Un treno per Auschwitz

targa con la scritta «Giornata della memoria 2008 - Un treno per Auschwitz»

BINARIO 21, STAZIONE CENTRALE, ORE 19.25, 27 GENNAIO 2008.
Il treno speciale per Krakow parte spedito. Gli studenti di VA del liceo e i loro prof Cappellini e Colavolpe salutano composti dal finestrino. Carrozze 3 e 4.

il binario 21 della stazione centrale

Ta-tàn, ta-tàn, fa il ritmo delle ruote, per sette giorni e sette notti “l’accompagnamento musicale” dei deportati nella
drammatica testimonianza di uno di loro davanti ai seicento giovani e prof in partenza con “Un Treno per Auschwitz”.

studenti in attesa del treno per Auschwitz

Un po’ emozionati, i ragazzi sbrigano in stazione le ultime faccende e poi, carichi di bagagli, salgono sul convoglio dal quale scenderanno domani, lunedì 28, nella stazione di Krakow(allora Krakau) per proseguire l’indomani per il lager di Auschwitz-Birkenau.
“Le stelle morte paiono ancora brillare ai nostri occhi.” Cita il Consigliere Palmieri della Giunta di Milano sul grande maxischermo

immagine del presidente della Camera, on. Bertinotti, sul maxischermo

“Come disse Piero Calamandrei, aggiunge il Presidente Bertinotti, quando siete là provate a leggere i nomi dei giovani della vostra età. Dietro a quei nomi c’erano storie personali e affetti che sono stati distrutti. La loro morte ha costruito la nostra libertà. Là, tra i reticolati dei lager, è morto l’Uomo, ma è nata la nostra convivenza civile.”

Cerco di entrare dove sono “i nostri”, ma vengo bloccato. Mi rassegno a seguire il tutto dal maxischermo e mi giungono le note struggenti della Ballata N.1 del polacco Chopin, suonate da un pianista del conservatorio per questo giorno della memoria.
Il pensiero va alla scena del”Pianista” di Polanski, lo stesso pezzo suonato dal disperato pianista ebreo davanti all’ufficiale
tedesco che l’ha scoperto nascosto in una soffitta. Più tardi vedo uscire i nostri e li accompagno in stazione.

i prof Cappellini e Colavolpe sul treno

19.25. Fischio e il treno va. Dal fatale Binario 21.

il treno della memoria

Marco Pigni

Un commento su “Un treno per Auschwitz”

  1. bellissima questa lettera! non dobbiamo dimenticarci quello che è accaduto e questo è il modo giusto per mantenere vivo il ricordo delle persone che hanno perso la vita nei campi di concentramento……. vergognamoci per quello che abbiamo fatto…… ma sopratutto non dimetichiamo per nessun motivo….

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