Non vorrei rovinare l’atmosfera di S.Valentino che in questi giorni dilaga per i corridoi della scuola,grazie all’idea dell’annuale consegna di lettere,ma l’altra sera inaspettatamente sono entrata in un sito…agghiacciante!
Stavo cercando su Internet delle notizie in generale sui porcellini d’India, dovendo fare un regalo,e,tra tutte le immagini la mia attenzione non ha potuto fare a meno che cadere su una foto davvero pietrificante. Raffigurava un porcellino d’India (almeno così c’era scritto,difatti non si capiva)senza la maggior parte del pelo,coperto di ferite,con tanto di anello metallico all’orecchio.
Ho cliccato sull’immagine e sono entrata nel sito…solo dopo ho capito…era un sito sulla vivisezione. Ho letto qualche parola qua e là su ciò che veniva,anzi viene fatto tutt’ora a quelle povere bestie ma,devo dire che i miei occhi erano fissi su quelle immagini che non riporterò qui,essendo molto forti.Vi prego,se avete un po di tempo da spendere e se siete “forti di stomaco” visitate il sito www.chiuderemorini.net/animal_lab.htm oppure andate su google,cliccate su immagini e digitate vivisezione…ogni singola foto parla da sola suscitando un inevitabile senso di rabbia interiore. Una volta entrati nel sito,saremo spettatori impotenti davanti al sipario calato di un teatro degli orrori, dove gli attori si trovano ad improvvisare una parte senza conoscerne il finale.
Ho pensato “ma Jack lo squartatore si comportava più umanamente” poi mi sono detta “già,ma in questo caso stiamo parlando solo di ANIMALI” =.=’ …ma chi è l’animale in quelle foto?colui che è fotografato o…colui che ha agito sui quei corpi riducendoli a miseri brandelli di carne da gettare nella spazzatura, dopo aver subito torture su torture?!?!
Continuo a chiedermi il perchè di tutto questo,ma so che non troverò delle risposte guardando quelle foto o piangendo se per una volta la mia sensibilità si “abbassa” a certi livelli anche per una comune cavia da laboratorio…Vi saluto ancora un pò sotto shock ,augurandovi ugualmente un buon S.Valentino.
A presto!
La VaLe*
Inorridire davanti a certe immagini è senz’altro un buon sintomo, ma forse non basta. Bisogna fare un passo avanti, magari smettendo di considerare gli animali “cose” da comprare, vendere, regalare, perché è proprio considerandoli oggetti che possiamo tacitare la nostra coscienza nel torturarli, massacrarli, mangiarli. Gli animali, anche se non parlano o non ragionano, soffrono come soffrono gli uomini, sono soggetti di sofferenza; se qualcuno è in grado di dimostrare che è lecito imporre sofferenze, per di più atroci, ad esseri viventi e senzienti in nome di una qualche utilità o benessere di altri esseri viventi, allora potrò convincermi che è giusto vestirsi con una pelliccia, o usare un animale come cavia, o divorare pezzi di un corpo che aveva in sé la vita e la gioia di guardare il mondo con i suoi occhi.
penso che lei prof abbia ragione,non basta dire “povera creatura”,purtroppo ha ragione. Dico purtroppo perchè a volte vorrei che bastassero davvero piccoli gesti per migliorare ciò che quel essere che si considera tanto superiore(l’uomo)rovina.
Per come stanno le cose, sembra che sia l’essere umano in sè a non essere in grado di ragione davanti a ciò che fa e a non “confessare” le sue colpe,davanti a prove schiaccianti e purtroppo così reali…la saluto