Mi rattrista scrivere il mio secondo articolo in quest’occasione. Purtroppo oggi la professoressa Gritti è venuta a mancare, è tristemente partita per quel viaggio che noi definiamo “senza ritorno”.
Quest’anno avrebbe dovuto insegnare algebra e fisica nella mia classe, invece non ho mai avuto occasione di conoscerla. Potrò limitarmi a ricordarla come un’ignota identità, una semplice prof., ma so che non sarà così; infatti dentro me ho ormai tracciato un suo profilo, a tratti incerto, dettatomi dalle persone che la conoscevano. Sono sicura che fosse una persona speciale, come lo sono tutte quelle che, in un modo o nell’altro ci lasciano e inevitabilmente ci abbandonano.
Ho sempre sentito dire che fosse una donna piena d’energia, sempre attiva, si insomma una personificazione della vita, anche dopo le prime cure; anzi forse a partire da quel momento la sua forza è come esplosa, permettendole così di lottare fino alla fine.
Anche i professori dell’Istituto hanno sempre parlato di lei presentandola, si come collega, ma anche come amica, molto semplicemente per farci capire quanto fosse straordinaria come persona.
Ho solo qualche sfuocata immagine della sua, purtroppo, rara presenza a scuola; ciò che più mi rattrista è doverla ricordare così, con le sue stampelle e un foulard sulla testa, mentre lei imperterrita continua a correre su e giù per i corridoi, mostrandoci il suo spirito e la sua forza di continuare ad andare avanti nonostante la malattia peggiorasse quasi quotidianamente.
Avrei davvero voluto avere a che fare con una persona come lei, captare, oltre ai suoi insegnamenti, anche la sua energia e vitalità.
Sono (come del resto tutta la scuola) vicina alla sua famiglia in questo triste momento.
Posso solo ricordare loro che prima o poi il dolore cederà il posto al ricordo di quei bei momenti che lei, generosamente nella sua semplicità, ha voluto lasciare nei cuori di tutti quelli che le stavano attorno, studenti e professori…
addio prof…
Un saluto
La VaLe*