cosa dobrebbe essere organziata alla perfezzione e l’uso delle droghe dovrebbe essere contenuto dentro a certe zone appositamente adibite.
cmq io penso che le droghe non siano ilegali perche facciano male ma perche tendono a degradare la societa, fondamentalmente lo stato se ne frega se muori, pero ti perseguita se vai in giro a fare il drogato.
detto cio vorrei aggiungere che girare ubriachi (anche a piedi) è ilegale (stato di ebrezza in luogo publico)
caro giuso, seguendo una linea puramente teorica e ipotizzando di essere in un mondo in cui tutti ci vogliamo bene tu potresti anche aver ragione. peccato che non è così. è difficile che una sigaretta possa indurre un uomo ad istinti omicidi…una striscia di coca invece rende la cosa molto probabile.
dopo aver bevuto una birra media (anche se per legge sarebbe vietato) sei in condizione di guidare una macchina, dopo esserti calato della ketamina no.
dopo aver mangiato dei funghetti allucinogeni potrebbe venirmi in mente di pestare a sangue un vecchio che mi sembra satana, dopo aver fumato un sigaro non credo proprio.
in america una intera generazione di bimbi definiti “iperattivi” è stata distrutta da dei dottori che prescrivevano loro tonnellate di psicofarmaci (che considero droghe, dato che alterano comunque lo stato mentale di chi li assume).
le droghe non sono proibite perchè “fanno male”, lo stato consente ogni giorno cose che fanno di gran lunga più danni. non sono proibite perchè causano dipendenza e assuefazione, ci sono molte cose che le causano e sono legalile droghe sono proibite perchè la maggior parte delle persone che le assumono non ne fanno semplice uso, ne abusano irresponsabilmente, mettendo in pericolo se stessi e contemporaneamente chi gli sta attorno.
detto questo,la marijuana invece costituisce, secondo me, un discorso a parte molto delicato, dato che a volte può essere utile, pensando a chi la usa per alleviare il dolore di una malattia grave che gli sta rubando la vita. un ragazzino di 15 anni che invece se ne fa più di una al giorno con gli amici per il puro gusto di farlo, rimanere sconvolto un giorno intero ridendo e sparando cazzate, non credo abbia diritto a queste attenuanti.
inoltre, la marijuana è anche l’unica pianta sulla terra che è proibito coltivare, ma per ragioni puramente politiche: tanti anni fa era usata come un carburante alternativo alla benzina (e questa è la risposta alla domanda “perchè la birra SI e la canna NO?”).
conclusione: vuoi sentirti libero di “farti” di qualsiasi sostanza ti pare? bene, fallo e poi fatti chiudere a chiave in camera tua. tieniti dentro una televisione, una play station, un lettore dvd, tanti dvd, un pc collegato a internet e uno stereo in modo da non annoiarti troppo. così tu sei contento di essere “fatto”, scegliendo come usare la tua vita liberamente, e te la spassi in camera tua, mentre io posso uscire di casa tranquillo.
e tanto per chiarire la questione, non sono un proibizionista, sono uno che di gente responsabile che si droga ne ha vista veramente poca.
Scusa, caro amico, volevo porti una domanda:
ma il BACARDI lo consideri alcool???
Sbaglio o centro l’età se azzardo che non superi i 16 anni?
Povera gioventù d’oggi…
Vedi di smetterla con le droghe, vai a studiare e trovati degli amici e degli hobby.
Saluti,
Fede
@Federico..
😐 Dentro una bottiglia di Bacardi Rum c’è Rum.. Lei quanti anni ha invece, maestro?
Ho affrontato un argomento di cui mi andava parlare e mi sono letto già un paio di persone che mi hanno dato del drogato! Che forza..sarebbe meglio parlare solo di quello che interessa a voi e il resto che non vi tocca lasciarlo stare! Tanto, sti cavoli..’a me non interessa drogarmi e lo Stato me lo proibisce pure, quindi che motivo ho di curiosare fra le ragioni’? Chi è che parlava di apertura mentale..?
@Cirio
Interessante. In effetti il fatto che sia dannoso per la salute l’avevo scartato pure io, alla fine, fra i motivi per cui è proibito l’uso..
In parte sono d’accordo quando dici che se mi volessi fare sarebbe meglio chiudermi in casa.. Ma con l’alcool è la stessa medesima cosa.. Ovvio che sto parlando di droghe leggere.. Non sto scomodando nemmeno la cocaina o la ketamina, però legalizzare le droghe “LEGGERE” (?) sarebbe il primo passo.. In effetti però come dici tu, per costruire una società simile bisognerebbe avere delle basi solide.. Alcune situazioni di degrado non permetterebbero una legalizzazione.
questo è quello che hai scritto tu, giuso, ed è per questo che ho tirato in ballo anche le droghe pesanti.
per quanto riguarda l’alcool non credo sia la stessa cosa, credo dipenda più dalla peronalità di chi ha bevuto. l’alcool non altera la psiche, le droghe si. quindi una persona violenta che si ubriaca di sicuro amplifica il suo essere violento, ma lui lo è già di natura. una persona tranquilla che si droga un giorno potrebbe avere lo schizzo di rapinare qualcuno e fargli del male perchè non trova i soldi per una dose, e questo non credo sia la stessa cosa.
poi tranquillo non ti volevo dare del drogato, uso il “tu” nei miei esempi perchè almeno il messaggio arriva più diretto.
sono comunque contento che il mio commento ti abbia fatto un poco ragionare, perchè il tuo post sembrava quello o di un ignorante o di un pazzo…ma io lacio sempre il tempo alle persone di dimostrarmi che i miei sono solo pregiudizi.
Letti tutti i vostri commenti, mi sento di dovere aggiungere ancora un dettaglio: la legalizzazione delle droghe “leggere” è un argomento delicato, e ammetto di essere favorevole, o perlomeno, sarei favorevole se sapessi che potrebbe funzionare: fondamentalmente è una questione di mentalità!
Un esempio: l’Olanda è uno dei pochi paesi dove il consumo di marijuana e hashish è legale; questo non perché al governo olandese piaccia vedere la gente che si ammazza in auto (peraltro molto poco presenti) o si devasta per le strade. Mi è capitato di avere un confronto, durante un mio viaggio in Olanda, con delle ragazze olandesi: per loro la marijuana è una cosa occasionale, la fumano di tanto in tanto tra amici o amiche, magari mentre studiano!
E questo non perché gli/le olandesi siano tutti affetti dal glaucoma, ma perché hanno la giusta dose di responsabilità che gli permette di trovare un “giusto mezzo”.
Cosa succederebbe in Italia? Non oso immaginarlo…
C’è da dire che la politica del proibizionismo non ha mai portato molto lontano: gli USA del post ’29 ne sono un esempio clamoroso! Ma è vero anche che è dovere dello Stato tutelare gli interessi del proprio paese nel momento in cui, concessa una piccola libertà, questa venga tradita peggiorando le cose.
Mi piacerebbe molto che la marijuana potesse diventare legale, ma non credo sia possibile in un paese come questo…
la droga uccide.
e tu QWERTY sei un idiota e pure nessuno te lo ripete di continuo.